22/11/2010
1 recensioniNon doveva andare così.
Ma il destino, certe volte, è cinico e crudele.
[Seishiro x Subaru]
Credo che il titolo e il pairing bastino a decretare da sé il genere della storia: angst.
Il nome dell’autrice, invece, è irrimediabilmente legato a storie tristi e deprimenti; e sia chi ne scrive sia chi ne legge deve avere, almeno a mio parere, una vena masochistica.
Parlando di cose serie al posto di sproloquiare, la storia è incentrata sulla morte di Seishiro. L’ho scritta appunto dopo aver visto questa parte in un episodio dell’anime di X.
Alla fine della storia ci sono un paio di note, che non ho messo qui per evitare spoiler poco graditi.
La si potrebbe considerare la madre della raccolta di storie sulle opere delle Clamp, dato che questa è stata la prima storia che ho scritto su una loro opera (si, mi faccio pubblicità xD).
Spero mi darete un parere.
Buona lettura,
areon
Rating: verde
Genere: drammatico, introspettivo, malinconico, romantico, triste
Note: one-shot, drabble (252 parole), shonen-ai
Personaggi: Subaru Sumeragi, Seishiro Sakurazukamori
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- MORTE -
Non doveva.
Non doveva andare così.
Un Sakurazukamori è tale finché non s’innamora. Poi, diventa debole, fragile. E si rompe.
Un Sakurazukamori non prova sentimenti per una vita intera; poi un giorno s’innamora, e muore.
Ne muore.
L’unico che può uccidere un Sakurazukamori è chi ne è amato.
Seishiro lo sapeva.
E sapeva anche che sarebbe stato troppo crudele per Subaru ucciderlo.
Perché anche Subaru amava Seishiro.
Per questo, non doveva andare così.
Ma il destino, certe volte, è cinico e crudele.
Però, forse, pensava Seishiro, morire per mano della persona amata non era un destino così crudele.
Morire tra le braccio di Subaru, vedere il suo viso, ora cos’ simile al proprio, il suo volto triste come ultima immagine del mondo, non poteva essere una morte tanto crudele. Anzi, riuscì a pensare che potesse essere addirittura dolce.
Una morte dolce.
Seishiro amava Subaru, e questo l’aveva reso vulnerabile ai sentimenti.
Per questo l’aveva studiato, marchiato, braccato, inseguito, torturato, protetto, amato…e alla fine l’aveva ucciso.
Perché la sua morte aveva ucciso anche Subaru.
E quella morte, tanto dolce per Seishiro, fu invece tanto più dolorosa per Subaru.
“Io ti…”
L’ultimo pensiero di Seishiro fu che la morte, forse, in fondo era dolce.
L’ultimo pensiero di Subaru fu che la vita, di certo, era dannatamente crudele.
Perché chi sopravvive deve vivere anche per chi muore. Ma non sempre ne ha la forza.
“…amo…”
Una goccia. Due.
Mentre il cielo versava lacrime amare su entrambi, in fondo al cuore anche la sua anima spezzata piangeva con lui.
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Vi è piaciuta? Spero di si... ><
So perfettamente che le Clamp non hanno mai fatto finire quella frase a Seishiro: è una licenza poetica. Inoltre confesso che non ho la più pallida idea se piova davvero oppure no nel manga, ma se la risposta dovesse essere no…beh, prendete anche questo come licenza poetica! xD
Me lo lasciate un commentino?
Baci,
areon.
PS: I personaggi sono copyright delle Clamp, la psicanalisi la storia invece è mia.