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Autore: sbrilluccica    26/11/2010    4 recensioni
Lily e Scorpius si incontrano di notte per i corridoi della scuola! Allora avevo già scritto questa shot un anno fa, era la prima che scrivevo in assoluto e rileggendola per caso mi sono accorta che era un vero disastro, quindi ho cominciato a modificarla... Il risultato?L'ho cambiata totalmente rimanendo soltanto il titolo e l'ambientazione!!!
Buona lettura!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Lily/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Incontri notturni

 

Era da poco passata mezzanotte, quando Lily si decise ad abbandonare le cucine di Hogwarts per far ritorno al suo dormitorio, posto dove tecnicamente doveva già trovarsi.

Non che fosse sua abitudine andare di notte nelle cucine ad ingozzarsi, solo che una serie di eventi l’aveva portata a saltare la cena, anzi più precisamente a dimenticarsi della cena.

Aveva trascorso diverse ore chiusa in biblioteca a causa dei G.U.F.O imminenti, poi si era diretta agli allenamenti di Quidditch, che si erano rilevati più stancanti del solito e alla fine del pomeriggio era crollata su una delle poltrone della sala comune.

Nell’ultimo periodo poi era sempre nervosa, scattava alla prima occasione utile. Sua cugina Rose aveva attribuito tutto ciò allo stress da studio.

C’era solo una cosa che riusciva a farla sentire bene : Scorpius Malfoy.

Si proprio lui, il suo nemico tanto odiato.

Ogni volta che si incontravano ne scaturiva uno scontro, si offendevano a vicenda, a volte tiravano fuori anche le bacchette, ma raramente le usavano.

Durante questi graditi battibecchi, Lily trovava il modo di dar sfogo al suo malumore e subito si sentiva meglio.

Non era una cosa normale, lo sapeva perfettamente questo, ma sta di fatto che era un ottimo rimedio.

Stava per salire gli ultimi gradini, che l’avrebbero portata finalmente al settimo piano, quando fu distratta da un rumore.

Un rumore di passi.

Merda, fu l’unico pensiero che gli attraversò la mente.

***

Quella sera, Scorpius era estremamente seccato.

Stava facendo il suo giro di ronda quando sbuffò per l’ennesima volta. Quel compito proprio non gli piaceva.

In particolar modo, se pensava che in quel momento, poteva stare tranquillamente spaparanzato sul suo letto a godersi le attenzioni della ragazza di turno, malediva ancora di più quella dannata spilla.

Si ricordò che all’inizio non era così, infatti ne era davvero entusiasta.

Quella spilla voleva dire togliere punti a quegli stupidi Grifondoro, anche e in particolar modo, senza motivo. Altrimenti che gusto c’era?

Grazie a quella spilla, la clessidra di Grifondoro perdeva granelli ogni giorno.

Ma la cosa che più lo elettrizzava era il fatto che, sempre grazie a quella spilla, la Potter finiva spesso in punizione.

E solo Merlino sapeva quanto questo lo rendesse appagato.

Quella ragazza era una spina nel fianco, mai che tenesse a freno quella lingua da serpe che si ritrovava. Molto spesso Scorpius si chiedeva perché diavolo fosse finita a Grifondoro, poi quando ripensava al suo orgoglio, alla sua testardaggine e soprattutto al suo odio verso quella casata, la risposta sembrava abbastanza semplice e scontata.

Ciò che però lo inquietava di più, era il fatto che ci pensasse troppo spesso. Dannazione la Potter sembrava aver messo le tende nella sua testa.

Certo l’ottanta per cento delle volte che i suoi pensieri viravano sul Tornado Rosso, come lui l’aveva internamente soprannominata, era per cacciarla nei guai.

Il vero problema, ciò che più lo tormentava era l’altro venti per cento. Capitava infatti, e non smetteva mai di maledirsi per questo, che si ritrovava a pensarla in modo ambiguo.

Ad esempio, si chiedeva perché tormentasse le ciocche dei suoi capelli avvolgendole nelle dita, come diavolo facesse a mangiare i grissini dopo averli bagnati nella cioccolata, perché ancora, i suoi capelli producessero tutti quei riflessi se esposti al sole, e infine ciò che lo faceva impazzire maggiormente era capire che gusto ci trovava a mordicchiare le matite.

Chissà poi, come doveva sentirsi quelle povere matite…

A quel che si diceva la Potter aveva delle belle labbra, non che lui ci avesse mai fatto caso, intendiamoci.

C’è chi addirittura la definiva una bella ragazza, assurdo. Forse volendo essere magnanimi era carina, ma niente di più.

Niente che comunque potesse piacere a lui insomma, o almeno non quanto lo allettava coglierla in flagrante, proprio come in quel momento.

Era lei, non c’erano dubbi. Avrebbe riconosciuto la sua figura tra mille, e non sapeva se questo fosse un bene o un male.

“Tana per Potter” disse appena le fu abbastanza vicino.

Lily sobbalzò leggermente, riconoscendo poi il suo interlocutore si girò sorridente.

Fu il suo sorriso sincero a destabilizzare Scorpius e lasciarlo interdetto.

“Mi hai fatto spaventare, pensavo fosse qualche insegnante o peggio il prefetto di Corvonero. Non penso gli sia molto simpatica dopo l’ultima uscita ad Hogsmeade”gli rivelò come se stesse parlando a un amico.

“Stai scherzando Potter? Sono un Prefetto, il peggiore che ti potesse capire, mostra un minimo di rispetto” rispose confuso.

“E perché mai? Sarebbe una delle poche volte che mi togli i punti perché ho davvero infranto una regola, questa si che è una soddisfazione” lo prese in giro lei, passandosi una mano tra i capelli lunghi.

“Potrei togliertene più di quanto meriti però”

“Già ma non mi importa, sono contenta lo stesso di averti incontrato, avevo proprio bisogno di sfogarmi un po’”

Ok adesso le stava facendo davvero paura. Che diavolo le era preso?

Si era per caso innamorata? E di chi poi?

“Che c’è Malfoy, ti hanno tirato contro un silencio? No perché in tal caso vorrei congratularmi con l’autore. Perché diavolo non ci ho pensato io?”

Lo stava prendendo in giro, ma non c’era cattiveria o altro, si stava solo divertendo.

Bene adesso si sarebbe divertito lui.

“Se proprio mi vuoi chiudere la bocca posso insegnarti un metodo alternativo”

Touchè! In questo momento era difficile distinguere i capelli dal viso di lei.

“Sai non è una cattiva idea” lo sorprese lei.

“Sono disposta a tutto pur di chiuderti quella bocca, infondo sei carino” concluse beffarda.

Allo stupore iniziale, Scorpius sostituì subito lo sdegno per il “carino” finale.

“Io non sono solo carino stupida Grifondoro! Io sono molto più che bellissimo, a dirla tutta sono un gran figo. Il mio fascino è indiscutibile, sarò anche arrogante, viziato, bastardo e quel che si dica ma carino no! Oltretutto stupida Grifondoro…”

E avrebbe continuato con questa propaganda ancora per molto se Lily non l’avesse tirato per il mantello, e incollato le sue labbra a quelle di lui in un bacio stranamente desiderato da entrambi.

Quando finalmente si separarono, Scorpius si aprì in un ghigno leggermente preoccupante.

“Che c’è?” gli chiese Lily ancora leggermente scombussolate.

Non si aspettava che baciare quell’idiota fosse così, come definirlo, bello?

No forse qualcosa in più.

“Niente ho finalmente capito come si sentono quelle povere matite, anche se di povero, mi costa ammetterlo, non hanno proprio nulla” concluse lasciando la ragazza decisamente confusa.

Confusione che fu prontamente cancellata da un nuovo bacio.

The End.

 

 

 

 

  
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