Storie originali > Introspettivo
Segui la storia  |      
Autore: h y p e r m y t h    19/11/2010    0 recensioni
«Più dolce sarebbe la morte se il mio sguardo avesse come ultimo orizzonte il tuo volto, e se così fosse.. mille volte vorrei nascere per mille volte ancor morire.»
Il tema di 7 queste piccole one-shot è lo sguardo. La frase di Shakespeare mi è servita da ispirazione, assieme ad una mostra del Caravaggio.
Genere: Malinconico, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

e x p e c t a t i o n


Sono quegli attimi piccoli, insignificanti, i dettagli, a cambiare una vita per sempre. Un attimo sei lì, concentrata a raccogliere l'odore della terra umida, il profumo delle erbe, il ronzio delle api, e quello dopo salvi una vita. Trovi l'amore. E la tua esistenza si estingue tra le fiamme del Destino.
« Un attimo, monsieur! Resista, vengo ad aiutarla! »
Mi chiamo Blanche Fontenay, ho 23 anni e sto per morire. La sento, la Morte, farsi strada in questa cella tra la sporcizia e l'odore di sangue, per venire a prendermi, silenziosa e avvolta in un manto nero come la notte, dentro a questa cella di Parigi. Vieni, signora Morte, ti aspetto. Tra poco verrà il boia a prendermi in consegna, mi porterà davanti a Notre-Dame. L'Inquisitore mi predice le fiamme dell'Inferno, ma ho smesso di credergli dopo la prima ora di tortura: l'Inferno non può essere peggio della crudeltà umana, peggio di ideali sbagliati. Ho salvato molte vite, ho accompagnato verso la fine quelle ormai nelle mani di Dio...no, non finirò tra le braccia di Lucifero. Ci sono già.
Ormai da giorni mi consumo, nelle mani degli Inquisitori che mi hanno accusata di stregoneria, segnata dalle torture, tormentata da un dolore che ormai non sento più, perché ho imparato a non provarne più: mi basta pensare a lui, a quello sguardo di un verde così intenso da far invidia ad uno smeraldo purissimo, a quell'istante in cui aprì gli occhi prima che la luce li lasciasse per sempre, perché ogni sofferenza si dissolva come il fumo in cui la mia anima raggiungerà Dio. Mi basta pensare a lui. Non ho neanche mai saputo il suo nome, ma l'ho amato. Non andrò all'Inferno.
Vieni, signora Morte. Ti sto aspettando.

Sentii le narici riempirsi dell'odore acre del fumo e della carne bruciata, le orecchie rimbombare di urla di gioia e giubilo, i rintocchi cupi e assordanti delle campane. Macabra gioia nell'assassinio di innocenti.

  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Introspettivo / Vai alla pagina dell'autore: h y p e r m y t h