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Autore: HonoSamurai    26/11/2005    2 recensioni
Alex socchiuse gli occhi, gli sembrò di vedere una persona che conosceva bene, ma prima di poter dire qualunque cosa perse completamente conoscienza..... P.S. Mi scuso se ho sbagliato dei nomi.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Alex era legato a una croce da un cespuglio di rose che li impediva qualunque movimento e che lo stritolava ogni volta che si

Alex era legato ad una croce da un cespuglio di rose che li impediva qualunque movimento e che lo stritolava ogni volta che si rifiutava di rispondere alle insistenti domande di Delphine che sembrava divertita della sua sofferenza; non riuscì a frenare la sua stessa bocca dal rivelare alla maestra i due primi misterion, troppo assoggettato dal siero che gli era stato somministrato e al continuo mescolarsi nella sua testa di dolore e confusione:

- Allora signor “poeta”, vuoi recitarmi il terzo misterion?-

- Non lo conosco -

Sillabò il moro, la donna digrignò i denti e gli trafisse il petto con un’unghia facendolo sussultate:

- Recitami il terzo misterion!-

Ordinò, Alex ripeté:

- Non lo so -

Ma anche questa volta Delphine non gli credé e fece stringere ancora di più il cespuglio di rose intorno al corpo del prigioniero; Claus strinse i pugni mentre veniva trattenuto da Lucciola, il Canada osservò:

- Signora, se mi è permesso, credo che sia vero che non conosca il terzo misterion…-

- Forse hai ragione… -

Accettò la regina, poi fermando la sua tortura sul petto del capitano della Silvana che era ormai caduto in un uno stato semi-cosciente continuò:

-….ma di sicuro saprà chi lo conosce!-

Avvicinò il viso all’orecchio d’Alex e chiese:

- Dimmi, chi conosce il terzo misterion?-

Non ebbe risposta, le rose si strinsero ancora di più e sangue cominciò a sgorgare da numerose ferite sul corpo del moro:

- Dimmelo…-

 Alex riuscì a trattenere la sua bocca dal muoversi, la donna adirata ricominciò la sua tortura al petto dell’uomo:

- Puoi non rispondere al sangue della verità!-

Esclamò mentre la sua unghia che stava trafiggendo Alex si bagnò di sangue, il comandante trattenne un sussulto:

- Parla!-

Gli gridò contro Delphine, ma il moro non disse niente causando una stretta ancora più soffocante dalle rose:

- Basta!-

Gridò Claus che non riusciva più a sopportare la vista di quella scena, la donna si girò verso il pilota:

- Ragazzino, tu mi ordini di fermarmi?Ridicolo! -

Il biondo si fece lasciare da Lucciola e salì le scale finché non fu di fronte alla Maestra:

- La prego! Alex non sa più niente…lo lasci in pace!-

Delphine sorrise vittoriosa riscendo a leggere in quella voce ciò che voleva:

- E così tu conosci il terzo misterion! Dimmelo!-

Il biondo rimase stupito, lui non lo conosceva! Perché la Maestre credeva che lo sapesse? O forse lo conosceva e non sapeva di conoscerlo! Claus indietreggiò spaventato:

- Io non so niente!-

- Invece si! Lo leggo nella tua voce!-

La donna si avvicinò al ragazzo che guardò Lucciola in cerca d’aiuto, ma l’amico non fece niente neanche quando Delphine si abbassò davanti al biondo e tentò di fargli bere il contenuto di una boccetta, fallendo:

- Io non berrò niente! Io non le dirò niente!-

Esclamò adirato Claus scansando da sé Delphine che sorrise alla resistenza del ragazzo davanti a lei:

- Sei un ragazzo coraggioso! Nessuno aveva mai osato ostacolarmi!-

 Ma sorrise ancora di più quando notò il colore che avevano assunto gli occhi del pilota, un azzurro così chiaro da sembrare trasparente:

- Era da anni che….-

Sussurrò, con prepotenza prese tra le mani il viso del biondo e studiò gli occhi cristallini:

- Tu sei un “angel”!-

Affermò alla fine trionfante, Claus che non aveva capito niente scosse la testa:

- Cos’è un "angel"?-

- Un “angel” è una creatura del cielo, tu sei una di esse ed io sono fortunata ad averti qui perché ora non mi servono più i quattro misterion!-

Alex strinse in pugni mentre Claus scosse la testa:

- Ma cosa sta dicendo?!-

- Tu mi aiuterai a ristabilire il potere della Gilda sulla terra, in cambio i tuoi amici avranno salva la vita -

Un barlume di speranza comparve negli occhi del pilota:

- E Dio? Dio sarà libero?-

- Dio sarà libero -

Il comandante avrebbe voluto dire a Claus di non accettare, che sarebbe stata la fine, ma le rose gli impedirono di parlare e così il biondo annuì:

- Va bene, accetto!-

Delphine sorrise radiosa:

- Bene!-

In quel momento nella sala entrarono due soldati che tenevano fermo una ragazza che continuava a dimenarsi cercando di liberarsi, la portarono al cospetto della regina:

- Maestra, abbiamo catturato questa ragazza che era riuscita a penetrare nella Reggia!-

- Quella ragazza è riuscita a penetrare da sola nella Reggia?-

Chiese la donna squadrando la ragazza che tentava di liberarsi:

- Si…-

Rispose una guardia, la regina alzò con una mano il viso della giovane: capelli lunghi e neri incorniciavano un viso avorio, due occhi blu e profondi restituivano freddi lo sguardo alla donna:

- Oggi è la mia giornata fortunata! Alla mia casa sono giunti ben due “ angel”…-

Fece un cenno ai due soldati che lasciarono la corvina e se ne andarono richiudendo alle loro spalle il portone, la nuova arrivata fissò bellicosa Delphine che chiese:

- Come ti chiami?-

L’angel non rispose, la donna indicò Alex:

- Sei qui per lui, vero?-

Chiese, ma la risposta non arrivò neanche questa volta, sorrise sadica e ad un suo cenno le rose stritolarono Alex che, questa volta, non trattenne un urlo di dolore, la giovane gridò:

- Ferma!-

Delphine fece allentare la presa alle piante soddisfatta e domandò:

- Chi sei?-

La corvina,questa volta, rispose subito:

- Il mio nome è Miyu Y.Vampir…è vero sono un “angel” e sono venuta qui per Alex -

- Brava, deduco dal tuo aspetto che sei consenziente..-

- Si, sono cosciente della mia forma -

- Bene! Tu insegnerai a Claus a trasformarsi e insieme mi aiuterete a ricostruire il mio impero!-

Miyu strinse i pugni:

- Libera Alex, subito, solo allora io ti aiuterò!-

- Prima devi dimostrarmi che ubbidirai ai miei ordini e, soprattutto, che sei consenziente!-

- Che cosa vuoi?-

Sibilò Vampir lanciando uno sguardo d’odio alla donna che ordinò:

- Trasformati….-

Sfiorò con un dito il petto di Alex ormai svenuto e continuò:

-…o vuoi che soffra ancora?-

Miyu strinse i pugni:

- Va bene, mi trasformerò-

Si posizionò in mezzo alla stanza, congiunse le mani e dopo aver sussurrato una frase una luce la avvolse: dal kimono bianco con sopra i fiori di ciliegio che indossava si aprirono due ali bianche maestose e molte piume candide caddero intorno, l’obi rosso cambiò colore diventando azzurro e sulla fronte comparve per qualche secondo un kanji rosso:

- Molto bene!-

Esclamò Delphine, si chinò verso Claus completamente ipnotizzato da quella visione:

- Hai visto? Quello è un “ angel” e presto anche te sarai capace di trasformarti!-

La ragazza si avvicinò alla Maestra che ordinò:

- Non devi mai prendere la forma umana, ricordati, voglio sempre vederti così-

- Certo -

Accettò mestamente Vampir, poi affermò:

- Ora, libera Alex!-

La regina accettò, schioccò le dita e le rose lasciarono libero il comandante che cadde in avanti, la corvina lo prese al volo e lo strinse a se macchiandosi del suo sangue:

- Scusami, sono arrivato in ritardo-

Il moro socchiuse gli occhi, gli sembrò di vedere una persona che conosceva bene, ma prima di poter dire qualunque cosa perse completamente coscienza; Claus si corse da Al:

- Al!-

Chiamò, la bambina uscì dalla trance in cui era caduta e si girò verso l’amico:

- Claus!-

Chiamò, il biondo la prese in braccio:

- Tranquilla! Ora è tutto finito!-

- Claus! Ho avuto tanta paura!-

Pianse Al, il pilota la cullò tra le sue braccia cercando di farla smettere di piangere; in quel momento Canada proruppe:

- Il Rito del Giuramento è finito!-

Delphine sorrise, poi in tono neutro ordinò:

- Bene, se il vincitore è Dio ditegli che è libero di fare ciò che vuole -

Canada annuì e non obbiettò le parole della Maestra che si rivolse alla giovane che teneva fra le braccia Alex:

- Lucciola, scortala nostra amica nelle camere in cui alloggerà con i suoi compagni -

Il ragazzo annuì e fece cenno ai due “angel” di seguirlo, prima di uscire dalla sala Miyu rivolse uno sguardo gelido alla donna:

- Si ricorsi, signora Delphine…lei ha tutto il mio risentimento! Le ubbidirò solo perché sono un “angel”, altrimenti lei sarebbe già morta!-

Detto questo uscì portando sulla schiena Alex svenuto.

 

Quando Alex rinvenì si ritrovò adagiato su un letto coperto e con le ferite fasciate, prima di perdere coscienza gli era sembrato di vedere Yuris, ma, ripensandoci, era impossibile dato che era morta anni prima nel Grand Stream, si guardò intorno scorgendo un altro letto in cui dormiva serena Al, sembrava che tutto fosse tornato normale; la porta della stanza si aprì:

- Complimenti Claus, oggi hai fatto dei progressi! Mi auguro che continuerai così anche nei prossimi giorni!-

Una voce femminile che il moro credeva di non poter sentire più parlò a Claus che rispose:

- Grazie, ma, dimmi, hai saputo quando l’Urbanus attaccherà la Gilda?-

- Non di preciso, ma l’attacco verrà sferrato approssimatamente tra due giorni, dobbiamo tenere duro!-

- Lo so, tuttavia non riesco a sopportare la falsità della Maestra! La odio!-

Miyu si sedette sul letto su cui era sdraiato Alex e sospirò:

- So bene che è dura! Ma dobbiamo sopportare, anch’io odio Delphine soprattutto per ciò che ha fatto a me e ad Alex, tuttavia sopporto perché so che arriverà presto l’ora dei conti! Ricordati non bisogna mai avere fretta!-

Il comandante della Silvana si girò verso il punto da cui proveniva la voce e spalancò gli occhi stupito: doveva ammettere che era molto cambiata dall’ultima volta che l’aveva vista, ma la riconobbe lo stesso, solo lei possedeva quelle due cobalto capaci di stregare chiunque li fissava per più di due secondi:

- Yuris -

Sussurrò, la ragazza si girò e si accorse che il moro era sveglio:

- Alex! Meno male che ti sei svegliato! Cominciavo a pensare che non ti svegliassi più!-

Esclamò Vampir abbracciando il moro che rimase stupito dal calore che gli infondeva quell’abbraccio, timidamente, come se un suo qualunque movimento potesse rompere quell’attimo, portò le braccia intorno alla vita della corvina, appoggiò la testa sulla sua spalla inebriandosi del dolce odore che emanava la pelle di Yuris e, con le lacrime che minacciavano di cadere dagli occhi, chiese:

- Perché non ti sei fatta viva per tutti questi anni? Perché non mi hai detto che eri viva?-

La corvina sciolse l’abbraccio, gli accarezzò delicatamente i capelli per poi scendere fino alla guancia, gli si sedette accanto e gli prese una mano tra le sue:

- Ci sono molti motivi e, dato che abbiamo tempo, risponderò a tutte le tue domande…-

Claus fece per uscire dalla stanza, ma Miyu accorgendosene lo fermò:

- Resta qui! Voglio che ascolti!-

Il biondo si andò a sedere sul letto dove dormiva Al e annuì, Alex a un cenno di Yuris chiese:

- Mi puoi spiegare cos’è questa storia del tuo nome? Perché ti fai chiamare Miyu? E cosa vuol dire che appartieni alla razza “angel”?-

 Vampir annuì, accarezzando la mano del moro rispose:

- Per quanto riguarda il nome ho deciso io di cambiarlo, dopo l’incidente del Grand Strem…-

- Ma..perché?-

- Devi sapere che mio padre non era d’accordo con in il fatto che ti amavo, numerose volte cercò di impedirmi di raggiungerti agli appuntamenti o nelle nostre avventure, così quando tutti mi credettero morta decisi che era ora di ricostruirmi una vita! Con i soldi che avevo su un conto nascosto a mio padre ho arruolato un equipaggio e con loro ho costruito una nave invincibile, “La Fenice Oscura”, una specie di nave fantasma!-

- Ne ho sentito parlare! Molti dicevano che fosse solo una fantasia e che il suo equipaggio fosse guidato da un comandate che possedeva dei poteri speciali!-

Osservò il pilota, Miyu annuì:

- Proprio così, ciò che volevo era che nascesse una specie di leggenda su una nave fantasma in modo che nessuno credesse ai sui avvistamenti, pagai io stessa le persone che dovevano mettere in giro la voce! Inoltre sapevo che avrei vissuto all’ombra della “Silvana” e questo mi avrebbe permesso di continuare tranquillamente le mie ricerche!-

Il comandante si ricordo improvvisamente del giorno della prima asta a cui aveva partecipato da quando era partito con la Silvana…………….

 

Alex entrò nella sala dove sarebbe avvenuta l’asta, prese il suo numero e il catalogo con degli oggetti in vendita e si sedette al suo posto, si guardò attorno e notò subito una persona che in quel momento si stava dirigendo verso di lui, notò che aveva il numero consecutivo al suo, gli si accomodò accanto e aprì il suo catalogo:

- Salve -

Disse, il moro rispose al saluto e chiese:

- Lei e qui per qualcosa in particolare?-

- Lei?-

- Glielo dirò se mi risponde prima lei!-

Lo sconosciuto aprì il catalogo a una delle ultime pagine: una Katana era riposta in un fodero nero laccato:

- Sono qui per questa, e lei?-

- Per curiosità -

Rispose Alex non volendo rivelare il vero motivo per cui era lì, lo sconosciuto sembrò credergli, annuì distogliendo l’attenzione dal vicino, il moro dedicò quel momento a capire l’identità della persona accanto, ma non ci riuscì perché troppo celata dai vestiti e dalla maschera bianca che indossava:

- Mi scusi, potrebbe dirmi il suo nome e da dove viene?-

- Per il nome, mi dispiace, ma dovrà accontentasi del beneficio del dubbio……per quanto riguarda la mia provenienza..beh…sono la comandate di una nave da combattimento, ne avrà di sicuro sentito parlare…-

- Lei è una femmina?!-

- Si, c’è forse qualcosa di strano?-

- No, solo…-

Non terminò la frase perché un campanello segnò l’inizio dell’asta, per tutta la durata si ritrovò a fissare il vicino, distolse la sua attenzione dalla comandante solo quando arrivò l’articolo che gli interessava e andò a prenderlo sul palco, verso la fine lo sconosciuto si alzò e dopo aver ritirato la Katana gridò sguainandola:

-Angeli Randagi! È ora!-

Venti persone vestite irruppero nella sala e derubarono dei propri soldi alcuni noti nobili, poi si dileguarono, prima di sparire in una nuvola di fumo lo sconosciuto disse:

- Ricordatevi! Avete appena incontrato l’equipaggio della “Fenice Oscura” !-

 

Ricordando quel giorno gli venne da sorridere, Yuris aveva spaventato proprio tutti e la sorveglianza nei porti era stata triplicata! Miyu lo distolse dai sui pensieri continuando:

- Passando alla seconda risposta beh! Io sono un “angel” e possiedo molti poteri, per questo mio papà mi voleva sempre in casa: io assicuravo un posto rispettabile alla mia famiglia perché ero temuta -

Alex capì finalmente i ritardi frequenti della ragazza e perché ogni volta che doveva andarla a prendere doveva superare gli anti-furto e le guardie di famiglia:

- Ora molte cose mi sono chiare!-

Pensò ad alta voce, la corvina sorrise divertita sapendo a ciò che si riferiva, gli lasciò la mano e chinandosi su di lui gli baciò la guancia per poi scendere fino alla guancia cospargendo di piccoli baci il percorso, Claus capendo che era ora di lasciarli soli prese in braccio Al e decise di portarla da Lucciola e Dio nella camera accanto, silenziosamente andò via e chiuse la porta alle sue spalle; Alex attirò a sé Yuris e con un mano dietro alla testa la invitò in un bacio: le loro labbra si scontrarono e si unirono, i loro sapori si unirono e il moro approfondì nella bocca della ragazza così che le loro iniziarono una danza dolce che sapeva, malgrado anni di separazione, di amore, quando si staccarono il comandante della Silvana la strinse a sé con forza e mentre alcune lacrime di gioia solcavano i suoi occhi scuri disse:

- Ti amo ancora!-

- Anch’io, non ho mai smesso di amarti!-

Esclamò radiosa Yuris come il giorno in cui si erano dichiarati, poi si fece lasciare, si sdraiò accanto al moro che domandò:

- Puoi?-

La corvina annuì:

- Certo!-

Prese tra le braccia Alex che si ritrovò sopra alla sua ragazza: le loro gambe intrecciate, le loro braccia che cingevano l’uno la vita dell’altro, il moro appoggiò la testa al petto di Vampir e si sentì sereno nel sentire il ritmo del suo cuore, sentì una mano sulla sua testa procedere in lente carezze dall’alto al basso e pian piano ipnotizzato da quel lento gesto d’affetto si addormentò per la prima volta da molti anni con serenità e che quando si sarebbe svegliato avrebbe avuto un motivo per continuare a vivere.

 

Una ragazzina che indossava un Kimono bianco con un obi azzurro, i capelli neri divisi in due codini da due nastri rosa e le guance avorio tinte di un leggero colore rosato era ferma sotto a una albero dalla chioma rigogliosa, ad un certo punto un ragazzino moro e dagli occhi nocciola tendenti ad essere di un meraviglioso colore dorato alla luce del sole, vestito con un paio di pantaloni e una maglia nera si avvicinò alla corvina e mostrandogli una lettera, mentre anche i suoi zigomi si coloravano di rosso, chiese:

- Sei tu?-

- S..si-

Rispose balbettando la ragazzina arrossendo violentemente, poi debolmente domandò:

- Allora?-

Il moro rispose:

- Va bene…-

- Cosa?-

- MI PIACI YURIS!-

Urlò il ragazzino, la corvina lo abbracciò di slancio:

- Fantastico! Allora staremo per sempre insieme! Vero, Alex?-

Il moro la abbraccio a sua volta:

- Certo, nessuno ci potrà mai dividere!-

La lettera cadde a terra e il vento la porto via facendola librare nel cielo tra le nuvole sempre più in alto:

“Vorrei fuggire via con te,

in un luogo dove nessuno ci conosce,

in un luogo dove nessuno ci osserva,

oltre il filo spinato,

per noi due soli,

che più di ogni altro luogo si avvicina al paradiso…”

 

INTANTO NELLA STANZA ACCANTO….

 

Claus era seduto su un letto insieme a Dio e a Lucciola a cui stava insegnando a giocare a carte, Al, che si era svegliata da poco,era sdraiata sull’altro letto a disegnare; la spiegazione del biondo, che stava dicendo a Dio che a scopa non c’erano i Jolly,fu interrotta da Lucciola che domandò:

- Scusa l’interruzione, voleva saper come sta Alex? La signorina Vampir è riuscita a curarlo?-

- Certo, Alex sta bene e Miyu si sta prendendo cura di lui proprio in questo momento…-

L’altro ragazzo dopo aver buttato a terra le carte che aveva in mano, stanco di cercare di capire come funzionava il gioco, decise di intervenire anche lui nel discorso e chiese:

- Alex e quella ragazza stanno insieme?-

- Si, ma come…-

Dio spiegò con voce triste:

- Il giorno in cui Alex fece l’incidente nel Grand Stream io ero insieme a mia sorella Delphine e lei me li indicò mentre precipitavano dicendomi che gli umani erano degli stolti che cercavano di raggiungere la nostra casa….mi sento in colpa per non averli aiutati, magari Alex sarebbe felice se io fossi riuscito a soccorrerli…-

- Non devi sentirti in colpa! Tu non potevi di sicuro salvarli! Avevi a mala pena quattro o cinque anni!-

Lo consolò il biondo, Lucciola rincarò:

- Inoltre il Maestro ti avrebbe impedito di uscire, senza contare che senza quell’incidente non avresti conosciuto Claus!-

Dio sorrise:

- Avete ragione!-

- Ricordati: non guardare mai solo i lati negativi della vita o non sorriderai mai!-

Esclamò Claus mentre Al abbandonava il suo disegno e gli saliva in grembo abbracciandolo:

- Himmalmen! Ora vuoi fare il saggio?-

Lo schernì Dio, il biondo ribatté:

- Non prendermi in giro!-

E lanciò un cuscino a Dio che ribatté rilanciandoglielo a sua volta colpendolo in pieno volto, Claus sorrise giocoso:

- Bene! Vuoi la guerra! E guerra sia!-

I due ricominciarono a lanciarsi i cuscini e, ben presto, Al e Lucciola si ritrovarono i tra due fuochi e quando dei cuscini vacanti li colpirono decisero di combattere anche loro, la battaglia a cuscinate continuò tra le risate generali, mentre fuori gli schieramenti si preparavano all’ultimo scontro.

 

In fondo cosa importava essere diversi?

L’aspetto esteriore non fa l’individuo!

Anche se non si vive

nello stesso posto..

Anche se non si parla

la stessa lingua..

Anche se la si pensa

in modo diverso..

In fondo,

siamo tutti figli dello stesso cielo!

Su di noi splenderanno sempre

le stesse stelle!

I nostri cuori lontani

lotteranno per congiungersi

e supereranno ogni insidia della vita!

Nella vita non si può essere soli

e non importa l’aspetto apparente della persona

che riempirà il vuoto dentro

di te

e che ti appoggerà

nel tuo viaggio,

nel bene e nel male.…..

Chiudi gli occhi

e aprì il cuore,

l’amore

c’è solo

quando ci si abbandona

completamente

al proprio

cuore.

   
 
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