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Autore: Dharma    21/11/2010    1 recensioni
Quando le prime luci del mattino gli ricaddero sul viso costringendolo al risveglio, il suo primo pensiero fu “ Idiota.” Era stato un vero idiota ad abbandonarsi alla stanchezza e a fidarsi della parola di quell’inglese. Per colpa della propria incompetenza, si era ritrovato sul ciglio di un abisso senza fine, rischiando pericolosamente di caderci dentro. Un abisso che portava il nome di Allen Walker… Durante l’ennesima missione, l’esorcista riuscirà a vincere la freddezza di Link.
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Allen Walker, Link
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Closer To The Edge

Closer To The Edge

 

 

Allen sobbalzò, risvegliandosi e rimanendo per qualche interminabile minuto a fissare con sguardo assente l’intonaco eccessivamente rovinato del soffitto. Con tutti i soldi di cui l’Ordine Oscuro disponeva avrebbero sicuramente potuto permettersi una camera in una locanda meno decadente, ma non era questo il pensiero che al momento impegnava la mente dell’esorcista, bensì un incubo. L’ennesimo, deciso a fargli trascorrere insonne anche quella notte.

Udì il fruscio di alcuni fogli provenire dal letto a fianco del proprio e, voltandosi, riconobbe la figura dell’ispettore illuminata dalla fioca luce di una lampada ad olio posta sul comodino. I capelli biondo scuro erano slegati e ricadevano lungo la schiena, la frangetta leggermente spettinata e gli occhiali da lettura posti sul naso. Era intento nello scrivere qualcosa, probabilmente uno degli innumerevoli rapporti riguardanti lo stesso esorcista con cui divideva quella camera da letto, ma il diretto interessato non se ne preoccupò, ancora scosso dal sogno che aveva appena tormentato il suo sonno. Quando dischiuse le labbra per parlare gli parve che la propria voce non gli appartenesse, estranea al silenzio che regnava in quella notte senza stelle.

- Ehi, Link, ma tu non dormi mai?-

- Solo quando mi è permesso, Walker.- rispose prontamente l’ispettore senza, però, sollevare gli occhi dal proprio lavoro. Nonostante l’apparente concentrazione si era subito reso conto del disagio del proprio protetto.

- Beh, ora potresti.- azzardò l’esorcista, cercando di protrarre quella conversazione priva di un fine concreto.

- Non sono del tuo stesso parere.- tagliò corto l’altro ostentando un certo distacco. Ormai convivevano in modo quasi simbiotico da parecchio tempo, eppure Allen non era mai riuscito a smuovere l’ispettore dai propri doveri, anzi quest’ultimo, ogni qual volta si immergeva in uno dei suoi compiti, diventava più intrattabile di quanto già non fosse.

L’esorcista sbuffò sonoramente. Non sarebbe più riuscito ad addormentarsi, ma almeno non sarebbero stati in due a trascorrere la notte insonne.

Da qualche tempo aveva cominciato a preoccuparsi maggiormente della salute del ragazzo tedesco, forse perché non approvava che un umano privo di poteri conferiti dall’innocence combattesse contro forze nemiche così potenti, forze perché in numerosi dei suoi incubi Link era spesso presente e finiva con il fare una pessima fine nella maggior parte dei casi.

Senza rendersene conto aveva finito con l’affezionarsi anche a lui, considerandolo un compagno al pari degli altri.

Decise di provare ad insistere: l’idea che fosse sempre solo l’ispettore a prendersi cura di lui non gli dava pace e quello poteva essere un modo per ridurre, almeno in parte, il debito morale che sentiva nei suoi confronti.

- Se vuoi rimango sveglio io, tanto non ho più sonno.- bofonchiò incerto, ricevendo in risposta un silenzio sostenuto.

- Lo so che sei stanco, si vede lontano un miglio!- persistette con tono più alto.

Attese qualche attimo sperando inutilmente in una qualche reazione da parte del tedesco, poi tentò l’ennesimo richiamo di attenzione - … Link?-

- Per l’amor del cielo, Walker, la tua insistenza finirà con lo svegliare l’intera locanda.- sospirò l’ispettore voltandosi finalmente verso il proprio protetto che, con sguardo innocente e un sorriso a trentadue denti, domando – Allora?-

Link finì col cedere alla testardaggine dell’esorcista, erano quasi le tre di notte e non aveva nessuna intenzione di mettersi a litigare, non era un carattere proprio del suo modo di fare. Inoltre si era accorto di quanto l’incubo avesse turbato l’animo dell’inglese, più di quanto non mostrasse realmente,e preferì assecondarlo.

- Solo per un paio di ore, poi mi svegli e ti rimetti a dormire.- sentenziò, con un tono che non ammetteva repliche.

Allen annuì ubbidiente e l’ispettore, dopo aver riposto carte e occhiali sul comodino, si coricò, dandogli le spalle.

Sì, forse aveva davvero bisogno di riposare. Da quando aveva iniziato a seguire l’esorcista nelle sue missioni non aveva più dormito decentemente, preso dal compito di vegliare su quel ragazzino già eccessivamente segnato da orribili esperienze.

Si addormentò in pochi minuti, cullato da una sicurezza che non riconosceva come propria.

Allen se ne accorse immediatamente e, alzatosi dal letto, si avvicinò al compagno con passo silenzioso. Si sedette al suo fianco, facendo attenzione a non svegliarlo, e si sporse per vederne il volto. L’espressione dura ed autoritaria aveva abbandonato i suoi lineamenti ora distesi ed incorniciati dai sottili capelli che ricadevano disordinatamente sul cuscino.

Sorrise. Era la prima volta che vedeva il proprio tutore così vulnerabile e la sua vicinanza riusciva in qualche modo a rassicurarlo e ad allontanare gli orribili pensieri che gli affollavano la mente.

Senza realmente rendersene conto, si ritrovò coricato a fianco dell’ispettore, rivolto verso la sua schiena. Non ci volle molto perché anche lui fosse accolto tra le braccia di Morfeo.

 

Quando le prime luci del mattino gli ricaddero sul viso costringendolo al risveglio, il suo primo pensiero fu “ Idiota.” Era stato un vero idiota ad abbandonarsi alla stanchezza e a fidarsi della parola di quell’inglese.

Per colpa della propria incompetenza, si era ritrovato sul ciglio di un abisso senza fine, rischiando pericolosamente di caderci dentro. Un abisso che portava il nome di Allen Walker, lo stesso ragazzo che gli dormiva profondamente a fianco, raggomitolato contro la sua schiena, il suo respiro a solleticargli il collo.

Imprecò mentalmente contro la propria stupidità, riflettendo sul fatto che un ennesimo errore tale a quello avrebbe determinato una caduta sicura tra le grinfie di quell’esorcista dalle sembianze di un innocuo angelo.

In cuor suo, però, sapeva bene quanto gli fosse difficile rispondere negativamente alle sue richieste. Nonostante si trattasse di lavoro, nonostante gli fosse sempre stato insegnato che è doveroso mantenere l’atteggiamento sostenuto che caratterizza un tedesco che si rispetti, aveva finito con l’affezionarsi a quel ragazzo. In particolare i suoi occhi l’avevano immediatamente colpito: due pozze scure nelle quali aveva letto a chiare lettere una disperata richiesta di aiuto. E lui, la persona meno portata a donare il proprio affetto, aveva accolto quella richiesta, disposto, se necessario, a saltare di propria volontà in quell’abisso.

 

Sì, se ciò avesse significato la salvezza di quel ragazzo,

probabilmente avrebbe saltato senza esitazione.

 

 

 

 

 

 

 

My Corner:

Ok, da dove è uscita questa cosa??

L’ho partorita durante uno sclero momentaneo dovuto all’incapacità di prendere sonno alle 4 di notte, quindi perdonate se risulterà alquanto contorta ù.ù

Piccola spiegazione: l’ultima parte, come avrete notato, ruota attorno ad una metafora che associa il sentimento crescente e proibito di Link nei confronti di Allen ad un abisso nel quale il povero Howard rischia inevitabilmente di cadere, abbandonandosi alle continue richieste dell’esorcista, conseguenza dell’attrazione che prova nei suoi confronti. Il paragone mi è venuto in mente ascoltando la canzone “ Closer to the Edge” dei 30 Second to Mars ( da cui ho spudoratamente preso il titolo di questa ff ^^”). E’ meravigliosa *.* ed essendo un periodo in cui mi sono nuovamente fissata con questo manga ho deciso di provare a scriverci una storia – Se state pensando che questo lampo di genio avrei potuto tenermelo per me, sappiate che io ne verrò a conoscenza e la mia vendetta sarà terribile ù.ù-

Detto ciò, è una ff scritta senza troppe pretese, ma preferirei comunque che i pomodori non me li lanciaste ^^ Commenti di ogni sorta ben accetti!

Ja ne!

Dharma

  
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