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Autore: Bullettina97    28/11/2010    4 recensioni
Salve a tutti, prima storia che pubblico su efp. Allora, Penelope Silicurrò è una ragazza di diciotto anni con una voglia di vivere molto alta nonostante tutto quello che le è successo in passato, ma con una forte paura dei ricordi. Michele Urbetto, invece, è il suo vicino di casa, compagno di classe e nemico storico. Virgina Combentini, è la sua migliore amica e innamorata del bel Michele!
E poi c'è lui, Daniele Belgiovanni, il più grande amore di Penelope. Tutto nasce da una scommessa fatta da Michele e Penelope. Infatti, Michele le chiede di fare sesso entro una settimana per provare che non è più vergine. Penny accetta ma c'è un problema! Riuscirà a superare i ricordi e vincere la scommessa? Scopritelo leggendo la storia, se vi ha intrigato almeno un pò!!
Genere: Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mi alzo e come al solito vado in bagno, mi preparo per un nuovo giorno di scuola e vado nella cucina, vuota. Preparo un caffè ristretto e ci scarico dentro circa quattro cucchiaini di zucchero, dopo lo bevo, sola.
Prendo anche una fetta biscottata e ci spalmo su un po’ di nutella, le do un morso e dopo esco dall’appartamento.
Non saluto nessuno, perché nessuno è in casa e mai nessuno entrerà.
Dopo la morte dei miei genitori mi sono chiusa in me stessa, ma non fa niente perché ho comunque diciotto anni, sono libera e single e vivo in un piccolo appartamento al centro di Roma.
Il massimo, eh? Vi sbagliate.
Nonostante i miei diciotto anni vado ancora al liceo e quest’anno sembra non finire mai.
L’anno in cui i miei sono morti ero al terzo anno di un liceo classico, inutile dirvi che ho rinunciato a tutto. Per questo, ho preferito farmi bocciare e riprendere l’anno successivo.
Adesso sono ancora al quinto anno e ho dei compagni del tutto insopportabili (Tranne Virgi, è ovvio ).
Ritornando alla fastidiosa realtà esco di casa trovandomi quella testa di cazzo di Michele proprio davanti ai miei occhi.
Non stupitevi, uso molte parolacce, ma solo perché in fondo sono fragile, lo ammetto!
Comunque,ritornando a Michele è il mio vicino di casa, nonché odiato ragazzo sin da quando, due anni fa, ho deciso di trasferirmi qui. Io e lui siamo semplicemente…. Incompatibili? Si, forse, mia madre ci avrebbe definito così. Eppure, non è solo incompatibilità la nostra, è qualcosa di più potente, qualcosa chiamato ODIO.
Già, lo odio e probabilmente lo odierò sempre!
Non riesce a risparmiare qualche battuta di troppo e sa sempre come darmi sui nervi, per non parlare della sua incredibile bellezza che ogni volta mi fa perdere la testa…. ma che sto dicendo?!?
Penelope, ricordati che tu lo odi dal profondo del tuo cuore!!, mi ricorda saggiamente la mia coscienza.
Si, è vero, lo odio, ma in fondo è talmente bello che se fosse meno stronzo un pensierino ce lo farei anche. Insomma, pelle olivastra, occhi azzurri, capelli castano chiaro, alto, e magro ma dal fisico abbastanza tonico per via della palestra. Non sarebbe un sogno se avesse un carattere diverso? Certo, ma purtroppo non è così.
E’ noioso, odioso, crede che tutto gli sia dovuto, vanitoso, borioso, lunatico… ah, l’ho già detto odioso? Forse si.
Insomma, un vero e proprio incubo per me!
Comunque, è nella mia stessa classe, per cui devo essere come minimo tollerante, o meglio ancora, indifferente nei suoi confronti. Per questo, gli passo davanti senza degnarlo di uno sguardo (come faccio ogni mattina da circa due anni ) e lui (come ogni mattina da circa due anni ) mi si avvicina e comincia a camminare.
Vicino a me. Lui. VICINO A ME!!
Non riesco nemmeno a tollerarlo!
Comunque, cerco di non dargli peso, stringo i pugni e vado avanti come ho sempre fatto nella mia vita.
<< Che c’è Penny? Adesso mi eviti pure? >>
Ok. Come non detto, sarò ripetitiva ma… LO ODIO, Cristo Santo!!
<< E’ quello che faccio da due anni Michele, semplicemente ti ignoro >>, replico sperando sia l’ultima battuta.
<< Certo, mi sembra di parlare a una bambina. >>
No, decisamente non sarà l’ultima battuta, PER ORA.
<< Già, dato che sono una bambina, perché non mi lasci stare allora? >>, chiedo irritata di prima mattina, e non va bene questo!
<< Perché sai cara Penny – e mi si parà davanti, bloccandomi completamente la strada- le bambine da crescere mi piacciono molto >>, sussurra al mio orecchio facendomi sussultare improvvisamente. Il mio cuore batte furiosamente, non so cos’è questa sensazione, so solo che una volta sola l’ho provata nella mia vita, e non voglio più!
Cerco di scansarmi, ma invano perché lui mi blocca per i fianchi.
<< Allora? Non controbatti nemmeno? Molto strano, non è che hai la febbre? O forse, il gatto ti ha mangiato la lingua! >>.
Questo è troppo, adesso devo rispondere per forza.
<< A me, contrariamente a quello che puoi pensare, i bambini precoci non piacciono proprio, preferisco ragazzi seri e maturi >>, rispondo a tono, pregando affinché mi lasci in pace.
<< Già, è vero. Secondo le tue parole, hai già provato certe esperienze, ma sai, io non credo che tu non sia più vergine. >>
Rimango di sasso, non pensavo avrebbe tirato fuori quest’argomento adesso.
<< Adesso cosa c’entra questo? E comunque, sei libero di pensarla come vuoi >>.
<< Vedi, ti sei arresa. In questo modo, stai avvalorando la mia tesi: tu non hai ancora avuto nessun ragazzo, vero Penelope? >>.
Mi sta facendo incazzare, appena non la smette, per lui sarà la fine!
<< Vuoi per caso farlo con me? In questo modo, sicuramente, sarei capace di smentire ogni tua tesi >>,dico senza nemmeno riflettere su ciò che penso, trasformando subito in parole i miei pensieri improponibili.
<< Volentieri, anche oggi se concedi >>, risponde con gli occhi illuminati.
Assomiglia molto a Zero Kiryu quando Yuki gli offre il suo sangue *(scusate, vampiro-mania! Vedo e leggo di tutto sui vampiri, anche da prima che uscisse Twilight s’intende, anche questo tipo di manga *! )
<< Non se ne parla nemmeno Michele, almeno non oggi >>, dico cercando di prendere tempo. Non fraintendetemi, so che avrei potuto risparmiare il non oggi ma seguite il mio ragionamento: se gli dico no, penserà di avere ragione ed io non voglio che lui lo pensi! Quindi, sto cercando di prendere tempo nella speranza che lo dimentichi!
<< Ok, allora facciamo tra una settimana, ti concedo anche il tempo di prepararti emotivamente allo splendore che vedrai, e credimi, sarà molto >>, dice sogghignando e lasciandomi lì come una stupida.
Mi ha fregato, Michele Urbetto mi ha fregato di nuovo. Michele Urbetto ha fregato me, Penelope Silicurrò. Di nuovo!
Non esito un secondo a prendere il telefono e chiamare Virginia sperando che sia già sveglia.
Uno squillo, due squilli,tre squilli…
<< Pronto Penny, dimmi tutto >>
<< Virgi mi sono messa nei casini con Michele, di nuovo! >>
<< Che hai combinato questa volta? >>
<< Io… ecco io….gli ho promesso…..che…ecco, io, tra una settimana…gli ho promesso che… io gli ho promesso che tra una settimana farò sesso con lui!! >>
Silenzio totale dall’altro capo del telefono. Ho paura.
<< Virgi, ci sei ancora? >>
<< CERTO CHE CI SONO MA COME TI E’ SALTATO IN MENTE DI DIRE A MICHELE UNA COSA SIMILE, SEI COMPLETAMENTE USCITA FUORI DI TESTA, FORSE? >>
<< Virgi, per me non sarà un problema fare sesso con lui, solo che prima devo trovare qualcuno pronto a ricordarmi come si fa! Sai, avendolo fatto solo QUELLA volta >>, dico distrattamente mentre un brivido mi percorre la schiena ricordando quel giorno. Una lacrima solca il mio viso mentre guardo un punto indistinto davanti a me. Sto per singhiozzare, non voglio, non per telefono con Virgi poi!
<< Comunque Virgi, adesso devo proprio andare, ci vediamo tra mezz’ora a scuola, ciao. Un bacio! >>, sibilo mentre un singhiozzo sfugge al mio controllo e stacco il telefono.
Pensare a quel girono mi fa ancora male, il dolore mi pervade completamente e una fitta al cuore mi coglie impreparata. Comincio a non vederci più bene, ad annaspare e indietreggio di colpo cercando qualcosa contro cui appoggiarmi. Trovo subito un muretto di fronte a casa mia, e allora mi lascio scivolare contro di esso e piango.
Piango cercando di ritrovare la serenità che ho perso, sperando di cancellare quei ricordi, di farli uscire con le lacrime, ma questo non succede, come al solito, del resto.
Ad un tratto, i miei occhi alabastro, vedono delle scarpe di fronte a me. Alzo lo sguardo e vedo lui, l’essere più bello della terra: Daniele Belgiovanni.

* * * Bullettina97’ s Corner * * *
Allora, salve a tutti, prima storia che pubblico su efp, spero che piaccia e per favore, non applicate il mutismo. Grazie mille a tutti, un bacio.
Bullettina97
  
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