Faceva scivolare le mani lungo i fianchi ancora coperti del giovane, accarezzando così più che il suo corpo i vestiti pesanti, mentre il suo viso affondava tra i capelli morbidi sulla nuca. Inspirava il suo odore, lì, con le narici del naso che si allargavano e gli occhi che venivano coperti dalle palpebre. Restava lì qualche istante, dimentico forse del tempo che passava, troppo intento a sentire la sua essenza sotto di sé.
[RussiaLatvia; IvanRaivis]