Hakuouki, 'Toshix2' di Ellie_x3 su EFP Fanfiction

Toshi. Per. Due.

Hijikata Toshizou era decisamente al culmine dello stress. E l'occhiata di sottecchi di Saitou di certo non lo aiutava.
"L'hai letto?" domandò il vicecomandante, accennando al libretto sottile fra le mani del ronin.
"Solo per metà. Posso farvi una domanda?"
Toshizou sbuffò.
"...Certo."

Un fiore di prugno sarà -
Fiore.
Fiore.
Se chiudeva gli occhi, Hijikata Toshizou non vedeva altro che stupidi petali dai colori pastello svolazzargli dietro le palpebre.
Eppre gli era sembrata un'idea geniale, all'inizio.
'Shimatta. Un fiore sarà sempre un maledettissimo fiore.' pensò, astioso, poggiando il pennello ancora zuppo d'inchiostro sullo scrittoio basso che utilizzava come tavolo da lavoro. 'E io sarò sempre negato.'
Oh sì -non c'era rimedio. Gli Haiku lo odiavano con la stessa, intensa passione con cui lo odiava Souji.
Eppure lui si intestardiva nel comporre i primi e nel cercare di essere gentile col secondo.
“Nya.”
Abbassò lo sguardo, seccato, incontrando due grandi occhi ambra incastonati in un mare color pece.
Ah, sì, eccola la vena poetica. Considerò.
Peccato che con quel coso fosse sprecata: anche il gatto che lo fissava soddisfatto, con un gomitolo troppo grande fra le zampine, era stata una brillante idea di Souji.
Che, poi, aveva superato sé stesso nella scelta del nome. Ricordava benissimo il sorriso sornione del capitano della prima unità, le sue mani affondate nel pelo morbido della bestiola e il suo flautare 'To-shi-zou. Saluta il tuo omonimo più carino, Hijikata-san'.
Dio che fastidio.
“Gatto.” lo apostrofò, puntandogli un dito contro “Che vuoi?”
Toshizou -gli venivano i brividi al solo pensiero di chiamare così un gatto- mosse le orecchie e gli miagolò in faccia. Sembrava piuttosto divertito.
Cosa che il vicecomandante non era. Assolutamente.
“Vai da Saitou. Ti piace tanto, no?” lo incalzò, allungando una mano per rubargli il gomitolo rosso.
Rosso.
Ecco un'altra delle pessime trovate di Okita: mettere la pulce nell'orecchio a Saitou Hajime che, essendo il rosso il colore preferito di Hijikata, il gatto avrebbe sicuramente apprezzato un gomitolo di quel colore.
Stupido Souji.
Hijikata gli avrebbe volentieri staccato la testa a morsi -al gattaccio, a Souji, a Shinpachi e Hajime che l'avevano aiutato.
Dio, quegli occhi dorati lo esasperavano. Come la deadline incombente, come la montagne di scartoffie affibiategli da San'nan, come le nuove reclute che si erano dimostrate assolutamente incapaci. Ah, per non dimenticare la semplice esistenza dei Chosujin.
Odio profondo in 3, 2, 1...Va bene. Va bene sono calmo.
“Nyaaaaa-”
No, Kami, no che non sono calmo. Respira, Fukucho, in fondo sei un uomo controllato.
Non sclererai mica per colpa di uno stupido gatto, giusto?
Che fra l'altro, lo aveva appena graffiato per aver tentato il furto del gomitolo.
“Maledizione.” brontolò, portandosi il dorso della mano alle labbra. Oh, di certo sarebbe sopravvissuto ad un graffietto, ma bruciava maledettamente. “Sei piuttosto permaloso, tu.”
“Fsss.”
“E non fare 'fssss' a me.”
Toshi mosse le orecchie a punta, inclinando il muso.
“Ew, sto parlando con un gatto. Complimenti per la maturità, eh, Toshi.” e non sapeva se si stesse riferendo a sé stesso o all'animale che aveva abbandonato il gomitolo per arrampicarglisi in braccio.
La cosa lo spaventava.
Decisamente.
“Ah, ora preferisci il sottoscritto a quel cavolo di gomitolo.” commentò, dandogli una grattatina dietro l'orecchio.
Non capiva proprio perchè lo stupido gatto non andasse da Saitou.
Saitou che chiamava un gatto 'fukucho' per presunto rispetto. Altra persona a cui avrebbe voluto dire un paio di cosette.
Ma in quel momento non era Hijikata Toshizou -omonimo di una palla di pelo antipatica, con l'abitudine di dormire nel futon di Shinpachi e padre di metà dei mici di Kyoto. Non era nemmeno Fukucho.
Era Hogyoku. Hogyoku e basta.
Doveva convincersene, se voleva terminare la composizione che aveva iniziato in un momento di follia, quando l'ispirazione sembrava averlo finalmente raggiunto.
Già.
'Sembrava' era la parola chiave.
Lanciò uno sguardo a Toshizou. “Tu che dici? Come finisco?”
“Miao.”
Sorriso.
“Hm, sì, può andar bene. Credo.” asserì, con un placido cenno del capo, riprendendo in mano il pennello e tracciando gli ultimi kanji.
Era demotivante che un gatto ne sapesse più di lui sugli Haiku. E ancora di più lo era il fatto di parlarci, col gatto.
Ma gli aveva dato una buona idea. Rileggendoli, si disse che probabilmente erano decisamente perfetti.
“Un fiore di prugno rimarrà sempre un fiore di prugno.” rilesse, soddisfatto. “Ottimo. Grazie, Toshi.”

"Cioè-"
Hajime Saitou puntò i suoi occhi azzurri in quelli del proprio vicecomandante.
Come il capitano alzò gli occhi dall'haiku che teneva tra le mani, Hijikata si irrigidì. E maledisse per la milionesima volta Souji che gli aveva rubato la raccolta per andare a sbandierarla ai quattro venti.
E si odiò perchè quello schifo era finito nelle mani di Saitou.
"Vai avanti.”
“Cosa intendete con 'rimarrà sempre un fiore di prugno?'” domandò il ronin, con una certa reverenza “E' abbastanza ovvia, come frase: ci deve essere un significato nascosto. Suppongo.”
Hijikata si concesse un lungo sospiro, passandosi una mano fra i capelli, come al solito costretti in una coda alta.
“Saitou.”
“Hai?” (*Sì?)
“Dimenticati quei versi.” ringhiò “Non c'è niente di più.”
Non c'è nessun significato nascosto.
In fondo, l'ha scelto un gatto.

Ew. Shot sparata fuori di getto -non è stato uno dei miei soliti parti luuunghi e dolorosi, stranamente.
L'anime/manga/otogame scelto è il mitico Hakuouki <3 Spero che le fanfiction su questo fandom aumentino, sul serio.
La presenza di Toshizou-gatto è espressa solo nel gioco di Hakuouki, e la shot è basata sulla 7 traccia del Drama CD (quindi, non mi appartengono le parti finali e iniziali xD). Per il resto, è tutto parto della mia mente malata.
Ah, Hogyoku era davvero il penname di Hijikata, e quello del fiore di prugno è stato davvero un suo haiku X3
Ok, tutto qui. Kiss <3