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Autore: Emily Alexandre    20/11/2010    16 recensioni
24 dicembre 1981. Severus Snape lascia Hogwarts per andare a Godric's Hollow...silenzioso arriva alla tomba di Lily ed i ricordi dei Natali trascorsi con lei prendono il sopravvento. Severus ricorda lei, quella Lily che non ha mai smesso di amare fino a quando non si smaterializza lontano. Dietro di lui solo un anello di agrifoglio ed una lacrima.
"–La nonna mi ha detto che questa pianta è magica: tiene lontani i demoni e porta fortuna. Questi due rametti siamo io e te, vedi? Insieme.- aveva concluso chiudendo il piccolo anello nella mano di lui. -Per sempre?- le aveva chiesto. -Per sempre.-"
MISSING MOMENTS di "Oltre il Tempo e la Distanza".
Genere: Introspettivo, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Severus Piton | Coppie: Lily/Severus
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
- Questa storia fa parte della serie 'Severus Snape, between darkness and love'
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Rami d'agrifoglio ed una lacrima silenziosa

~ Per sempre ~

Ad amì, perchè ieri, come sempre, eri con me

24 dicembre 1981

 

Per tutto il paese risuonano canti natalizi e risate gioiose: è la sera della Vigilia e le famiglie sono nelle case a godersi la cena tutti insieme. L’aria fredda muove appena le fronde degli alberi facendo cadere la neve a terra, lungo le strade deserte… non vi è un’anima viva in giro, escludendo qualche cane o gatto randagio.
Il cimitero del paese è l’unico punto silenzioso, la neve ha coperto le lapidi al punto da rendere quasi illeggibili i nomi.
Quiete e gioia sono gli unici sentimenti che paiono percepibili a Godric’s Hollow, dove la magia del Natale ha contagiato tutti.
Tutti tranne uno.
Una figura nera e solitaria che si agira tra le lapidi in silenzio e di cui solo il colore contrastante con la neve che ha ricoperto tutto ne segnala la presenza.
Nessuno si cura di lui e lui ne è felice. I suoi occhi scuri vagano alla ricerca di una tomba e solo dopo alcuni minuti di ricerca pare trovarla…è una lapide nuova, la terra benché coperta dalla neve è visibilmente smossa di recente. Vi sono incisi due nomi, entrambe le date di morte recano un giorno di due mesi prima. La notte di Halloween.

James Potter                                                Lilian Potter
27 marzo 1960-31 ottobre 1981                30 giugno 1960-31 ottobre 1981

La mano pallida dell’uomo sfiora delicatamente il nome della donna e le sue labbra si muovono in una smorfia di dolore.
-Lily-
Poco più di un sussurro che per Severus Snape è l’unica cosa che abbia mai avuto valore. Lily Evans, la sua Lily.
È la prima volta che la vede: il giorno dei funerali si era chiuso ad Hogwarts, in cui aveva nuovamente trovato una casa grazie a Dumbledore, senza trovare la forza di andare a guardare il corpo della donna mentre veniva calata nella terra. Prova ineluttabile che lei era morta.
Ma quel giorno la gioia e l’allegria che si respirava a scuola era troppo per lui e così, silenzioso, si era smaterializzato per andare a trovare l’unica persona con cui desiderasse trascorrere il Natale. Lei. Sempre e solo lei.
Ha iniziato a nevicare, ma lui pare non farci caso…la sua mente vaga lontana, persa nei ricordi di altri Natali ben più felici di quello.

Era la notte del 24 dicembre del 1967, lui e Lily si conoscevano da qualche mese e quella sera lui era scappato di casa, lasciandosi alle spalle un padre ubriaco ed una madre depressa per correre fino a casa degli Evans. Gli aveva aperto il padre, decisamente sorpreso di trovare quel bambino infreddolito e coperto di neve davanti alla porta: l’aveva fatto entrare e Severus si era ritrovato nel salone perfettamente addobbato mentre le due bambine scartavano i regali…
-Sev!- gli occhi verdi di Lily si erano illuminati quando l’aveva visto e gli era corsa incontro, mentre il cuore del bambino pareva esplodere di gioia. –Che ci fai qui?-
-Ecco, io…- lui si era guardato attorno imbarazzato, allora lei l’aveva preso per mano e condotto in cucina.
-Siamo soli, adesso puoi dirmelo.-
-Tihoportatounregalo- le aveva detto tutto d’un fiato, porgendole un pacchetto avvolto nella carta rossa.
-Oh- gli occhi verdi erano diventati, se possibile, ancora più luminosi –ma io non ho niente per te.-
-Non m’importa.- le aveva detto sorridendo –tu sei il mio regalo di Natale. Dai, aprilo.-
Lily aveva scartato il regalo ed aveva stretto tra le mani una morbida sciarpa rossa e verde. –Sev, è bellissima!- aveva esclamato gettandogli le braccia al collo.
Aveva speso tutti i suoi risparmi per comprarla, ma il sorriso di lei era l’unica cosa che avesse importanza.
-Ma anche io voglio darti qualcosa. Aspetta!- gli occhi di Lily volteggiarono per la stanza fino a fermarsi su una pianta di agrifoglio. Si era avvicinata e ne aveva presi due rami, poi insieme li avevano intrecciati. –La nonna mi ha detto che questa pianta è magica: tiene lontani i demoni e porta fortuna. Questi due rametti siamo io e te, vedi? Insieme.- aveva concluso chiudendo il piccolo anello nella mano di lui.
-Per sempre?- le aveva chiesto.
-Per sempre.-

-Ricordi Lily? Avevi detto Per sempre, ma non è stato così. Ed è stata solo colpa mia.- l’uomo si inginocchia davanti alla lapide, con gli occhi sempre fissi su quel nome.

Nei Natali seguenti il cerchio di agrifoglio era diventata la loro piccola tradizione; ogni 24 sera lui andava dagli Evans ed insieme intrecciavano i due rami, ripetendo quella stessa promessa.
Quando, il Natale dei loro undici anni, Lily era tornata a casa e Severus invece era rimasto ad Hogwarts la mattina del 25 si era svegliato con due pacchi regalo accanto a se: il primo era di sua madre e conteneva un paio di guanti, il secondo invece era di Lily… una sciarpa simile a quella che lui le aveva regalato quel primo Natale, rossa e verde… i colori delle loro due Case. Severus l’aveva aperta e dentro vi aveva trovato due rami di agrifoglio intrecciati ed un biglietto Mi manchi. Per sempre.
 
E da quell’anno per quattro anni si era ripetuto lo stesso rito e lui, che non aveva mai sopportato il Natale e che per sei anni si era rifugiato in camera per sfuggire alle litigate dei suoi genitori si era ritrovato ad amarlo: Lily era innamorata di quel periodo e lui amava tutto ciò che la rendeva felice.
Il Natale del quinto anno anche Severus era tornato a casa: Tobias se n’era andato e Lily l’aveva implorato di tornare per non lasciare sola Eileen…e lui ovviamente aveva acconsentito. La sera del 24, mentre la madre andava a dormire, lui si era avviato come aveva fatto per anni tra la neve lungo strade deserte ed aveva raggiunto la villetta degli Evans. I genitori l’avevano accolto calorosamente e Lily l’aveva abbracciato. Petunia non c’era, ma lui era troppo preso a contemplare il volto allegro della sua migliore amica per notarlo: Lily aveva un vestito rosso che metteva in evidenza il suo corpo slanciato di quindicenne e sui capelli rossi aveva poggiato un cappellino da Babbo Natale che le stava deliziosamente. Era bellissima. Felice e bellissima. E il cuore di Severus aveva iniziato a saltare come mai aveva fatto…solo per lei.
Io ti amo, Lily Evans. Gliel’avrebbe voluto dire, l’avrebbe voluto gridare al mondo quell’amore che non credeva avrebbe mai potuto provare.
Ma non l’aveva fatto. Si era limitato a sorriderle e a prenderle la mano quando lei gliel’aveva tesa per portarlo in cucina.
Si erano scambiati i regali in silenzio e lui non le aveva mai tolto gli occhi di dosso… Il libro delle favole di Beda il Bardo per lei, un libro di pozioni avanzate per lui. Due libri, quasi si fossero letti nel pensiero.
Poi Lily si era alzata ed aveva accolto due rametti ed insieme, in piedi, li avevano intrecciato.
-Per sempre.- aveva promesso. E gli occhi di lui erano talmente colmi di gioia che lei si era alzata sulle punte e con un sorriso allegro gli  aveva sfiorato le labbra con un bacio.

Era stato l’ultimo Natale che avevano trascorso insieme, prima che quella dannata parola di separasse.
-Mi sei mancata, Lily…mi sei mancata ogni singolo Natale, quando nessuno intrecciava più l’agrifoglio per me. L’hai mai fatto per lui?- ma nonostante avesse formulato quell’amara domanda in cuor suo Severus sapeva che quel gesto era stato solo loro.
Ogni Natale lui aveva pensato a lei, ma sapeva che anche la mente di lei, fosse anche solo per un istante, era volata a lui, a quei loro gesti.
-Ti ho persa ed è stata solo colpa mia…ci siamo allontanati, abbiamo dovuto fare a meno l’uno dell’altra e non me lo perdonerò mai. E se tu oggi sei qui, sottoterra, e non a casa tua con tuo figlio…anche questa è stata colpa mia. È stata sempre colpa mia, Lily. Anche non averti mai detto la verità. Ti amo, Lily Evans. E ti amerò per sempre. Il nostro per sempre non finirà mai, perché finchè io vivrò onorerò la tua memoria. Proteggerò tuo figlio, Lily, e forse tu un giorno potrai perdonarmi.-
Le mani pallide frugano in una tasta del mantello e ne tirano fuori un anello di rami di agrifoglio…
-Per sempre.- sussurra posandolo sulla neve, sotto quel nome.

E una lacrima solitaria si infrange silenziosa sulla neve.

 



Note dell'autrice: Questa breve one-shot è nata ieri mentre guardavo Harry Potter e i doni della morte...Nel momento in cui Harry ed Hermione si trovavano davanti alla tomba di Lily e James il mio unico pensiero è stato "sarà mai andato Severus alla tomba di Lily?", e così eccomi qui. Avevo inizialmente pensato di includere il capitolo nella long Oltre il tempo e la distanza dedicata a loro due, ma poi ho deciso di farne una storia a parte. Spero vi piaccia.

Emily Alexandre



 

 
   
 
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