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Autore: fanny6    25/11/2010    5 recensioni
James Sirius Potter e la sua inseparabile cugina Grace, figlia di George Weasley e sua moglie Jane, arrivano a Hogwarts pronti a rendere onore ai loro genitori combinaguai e a vivere l'avventura nella più grande e famosa Scuola di Magia del paese, insieme agli altri protagonisti della New Generation.
-Gracey! Scommetto che non sei riuscita a chiudere occhio, eh?- l'accolse James -Io? Figurati! Non sono mica una femminuccia come te- fece lei, baldanzosa, scompigliando i capelli corvini del cugino, che la guardò con uno sguardo scettico nei suoi occhi nocciola -Hei, io non sono una femminuccia! Pronta a diventare una Grifondoro?- fece James, con la solita spavalderia
Completa la serie 'The living years' (le cui altre storie sono As Time Goes By e Daisy Chains)
Genere: Commedia, Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: James Sirius Potter, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'The living years'
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Un anno dopo


I corridoi e le aule vuote mettevano sempre una certa malinconia prima della partenza.
Quell'anno, però, c'era qualcosa di strano per Grace Weasley, la ragazza coi capelli rossi, suo cugino James, il Capitano che anche per il suo ultimo anno aveva vinto la Coppa, la sua migliore amica Abby, caposcuola con il suo numero massimo di MAGO, e Jared Bennet, il suo fidanzato che era il Serpeverde pungente più buono dell'intera scuola.
Non era solo un altro anno ad Hogwarts che finiva. Era un intero capitolo della loro vita che di lì a poche ore avrebbe visto la parole FINE scritto sulle proprie pagine.
La mattina dopo avrebbero preso l'Espresso per Hogwarts per l'ultima volta, per tornare a casa dopo i MAGO.
Era strano guardarsi attorno e pensare che quella sarebbe stata la loro ultima sera nella scuola che li aveva visti crescere e diventare grandi.
L'ultimo anno era passato, ed era stato splendido: Abby e James, Grace e Jared erano andati avanti insieme a gonfie vele. Grifondoro aveva vinto la Coppa del Quidditch per l'ennesima volta, entrando nei record della scuola. Fred era diventato Prefetto e aveva appena superato i GUFO brillantemente, a fianco della sua Maddie, anche lei Prefetto per Corvonero.
Lauren era finalmente riuscita a mettere da parte la propria acidità e a stringere davvero amicizia con le sue compagne di stanza, e Paulinne e Thomas avevano scoperto di avere molto più in comune di una semplice amicizia.
Peter si era diplomato l'anno precedente e aveva trovato un ottimo impiego al Ministero, nonchè una fidanzata.
Quel pomeriggio, Grace passeggiava insieme a James per gli enormi giardini.
Continuava a guardarsi attorno cercando di imprimere ogni angolo nella sua testa.
-Ti ricordi il nostro primo giorno qui? Ci sentivamo i padroni della scuola- fece Grace sorridendo
-Io mi sento ancora così- ridacchiò James
Grace lo spintonò, ridendo -Ma come faremo senza la vecchia Hogwarts?-
James braccò la cugina in un abbraccio mortale -Non lo sooo! Mi manca giù tutto! Mi manchi anche tu!-
-Io?- Grace rise -Ma cosa dici?-
-Non poterti avere sempre a portata di mano pe strapazzarti un po'! Questo mi mancherà-
-..E perchè avrebbero inventato la Smaterializzazione se no?- ghignò Grace -Quando sarai un giocatore famoso ricordati di me-
-E tu cosa sarai?-
Grace sorrise, con una serenità insolita -Ancora non lo so, ma so che lo capirò presto-
-Farai qualcosa di perfetto per te. L'hai sempre fatto- fece James, con un sorriso di affetto e stima assieme
-...E Abby che andrà a lavorare con zia Hermione? Non è stupendo?-
-Assumerà il controllo anche lei, diventerò come lo zio Ron- sospirò James, seppur molto fiero della sua Abby
-Tu diventerai un campione di Quidditch. Lo sai che sarà così, sei nato per quello! Quando voli è tutta un'altra cosa- lo incoraggiò Grace, mentre si sedevano in riva al lago
-Non lo so, Gracey. E' sempre stato quello che volevo fare, ma chissà...- James alzò gli occhi al cielo, come a scrutare possibilità nascoste
Grace lo strinse in un abbraccio -Ti voglio bene, Jamie- e lei lo sapeva che era l'unica a poterlo chiamare così da quando erano piccoli
James la strinse forte -E io voglio bene a te, Gracey-
***
La sera calò sul castello, c'era ancora luce per via dell'Estate che arrivava.
-Jared- sorrise Grace, vedendolo che l'aspettava seduto sugli enormi gradini d'ingresso al Castello.
Aveva un'aria pensierosa: forse anche lui iniziava a sentire i morsi della nostalgia?
-E' strano, vero?- gli disse: avevano affrontato i MAGO insieme, ed erano più uniti che mai.
-Strano, puoi dirlo- sospirò il ragazzo - Non mi sento pronto-
-Da una parte anche io... ma dall'altra non vedo l'ora di scoprire cosa succederà di qui ad un anno-
-Vuoi saperlo davvero?-
-Perchè, tu puoi dirmelo?- fece lei, curiosa
Jared scosse il capo -No, e non so se voglio saperlo. Mi piace vivere il momento- spiegò
-Lo sai che la penso così anche io, ma devi ammettere che è interessante pensare a quello che accadrà-
Grace si sedette, lasciando che Jared la stringesse tra le sue braccia.
-Per esempio per te cosa succederà?- domandò lui
-...Beh, sarò molto felice con la mia famiglia e il mio fidanzato Jared- sorrise lei
-E tu credi che il tuo fidanzato sarà ancora felice con te?-
-Io credo di si- fece Grace -Tu no?-
Jared sorrise -Lo spero tanto-
Grace sapeva che Jared era una persona molto meno ottimista di lei, e non le pesava affatto rendersi la parte più speranzosa di lui.
-Ma è ancora il nostro ultimo giorno- ricordò Jared -La tua mente diabolica non ha architettato niente?-
Grace scosse il capo -Forse il settimo anno è quello in cui le teste tornano a posto- disse, con un sorrisetto -A parte se sei George Weasley, e scappi da scuola su una scopa col tuo fratello gemello-
Jared scoppiò in una risata -Questa si che è un'idea!-
-Ma io sono un'altra G. Weasley- fece lei -Quella che resta per la premiazione della sua casa alla Coppa delle Case anche per il suo ultimo anno-
-Peccato che non sia ancora stato istituito il premio per il quarto secondo posto di fila...-
Grace gli diede un bacio per consolarlo -Andiamo a fare quest'ultima cena nella Sala Grande-
-E' richiesto l'abito lungo?- ridacchiò il biondo
-Scemo- fece lei, spingendolo su per le scale
In Sala Grande il fermento per l''ultima sera ad Hogwarts era tangibile.
Per tutti gli studenti dal primo al sesto anno era il solito momento di gioia per le vacanze, e certezza del loro ritorno l'anno seguente.
Per i ragazzi del settimo, invece, era una vera novità.
Erano tutti intenti a guardare quei posti per l'ultima volta, ed era davvero difficile trattenere l'emozione.
Molte ragazze avevano gli occhi lucidi, altre non riuscivano proprio a frenare le lacrime, e i ragazzi forzavano sorrisi di allegria pur sentendo con certezza che avrebbero sentito la mancanza di tutto ciò.
Grace si sedette tra Abby e James, come sempre, e di fronte Fred.
Strinse forte le mani dei due amici -Ci siamo!- esclamò
-La cena stava finendo, il preside Foster si alzò e il silenzio scese sulla Sala.
-E così ci siamo!- esordì, rompendo l'atmosfera di attesa -Un altro anno splendido è passato, qui ad Hogwarts. Non farò troppi inutili discorsi su quanto sia splendido vedervi crescere sotto questo antico e nobile tetto, dirò soltanto una cosa: non dimenticatevi mai chi siete e come siete diventati stando qui, e mi riferisco soprattutto agli alunni del settimo anno- sorrise
Uno scambio di sguardi intensi tra gli studenti dell'ultimo anno seguì l'affermazione del Preside, in particolare tra Grace, James ed Abby.
-Ma è arrivato il momento di assegnare la Coppa delle case! All'ultimo posto, Tassorosso con 275 punti-
Un discreto applauso riempì la Sala, mentre per l'ennesima volta veniva assegnato quel titolo alla casa dei buoni di cuore.
-Al terzo posto, con 312 punti, Corvonero!-
I Corvonero sostennero con orgoglio il loro terzo posto, applaudendo come si conveniva.
-Al secondo posto, con 340 punti, Serpeverde!-
Contemporaneamente ai Serpeverde i Grifondoro esplosero, sovrastandoli, in un grido di vittoria.
Grace abbracciò James ed Abby, in lacrime, prima di saltare al collo di suo fratello singhiozzando.
Anche lui era piuttosto commosso, soprattutto perchè finalmente aveva realizzato che sua sorella non sarebbe più stata lì con lui quando, l'anno dopo, avrebbero di nuovo assistito all'assegnazione della Coppa.
-Grace, vieni qua, facciamoci fare una foto- fece James, tirandola a sè, con Abby dall'altro lato
-Tu al centro??- rise Grace, tra le lacrime
-Sempre- rise James, mentre Abby sorrideva commossa al suo fianco. La foto fu scattata.
Ancora con le lacrime agli occhi, Grace lanciò un'occhiata a Jared, dall'altro lato della sala.
Seduto assieme ai suoi compagni, le lanciò la stessa occhiata emozionata.
L'ultima sera in Sala Comune Grifondoro fu strana. Grace, James ed Abby occuparono il solito divano, James con un braccio intorno alle spalle di Abby, Grace che li guardava felice.
James ruppe l'atmosfera silenziosa, estraendo dal flusso dei suoi pensieri una considerazione -Non dovremmo fare qualcosa di non so...epico?-
-Secondo me dobbiamo viverla come abbiamo sempre fatto, cioè davanti al caminetto sul nostro divano- sorrise la saggia Abby
-E se poi ci pentiamo di non aver fatto niente di speciale?-
-E se invece ci pentissimo di non aver vissuto la nostra ultima sera sul divano? Jamie, lo so che vorresti tirare fuori la Mappa e il Mantello e andare a zonzo, ma credo che ci piacerà di più ricordarla così...-
James fu costretto, per l'ennesima volta in sette anni, a dare ragione alle "sue donne". Le idee che aveva in testa erano così tante e tutte così poco fondate, che infondo avrebbero potuto solo guastare la sua ultima sera ad Hogwarts.
Strinse a sè le due ragazze, ognuna da un lato, e sorrise -Mi mancherà la cara vecchia Hogwarts-
-Mancherà a tutti noi- sospirò Grace -Per i nostri genitori è stata un po' diversa-
-I miei non ci sono stati- fece Abby, prontamente
-Mio padre è scappato su un manico di scopa, e mia madre ha vissuto un ultimo anno da incubo che è finito con la battaglia più storica degli ultimi secoli-
James non riuscì a trattenere un pizzico d'invidia -Un degno finale!-
-Beh, James, ti dimentichi chi è tuo padre- ghignò Grace
James scosse il capo con un sorriso tipico dei James Potter di tutte le epoche.
-Certo che no!-
-Tra parentesi, Abby lo sai che sei invitata da noi per Agosto, vero?-
-Davvero?!- esclamò lei esaltata
-JAMES! Non gliel'hai detto?-
James si tirò una manata sulla fronte -Me lo sono scordato!-
E con quella battuta, così tipica nelle loro serate di tutti i tempi, la serata si concluse.
***
-Muoveteviiii! Siamo già in ritardo, non voglio arrivare tardi e perdere gli scomparti migliori!!-
-Io ho promesso a Jared che passavo un pezzo di viaggio con lui, vi raggiungo per pranzo- fece Grace, salendo sull'Espresso dopo aver lanciato un'ultima malinconica occhiata piena d'amore al castello.
-D'accordo piccioncina! Allora io me ne sto qui con Abby-
Grace fece una linguaccia mentre si lanciava alla ricerca di Jared: entrò nello scomparto di Fred, che era insieme a Dominique, Albus e Maddie, e poi, dopo due vagoni, trovò Jared, che la aspettava da solo.
-Che lunga attesa! Spero che ne sia valsa la pena- l'accolse, con il solito ghigno
-Simpatico- fece lei, buttandosi sul sedile accanto a lui, i capelli rossi (quell'anno tagliati quasi a caschetto) che brillavano nella luce del sole che filtrava dal finestrino
-Non sai quanto! Allora? Emozionata per "l'ultimo viaggio"??- la sbeffeggiò lui, mimando gli occhioni Grace ultimamente sempre pieni di lacrime
-Ridi pure, non ti dirò che sei invitato a casa mia ad Agosto!-
-Oh, davvero? Beh, non sarei venuto comunque- rise lui, comunque contento dell'invito inaspettato
-Va bene! Allora siccome non mi vuoi mai me ne vado dai miei amici veri, quelli che ad Agosto verranno a trovarmi!- fece Grace, alzandosi
Jared fu più rapido di lei e le strinse un braccio costringendola a tornare alla postazione di partenza.
-Ma visto che preferisci gli altri Grifondoro, verrò solo per rovinarti la festa!-
Grace sorrise: nell'ultimo anno passato insieme si era meravigliata di quanto Jared diventasse un ragazzo adorabile quando era con lei, tanto che, al contrario delle sue previsioni, non avevamo praticamente mai litigato.
C'era solo una cosa a preoccupare veramente Jared.
-... ci saranno anche tutti i tuoi parenti Weasley?-
-Andiamo Jared, ormai conosci i miei! Quante volte li avrai visti? 4 o 5?-
-Non sono i tuoi che mi preoccupano...-
-Beh, ma non è che ci sarà la famiglia al gran completo, escluso per il compleanno di Fred a Luglio!-
-Luglio non è Agosto- sorrise lui, con una vena di perfidia
-Ecco appunto!- fece Grace, tirandogli una manata sulla spalla -Mi fa anche sbagliare! Tu non dovrai mai beccarti la famiglia al completo, e quindi finiscila di accampare scuse per non venire-
Jared tirò un lungo sospiro, scoprendo poi quell'espressione dolce che raramente regalava agli altri.
-E' ovvio che ci vengo, Grace-
Lei si rabbonì, appoggiando la testa sul petto di lui -Devi smetterla di pensare a te stesso come ad un intruso- mormorò
-Mi ci devo abituare. Anche a casa mia mi sento di troppo ogni tanto- spiegò lui
Grace si fece pensosa: Jared le aveva presentato i suoi genitori l'anno prima, alla stazione di King's Cross, e le avevano lasciato un'impressione piuttosto sgradevole per la loro freddezza
-Ma io sono contento di stare con voi, davvero. Soprattutto con i tuoi genitori...so che posso sentirmi a casa-
Grace sorrise -Allora vieni a salutarli quando arriviamo a King's Cross-
-Contaci- promise il ragazzo
-Ho promesso a James ed Abby che avrei finito il viaggio con loro... vuoi venire?-
E per quanto anche la compagnia di Abby e soprattutto di James riuscisse a metterlo spesso a disagio, non si sentì di rifiutare. Sempre meglio della solitudine del suo vagone!
Quando lo videro entrare, i due non fecero una piega: Abby era ormai amichevole con Jared, e James aveva cercato di smussare le proprie spigolosità nei suoi confronti durante quell'ultimo anno.
Così possiamo finire il nostro ultimo viaggio sull'Espresso come si deve!- esclamò Grace
Jared fece un sorriso amichevole rivolto a James, che rispose cordialmente: dopotutto, ormai Jared non era più un serpeverde suo nemico.
Quasi non si accorsero nemmeno, tra incursioni di ospiti graditi e meno, dell'arrivo alla stazione di King's Cross
Il treno rosso fuoco si fermò, facendo vapore nel sole estivo della stazione. I quattro diplomati si guardarono: era la fine della loro epoca ad Hogwarts.
Sapevano bene che come avrebbero messo piede sulla banchina, sarebbe iniziato un altro capitolo della loro vita.
Prendendo un grande respiro, più seri e consapevoli che mai, scesero dall'Espresso per Hogwarts.
Ad accoglierli trovarono le facce familiari di sempre.
I genitori di Abby si intrattennero a parlare con quel James Potter, il ragazzo tanto scapestrato che aveva conquistato la loro diligentissima figlia
Grace, invece, pensò di facilitare le cose a Jared portando lei stessa i suoi genitori a fargli un saluto.
-La nostra figlia diplomata e il suo ragazzo diplomato!- esclamò George, vedendoli, con un enorme sorriso soddisfatto sul volto magro
-Credo proprio di meritare un premio!- fece Grace, che sapeva di potersi approfittare delle debolezze del padre
Stranamente, però, fu Jane, che aveva appena finito di salutare Fred, a rispondere con un -Certamente!- mentre compariva alle spalle del marito
Grace spinse in avanti Jared -E lui voleva salutarvi!-
George strinse a Jared la mano affabilmente -Ti trovo in forma... ah, la gioventù! Ora che ho quarant'anni non mi resta che decadere- ghignava
Jane sospirò -Sono mesi ormai che va avanti così- spiegò a Jared, rassegnata
-Parli così perchè tu sei ancora nella trentina!- protestò George, con un'indomabile malandrinità
-Hai paura che ti lasci nella casa di riposo per maghi e vada a godermi la vita?- scherzò Jane
Jared non trattenne un sorriso: Jane Walker in Weasley sembrava l'ultima persona sulla faccia della terra che avrebbe potuto andare in giro a "godersi la vita".
George, infatti, non trattenne una battuta sul fatto che già a vent'anni Jane avrebbe potuto finire la sua vita sociale nella famosa casa di riposo, facendo ridere i figli a crepapelle.
Jared notò i suoi genitori, molto meno giovani ma soprattutto meno giovanili e vitali dei Weasley, che lo aspettavano qualche metro più in là: era il momento dei saluti
Grace notò l'espressione sul volto del ragazzo, e capì che c'era una sola cosa che poteva fare, per quanto le costasse caro: ricambiare il saluto ai genitori di lui.
I coniugi Bennet la accolsero con la solita fredda cortesia, e annunciarono che avrebbero aspettato Jared aldilà della barriera, per non dover assistere al congedarsi del loro Jared con una delle più rosse e vivaci Grifondoro mai vista.
Grace si sforzò comunque di sorridere, dal momento che non desiderava darla vinta alla loro antipatia congenita.
Quando si allontanarono, puntò gli occhi blu in faccia a Jared -Tra un mese verrai a casa mia. Promettimelo-
-Sarò lì. Hai la possibilità di mandare i Dissennatori a cercarmi se non manterrò la promessa-
Grace gli diede un bacio -Ti scrivo prestissimo- promise
-Sarai l'unica cosa che mi terrà su il morale in questo mese- sorrise lui
Grace lo abbracciò -Ti voglio bene- mormorò al suo orecchio
-Ti voglio bene, Grace Weasley. Grazie per esserci stata fin'ora-
-Ci vediamo tra un mese- bisbigliò lei


Ebbene siamo liete (o forse no) di annunciare che il prossimo capitolo sarà l'ultimo!
Ma non temete! Poichè io e Nennuzz siamo veramente ma veramente troppo affezionate ai personaggi di questa serie, lanceremo i 'MISSING MOMENTS', così quando ci mancheranno scriveremo ancora di loro a nostro piacimento, con aneddoti ed episodi mancanti nelle 3 storie.
Al prossimo capitolo!

 
  
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