My beautiful self
The story of a modern Narcissus
Quando la storia è iniziata mi stavo guardando allo specchio.
La bellezza era la tavola su cui ero dipinto, la perfezione l'artista che mi aveva ritratto, l'oro, l'avorio, lo zaffiro i colori sulla tavolozza, l'Afrodite dei bei tempi andati la mente che mi aveva pensato.
Mi guardavo allo specchio: vedevo un giovane Ercole, un dipinto botticelliano, una figura da far invidia al David, un fanciullo dallo sguardo languido. E ogni volta me ne innamoravo, ogni giorno di più.
In quella argentea superficie levigata trovavo la mia ragione d'essere.
Una bellezza accecante, dono - e maledizione.
Intanto la gente accresceva il mio amore verso me stesso, ingrandiva il mio già smisurato ego mai sazio di complimenti. Tutte le donne gridavano il loro amore per me, Eco per prima, ma non volevano capire che non avevo emozioni per nessuna di loro, che amavo solo ed esclusivamente il mio bellissimo me stesso.
E quando la storia è finita io mi stavo ancora guardando allo specchio.