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Autore: Gelidha Oleron    27/11/2010    1 recensioni
"Non ci posso credere che diventi padre, cazzo!" Benji mi battè una mano sulla spalla.
"Ne siamo in due, fratello" gli sorrisi.
Era sempre un sensibilone Ben, solo che non lo dava a vedere. Si illudeva di poter fare il duro e tutto ma solo noi che lo conoscevamo bene potevamo veramente dire di che pasta era fatto.
La mia stessa pasta, dopotutto...
Genere: Commedia, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Un’altra FF scritta da sola, come al solito =) Stavolta sui Good Charlotte, una delle prime band a cui mi sono appassionata e che nel 2007 ho anche visto dal vivo.

Sento però di dover fare una premessa: la band che io amo sono i Good Charlotte vecchia maniera, di quelli che scrivevano canzoni in cui criticavano il modo di vivere delle star di Hollywood, di quelli spensierati nelle cui canzoni riuscivi a respirare l’aria del Maryland.

La band che sono diventati oggi…bè, non mi dona più le stesse emozioni che mi donava prima. Ma questa ovviamente è solo una percezione personale =)

Che dire…ho scritto questa FF a settembre, l’ho incentrata sulla prole di Joel e sul rapporto fraterno! Spero vi piaccia ^^

Vale

 

 

 

 

 

JOEL MADDEN

 

 

"Non ci posso credere che diventi padre, cazzo!" Benji mi battè una mano sulla spalla.

"Ne siamo in due, fratello" gli sorrisi.

Era sempre un sensibilone Ben, solo che non lo dava a vedere. Si illudeva di poter fare il duro e tutto ma in fondo solo noi che lo conoscevamo bene potevamo veramente dire di che pasta era fatto. La mia stessa pasta, dopotutto...

Non so, forse lo prendeva come una specie di allontanamento...in tutti quegli anni eravamo sempre stati vicini, sia in famiglia che nel lavoro e forse il fatto che mi fossi ormai sposato mentre lui era sempre lì a fare il macho con le ragazze l'aveva fatto sentire un po' solo.

Quando me ne andai di casa non aveva neanche le palle di guardarmi negli occhi perchè sarebbe scoppiato a piangere "Avanti, Ben, non essere sciocco! Siamo appena a 3Km di distanza, puoi venire quando vuoi!"

Ora che mia moglie aspettava un bambino poi era ancora più emozionato di me. Fremeva. Andava avanti e indietro nella sala d'attesa della clinica di Los Angeles, incapace di stare fermo.

"Billy e Josh sono scesi al bar?" mi chiese con impazienza.

Scoppiai a ridere "è la quarta volta che me lo chiedi, cazzo, ti vuoi calmare? Sembra che devi partorirla tu, questa bambina!"

Rise anche lui, sciogliendo l'ansia "Con tutte le innovazioni che circolano oggi potrei anche, sai?"

"Meglio di no, Ben, non vorrei avere un nipotino che corre avanti e indietro per casa e urla con la tua stessa vocetta stridula"

Dei due ero sempre stato quello più responsabile. Ero stato io a spingere Benji ad uscire con Sophie. E non mi meravigliai quando una sera entrò dalla porta e mi disse "Non è andata"

"Non è andata" alzai le spalle.

è difficile stare dietro a Benji. è un vulcano in continua eruzione. A volte neanch'io, che sono unito a lui da un legame di sangue, riesco a comprenderlo. è sempre troppo preso da troppe cose contemporaneamente, poi arriva al limite e trascorre lunghi periodi di pigrizia.

è fatto così. Ce l'ho stampato dentro come un'incisione. Però quando tiene davvero a qualcuno sa essere la persona più straordinaria del mondo.

Ti dà il cuore Benji, si fida di te. Ma ne pretende la stessa misura in cambio.

E se si sente trascurato..., allora sono guai.

"Comprendimi, Joel. è come se fosse anche mia questa bambina in un certo senso" sospirò mentre fumava una sigaretta per rilassare i nervi.

"Ma certo, zio Ben" sorrisi.

Voltai lo sguardo verso le cime innevate degli alberi nello spiazzato 'Hai scelto il periodo peggiore per venire al mondo, Harlow' pensai 'E se nevica in California, è davvero grave'...

"Potresti chiamarla Ghiacciolina" rideva Benji mentre provavamo "O Winterina"

"Winter!" Billy alzò gli occhi dalla chitarra "Chiamala Winter!"

E da lì Harlow Winter Kate Madden.

Non mi era mai andato molto a genio il freddo. I fratelli Madden erano abituati ai fiori del Maryland. E alle passeggiate in bicicletta.

Ci toccava sempre spingere Sarah perchè era troppo piccola per poggiare i piedi sui pedali. Di solito toccava sempre a Josh perchè misteriosamente io e Benji facevamo sì che la conta facesse usicre sempre lui.

Sembrava passata una vita...

"Sai, Joel" riprese "Credo che tu sarai un padre fantastico" si pentì quasi subito di averlo detto. Evidentemente non voleva rovinare quel momento felice evocando brutti ricordi.

"Grazie, Ben" e fu come se in quelle parole fosse racchiuso tutto un discorso.

"Ecco il nostro paparino!" mi piombò Billy alle spalle.

"Allora, riesci a tenerlo calmo, Ben?" sorrise Josh.

"Non fa che ripetere che tra poco diventerà genitore" alzò gli occhi al cielo Benji "Dio, che rottura di palle!"

"Il dottore ha detto che la sala parto è quasi pronta" mi informò Billy "Tra poco ti lasceranno entrare"

"Dentro ci sono mamma, Sarah e tuo suocero" aggiunse Josh.

"Praticamente manca la persona più importante" ammiccò Benji "Farai un'entrata del tipo 'Hey, fatemi passare, mezze seghe! Sono il padre della bambina!'

Risi "Oppure 'Toglietevi di mezzo, fricchettoni! Parto in corso!'

Josh mi abbracciò "Oggi è un giorno felice per i Madden! Avevo sempre pensato che sarebbe stato uno dei gemelli ad avere un figlio per primo!"

"Ora tutte le canzoni dei Good Charlotte diventeranno monotematiche" scherzò Bill.

"Sì" riprese Benji "Mi ha già detto che il prossimo album si chiamerà 'My sweet, beautiful child!'

"My sweet, beautiful child?" rise Billy "Cazzo, Joel, potevi scegliere un nome migliore! Qualcosa tipo 'My baby has done the dookie'!"

Non potei fare a meno di ridere. Gli amici! Non mancano di farti distrarre ad ogni evento importante!

Il giorno del mio matrimonio Paul mi fece arrancare verso l'altare ridendo, perchè non gli si chiudeva più il completo che aveva comprato circa due mesi prima.

"Paul, Cristo Santo, ma sei un lardoso schifoso!" lo prendeva in giro Benji piegandosi in due dalle risate, mentre Billy cercava disperatamente di aiutarlo a far salire la cerniera.

"Niente più Taco Bell, ragazzi" ripeteva lui funereo.

Ora ci trovavamo esattamente nella stessa situazione. Mancava solo Paul. Ma l'atmosfera era la stessa, eravamo tutti tesi perchè sapevamo che di lì a poco sarebbe successo qualcosa di straordinario, eppure ingannavamo la tensione dicendo cazzate e facendo gli scemi.

"Ricordati che se mai avrai bisogno di baby sitter qui ne hai tre che lavorano gratis, eh!"

"Parla per te, Ben!" replicò Josh "Per quanto mi riguarda estorcerò più denaro da Joel che da una banca in deficit!"

"E se mai Nicole avrà bisogno di un'amica con cui spettegolare Linzie è a tua totale disposizione"

"Stai vendendo tua moglie, Bill?" rise Josh.

"No, dico soltanto che..."

"Signor Madden?" ci voltammo a guardare l'uomo vestito di bianco che ci aveva appena chiamati.

"Sì, sono io" dissi tremante.

"Sua moglie è pronta. Può entrare se desidera assistere al parto"

Impallidii. Cazzo, ne stavamo parlando da ore ma detto così faceva un altro effetto.

I ragazzi mi abbracciarono "Stendili tutti!" disse Josh, "Ti aspettiamo qui" replicò Billy, "Portami un pezzo di cordone ombelicale!" ridacchiò Benji.

Stordito, senza dire una parola, mi avviai verso la sala parto. ©

 

 

  
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