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Autore: sbrilluccica    25/11/2010    5 recensioni
One shot che racconto un momento della vita di Harry e Ginny dopo la guerra.
Le paure di lei,la determinazione di lui.
Spero vi possa piacere!
Genere: Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ginny Weasley, Harry Potter | Coppie: Harry/Ginny
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Il suono più dolce

 

Sei sdraiato sul tuo letto a baldacchino, finalmente dopo dieci mesi sei tornato a casa.

Si perché infondo questa è casa tua, Hogwarts è l’unico posto in cui tu sei stato te stesso.

Provi a chiudere gli occhi, ma poi le immagini della notte appena trascorsa tornano alla mente e allora li riapri.

Ti alzi dal letto, ti guardi intorno e vedi che Ron non c’è, ma infondo te l’aspettavi.

Raggiungi lentamente la sala comune, ma poi ti blocchi.

E’ solo una ciocca di capelli, penserebbe chiunque, ma non tu.

Sei indeciso, vorresti avvicinarti a lei ma hai paura.

Paura di essere rifiutato, che lei non abbia più bisogno di te, hai paura di non leggere più nei suoi occhi marroni quello che c’era tra di voi.

Nonostante tutto, decidi di avanzare verso di lei, che è lì stesa su quel divano con gli occhi fissi sulle fiamme del camino.

Sentendoti arrivare si volta, ti riconosce e ti sorride.

Ma non è il suo sorriso, è solo una brutta copia.

E poi le vedi, quelle lacrime che sul suo volto pensavi non comparissero mai.

E la prima volta che la vedi piangere, e speri sia l’ultima.

Senza parlare ti siedi vicino a lei, e respiri il suo profumo.

Cerchi il suo sguardo ma lei si nasconde, e tu conosci il motivo. Non vuole mostrarsi debole.

“Non riesci a dormire?” ti chiede in un sussurro.

Ancora una volta è stata più brava di te.

“No” rispondi non sapendo cosa dire.

La paura si prende ancora gioco di te, vorresti abbracciarla, hai bisogno di farlo ma temi di non averne più diritto.

Vorresti baciarla, per vedere se il suo sapore e ancora come lo ricordi, ma sai che non puoi.

La senti muovere e allora ti volti di scatto verso di lei.

Si sta alzando, si sta allontanando da te.

Senza pensarci le afferri il polso.

Lei ti guarda stupita, non se lo aspettava.

“Non andare via” la supplichi.

“Non posso restare, mi dispiace Harry”

La sua risposta ti uccide, abbassi lo sguardo e lasci cadere la sua mano lontano da te.

“Perché?” trovi comunque la forza di chiederle.

“Ho bisogno di tempo, sono successe troppe cose, ora come ora io devo pensare a me,alla mia famiglia, devo trovare la forza per ricominciare.”

“Non pensi che abbiamo già buttato via troppo tempo, non pensi a me” le chiedi quasi arrabbiato.

“Non per colpa mia”ti risponde con lo stesso tono.

“E di questo che mi incolpi. Cos’è una sorta di punizione la tua? Un’amara vendetta? Credi che sia l’unica che abbia sofferto?” le urli contro, e te ne penti subito.

“Non sto dicendo questo, non ti incolpo di nulla, come puoi pensare una cosa simile?

Dannazione Harry cerca di capirmi.”

“Non ci riesco!”

Ed è la verità, come puoi accettare che tutto ciò per cui hai lottato ti sta sfuggendo dalle mani.

E per cosa poi? Per nulla.

“Io non riesco ad accettare l’idea che tu vada via da me, quando io vorrei solo venire lì da te, stringerti a me, e baciarti fino a starci male.”

La vedi tremare al suono delle tue parole e ti rendi conto che forse questa è la prima volta che le parli così apertamente.

“Ma se tu non mi vuoi lo accetterò” menti alzandoti anche tu.

La vedi indietreggiare, ti accorgi che non ti è mai sembrata così piccola e indifesa.

“Ho paura” sussurra guardandoti negli occhi.

E allora capisci.

Capisci che non le hai mai dimostrato niente.

E’ sempre stata solo e unicamente lei a farlo.

Lei che ti sorrideva, cercando di infonderti coraggio.

Lei con il gomito nel burro.

Lei e la sua assurda lettera di San Valentino.

Lei che ti guardava da lontano.

Lei che ti vedeva baciare un’altra.

Lei con il suo uovo di cioccolato.

Lei sempre pronta a farti sorridere.

Lei in riva al lago che soffriva in silenzio.

Tu che non glielo hai detto mai.

“Per una volta lascia che sia io a prendermi cura di te” le dici avvicinandoti.

“Lo hai sempre fatto Harry, in un modo o nell’altro mi hai sempre protetto” ti dice accennando un sorriso.

“Io non voglio proteggerti”

Spalanca gli occhi, l’hai sorpresa di nuovo.

Non si aspettava una frase del genere. Non da te.

E un attimo, ma vedi chiaramente una scintilla attraversare i suoi occhi.

E’ il suo orgoglio.

“Hai finalmente capito che sono una donna anche io? Hai smesso di vedermi come una bambola?”

Eccolo un altro errore.

Ma questa volta non riesci a pentirtene.

Se ci fossero altre mille guerre, faresti sempre in modo di non farla combattere.

“Forse” la stuzzichi.

Lo sai che si arrabbierà, ma non ti importa, la ami anche per questo.

“Si può sapere che diavolo vuoi, Harry?” ti chiede stanca e come avevi supposto, arrabbiata.

“Dimostrarti che ti amo più della mia stessa vita” le riveli guardandola dritta negli occhi.

E la prima volta che glielo dici e non ti sei mai sentito meglio in vita tua.

Soprattutto ora che i suoi occhi brillano di una felicità nascosta, quanto inattesa.

“E se fosse tardi?” ti provoca per nascondere il suo imbarazzo.

Non le rispondi ma ti avvicini a lei.

Lei che resta immobile e ti sfida con lo sguardo.

Ormai sei a un centimetro da lei e tutto ciò che avete detto non conta più.

Senti il suo respiro irregolare e sai che sei tu a causarlo.

Sei sempre stato solo tu a farle quest’effetto, questo pensiero ti esalta.

Le accarezzi il viso e la sentì tremare sotto il tuo tocco, questa reazione scatena in te un misto di emozioni nuove.

Poi finalmente la baci e finalmente ti ricordi cosa sei in grado di sentire.

Cosa lei è in grado di farti sentire.

Continui ad accarezzarla, a baciarla.

Non riesci a fermarti, non vuoi fermarti e sai che non lo vuole nemmeno lei.

“Harry” sussurra al tuo orecchio.

E’ il suono più dolce che tu abbia mai sentito.

“Ti amo” le dici tra un bacio e un altro.

“Ti amo anche io,da sempre”

Il tuo cuore perde un battito,l’avevi sempre saputo ma sentirtelo dire ti cancella l’ultimo briciolo di lucidità.

E ti accorgi che ti sbagliavi, è questo il suono più dolce che tu abbia mai sentito.

 

THE END

 

 

 

 

 

 

 

 

  
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