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Autore: Per_Aspera_Ad_Astra    28/11/2010    3 recensioni
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Genere: Fluff, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jared Leto, Shannon Leto
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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REWIND











Play.
 


Lui, trentotto anni, famoso, bello e appariscente. Potente nel mondo dello spettacolo e della musica, ma ha una pecca: è single. Non ha nessuno vicino a se, solo troppe donne di sfuggita che sono solamente oggetti per piacere, quel piacere che ti prende per quell’istante e poi svanisce, quel piacere che sembra sconvolgere la tua vita e poi sembra distruggerla. Perché? Perché non è il vero piacere che stavi cercando.
 

Research.


Lei, venticinque anni, bellissima, non popolare e con poca stima; ama leggere e non sa di essere la ipotetica segretaria del primo uomo che tutte le donne vorrebbero. Single anche lei, si sente inferiore a molte ragazze per la bellezza e l’intelligenza, ha paura del mondo esterno e degli uomini. Ne ha avuto uno solo in tutta la sua vita e quello che gli ha dato, è solo dispiacere. Voleva trovare lavoro nella Grande Mela, ma la cosa non è andata bene, cosi si trasferisce nella Città degli Angeli in cerca di qualcosa che gli cambi la vita, e non sa che quella cosa e proprio dietro l’angolo.

Forward.

I due si guardarono sapendo che quello che stavano facendo era uno sbaglio, ma i loro sensi li unirono a un piacere unico e senza fine..li portarono a dire cose che coscientemente non le avrebbero neanche pensate, li portarono a giurarsi amore eterno e per il resto della loro vita pur sapendo che era solo un gioco di sguardi e di sesso. La loro vita era nettamente cambiata dalla prima volta che si erano visti, troppo timidi per cominciare una storia prolungata e per dire che la loro storia sarebbe stata la più bella che avessero mai avuto.

Rewind.

Lei riuscì a impadronirsi di quel lurido posto di quel motel, sapeva che non era il miglior lavoro del mondo, ma era rimasta troppo tempo senza casa in quella che dicevano la Città degli Angeli, in quella città che avrebbe reso tutti felici. Lei era perduta, era senza speranza…ma lo vide, riuscì a farsi vedere tra tutta quella gente che gli cercava un autografo o una foto. Lui gli diede i suoi occhi per guardarli per qualche secondo e lei non perse la necessità di goderseli per quanto avrebbe potuto, sapeva che quel uomo era impossibile e non sarebbe stata di certo lei a farsi strada tra quella folla.

Stop.
Forward.


Lui non era adatto a questo, ma capì che lei era fatta per lui, capiva che non avrebbe trovato nessun’altra che, gli avrebbe fatto provare quello che gli faceva provare lei. Aveva un figlio, si..ma non gli importava era una piccola lei in un fisico gracilino; l’avrebbe aiutata e gli sarebbe stata accanto, non gli avrebbe fatto mancare nulla…lui l’amava e forse avrebbe cambiato tutta la vita per lei. Si. Per lei lo avrebbe fatto.

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Amanti da troppo tempo, troppo tempo avevano goduto di una genuina, sana e pura storia di menzogne e falsità che li aveva portati ad amarsi davvero, ad provare davvero qualcosa uno per l’altro, a provare davvero qualcosa che gli faceva battere il cuore. Ma non potevano, avevano due donne vicine, accanto che li amavano a vicenda …e loro erano uomini. Spudoratamente, insieme, maledirono di essere nati con lo stesso sesso. Quelle poche volte che si incontravano, non riuscivano a non annusarsi e a sentire i loro sapori…non riuscivano a dirsi che sarebbe tutto finito da un momento all’altro. Loro avrebbero fatto sapere a tutti che si amavano e che volevano continuare la loro storia, ma erano troppo importanti nella scena pubblica da dire cose del genere, nessuno li avrebbe più presi per fare film e nessuno avrebbe più comprato i CDs, del cantante, se la stampa li avrebbe scoperti. Era inutile. La loro storia sarebbe dovuta maturare all’oscuro di tutto.

A few minutes at the end.

I loro corpi si unirono per l’ultima volta, si unirono con passione e con rabbia. Il pianto non serviva a nulla, neanche le calde lacrime che scendevano dopo un gemito e un piccolo urlo. Niente sarebbe servito a farli rimanere insieme…tutto stava per svanire e loro avrebbero deciso anche il tempo che ci avrebbero messo. Forse qualche minuto, qualche ora..o per tutta la vita, si sarebbero cercati e amati comunque anche se il tempo non gli avrebbe permesso loro di farlo; le cose, dicevano, non andavano mai come volevi e più speravi che le cose si avverassero e più i tuoi sogni si allontanavano. Anche i loro, pur essendo consapevoli di tutto, sarebbero stati cosi.

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Lui, sempre burbero e nervoso. Deve essere dovunque la centro dell’attenzione in qualunque situazione, anche quella più tragica..lui era il centro del mondo, sempre e dovunque. Nonostante questo lei, doveva subire ogni sua pecca e ogni suo desiderio, lo odiava profondamente perché voleva scappare da quell’inferno che si era creata..da quella stupida cella che non aveva neanche le finestre per guardare, quel mondo che si era lasciata alle spalle.

Central part.

Aveva pensato troppo male in quei momenti di odio, lei lo amava e costantemente pensava a lui. Giorno: al lavoro, pomeriggio: mentre prendeva i suoi appuntamenti, e di notte: sognandolo. Non aveva scampo, sapeva che non sarebbe riuscita a cacciarsi quella bella faccia di torno, sapeva che non avrebbe voluto toglierla..ma sapeva che non aveva neanche possibilità di avere di nuovo quello sguardo solo per lei, solo quei bellissimi occhi color zaffiro che guardavano lei. E nessun’altro.

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Rewind.
Play.


Sapeva che quel lavoro non era fatto per lui, non doveva farlo perché si sarebbe cacciato nei guai più di quelli che ne aveva adesso. Né era colmo fino alla gola, quasi non riusciva più a respirare…ma ormai era al centro dell’attenzione e l’unica cosa che poteva farlo. O sarebbe stato risucchiato o forse, per una mano di Dio, sarebbe riuscito a salvarsi ed andare via da tutta quella vita che gli avevano costruito. Droga, sesso e ancora droga; viveva solo per questo o almeno lo facevano vivere solo per questo. Possibile che era stato concepito solo per dare piacere ad altri uomini? Possibile che nessuno sentiva le sue urla ogni notte? Nessuno si interessava di lui?


Forward.

Ogni notte tutto taceva, i grilli cantavano e gli uccelli si rimettevano nei loro nidi per cibare i figli lasciati lì. Lui invece, sorbiva e pativa le pene dell’inferno che duravano fino alla mattina successiva; non poteva scappare, non poteva muoversi. Doveva e poteva solo soffrire. Sentiva che le spinte si facevano sempre più violente, un bruciore gli risaliva per tutto il corpo facendogli cosi male da farlo piangere e urlare: che volessero questo? Le sua urla e il suo dolore? Non lo sapeva, ma era stanco di sopportare, di sentirsi sempre bagnato e sporco, proprio come un puttana. Non c’è la faceva più davvero.

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Sono stanco di avere una vita scritta dagli altri e mai da me; sono stanco di essere una persona debole e senza il coraggio di dire qualche volta “no”. Anche io potrei scrivere una mia personale opinione sulla mia vita, vorrei scrivere anche io quello che vorrei essere e diventare, vorrei anche io avere un opinione di me stesso. Vorrei riuscire a sputarmi in faccia tutto quello che penso su di me e sulle mie azioni; vorrei riuscire a dire a chi voglio bene che li amo e dire a quelli che odio un bel “vaffanculo”, vorrei riuscire a sentirmi pulito dopo una sbronza o una notte di sesso, vorrei riuscire ad uscire di casa senza pensare di aver fatto la mossa sbagliata il giorno prima. Vorrei fare tante cose della mia vita…a partire da adesso. Vorrei ricominciare da capo senza fare sbagli, vorrei alzarmi la mattina e sorridere, dire che era tutto un sogno e girarmi per addormentarmi di nuovo sorridendo. Troppo bello per essere vero, troppo irreale per dire che si potrebbe fare.
- Jared? Che fai lì imbambolato? Non vieni su a giocare alla Play? Tomo è una schiappa- mio fratello mi sorride tirandomi una patatina. Vorrei tanto togliermi quello stupido muso e correre insieme a lui
-Che c’è che non va? Sei andato in bianco ieri sera?- sorride a quella battuta.
Vorrei dirgli tutto quello che penso e piangere sulla sua spalla, vorrei non mentirgli più, vorrei essere felice anche io
-No, solo che non mi sento bene- dico un’ennesima bugia.
Vorrei non sparare più cazzate, vorrei essere libero di dire la verità e di non crearmi più uno stupido muro invisibile dove nessuno possa penetrarlo. Vorrei essere simile a tutti gli altri, vorrei essere guardato con degli occhi diversi, vorrei essere riconosciuto per quello che faccio e non per quello che dico, vorrei essere libero e non avere costrizioni.
- Jared? Cos’è questa una lacrima?- mi asciuga quella stupida goccia che esce dal mio occhio.
Vorrei non farlo, vorrei essere all’oscuro di tutto quello che ho fatto, vorrei non sapere niente e dire di essere smemorato. Vorrei rivedere mia madre sorridere, vorrei avere una famiglia felice e un fratello che non si faceva in due per farmi capire che non bastavano i soldi fino alla fine del mese. Vorrei aver avuto una persona accanto che mi indicava il giusto e sbagliato, una persona che mi avrebbe accompagnato per tutta la mia vita. Vorrei non essere mai stato tradito, vorrei essere puro e leggero, vorrei sentirmi dire di essere stato bravo e che nessuno potrebbe superarmi, vorrei che la gente mi guardasse e abbracciasse dicendomi di essere fiero di me. Vorrei essere premiato per le piccole cose e non per quelle che fanno gli altri per me.
-Sai che è brutto piangere- mi disse sedendosi accanto a me. – Lo sai che non si risolve nulla vero? Anche se non vuoi parlarmi di quello che ti accade, non piangere- mi prese la mano che avevo a peso morto sulla gamba, me la stinse facendomi sentire il cuore che pulsava nelle sue vene
-Non riesco a non farlo, non riesco a tenermi tutto dentro- gli annunciai con un lieve tratto di malinconia.
-Infatti non devi. Cerca di guardami in faccia e buttare via tutto, anche se sono brutte cose quelle che pensi non serve che te li tieni dentro, perché prima o poi saltano fuori- mi massaggiò la mano e puntò fisso i suoi occhi castani/verdi su di me.
Li sentivo cosi tanto che quasi mi bruciavano, mi bruciava sentire un peso. Vorrei che tutto questo non fosse reale, vorrei scappare via, vorrei non avere troppe privazioni, vorrei non essere giudicato, vorrei essere quello che non sono. Mi voltai e lui era lì, che mi guardava. Non aspettava che io gli dicessi la verità, non aspettava che gli raccontassi tutto, non voleva forse.
-Posso dirti una cosa?- Annuì debolmente, fino a quando le sue mani afferrarono le mie spalle e mi tirarono verso di lui, la mia testa era sulla sua spalla e tutto sembrava avere un senso ora. Il suo respiro era calmo e tranquillo, la sua spalla era forte ma nello stesso tempo accogliente.
- Promettimi che non piangerai di nuovo, promettimi che la smetterai di farti male pensando al passato- la sua mano ruvida e calda era sulla mia nuca, mentre l’altra accarezzava dolcemente la mia schiena coperta solo da T-shirt bianca.
-Ti prometto tutto quello che tu vorrai, Shannon. Ma tu promettimi una cosa- annaspai mentre ancora delle lacrime stavano scendendo sul mio viso.
-Certo-
-Che mi vorrai sempre bene- le mie braccia si allacciarono al suo corpo facendolo quasi mio.
Ero impigliato alla sua schiena, proprio come un pesce con l’amo; ma io non lo avrei lasciato. Prese nuovamente le mie spalle e mi allontanai deluso, guardo di nuovo i miei occhi. Era veloce perché riusciva a scrutare ogni mio movimento.
-E’ inutile che io l’ho promisi, questo già lo sapevi- asciugò le lacrime, che ormai cadevano giù, con una mano.
Vorrei che questo momento non finisse mai, vorrei che c’è ne fossero altri ad accogliermi in questo modo.
-Dai, ora alzati e sorridi. Fallo per me- si alzò e mi porse la mano.
Gli sorrisi e la presi correndo per le scale insieme a lui. E’ inutile promettere o volere. E’ inutile ripetere vorrei. La vita va presa per quella che è, per le cose belle e quelle brutte, per il male e per il bene. Forse non saranno tutte rose e fiori ma almeno non si avrà il risentimento di non averlo fatto.
Di non aver detto “Ti voglio bene”











Salver ragazzi! Ri-eccomi con una nuova FF di zecca (A brand new FF xD). Allora spero che dopo aver letto questa storia non vogliate trucidarmi, non è malinconica ma pspero di non avervi deluso! Ho tanta paura di deludervi!!La storia (per chi non l'avesse capita ovviamente) viene trattata come se fosse una video cassetta (nella prima parte) e lui (jared) , vedesse cosa (noi) scriviamo di lui. Cioè è come se quello che noi scriviamo su di loro (o lui) sia frutto della sua mente. Ho creato questa storia per non farla sembrare come le altre, perchè un pò mi rappresenta.
 Enjoy it!
P.s: Se lascierete dei commenti ve ne sarò grata! PIA





 

  
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