Era notte
fonda quando Harry si svegliò improvvisamente a casa dei perfidi zii Dursley.
Infatti Harry
aveva sentito degli strani rumori in salotto e con i tempi che giravano non
poteva assolutamente restare tranquillo.
Harry subito
s’infilò le pantofole, prese in mano la bacchetta e scese giù in salotto per
vedere cosa era successo.
Ma niente, giù
era assolutamente tranquillo.
Harry dopo la
morte di Sirius era diventato un’altra persona, infatti era sempre tanto
tranquillo e quieto che gli zii non trovavano più la scusa per rimproverarlo.
In ogni caso
l’odio degli zii verso Harry rimaneva sempre lo stesso e non avrebbero cambiato
opinione su di lui neanche se egli salvasse loro la vita.
Harry Potter
sin dal primo giorno che era giunto nella casa dei Dursley, era stato trattato
come un panno vecchio che veniva gettato in qualunque posto della casa senza
preoccuparsi della salute del nipote.
Sfortunatamente
questi erano gli unici parenti rimasti a Harry dopo la morte dei propri
genitori in uno scontro a sorpresa con Voldemort, aiutato da Codaliscia,
Silente fu costretto a mandarlo da loro perché prima che Voldemort attaccasse
lo stesso Harry, la propria madre fece un incantesimo che lo riparò dal
temibile attacco e perciò l’unico posto dove poteva essere sicuro era vicino ad
un parente dello stesso sangue della madre, infatti Petunia era la sorella
della madre di Harry.
*
Harry dopo
essere ritornato nella propria stanza si mise a letto e aspettò di prendere
sonno, ma niente, non riusciva a dormire, fino a quando non sentì una piacevole
sensazione nella cicatrice. Harry aveva quella cicatrice sin da piccolo, quando
Voldemort cercò di attaccarlo.
“No!!!”. L’ultima
volta che Harry ha sentito questa sensazione fu quando Voldemort resuscitò e
perciò egli fu contento.
Questo
significa che in quel momento Voldemort stava programmando qualcosa di
terrificante.
“Spero che non
sia niente di grave, anche se con Voldemort non si scherza perciò domani
informerò immediatamente i Weasley”.
Così dicendo
Harry s’immerse nelle calde coperte del suo letto.
*
La mattina,
dopo che i raggi del sole avevano avvolto il proprio viso, Harry si svegliò di
colpo e con un fulmineo gesto vide che ore erano. “Per tutti i maghi del mondo!
Sono le 10:30, devo andare immediatamente ad inviare
il gufo ai Weasley!!”
Velocemente
Harry si vestì e scese in Soggiorno per sentire la solita ramanzina dello zio
Vernon sul fatto che bisogna alzarsi prima delle 8:30.
Arrivato,
chiuse gli occhi per riaprirli solo dopo che lo zio lo avesse rimproverato, ma
non fu così, infatti giù non c’era nessuno.
Dove potevano
essere a quest’ora i Dursley? Forse Vernon aveva una riunione importante di
lavoro, Petunia era andata a fare la spesa, Dudly era andato a giocare con i
suoi amici.
Queste sono
solo supposizioni, ma sicuro è che non avrebbero mai lasciato Harry da solo
nella loro casa, sempre se non ci fosse insieme a lui la signora Figg.
Velocemente
Harry andò a controllare nella stanza da letto degli zii, ma lì non trovò
niente. Il letto era al suo posto e le lenzuola erano ben sistemate.
La stessa cosa
nella stanza del cugino Dudly, a parte che la sua stanza era molto più
confusionaria e piena di giocattoli e oggetti di qualunque tipo.
Risceso in
salotto Harry prese il cellulare che era vicino alla nuova televisione di Dudly
da
Provò a
chiamare la zia Petunia, ma subito rispose la segreteria telefonica dicendo che
il telefono era spento.
Dopo decise di chiamare Vernon, ma niente, il telefonino era
anch’esso spento.
“Chissà, forse
avranno traslocato e si sono scordati di dirmelo!”
Harry non
preoccupandosi più di tanto risalì le scale per la sua cameretta e incominciò a
scrivere la lettera ai Weasley.
Cari
Weasley
Ieri
notte la cicatrice ha incominciato a solleticarmi e a farmi sentire un senso di
piacevolezza.
Penso
che Voldemort c’entri qualcosa, perciò bisogna tenerci pronti.
Oggi
è successo anche un altro avvenimento strano, infatti
i miei zii sono spariti e non li trovo più!
Finalmente
ho la casa a mia disposizione, ma cercate di ritrovarli.
Saluti
da
Harry
“Dai, vola! Dai questo messaggio ai
Weasley!!!”.
Così disse
Harry a Edvige dopo avergli avvolto nella zampa il messaggio.
Harry
all’improvviso pensò subito a una persona che sicuramente aveva visto tutto.
Si. La signora
Figg doveva aver visto tutto.
Velocemente
Harry si vestì, fece una veloce colazione e subito si avviò verso la casa della
signora Figg.
La signora
Figg era sempre stata poco stimata da Harry prima che sapesse
che era lì solo per proteggerlo; infatti successivamente dopo aver svelato che
lei apparteneva all’Ordine della Fenice i loro rapporti diventarono sempre più
amichevoli fino a quando quest’estate Harry le diede il soprannome di Nonna
Figgy.
Ormai il loro
rapporto era tanto stretto che per lei Harry era come un nipote e andava a
trovarlo dai Dursley ogni giorno per aiutarlo negli
compiti delle vacanze.
Harry arrivato
sotto casa suonò il campanello. “Niente, non risponde nessuno.
Non credo che
la signora Figg mi avrebbe lasciato solo, sapendo che
i miei zii non erano a casa. Forse non ha sentito, riproviamo”.
Driiiiiiiin. “Niente nessuno risponde”.
La strada era vuota non volava una “scopa”, il cielo era cupo pieno di
nuvole minacciose. “Questo è stranissimo. Prima il rumore in
salotto, dopo la cicatrice e la scomparsa dei miei zii, e ora la scomparsa
della Signora Figg. Qui c’e indubbiamente lo zampino di Lord Voldemort”.
Pensando questo Harry decise di aprire la porta.
“Alohomora” pronunciò Harry, e all'istante si
aprì la porta della casa.
Era sicuramente successo qualcosa. Vasi a
terra, gatti morti, mobili distrutti, lampade rotte.
Dentro era successo il pandemonio.
Harry preoccupato corse subito alla ricerca
della Signora Figg.
“Nonna Figgy!
Dove sei? Rispondi!” gridava perpetuo Harry.
Egli dopo aver
cercato in tutta la casa non trovò nulla, però mentre passava dal salotto si
ricordò del passaggio segreto che una volta
Si, doveva
essere da qualche parte.
Dopo aver
visto lo stato della casa, Harry finalmente capì perché Voldemort se la rideva
così.
Aveva
attaccato
Toccando i
vari candelabri e oggetti della stanza Harry cercava un oggetto con cui questa
porta poteva aprirsi.
Mentre
cercava, vide che il quadro della Strega Dolores Baggesi era in una posizione
assai strana. Infatti era girata all’ incontrario.
Subito si
diresse verso il quadro e notò che dietro il quadro c’era un piccolissimo
pulsante.
Senza pensarci
due volte Harry lo premette.
All’instante
il muro che c’era davanti a lui si spostò, come nei
celebri film dell’orrore, in modo da consentirne il passaggio.
“Eccolo!”.
Così dicendo subentrò nel corridoio che portava giù direttamente nei misteriosi
sotterranei.
Harry non
sapeva se stava facendo bene ad addentrarsi così in questo posto senza nessuno
che poteva aiutarlo in caso di pericolo.
Ma il suo
coraggio superò tutte le sue paure e pensando a quello che forse era successo
alla Signora Figg afferrò la bacchetta e proseguì in avanti con passi
autorevoli.
Il corridoio
era abbastanza pulito, questo faceva pensare che
Sceso fino a
una decina di metri sotto terra, Harry si trovò di fronte in un avviluppato
incrocio.
Le strade si
dividevano in otto vicoli più stretti. Harry di fronte a questi vicoli non
aveva neanche una minima idea di dove potrebbe essere
Mentre Harry
pensava a quale vicolo prendere, sentì in lontananza delle voci in uno dei vicolo alla sua destra.
“Si! Questa
deve essere senz’altro la voce di Nonna Figgy, perciò è ancora viva” disse felice Harry.
“Dimmi dov’è Harry Potter, vecchia strega dei
miei stivali”. “No, no, non te lo dirò mai, potresti pure uccidermi Lucius, ma
io proteggerò Harry fino alla morte”. “Nonna Figgy non
è da sola. E’ insieme a Lucius Malfoy” disse
preoccupato Harry.
“Maledetto tu
Malfoy! Che morissi tu e tutta la tua generazione!”.
Così dicendo Harry fece un lungo respiro e si addentrò nel vicolo per aiutare
Lentamente e a
piccoli passi, Harry camminava nel lucente pavimento di marmo che adornava i
sotterranei. Avvicinandosi Harry sentì meglio la discussione fra loro due. “Allora
Lucius, ora che il padrone è risorto sei ritornato al tuo vecchio e putrido
lavoro, eh! Uccidere degli innocenti”.
“Si,
Certamente è da molto che non uccido degli innocenti e credo che inizierò proprio
da te, vecchia strega”.
“Nooooooooooo!”
gridò Harry. “Se
è me che vuoi lascia stare
“Ah, guarda il
giovane Potter è venuto a trovarci, saluta la vecchia strega”. Così disse
Malfoy quando vide che Harry si era lanciato per andare a salvare
Harry infatti non resistette più alle acide parole di Malfoy e
corse subito in suo aiuto.
A primo
sguardo della stanza Harry capì cosa era successo.
L’intera
stanza era coperta di sangue.
“Sei arrivato
alla fine del film Harry, in cui i migliori amici e familiari muoiono, oh scusa già i tuoi sono morti, comunque uccideremo tutti
coloro che ti stanno accanto, senza pietà per nessuno. Guarda!!!”. Senza
pensarci due volte Malfoy, indirizzò la bacchetta verso
Dalla sua
bacchetta uscì una saetta verde che la colpì in pieno e la uccise
definitivamente mettendo fine alle sue sofferenze. “Lucius Malfoy”, in tono
molto furente così Harry pronunciò il suo nome.
Harry a quel
punto era tanto furibondo che neanche Voldemort lo avrebbe fermato.
“Te ne
pentirai amaramente di quello che hai fatto. Dai, non sei venuto qui per me? Dai, uccidimi!”. A queste parole di rabbia Malfoy rispose
tranquillamente “Caro Harry, tu sai meglio di me che io ti potrei ucciderti
anche con solo un Schiantesimo, ma il mio padrone
Tu-Sai-Chi mi ha ordinato solo di trovarti, e alla fine c’è lo fatta, con
l’aiuto di quella ripugnante vecchia strega”.
“No!” rispose
Harry “Tu hai ucciso lei e perciò te la vedrai con
me!”.
“Non essere
sciocco Harry, non sprecare così la tua vita. Il giorno in
cui il mio padrone ti ucciderà ricordati di me”.
Con queste
parole Malfoy si smaterializzò. Harry subito dopo raggiunse il corpo senza vita
di Figg e cercò di riportarlo fuori dai sotterranei.
Dopo un grande sforzo finalmente riuscì a riportare la salma della Signora Figg
nella stanza da letto dove la distese e curò le enormi ferite su gran parte del
corpo. In seguito ritornò a casa in cui ricevette un’altra pessima notizia.
Infatti trovò appesa al muro una lettera, con il nome del mittente sottoscritto
dall’ Egregio Signor Lucius Malfoy, per il Signor Harry Potter.
Caro
Harry Potter
Avrai
senza alcun dubbio notato la scomparsa dei tuoi zii.
Ebbene
si, li ho rapiti io e sono pronto a far di loro quello
che è successo con la vecchia strega Figg.
Perciò pensa bene alla mia proposta.
Al
calar della notte di questo Natale, quando sarai a Hogwarts, dovrai recarti da
solo al vecchio castello di Poisonsnake.
Ti
darò più informazioni con il passare del tempo.
Si.
Del Tempo.
Saluti
dall’egregio sig.
Lucius
Malfoy
“Me lo
aspettavo. Ero sicuro che erano stati rapiti da Voldemort. Devo subito riferire
tutto a Silente”.