Harry Potter, 'Le loro Guerre.' di Echoes of a VOice (Cap 1) su EFP Fanfiction

Ridatemi la mia vita

"Chi sei tu, che ne hai fatto di Hermione Granger?"
(Ronald Bilius Weasley- Harry Potter e l'Ordine della Fenice)

E' l'alba di un nuovo giorno. L'alba di una nuova era. E' un'alba di pace.
Il sole fa timidamente capolino tra ciò che rimane delle imponenti vetrate di Hogwarts, colorando di pallidi riflessi quella che un tempo era la Sala Grande con il suo magico soffitto.
Ricordi, Hermione, quando tanti anni prima annunciavi a tutti di sapere tutto sull'argomento, mentre puntavi lo sgaurdo curioso sopra di te? L'avevi letto in Storia di Hogwarts, naturalmente.
Ed ora, invece, ti ritrovi proprio nel bel mezzo della storia: anche tu hai fatto la storia, questa notte. L'hai fatta spendendo tutte le tue energie nella battaglia, combattendo fianco a fianco con chi amavi di più per difendere il posto che hai amato in assoluto: le persone te lo leggono in faccia quell'amore, che ora traspare dai graffi che ti sei procurata affinché quel sentimento non cedesse sotto il grave peso dell'odio.
Hai combattuto strenuamente pronunciando ad alta voce tutti gli incantesimi che sapevi, tutto quello che avevi imparato: sei stata una delle migliori, tutti lo sapevano, e continuavi e non ti davi per vinta, anche quando gli altri intorno a te vacillavano o -com'è successo- morivano.
Fred. Remus. Tonks.
I loro corpi freddi giacciono ora immobili sotto il cielo mattutino, una pozza violacea stemperata dalla luce sempre più prepotente del nuovo giorno: la morte che cede il passo alla vita, che sembra perdere il suo significato ad Hogwarts.

Un nuovo giorno è arrivato, e con lui anche una nuova Hermione: non più la ragazzina so-tutto-io, ma una donna abile, eccezionale, capace di grandi azioni e profondi sentimenti.
Ma ti accorgi che ti manca qualcosa, una cosa che ha lasciato un vuoto enorme dentro di te.
Ti senti come un libro al quale qualcuno abbia strappato con veemenza tutte le pagine e le abbia gettate a bruciare tra le fiamme: quello che senti nel cuore, là dove prima c'erano la tue sicurezze, ora è solo un mucchietto di carta incenerita.
Guardandoti intorno ti accorgi che Hogwarts non è più il luogo sicuro, la dimora accogliente dove in sei lunghi anni non solo avevi imparato formule e nozioni magiche, ma soprattutto avevi imparato ad amare; non è più quella Hogwarts: di quel Castello, ultimo baluardo difensivo della Magia, rimangono solo mura sventrate, squartate, violentate da una guerra che mai nessuno aveva visto.
Una guerra più grande di te, Hermione, da cui però sei uscita indenne.
Sana e salva, sì...Ma puoi affermare di essere ancora te stessa, Hermione Granger?

Le lacrime e i singhiozzi, che condividi con quanti affollano le macerie della Sala Grande, tradiscono la tua finta sicurezza davanti a quell'orrendo spettacolo di morte: non ti senti affatto sicura. Non più, oramai.
Non sai nemmeno più se potrai mai esserlo ancora, come prima.
Piano piano, comincia a crollare la consapevolezza di essere una strega formidabile: perchè tutti questi morti, perchè? Avrei potuto essere migliore, difenderli a costo della mia stessa vita! Cosa non ho fatto? Dovrei stare lì distesa con loro: perchè loro sì, e io no?
Questi pensieri ti riempiono di paura e di orrore: quasi vorresti scappare da tutto quello, rifugiarti in un posto sicuro, che sia casa tua -non ho neanche più una casa, dei genitori che possano definirsi tali...chi voglio illudere? E questo sempre per colpa mia: li ho costretti a dimenticarsi di me-, o l'abbraccio protettivo di chi ti ama davvero -dove sei, Ron? Dove sei?-.
Le speranze di una vita felice sembrano abbandonarti definitivamente, come scivolano via da un morto tutti i suoi ricordi, tutta la sua esistenza.
Vieni meno a te stessa, ai tuoi principi, a quello che sei sempre stata. Non v'è più una goccia di ottimismo in te: solo sangue e lacrime.
Come potrò essere ancora felice dopo aver vissuto tutto questo? Continuare ad essere felici dopo che la gente che hai amato con tutta te stessa se ne è andata e non ritornerà mai più è solo puro e becero egoismo. Sei un'egoista, Hermione. Sono un'egoista.
Il tuo cuore è sfigurato da una cicatrice che forse non si rimaginerà mai più.

Ma ad un tratto, mentre vagheggi nei pensieri di una persona che non è Hermione Granger -perchè quella non è Hermione Granger-, un raggio di luce ti colpisce il volto, e ti riscalda con il suo tepore.
Ti senti frastornata, confusa, spaesata: è come se qualcosa o qualcuno ti avesse strappata dalla morte, sollevata quando penzolavi nel vuoto aggrappata sul bordo di un precipizio.
Ed è lì che capisci, comprendi tutto; è lì che ritorni ad essere Hermione Granger: diversa certo, da com'eri prima; segnata, sicuramente, ma non stravolta.
Speranza, amore, vita, felicità iniziano a riemergere, per poi scoppiare prepotenti come un rombo di tuono dentro di te.
E, dove prima c'era solo un mucchietto di cenere, là nel tuo cuore si eleva allora un grido maestoso: Ridatemi la mia vita! Ridatemi Hermione Granger!
E con lo sguardo perso tra le rovine di Hogwarts, pensi subito al futuro, a ciò che accadrà: amore, serenità, sicurezza. Ci sarà una nuova Hogwarts, una nuova scuola dove intere generazioni potranno rivivere le gioie che tu stessa hai vissuto.
E' l'alba della pace che trionfa sulle tenebre della guerra, della speranza che travolge la disperazione: tutto è finito. Tutto è concluso, in meglio.

La guerra da Hermione è vista come qualcosa di stravolgente: qualcosa che l'ha resa diversa da se stessa e, in un certo modo, continuerà ad influenzarla a vita. Tuttavia, come è risaputo, per ritrovare la felicità negli "attimi più tenebrosi" si deve fare solo una cosa: "basta ricordarsi di accendere la luce".

>EDIT del 06/06/12.
Questa raccolta si è classificata 6/15 al contest "La Battaglia di Hogwarts", indetto da Lady Oonagh (http://www.efpfanfic.net/viewuser.php?uid=142996), vincendo anche il Premio Stile. Ecco di seguito il giudizio e il banner.

sesto posto: Echoes of a Voice, "Ridatemi la mia vita"

{Premio Stile!}

- Grammatica e stile, 8/10
Grammatica: non ho riscontrato gravi errori di grammatica (soltanto i ‘perché’ scritti con la ‘è’ anziché la ‘é’ e un ‘dà’ senza accento, che però può essere un errore di battitura), ma parecchi errori di battitura. Purtroppo ce ne sono veramente tanti, e a una pignola come me disturbano parecchio la lettura; li ho evidenziati tutti e tolto 0.25 per ognuno, se vuoi ti mando indietro il file.
Stile: c’è un motivo per il premio stile, no? Non so come descriverlo. Mi vengono in mente aggettivi come ‘mozzafiato, magico’, ma non bastano. È ipnotico, ecco; leggi e non riesci a staccarti. Ne sono rimasta incantata, letteralmente.
Complimenti, hai un gran dono. :’)
- Titolo, 5/5
Perfetto. Sia il titolo generale, che ogni sottotitolo; sono sempre attinenti al tema e particolari, rispecchiano perfettamente il tuo stile, che non è cosa facile. I titoli sono forse la cosa più difficile da trovare, eppure leggendo i tuoi non sembra.
- Originalità, 9/10
‘Sprazzi d’un alba nuova’ è qualcosa di magico. Originalissima sotto ogni punto di vista: non ha un personaggio particolare come protagonista, ma li rispecchia tutti; è in versi.
- IC dei personaggi, 10/10
Hermione, Colin, Tonks... sono semplicemente perfetti. Loro in ogni gesto, in ogni pensiero, in ogni battito di ciglia.
- Ambientazione, 5/5
Oltre ad avere uno stile magnifico, sei uno dei pochi che ha curato perfettamente anche l’ambientazione: si nota parecchio in ‘Ridatemi la mia vita’ e ‘sprazzi di un’alba nuova’.
E ciò mi ha convinta di aver fatto una scelta giusta, per il premio speciale.
- Gradimento personale, 9.5/10
Dov’era questa raccolta? Dov’ero io? Perché non l’ho mai letta?
Ma soprattutto, dov’eri tu?
Le ho amate. Tutte, dalla prima all’ultima. In alcuni passaggi sono state riflessioni un po’ pesanti e lunghe, ma mai mi hanno delusa.

Tot: 46.5/50

Manuel