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Autore: erydia    21/11/2010    4 recensioni
NdAmministrazione: secondo il regolamento, l'introduzione deve contenere un accenno alla trama o una citazione significativa ripresa dalla storia. L'autore deve perciò provvedere a modificare questa introduzione (può contemporaneamente cancellare in autonomia questo messaggio)
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Peter Minus, Remus Lupin, Sirius Black | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Premetto che questa storia è scema. Cioè non ha un filo logico, non è carina però è nata da una valanga di messaggi idioti inviati alla mia socia a cui dedico la shot.All'inizio avevo optato per il romano che io amo molto ma poi ho abolito l'idea. Bho non so, spero che sia di vostro gradimento anche se boh la vedo incomprensibile. Ma sarà che forse sono motlo auto-critica. Quindi che ne dite di dirmi se fa schifo e se vi è piaciuta? Anche una recensione per dirmi cose negative, sono apprezzate. Un kiss. PS: vi prego non ridete e non uccidetemi T.T :)


“Sirius”
“Mmh?”
“So cosa fare per far pace con la Evans”.
E un Sirius esasperato sospirò. Era da una settimana che James aveva litigato furiosamente con Evans prefetto perfetto, il motivo? Sirius Black non lo aveva ancora capito. Aveva passato giorni di inferno ad ascoltare piani attuati dal suo migliore amico, che per quanto potessero essere assurdi e osceni, lui li aveva comunque appoggiati per restare accanto a suo fratello. Ma per le mutande di Merlino, nonostante tutti i suoi tentativi fallirono miseramente, prima ancora di iniziare per giunta, lui non si perse d’animo scassando le pluffe non solo a Felpato ma anche a Lunastorta e Codaliscia che esasperati erano diventati un tantino suscettibili.
 
1 TENTATIVO – FALLITO
“Felpato ho ideato un piano per far pace con Miss Prefetto Perfetto”
Un James tutto allegro aveva fatto il suo ingresso e a grandi falcate, mmm anzi no a grandi passi. Si così va decisamente meglio, a grandi passi si era diretto verso i suoi malandrini preferiti,  e anche unici.
“Fratello è inutile che ci provi e ci riprovi, tanto non ce la farai.” Disse Sirius sbuffando.
“L’hai fatta troppo arrabbiare James, non dovevi farle quello che hai fatto”. E il caro vecchio Remmie disse la sua. Se con Sirius il cercatore poteva anche chiudere un occhio con Remus non poteva farlo. Lui aveva sempre ragione.
“S..si hanno ragione ma di cosa stiamo parlando?”.  Azzardò un Peter che tremava. Quel ragazzo non lo avrebbero mai capito, anche con loro che erano suoi amici iniziava ad essere timido o pauroso. Bho! A quei tempi non è che gli importava molto, questo lo avrebbe capito più in la, quando un litigio con la Evans non sarebbe stato niente a confronto.
“Di niente Pet di niente” chiuse gli occhi James, per trovare un po’ di quella concentrazione che lo caratterizzava. L’aveva fatta grossa quella volta, ma infondo era un malandrino, un malandrino innamorato di quella testolina rossa che non lo degnava di uno sguardo. Era suo preciso dovere fare qualcosa. “Grazie del conforto ragazzi, siete i migliori” disse con sarcasmo.
Ma il primo tentativo fallì miseramente. Anzi senza neanche cominciare.
“Ehi Evans..”
“Muori Potter”.
Era proprio arrabbiata per Morgana. Ma cosa aveva fatto lui di sbagliato? Aveva semplicemente alzato la sua gonna davanti a mezza sala grande per guardarle le mutandine, che a detta erano bellissime e anche il suo sedere lo era e…porca paletta e porca cippetta aveva alzato la gonna della sua amata davanti a mezza sala grande e ora era comprensibile che la ragazza fosse arrabbiata. Ma era stato uno scherzetto innocente.

2 TENTATIVO = FALLITO
In quei giorni, dopo aver visto il suo primo tentativo di riappacificazione fallire miseramente davanti ai suoi occhi ancor prima di iniziare, James si era spremuto le meningi in un modo incredibile e da far paura allo stesso Remus che guardava shoccato l’amico. Si impegnava così solo per sciocchezze, mentre c’erano gli esami dei  M.A.G.O da superare. Era l’unico che cercava di farli studiare ottenendo sempre insulti e risatine malefiche, i rischi del mestiere. Quella mattina tre ragazzi se ne stavano sulle sponde del lago nero a chiacchierare tranquillamente, solo una persona se ne stava nella sala comune troppo impegnata per andare a zonzo. Non si era mica arreso e aveva buttato giù una lista di possibili tentavi. Nel caso ne sarebbe fallito uno, ci sarebbero stati gli altri 99 a rimpiazzarlo. Quel ragazzo si era impegnato di brutto per far pace con la sua bella!. Uscì dalla sala comune James senza badare a niente e nessuno. Correva James, voleva raggiungere il posto preferito dei malandrini il più in fretta possibile, prima attuavano il piano, prima tutto sarebbe tornato come prima. O quasi! Uscì dal portone di ingresso e si avviò attraversando quella nebbiolina fitta che oscurava un po’ il paesaggio e poi le sentì, le voci che ridevano, segno che i ragazzi erano lì.
“Ehila ragazzi”
“James”Lunastorta e Felpato si erano girati e all’uninsono esclamarono il suo nome prima di scoppiare a ridere. Ramoso scosse la testa, quei due erano fuori come un balcone. Un po’ come lui!
“Ragazzi so come riconquistare la Evans”
“Ma ramoso non è mai stata tua”
A quel proposito James agitò la mano, quelli erano dettagli.
“E illuminaci fratello” rispose un Sirius che cercava di trattenersi dal ridere, infondo aveva visto fallire il primo tentativo e non credeva che il secondo, qualunque esso fosse stato, sarebbe andato meglio. “Quale sarebbe questo secondo tentativo?”
“Alt! E’ qui che ti sbagli sacco di pulci…” lo ammonì James “Quali sono”. Ma vedendo le facce confuse dei suoi due migliori amici alzò gli occhi al cielo tirando fuori dalla tasca dei pantaloni della divisa una pergamena e tutto felice la passò a Sir “Ho buttato giù 99 tentativi per riconquistare la Evans”.
E in quel momento accaddero diverse cose contemporaneamente, così bene che James non riuscì a capire chi cominciò.
Remus urlò un “COSA?”
Peter che fino a quel momento non aveva proferito parola sgranò gli occhi mentre la sua mandibola si spalancò scoprendo addirittura le sue tonsille, talmente che l’aveva aperta. Questo a James fece un po’ schifo ma preferì non dirlo e Sirius, il caro e buon vecchio Sirius cominciò a ridere, a rotolarsi dalle risate che si fecero più acute. Ormai ululava!. Belli amici che si ritrovava.
Offeso girò i tacchi e solo una volta che fu entrato nei corridoi della vecchia, magica e pur sempre splendida Hogwarts che non sentii più le risate di suo fratello, e quattro paio di occhi che lo scrutavano, probabilmente confusi. Non avevano fiducia in lui ecco cos’era e lui li avrebbe fatti ricredere. Il bellissimo James Potter non avrebbe mai perso contro Lilian Evans, parola di malandrino.
“Giuro di non avere
 buone intenzioni”
Ma anche il secondo piano fallì miseramente, anch’esso ancora prima di iniziare. Porca miseria, possibile che non le andava mai una per il verso giusto? Ma non è che aveva qualche sfiga che lo perseguitava? Con la fortuna che si ritrovava poteva essere una cosa normale. Sospirò tornando in camera sua, per quel giorno e probabilmente per i giorni a venire non avrebbe tentato più niente. Ma la battaglia era stata persa, ma la guerra non era nemmeno ancora iniziata e James non si sarebbe arreso facilmente. Stanco e con la mente occupata da mille pensieri che gli vorticavano veloci si addormentò sognando una ragazza dagli occhi verdi e da una chioma di capelli rossi che le incorniciavano il viso. Si addormentò con il volto del suo prefetto preferito.

3 TENTATIVO – EHM
“Sir , Rem ora so cosa fare. Questa volta non mi ferma nessuno”
In risposta i due ragazzi alzarono gli occhi al cielo. In quei giorni speravano davvero che James si fosse messo l’animo in pace ma il loro sogno non si era avverato perché il moretto se ne stava lì in piedi a ghignare. E quel ghigno, Remmie lo sapeva bene, non prometteva nulla di buono.
“Cosa?”risposte Felpato esasperato. Anche lui non ne poteva più era arrivato anche a sfiorare l’idea di chiedere scusa alla Evans lui stesso da parte di James. Tutto purchè quella situazione finisse.
“Vado lì e l’affronto. Faccia a faccia”.
Si, decisamente! Quella poteva essere una scena comica se non fosse stato per la faccia seria di James. Ma perché, si disse Sirius, tra tutte le ragazze di Hogwarts che gli sbavavano dietro doveva innamorarsi proprio dell’unica ragazza che lo odiava? I casi della vita!
I casi della vita un corno! Lui non ne poteva più, quella situazione doveva finire con il terzo tentativo.
“A James ma dove vai?” disse Remus
“Ma non vedi che Lilinuccia non ti fila?”ghignò Sirius. Almeno si sarebbero divertiti un po’ a stuzzicarlo e prenderlo in giro. Quella giornata era noiosa!
“E’ inutile che fai il provolone, tanto non ti calcola”E quella volta, Sirius potè giurare di vedere un ghigno perfido sul volto di Remus. Quel ragazzo stava diventando il suo orgoglio, da prefetto perfettino come Lily a malandrino DOC come lui e James.
“Ma lasciatemi perdere”si stava offendendo? Naah
“Eeee James innamorato” ghignò Remus
“James coraggioso”continuò Sirius
“S..se James spacciato”Il volto di Remmie impallidì di brutto.
“TRACCHETE”ironizzò James.
“E mocciosus lo fa nero”
E James ringhiando lasciò un Sirius che ululava e un Remus che a stento tratteneva le risate. Per le mutande di Merlino!
Corse in giardino, fece un fischio, richiamò la sua scopa e sfrecciò via verso il dormitorio femminile. Doveva assolutamente parlare con Lily. Bussò tre volte in tre finestre sbagliate finchè non beccò quella giusta.
Un colpo!
Due colpi!
Tre colpi!
Finchè la rossa non aprì.
“Si può bel prefetto?”
“Oh ma che vuoi?” era nera Lily, e non perché portava una tuta nera ma perché il suo umore era nero. Nerissimo.
“Tevolevolevola…”deglutì “Ti volevo regalà sto lanternone per far pace”
“Ma quando mai avremmo litigato io e te?”. Si perché lor odue non avevano litigato. Lei si era incavolata di brutto per lo scherzo, ma non avevano litigato. Tsk! Stupido Potter. “Vedi di andartene va”
“Non ti arrabbiare…” sorrise “Io so venuto qua per farti ridere”
“E sapessi quanto me va di ridere” ironizzò prima di porgergli una lettera. Era in lingua italiana ed era di Severus. Erano pochi a conoscere quella lingua poiché nessuno a quei tempi pensava alle altre “lingue” ma da piccoli l’avevano imparato per parlare, una specie di messaggio in codice. “Tiè leggi qua”.
Ma James non conosceva quella lingua, come dargli torto. “pio pio pio pio pio pio”
“Te la leggo io stai a sentì, e di Severus”
“Aglio”
“Mia cara Lily, capito?”
“Capito si”
“Attenta a come ruzzichi perché se vengo a sapè che c’è qualcuno che te gira intorno pio”e per la prima volta Lily si imbrogliò, accrescendo il ghigno di James
“Lo vedi che c’era un pio?”
“Piglio James ovvero prendo vengo lì e ve sbudello a tutte e due”
“Ce sbudella?”rise James
“Ma tu che centri…”Rispose scettica “Ce sbudella a me e a quell’altro?”
“Quell’altro chi?”
“A uno che ce provasse”
“E perché io non ce sto a provà?”
“Jam…Jam…James non mi far prendere l’urto di nervi”
“Non ti arrabbiare dai, io lo faccio così per scherzare.” E così dicendo iniziò a farle il solletico. Lei stette al gioco per un po’ prima di scostarsi e guardarlo negli occhi.
“Voglio proprio vedere se sei bravo a farmi ridere.” Lei ghignò e sembrava inquietante “Aspettami che arrivo”.
Era una specie di appuntamento quello? No perché lui non lo aveva capito. Lo era? Lo era? Lo era?
“HOGWARTS CE SEMOOOOOOOOO” 
  


  
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