22/11/2010
3 recensioniWhat we were meant to be?
Capitolo Uno.
Us.
Continuo a guardarlo, a riguradare quei suoi capelli biondi.
Non ho mai rivolto la parola a Naruto-kun, se non fosse per quel progetto di Scienze.
Forse lui neanche se ne ricorda, ma per me é stato molto importante.
Lo fisso ancora, sperando che lui non si giri proprio in questo momento.
I suoi occhi azzurri, li sto.. incontrando, oddio, si sta girando, che faccio?
Sento le guance imporporarsi, no, no, Hinata, non puoi morire adesso!
Lui mi rivolge un enorme sorriso e poi si gira di scatto, chiamato dal professore.
Forse, per molti Naruto é un rompiscatole che non sa mai farsi gli affari suoi, ma io ho sempre pensato che lui fosse speciale.
Una persona sempre col sorriso sulle labbra, anche se non é felice, una persona che se gli chiedi aiuto, non esita, una delle poche persone che conosci il valore dell`amicizia, forse perché non ne aveva molti e il suo legame con Sasuke, é uno dei legami a cui tiene di piú.
Cosí tanti anni lí, a fissarlo che proprio non esiste, persona che conosci il suo viso come lo conosca io.
Hina, sei proprio cotta, Uzumaki ti dá alla testa, mi dice Ino, e come darle torto?
Appena lo vedo, il mio cuore comincia a battere piú forte, sento felicitá mista a panico e le mani comincano a tremarmi, i primi anni, riuscivano a venirmi le lacrime, adirittura.
Adesso, ho imparato a controllare un po` di piú, ma l`emozione resta, impossibile stare calmi al suono dela sua risata, i suoi occhi quando sono determinati, le buffe righe a forma di baffi sul suo viso.
Non m`interessa se per lui, io non saró mai niente, perché per me lui é tutto.
La prima volta che lo vidi, fu al primo anno, e ancora adesso, riesco a ricordare la scena come se fosse accaduta pochi giorni fa e dire che la mia memoria, non é delle migliori.
Io, ero la ragazza timida, quella che non veniva considerate, quelli che gli altri cercavano di non ferire perché troppo sensible.
Lui, invece, era il mio esatto opposto, qualcosa che la mia mente mi diceva di starci lontana mentre il mio cuore faceva le capriole alla sua sola vicinanza.
Con lui nei miei pensieri, non faccio a meno di sentirmi leggera.
Lo considero il mio vento, e io sono il polline che si lasciar trasportare. Al terzo anno, decisi che sarei spiccata in tutte le materie, in modo che almeno, sapesse che qualcosa so fare. Ma, me ne accorsi, lui, aveva occhi solo per lei. Per Sakura, una delle mie migliori amiche. Forse, é per il suo cambiamento improvisso, per il suo carattere, attosi subito cosí forte, ma mi sentivo persa. Sakura, daltronde, lei vede solo Sasuke, solo lui nel suo cuore.
*<< Hinata, che biglietto ti é venuto fuori?>> mi chiede lei.
Apro il foglietto che ho in mano e mi viene il numero 14, il banco davanti a quello di Naara.
<< Che fortuna, io sono il dodici! Siamo vicine, cosí se ho qualche problema, so a chi rivolgermi!>> risponde, facendo un sospiro di sollievo. Le sorrido e sposto il mio banco verso la posizione del numero e ne vedo un`altro giá lí, vuoto, senza nessuno seduto.
<< Huh? Ma di chi->>
<< Ciaoo, Hinata-chan! Siamo compagni di banco, che fortuna! Quel teme di Sas`ké non mi avrebbe mai aiutato se fossi finito con lui!>>
La sua voce, oddio, la sua voce.
Lassú, si, dico proprio a te, quando hai cominciato ad ascoltare le mie preghiee, non lo so, ma grazie, grazie, grazie!
<< Oh >> riesco solo a dire sedendomi sulla sedia, sorridendo come un`ebete.
Non riesco nemmeno ad arrossire, no, perché non sono imbarazzata, solo felice, felice, felice, oggi, Hinata Hyuga, é al settimo cielo e il merito é solo suo. Immaginate?
Tutto l`anno, accanto a lui, tutto l`anno scolastico.
Giuro che la mia vita, puó finire in questo istante, non ho piú ragione di continuare a vivere.
<< Hinata-chan, poso chiamarti solo Hinata? Bene, allora, Hinata, mi faresti vedere I tuoi compiti di mate? Non ci ho capito niente, Davvero>> mi dice con espressione supplichevole.
Mi giro, incondrando di nuovo quel pezzo di cielo incastonato nei suoi occhi in cui adesso si stanno riflettendo I miei, decisi e anche delusi.
<< Naruto-kun, guarda che cosí non imparerai niente… comunque, t-tieni>> balbetto alla fine, sentendo le sue mani sulle mie mentre prendono il quaderno.
<< Oh>>
Questa, non é una cotta, non puó essere, una semplice infatuazione, non puó farmi questo effetto.
Mi sono innamorata, ma, quello che mi fa piú male, é che so che non saró mai ricambiata.
Al suono della campanella, esco fuori, faccio cenno con la mano a Ino e Sakura e corro verso l`autobus che a momenti dovrebbe partire.
Mi lascio sfuggire un sospiro di sollievo alla vista di quasi tutti I sedili vuoti e mi siedo verso gli ultimi sedili, quelli che occupo sempre io, i miei preferiti, quelli che ti fanno sentire comoda, slego le cuffie e le infilo nel`orecchio alzando il volume, ma non al massimo. Sento qualcuno che con un dito continua a picchietarmi la spalla destra.
<< Si? >> chiedo, cercando di sembrare gentile, anche se sono piuttosto scocciata.
<< Scusa, non volevo infastidirti, ma, mi stavo chiudendo se avessi la gentilezza di spostare le gambe e muovere il sedere un po’ piú in lá, sai com’é vorrei sedermi>>
Guarda, mi sta giá simpatico Metto giú le gambe, mi sposto nel sedile accanto, sbuffando.
Sto male, non ho un motivo, vorrei solo gridare a tutti e a tutto, ma non sarebbe mella mia natura.
Insomma, Hinata Hyuuga e gridare, non stanno mai nella stessa frase.
Anche se a volte, vorrei mostrare che, non é vero, anche io so prendemela, anche io so arrabbiarmi, anche io ho carattere se voglio.
Ma, poi come la prenderebbero?
Riderebbero di me, ne sono sicura.
<< Sono Kiba, piacere >>
Vabhe, piacere, te l``avessi chiesto.
<< Mm, piacere >> senza dire il mio nome, dopotutto, non me l`ha chiesto, no?
Continuo a guardare fuori dal finestrino con gli auricolari nell`orecchio, ma, ovviamente, ci deve essere qualcuno a disturbarti, quando non hai voglia di parlare?
Ino direbbe “rompiscatole di turno” anche se é una cosa poco carina da dire, ma insomma, quando ci vuole, ci vuole.
<< Sarebbe educato rispondere col tuo nome, se io ti dico il mio, non credi?>>
Cerco di trovare una risposta che sia gentile, ma sarebbero tutte false, no?
<< Non penso>> dico, non spostando gli occhi dal finestrino.
Stiamo in silenzio fino alla durata del tragitto, poi Scendo alla quarta fermata senza salutarlo, ma mi ferma dicendomi
<< se Vuoi piangere, dovresti farlo con un`amico>> sussurra, in modo che solo io possa sentirlo.
Non lo guardo, scendo e m`incammino nella direzione opposta a quella del bus e I nostri sguardi s`incrociano per un solo istante, capendo che, ha ragione, ma anche se volessi piangere, non avrei abbastanza lacrime da far uscire, ormai ne ho cosí poche, che le risparmio per il dolore vero e proprio che arriva sempre quando arrivo a casa.
Vorrei sotterrarmi, cosí tanto che forse morirei soffocata, prché ormai, l`unica cosa che mi rende viva olltre alle mie due migliori amiche, é solo lui.
Per quanto continuerá questa tortura cosí piacevole?
N\A
Volevo postarla, era qualcosa piú forte di me, e sono stupita di me stessa. NaruHina? Bhó, forse, so solo che é una coppia che mi affascian, ma io di principio, rimango sempre SasuSaku, of course. Non so se diró qualcosa del SasuSaku, non so come continueró questa storia, potrei lasciar anche cosí, ma mi sembra poco gisto. Ditemi cosa ne pensate, accetto tutto! La protagonista, come si sará capito, é Hinata, che ha due caratteri piuttosto contrastanti, é un`AU, e sicuramente OOC.
Ciaoo! P.S l`avevo postata ieri, ma il portatile mi ha abbandonata con la batteria
*In giappone alcune scuole cambiano la postazione dei banchi seguendo il sistema di numerare la postazione dei banchi!