Era ormai tardi , si era fatto buio da un bel po'.
Alfred ed Arthur erano in quel bar da parecchio , non si sa quanti bicchieri si era già scolato Arthur ma sicuro che era ubriaco.."Dai Basta , ora andiamo" disse Alfred, "Zitto stupido, restiamo ancora un po'"gli rispose Arthur con tono nervoso,quindi decise di lasciarlo stare ancora per poco ... ma qualche minuto più in la Arthur cominciò a blaterare cose senza senso , segno che era arrivato davvero al limite.
"Ok ora andiamo , sei arrivato al limite" disse calmo Alfred...al che Arthur annuì solamente senza dir nullla.
Così uscirono da li , e Alfred decise di accompagnare Arthur a casa sua.Arrivati Arthur fece segno ad Alfred di entrare , il quale rimase per un po' a casa dell'inglese .
Stava per andarsene "Ok ora vado , buonanotte" , Quando Arthur gli disse :" No dai rimani qui" titubante rispose " Ma..non voglio disturbare" ,"Rimani , ormai è pure tardi per tornare a casa".
Alfred si convinse a rimanere , ma gli spettava una notte davvero lunga , si sistemò in una delle camere di arthur dove trovò qualcosa da leggere poco dopo gli venne sonno e spense le luci , strano ma per quanto si rigirava nel letto non riusciva ad addormentarsi , eppure si addormentava ovunque , forse quella notte perchè si sentiva un po' strano o forse perche si trovava a casa di Arthur , si proprio in quella casa che gli sembrava così familiare , perché quando era ancora piccolo aveva trascorso molto tempo lì e quando non riusciva a dormire gli bastava infilarsi nel letto di Arthur che subito si tranquillizzava e cadeva in un bel sonno , a ripensarci gli venne un senso di malinconia e tirò un sospiro, così decise di andarsi a fare un giretto per la casa..Passò davanti la camera di Arthur quando lo sentì parlare nel sonno : "Stupido america , non puoi andartene , credevo saremmo rimasti sempre insieme" ,  gli corse un brivido lungo la schiena , come stessero strofinando un cubetto di ghiaccio, per un attimo si sentì in colpa , può essere che stava sognando quel piovoso giorno in cui lui dichiarò di voler essere indipendente?Quel giorno in cui Arthur che gli era sempre sembrato grande , gli sembrò così piccolo e incredibilmente fragile?Ma purtroppo non si poteva tornare indietro, doveva diventare indipendente , anche se per farlo avrebbe dovuto ferire Arthur , che ora ce l’aveva con lui.Decise si farsi un altro giro e tornare a letto sperando di riuscire ad addormentarsi.Alla fine ce l'aveva fatta, si era finalmente addormentato , il giorno si svegliò contento , anche se c'era qualcosa che lo angosciava , ma non sapeva cosa fosse , si alzò e si diresse verso la cucina con l'intenzione di farsi un caffè , c'era uno strano odore nell'aria , probabilmente Arthur si era già alzato , quando infatti lo vide vicino alla porta della cucina , " Oh buongiorno Alfred , vieni ho cucinato qualcosa , stavo per portatelo.".Gli sembrò strano che Arthur d'un tratto fosse diventato così gentile insomma voleva portargli qualcosa da mangiare , e mai lo aveva chiamato per nome , sempre America o Stupido, gli venne da dire : " Arthur ma perchè sei così strano oggi?" -"Alfred ma sai che giorno è oggi ?"-"No che giorno è oggi?-"Ma come lo hai dimenticato?, Buon compleanno Alfred , almeno oggi volevo comportarmi bene con te",e piano lo abbracciò.Certo per quanto riguardava Arthur c'era anche dell'altro , principalmente per il compleanno di Alfred, ma c'era qualcosa di più che si frenò dal dire.Alfred si sentì un pò confuso , così era il giorno del suo compleanno , ma davvero lo aveva dimenticato? Tutto quello che riuscì a dire fu : "Gr-Grazie di tutto Arthur".