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Autore: _Syn    23/11/2010    7 recensioni
[Makoto/Minako] Yuri - Flashfiction
Qualche volta, quando si guardano, a Minako sembra che Makoto possa comprenderla meglio di chiunque altro. Quando bisticciano come le care amiche fanno, per quei motivi stupidi che saltano fuori come note sbagliate, Minako pensa sempre che la parte migliore sarà fare pace, perché quando Makoto le dice di tenere a lei, o “ti voglio bene” o “sei mia amica”, sa bene che nella frequenza del suo cuore lei c’è, e la canzone si ripete tante volte, ma non stanca mai.
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shoujo-ai | Personaggi: Artemis, Makoto/Morea, Minako/Marta
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Seconda serie
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*Purtroppo non so quale sia il nome originale di Alan, il ragazzo di cui Minako è innamorata, per questo l’ho riportato seguendo la versione italiana dell’anime. Se qualcuno dovesse saperlo sarebbe così gentile da dirmelo? Thanks a lot <3



It’s about love

[Makoto/Minako]



E’ colpa dell’amore se Minako sorride sempre, in quei giorni, solo per non ricordare come si piange o come fa un cuore che invece di battere pulsa dolore.

E’ colpa di un secondo di ritardo – o di un destino che proprio non l’ha vista – che cerca di arrivare sempre in orario, guardando continuamente l’orologio, anche se sa di essere una ragazza puntuale. Forse quella consapevolezza le fa pensare che tempo e cuore dovrebbero farsi una chiacchierata. Ma poi stende le labbra in un sorriso triste e pensa che dare la colpa a qualcosa che probabilmente scorre facendosi gli affari propri è stupido. Se fa male la colpa è di Alan* che ha impostato il cuore su una frequenza in cui la sua voce proprio non ne vuole sapere di passare senza che somigli a una di quella canzoni che una volta ascoltata dimentichi immediatamente.

Se fa male la colpa è del ragazzo che ancora non è arrivato, che magari è passato mentre lei non guardava.

E ora, mentre aspetta seduta sulla panchina del parco dove tutte le ragazze si sono date appuntamento, si chiede se ci sia davvero una colpa in tutto quello che è successo. Forse no. Probabilmente è solo il modo in cui le cose dovevano andare. Non è come quando un nuovo mostro compare in città ed è colpa sua se lei è costretta a rinunciare a qualunque cosa stia facendo per prenderlo a calci a forza di amore e bellezza.

Mostra un sorriso speranzoso al cuore, pur sentendo dentro di sé le crepe che esso non riesce a risanare da solo, e vede Makoto arrivare. Certe volte si accorge che lei ha il suo stesso sguardo e vorrebbe sapere a chi dia la colpa. Non sa se questo potrebbe farla stare meglio, ma forse farebbe stare peggio la sua amica e resta in silenzio.

Il sorriso speranzoso diventa dolce mentre Makoto si avvicina, sedendosi accanto a lei. Qualche volta, quando si guardano, a Minako sembra che Makoto possa comprenderla meglio di chiunque altro. Quando bisticciano come le care amiche fanno, per quei motivi stupidi che saltano fuori come note sbagliate, Minako pensa sempre che la parte migliore sarà fare pace, perché quando Makoto le dice di tenere a lei, o “ti voglio bene” o “sei mia amica”, sa bene che nella frequenza del suo cuore lei c’è, e la canzone si ripete tante volte, ma non stanca mai.

Poi l’abbraccia, sente l’odore della sua pelle – sa di fiori – e sa che Makoto fa lo stesso affondando il naso nei suoi folti capelli biondi. Lei ha il profumo dello shampoo alla pesca che usa sempre. Il suo odore le piace e pensa a quello mentre torna a casa chiedendosi ancora a chi dare la colpa. Be’, se la colpa che fa innamorare le persone fosse solo un profumo lei sarebbe innamorata di Makoto. Arrossisce e ridacchia mentre trae quella conclusione e poi si ferma davanti alla porta, la chiave incastrata a metà alla serratura. Strofina la punta della ballerina contro la caviglia e sente il cervello svuotarsi un po’. Se innamorarsi fosse così, Minako resterebbe un’ora di fronte alla porta a pensare e ripensare a quella conclusione.




“Artemis, hai fame?”

“Certo che sì! Saresti dovuta tornare un’ora fa.”

E Minako lascia cadere il pentolino del latte – ad Artemis piace caldo il latte – rendendosi conto di aver smesso di sentire il tempo scorrere. Anche con Alan* capitava. Artemis la guarda stranito e balza sul piano cucina, per guardarla meglio. Poi rotea gli occhi da gatto e pensa: “ci risiamo”.


Quando va a letto, Minako si chiede se sia una buona idea telefonare Makoto per chiederle quanto le piaccia il profumo delle pesche.






Note di Alexiel: Che bello esordire in una fandom con una fanfiction yuri su Minako e Makoto. Be’, è nata perché oggi ho visto l’episodio *non mi ricordo il titolo* dove Minako e Makoto si danno appuntamento con tutte le altre al parco e poi vanno con Usagi in quel negozio di pietre magiche *piange tanto sull’incontro spiacevole con Mamoru e picchia Mamoru*. Il mio cervello ha fatto click – si è riattivato – e l’ho buttata giù. Spero non sia una cavolata cosmica, ma a me loro due piacciono tanto <3

Grazie per aver letto e grazie a chi commenterà *O* Siete amore.

Alexiel.

  
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