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Autore: Aruna19    20/11/2010    7 recensioni
Erano amici, era da più di un anno che facevano l'amore ogni venerdì circa ma erano amici, più o meno.
[E' ispirata a due miei amici, ma non so se loro sarebbero contenti di questa cosa.]
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Venerdì

 

Era il compleanno di una loro amica, ma non era poi così importante.
Quella loro amica aveva anche organizzato una festa, forse, ed erano stati invitati. Ma non era così importante alla fin fine.
Nulla era così importante, nulla in confronto a loro.
Per chi li vedeva dall'esterno erano solo due pazzi, due pazzi venuti da chissà dove per rompere i coglioni al prossimo; per chi li conosceva invece erano sempre due pazzi, due inseparabili pazzi sarcastici e divertanti, inseparabili. La loro amica purtroppo compiva gli anni il 19 novembre, era venerdì e quindi non c'era possibilità che loro venissero, era impossibile. Era impossibile perché anche chi poteva dire di conoscerli in realtà non li conosceva, perché di venerdì non si esce, di venerdì si sta a casa, insieme.

Ogni venerdì sera succedeva qualcosa, un mistico imprevisto che magicamente impediva ad entrambi di mantenere un impegno o di farsi vedere in pubblico; spesso erano stanchi, avvolte dovevano finire di vedere Hellsing, altre volte si scocciavano semplicemente di uscire e molto di rado avevano da studiare, una scusa come tante insomma. Sparivano, ma non era difficile immaginare dove fossero: a casa di uno dei due, a scopare.
Spesso erano a casa di Emme, perché da Effe era impossibile: troppa gente in giro per casa e loro odiavano trattenersi, non sopportavano di dover strozzare un gemito ma sopratutto non sopportavano non poter sentire i gemiti dell'altro. Non avevano dei ruoli ben definiti, anche se di solito era Emme a tenere le redini del gioco anche se Effe non l'avrebbe mai ammesso. Non erano eccessivamente affettuosi, certo rimanevano abbracciati dopo aver consumato ma nulla di più. Non usavano chiamarsi con particolari nomignoli o soprannomi, troppo sdolcinata come cosa. Erano amici, era da più di un anno che facevano l'amore ogni venerdì circa ma erano amici, più o meno.
Era una situazione strana, ma a loro andava bene, a loro andava bene essere qualcosa di non molto definito e parecchio ambiguo, a loro andava bene, finché non soffrivano. Effe era possessivo, si ostinava ancora a negarlo ma era estremamente possessivo ed era per questo che stava male, appena qualcuno si avvicinava troppo ad Emme lui non poteva fare a meno di soffrire, appena Emme lo escludeva, anche poco, lui stava malissimo; ma non avrebbe mai potuto dirlo ad Emme, il loro strano ed ambiguo rapporto non permetteva cose del genere: loro parlavano di tutto, tranne che di loro. Invece Emme non era possessivo ma Effe usciva con delle ragazze, non perdeva occasione di uscire con qualcun altro, quindi Emme era geloso, geloso di chiunque toccasse quelle mani, di chiunque accarezzasse quei capelli, di tutte quelle galline che osavano profanare la sua bocca; però Effe non era mai andato oltre, non aveva mai neanche toccato una di quelle fantomatiche ragazze, non c'era un motivo preciso ma non ne sentiva il bisogno. Forse, perché c'era Emme.

Quella sera era il compleanno di una loro amica, ma non era poi così importante, perché era venerdì.
Era venerdì, quindi loro avrebbero scopato, guardato Hellsing, scopato, ascoltato musica, scopato, Effe avrebbe guardato Emme mentre rilegge Full Metal Alchemist e poi avrebbero scopato ancora. Sabato sarebbero usciti, avrebbero  riso e scherzato con gente che fingevano di conoscere e avrebbero continuato la loro settimana banalmente come tutti i quattordicenni che conoscevano, e poi sarebbe tornato il venerdì, e poi un altro, e un altro ancora. Quindi cosa importa se era il 19, l'11 o il 26 novembre, nulla sarebbe cambiato, era venerdì.

   
 
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