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Autore: CaskaLangley    19/11/2010    14 recensioni
Aeris non è come l'aveva immaginata. [Zack/Aeris]
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Aeris Gainsborough, Zack Fair
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: FFVII
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La prima volta che l’aveva vista, Zack aveva subito pensato ad Aeris come a un delicato fiore da proteggere.
Sì, aveva il complesso dell’eroe - e tutto l’interesse a mantenerlo, grazie. Forse dipendeva dall’essere un SOLDIER, o forse era un SOLDIER per quello, ma ehy, se hai una divisa, una spada, se puoi addirittura lanciare magie (ancora non molte, ma fanno la loro figura, no?) allora gli altri ti sembrano tutti indifesi.
Aveva sopportato sia l’addestramento che la mensa dell’esercito, per questo.
E la principessa – cerea e sommessa, rosa di labbra e nel cuore – aveva risvegliato il cavaliere che dormiva in lui.
Era perso in queste farneticazioni romantiche, quando il rumore di vetri rotti lo riportò a una realtà diversa. Aeris che si tirava su la gonna che le era d’impiccio, e arrampicandosi come un ragazzino sopra i mostri di lamiere e spazzatura abbandonati diceva: “Allora, ci riesci? Di qui si fa prima! Ti devo prendere in braccio?” Stava ridendo, e per ripristinare il suo fabbisogno testosteronico Zack s’arrampicò sui rifiuti con la velocità di un gatto, solo per arrivare primo e poi aiutarla a scendere.
Non andò meglio al pub, che in realtà era una bettola dov’era entrato sperando che la sua macha dimestichezza l’avrebbe colpita. In realtà, quando cercò di pagare il vecchietto sdentato alla cassa rivolse un sorriso ad Aeris e disse: “Mia cara, tesoro bello, tu illumini questo posto! Non ci provare, sai? Offro io, come al solito, e non dire di no!” Le ridacchiò con quell’imbarazzo un po’ civettuolo che a volte fingeva, ma sempre in modo grazioso, giocoso, e rispose che l’indomani gli avrebbe sicuramente portato dei fiori bellissimi. Il vecchio non rivolse a Zack uno sguardo quando grugnì tra i denti: “Sono duecento gil.”
L’ultima occasione si presentò mentre passeggiavano. Aeris chiacchierava tranquillamente, quasi senza guardarsi attorno, Zack invece era attento a ogni rumore –specialmente di passi, se si avvicinavano troppo. In quei momenti allungava sempre un braccio verso Aeris, ritirandolo all’ultimo secondo, e poteva giurare di averla vista ridere almeno una volta. Quando un uomo si avvicinò davvero, però, non si fece problemi a prenderle un polso sottile e tirarla indietro, mettendosi davanti a lei come uno scudo umano. L’uomo aveva in mano una pistola e la teneva pendente come fosse stato un pesce appena pescato, così, con leggerezza.
“Che cosa vuole?” gli chiese fermamente, mentre Aeris dietro di lui guardava con curiosità, ma non si spostava. L’uomo sbatté gli occhi. “Cosa vuole lei, giovanotto.”
“Non faccia finta di niente, ha un’arma da fuoco, in mano. Sono un SOLDIER, non le conviene cercare di fare il furbo.”
Aeris rise di nuovo, sta volta a voce più alta. Anche l’uomo sembrava fortemente perplesso, quasi avesse leso un suo diritto, e si crucciò – il viso che si scorgeva appena tra il collo alto del cappotto verde sdrucito e la sciarpa marrone: “Lo vedo, giovanotto, non si vanti.”
Aeris non riuscì più a trattenersi; tenendogli una mano sulla schiena, quasi a consolarlo come una sorella maggiore, si coprì la bocca per cercare di non ridere apertamente e disse: “Signor Wood, lo perdoni, sa” e con un’aria d’intesa, che sembrò scatenare la pensosa ilarità dell’uomo “Il mio amico viene da Gongaga.”
“Gongaga?” fece quello, incredulo e un po’ schifato “Per l’amor del cielo. Fanno ancora bambini, lì?”
Aeris scoppiò a ridere, per la gioia della virilità di Zack, che si era ritirata strisciando come un topo in un buco nel muro. L’uomo lo guardò ancora con un po’ di diffidenza, poi tranquillamente mise le mani in tasca e si sentì un forte rumore di chincaglieria; tirò fuori qualche moneta, che porse ad Aeris ringraziandola di avergli fatto credito. “Se non le avessi portato niente per l’anniversario, mia moglie mi avrebbe ammazzato.”
“Bisogna gioire delle piccole cose” rispose lei col sorriso. L’uomo la salutò – osservando lui come se stesse pensando “Gongaga, tsk”- e si avviò tranquillamente nei vicoli oscuri.
Rimasti soli, Aeris lo guardò con gli occhi che ancora brillavano d’ilarità.
“Che volevi fare, esattamente?”
Zack, imbarazzato, incrociò le braccia sul petto e volse lo sguardo altrove: “Aveva una pistola, scusami se mi preoccupo per te.”
“Andiamo, oggi giorno l’hanno tutti, una pistola. E poi era finta, non te ne sei accorto?”
“No, non ci ho fatto caso. Quello che mi chiedo è perché tu lo sappia così bene.”
“Non sarebbe la prima volta che mi puntano una pistola” rispose lei tranquillamente, ma con un sorriso furbetto che si allargava sul viso “Sono piena di sorprese, ancora non l’hai capito?”
“Comincio a sospettarlo…” rispose, e fu tentato di tenerle il muso, anche solo per aver distrutto il suo sciocco ideale romantico della fanciulla svampita in pericolo, ma lei con l’intraprendenza di sempre gli prese una mano, facendolo quasi arrossire.
“Comunque, grazie. Nessuno mi aveva mai fatto da guardia del corpo, lo sai? Mi ci potrei abituare.”
Un fiore nato dalla strada, questo pensava di lei. Non si era mai chiesto quanto dovessero essere forti le radici di un fiore, perché spaccassero addirittura l’asfalto. Zack si sentiva preso un po’ in contropiede, come se fosse stato lasciato indietro e adesso dovesse aumentare il passo. Ma quando vide Aeris sorridere, e la sentì stringere un po’ più forte la sua mano, capì che in fondo era divertente, e che andava benissimo così.

 

*

Note incoerenti dell'autrice
Ahah, mi spiace che la mia prima cosa su Final Fantasy VII dopo tanto tempo sia scritta così male, ma a mia discolpa l'ho fatta veramente al volo XD
Youffie mi ha chiesto di scriverle qualcosa su questi due in cui Aeris non fosse la solita fanciulla pura/innocente/spastica/indifesa, ed ha ovviamente sfondato una perta aperta, perché è dal lontano 1997 che sostengo il carattere che non stenterei a definire "pepato" di questa ragazza xD Il fandom ha sempre avuto un'idea un po' slavata, di lei, e questo mi dispiace molto. Non ho giocato a Crisis Core e non ho la minima intenzione di farlo nemmeno se minacciata di tortura :D* quindi considerate la storia solo in base al gioco originale, plz.
Eeee...basta, vado ad impegnarmi in cose un po' più serie, in cui non sembri che scriva con una mano legata.

  
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