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Autore: AvevoSolo14Anni    25/11/2010    2 recensioni
Piccola storia che parla di un sogno irrealizzabile :(
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Edward Cullen
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Tempo Da Forks


È una brutta giornata. Sono stesa sul mio letto a pancia in giù e fisso la pioggia battente fuori dalla finestra.
I fulmini squarciano il cielo con la loro luce, tanto potenti che a volte producono un sibilo acuto e un po’ spettrale. I tuoni, sempre puntuali dopo i lampi, si fanno sentire chiaramente, con il brontolio basso.
La pioggia fa da musica di sottofondo, picchietta l’asfalto grigio scuro ritmicamente, dando un tocco ipnotico al tutto.
Brutto tempo, decisamente. Tempo da Forks.
 
Improvvisamente non sono più lì.
Il paesaggio che si vede dalla mia finestra cambia radicalmente e osservo le sue variazioni.
La pioggia continua a sferzare il terreno, non più d’asfalto ma erboso, e sembra non voler dare la possibilità ai poveri ciuffi d’erba di stare dritti. Li frusta con cattiveria, piegandoli al suo potere.
I fulmini illuminano un paesaggio completamente diverso: non più gli edifici monotoni di una qualsiasi città italiana, ma tanti alberi verde scuri che ondeggiano, scossi dal vento e dalla pioggia. La piccola foresta ai confini col praticello sotto la mia finestra sembra misteriosa, forse addirittura paurosa.
Una figura compare alla mia finestra – malgrado sembri essere piuttosto alta. Un ragazzo di bellezza singolare, che non ho mai visto prima ma che conosco molto bene. Sorride e picchietta con le lunghe dita pallide il vetro della finestra, in attesa che io lo faccia entrare.
Balzo giù dal letto velocemente e corro ad aprirgli.
Con un salto entra agilmente in casa. I capelli sono quasi neri, bagnati dall’acqua. La pelle del viso è molto chiara e la pioggia l’ha resa lucida, quasi brillante. Il piumino nero che indossa è fradicio, così come i jeans blu scuri.
Chiudo svelta la finestra per non far entrare l’acqua, anche se il gesto è inutile. I suoi vestiti gocciolano sul pavimento di linoleum.
Compiuta l’operazione mi volto a guardarlo e gli sorrido. Non è una decisione, è una reazione spontanea. La sua sola presenza mi riempie di gioia profonda.
Lui sorride di rimando, negli occhi d’orati tanta dolcezza.
 
Sospiro, tornando alla realtà. Tutto ciò non accadrà mai, ma vale la pena di illudersi. O almeno penso sia così, dato che la fantasia per me è miliardi di volte meglio della realtà.
Mi rigiro nel letto, sospirando ancora: quello è il mio più grande desiderio, in una brutta giornata d’inverno.




Spazio dell'autrice:
Questa storia è nata da un mio semplice pensiero, in una qualsiasi giornata di un inverno piovoso in cui non avevo niente da fare, mentre attendevo l'arrivo di un'amica (che saluto u.u <3).
Spero che vi sia piaciuta :) Le recensioni sono sempre ben accette u.u
A presto :)
  
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