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Autore: CABARETdelDIAVOLO    30/11/2010    5 recensioni
Salve a tutti, signori e signori, siamo qui con la nostra prima fan fiction ambientata proprio nel mondo di Harry Potter, che ci ha fatto sognare e divertire fino all’ultimo capitolo.
La storia è ambientata al sesto anno di Hogwarts, sono stati fatti alcuni cambiamenti,di fatti la storia è OOC per alcune cose, mentre fedele per altre.
Harry e i suoi amici, insieme ad altre tre ragazze tutto pepe conosciute al quarto anno scolastico, dovranno affrontare una nuova avventura, sotto la custodia di personaggi molto particolari.
Una storia fatta di amicizia, amore e fantasia, che porterà alla luce verità nascoste e…beh, non vi sveliamo altro! Leggete per scoprire il resto! Un caloroso saluto,
Il CABARETdelDIAVOLO
***
Genere: Avventura, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, Nuovo personaggio, Severus Piton, Un po' tutti | Coppie: Ron/Hermione
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto, Da VI libro alternativo
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Salve a tutti, signori e signori, siamo qui con la nostra prima fan fiction ambientata proprio nel mondo di Harry Potter, che ci ha fatto sognare e divertire fino all’ultimo capitolo.
La storia è ambientata al sesto anno di Hogwarts, sono stati fatti alcuni cambiamenti,di fatti la storia è OOC per alcune cose, mentre fedele per altre.
Harry e i suoi amici, insieme ad altre tre ragazze tutto pepe conosciute al quarto anno scolastico, dovranno affrontare una nuova avventura, sotto la custodia di personaggi molto particolari.
Una storia fatta di amicizia, amore e fantasia, che porterà alla luce verità nascoste e…beh, non vi sveliamo altro! Leggete per scoprire il resto! Un caloroso saluto, Il CABARETdelDIAVOLO.

Hide and Bleed

“La paura e l'oscura prigione della luce. Il coraggio è la chiave”

CAPITOLO 1

- Ronald, per l’amor del cielo, sbrigati! -
La voce acuta di Hermione Granger risuonò come un trillo nelle orecchie di un ragazzo dai capelli folti e rossi, il quale la incenerì con i suoi occhi grandi e azzurri come un cielo senza nuvole.
Lei, a sua volta, ricambiò lo sguardo in maniera penetrante e sbuffò sonoramente, scostandosi una ciocca castana dalla fronte e posizionando poi le mani sui fianchi esili.
- Se non ti muovi, perdiamo il treno! – disse lei, impaziente.
- Miseriaccia, Hermione, aspetta un secondo! Sai che mia madre è capace di mandarmi una strillettera se non la saluto prima di partire. – rispose lui, nervoso.
- Ma Ron, hai sedici anni, non due!
- Non lamentarti con me non è colpa mia! – sbuffò, scocciato – Dove sono gli altri? Sono già saliti?
- Sì, sono già sul treno. Stiamo aspettando tutti te, Ronald! – rispose la ragazza Grifondoro, dando un’occhiata all’enorme orologio appeso a pochi passi da loro.
- Mancano dieci minuti!
- Senti, inizia a salire, vi raggiungo subito, davvero. Ho qui la mia valigia, devo solo salutare i miei e poi sarò tranquillo fino a Natale…grazie a Dio. – disse il rosso, sospirando soddisfatto.
Hermione alzò un sopracciglio.
- Va bene, ma vedi di non rimanere a terra…io non torno indietro a recuperarti, sia chiaro! - La vuoi smettere di blaterare a vanvera? Inizia a salire ti ho detto! – sbottò il ragazzo, mentre Hermione lo guardò di sbieco.
- D’accordo, d’accordo – disse lei voltandosi e facendo ondeggiare la chioma folta e lunga fino a metà spalle – lo scompartimento è il numero 57. -
Ron annuì e vide la Granger sparire tra la folla ed intrufolarsi all’interno del treno color rosso porpora e blu notte.
Sospirò.
“Dove diavolo sono finiti?” pensò il ragazzo, guardandosi attorno: c’era un sacco di gente e la folla era davvero fitta.
Maghi e streghe più grandi salutavano i propri figli e nipoti, che avrebbero rivisto solo in occasione delle vacanze di Natale, un po’ come lui avrebbe fatto con la sua famiglia.
Con la coda dell'occhio notò due figure dall’aspetto molto particolare, ma poco visibili in faccia poiché coperte.
Erano vestite in modo un po’ bizzarro e tale cosa attirò l’attenzione di Ron.
“Certa gente dovrebbe davvero imparare a vestirsi” pensò il rosso tra se e se, accennando una risata di scherno.
Una delle due figure si voltò appena, scrutandolo con due grandi occhi verde smeraldo: essa si piegò leggermente di lato e sussurrò qualcosa nell'orecchio dell'altra figura, la quale si voltò verso il Grifondoro e fece un impercettibile cenno con la testa, in segno di assenso..
Weasley si sentì un po’ a disagio.
“Oddio, non mi avranno mica letto nel pensiero?” si chiese lui turbato, spostando lo sguardo per fare finta di nulla.
- RON! RON CARO!
Molly Weasley, accompagnata da Arthur, si precipitò sul figlio, travolgendolo con il suo solito caldo abbraccio materno.
- Mamma! Mamma soffoco… - tossì il rosso.
- Scusami – sorrise lei, prendendogli il pallido viso tra le mani calde – Hai preso tutto vero?
- Sì mamma – sbuffò Ronald, mentre il padre gli scompigliò i capelli – Ho preso tutto, ora per favore posso andare? Mi stanno aspettando! E faccio tardi! -
Molly annuì, baciandogli la fronte.
- Ci mancavi solo tu da salutare, scusa se ti abbiamo fatto aspettare - Arthur gli strinse le spalle con un braccio.
Ron sorrise.
- Non importa papà, va bene così! Ora scusate ma devo andare! – prese le sue valigie e si diresse verso il treno – vi voglio bene, vi scriverò.
- Aspetterò le tue lettere! Fate i bravi tu e i tuoi fratelli e prendete esempio da vostra sorella Ginny! – aggiunse la madre.
- Certo certo… – Ron scosse la testa.
“Se sapessero che peperino è Ginevra a scuola, cambierebbero idea di certo” pensò ghignando.
Salì, posizionandosi per un momento sulla porta: vide sua madre e suo padre salutarlo con la mano e lui rispose di rimando.
Poi voltò lo sguardo e notò con sollievo che le figure erano sparite.
Sghignazzò tra se.
“La gente ti sorprende ogni giorno di più!”
Riprese le valigie tra le mani e si diresse verso i suoi amici.

****

- Ma insomma, Ron, quanto ci hai messo?
Harry Potter, seduto accanto al finestrino un po’ opaco, osservò l’amico sistemare la sua valigia e sedersi, sbadigliando, in mezzo a lui ed Hermione, la quale leggeva un giornale, troppo rapita per ascoltare i due amici.
- Scusa ma i miei genitori non arrivavano più, sai che devo salutarli per forza… Mia madre non sopporta di avermi lontano fino a Natale e poi mi dovevano fare le solite raccomandazioni. – disse lui alzando le spalle.
Harry annuì comprensivo: ormai erano sei anni che conosceva i signori Weasley e anche nei suoi confronti, poco prima di partire, Molly e Arthur avevano mostrato affetto e preoccupazione, se Harry si fosse procurato il necessario e se stesse bene, augurandogli poi un buon viaggio e una buona permanenza a scuola…Beh, dopotutto era diventato come un figlio adottivo per loro, non fu sorpreso dal loro atteggiamento.
E fu felice per quello.
Ron, intanto, spostò lo sguardo, notando con suo piacere che i tre posti davanti a sé non erano liberi, bensì occupati.
- Ciao Ron, vedo che ti sei accorto che ci siamo anche noi! -
Fu la ragazza che si trovava nel mezzo a parlare…aveva dei capelli lisci e bruni che le arrivavano alle spalle, con qualche ciuffetto ribelle che le contornava il viso ovale.
Da questo spiccavano due grandi occhi grigi, i quali cambiavano colore a seconda dell’umore e delle sensazioni, ma solitamente mantenevano una sfumatura stabile che ricordava un mare in tempesta; aveva una bocca rosea e sorridente.
Il suo viso aveva una bellezza particolare, quasi mistica; non era molto alta ma era comunque ben proporzionata.
- Christine! – sorrise Ron – Klarissa! Eris! Finalmente siamo di nuovo tutti assieme! – disse soddisfatto il rosso.
Dal quarto anno, ad Hogwarts, erano arrivate tre ragazze tutto pepe, con le quali Harry, Ron ed Hermione avevano legato ed erano riusciti a stabilire un solido gruppo formato da sei persone.
Tutte e tre di sedici anni, le ragazze erano riuscite a farsi amici tutti i Grifondoro, ma anche a guadagnarsi disprezzo da parte dei Serpeverde, come la tradizione era solita volere. Fu un’altra delle tre a rispondere al ragazzo dai capelli ramati.
- Già e anche quest’anno i Grifoni vinceranno la coppa delle case – rispose sicura di se e soddisfatta Eris, legandosi i capelli biondi e lunghi in una coda alta che le ricadde gentile sulla schiena.
I suoi occhi ambrati spostarono lo sguardo fuori dal finestrino e le rosse labbra si incresparono in un sorriso. Non vedeva l’ora di tornare ad Hogwarts a divertirsi con i suoi amici e perfezionare al massimo le sue potenzialità.
Si sistemò meglio sul sedile, accavallando le gambe, magre, messe in risalto da un paio di jeans blu, coprendosi poi le spalle con un maglioncino dello stesso colore dei suoi occhi.
- Fa freddo o sbaglio? – domandò curiosa, l’ultima delle tre ragazze, sistemandosi meglio gli occhiali dai bordini neri.
Si massaggiò la testa bruna, folta di capelli castani scuri e lisci, non troppo lunghi.
I grandi occhi neri di Klarisse si spostarono interrogativi sui cinque amici, i quali la fissarono e annuirono un po’ preoccupati.
- Non temete, ragazzi, questa è una zona fredda…se ben ricordo, tre anni fa esatti, siamo stati invasi dai dissennatori, proprio qui vicino… -
Harry impallidì.
- Grazie Hermione – riuscì a dire.
Lei lo fissò cupa.
- Scusami… -
Lui scosse la testa.
- Fa niente. -
Hermione accennò un sorriso, mentre Harry guardò distrattamente fuori dal finestrino, appannato da uno strato di vapore che rendeva il paesaggio esterno opaco e senza vita.
Fu un viaggio abbastanza tranquillo, fatto di chiacchierate, silenzi e anche di dormite.
- Ragazzi, ci siamo quasi! – Eris, soddisfatta, prese la sua giacca – ci conviene muoverci! - Gli amici annuirono e la imitarono, coprendosi bene e iniziando a recuperare le proprie cose.
Dopo pochi istanti il treno si fermò e una massa di maghi e streghe di giovane età scese dai vagoni, pronta ed entusiasta per un nuovo anno ad Hogwarts.
- Toh guarda chi c’è, san Potter e i suoi amichetti. -
Erano appena scesi dal treno quando, a pochi metri da loro, videro un ragazzo dai capelli color del grano e gli occhi di ghiaccio che li fissava in tono di sfida e lieve disgusto.
Draco Malfoy era accompagnato da altri quattro ragazzi, ovvero Pansy Parkinson, Blaise Zabini, Tiger e Goyle.
- E io che speravo avessi deciso di non frequentare più la scuola…sai, vista la tua “immensa popolarità” di mago sfigato, non vorrei che non ti trovassi a tuo agio… – continuò il Serpeverde, emettendo ogni parola con un accento sempre piu’ ironico – non è vero…sfregiato? – ghignò Malfoy.
Harry lo fissò con disprezzo.
- Ragazzi! – Christine si posizionò davanti agli amici con le mani sui fianchi - ma non sentite anche voi un ronzio tremendo? Dio quanto è fastidioso... – fece una smorfia con le labbra - sembra quasi.....quasi...malfuretto.... – continuò la Grifondoro in maniera teatrale - ah! ma è lui!Scusa essere cerebralmente simile a un troll di montagna, stavi dicendo qualcosa?! – chiese lei con un ghigno stampato in faccia.
-
Draco sgranò gli occhi incredulo, indietreggiando.
- Prova di nuovo a dare fastidio a qualcuno di loro e giuro che te la vedrai con me…e ora smamma, Malfuretto! -
Draco aprì un paio di volte la bocca, guardando i suoi amici.
Fu la ragazza dai capelli a caschetto a parlare.
- Beh Potter – disse la Parkinson – complimenti per la guardia del corpo! Vieni via Draco, non perdiamo tempo con questi qua, andiamo, ho fame! – lo prese per mano e insieme agli altri tre si recarono verso il castello.
Harry puntò lo sguardo sull’amica Grifona che alzò i pollici.
- Non c’è di che! – rise lei.
- Non mi ricordavo di queste tue potenzialità propense ad una possibile aggressione mentale a Malfoy – disse Klarissa, mettendole una mano sulla spalla.
- Klari per favore, parla come mangi! – la ammonì Eris, sbuffando.
- Oddio ti sei guadagnata la mia stima più totale – disse Ron tutto contento – cioè, non che prima non ti stimassi eh! -
Christine rise.
- Beh ormai è risaputo che Malfoy di te ha sempre avuto un po’ timore! – intervenne Hermione ammirata – Dai andiamo, la cena ci aspetta! -
- Penso che dopo stasera il furetto andrà in giro con venti scorte – disse Ron soddisfatto mentre si avviavano verso l’entrata del castello.
Christine rise di nuovo.

****

Il banchetto della prima sera ad Hogwarts, come al solito, era paragonabile ad un pranzo nuziale o qualcosa di simile.
Gli studenti, affamati, osservavano le deliziose pietanze presenti sui vari tavoli, pronti a saziarsi.
Fu poco prima dell’inizio della cena che si udì un tintinnio proveniente dal tavolo principale: un mago anziano, dallo sguardo comprensivo, accentuato da un paio di occhiali a mezzaluna, si alzò in piedi, sistemandosi appena la lunga barba argentata.
Calò il silenzio.
- Buona sera a tutti – sorrise Albus Silente – Ora, prima di iniziare il nostro profumato ed invitante banchetto, vorrei solo darvi il benvenuto per questo nuovo anno ad Hogwarts, specialmente agli studenti del primo anno.
Ci fu un modesto applauso, che partì proprio dallo stesso preside.
- Inoltre, volevo informarvi che quest’anno c’è stato nuovo acquisto nel campo insegnanti per il posto di Difesa contro le Arti Oscure – continuò Silente, in un secondo momento – Arriverà a momenti ma potrete farne conoscenza solo domani, direttamente a lezione. -
Partì di nuovo un applauso, mentre gli studenti si guardavano incuriositi sul chi potesse essere il nuovo professore.
- Ehy, voi sapete niente? – domandò Ron curioso.
Tutti, Hermione compresa, alzarono le spalle, scuotendo la testa.
- Non è ho idea – commentò Eris, dubbiosa.
- Bene – aggiunse poi il preside - i vari avvisi, saranno poi appesi in bacheca principale e comunicati, in caso di maggior importanza, al banchetto serale! Per il momento, buon appetito e serata a tutti!
Seguì un altro applauso.
Il preside si risedette e tutti i vari ragazzi e ragazze cominciarono finalmente a mangiare. - Ronald, sei un bufalo! – sbuffò Hermione, mentre Christine e Eris ridevano divertite.
- In effetti, dovresti darti una regolata – disse Klarissa, annuendo.
- Ma ho fame! – commentò il rosso a bocca piena.
- Ronald, per l’amor di Dio, chiudi la bocca! Che schifo! – Hermione si coprì gli occhi.
Harry rise di gusto.
- Dai lasciatelo stare, siete assillanti. -
- Come sarebbe assillanti? – Hermione parve offesa – Il tuo migliore amico mangia come un elefante e tu lo difendi pure? -
Harry ghignò.
- Certo, o non sarei il suo migliore amico. -
Ron assunse un espressione soddisfatta.
- Comunque – continuò Potter, scrutando gli amici con i suoi grandi occhi smeraldini – avete idea del “nuovo acquisto”? Come sarà? -
- Secondo me sarà un professore su per giù sulla cinquantina d’anni – buttò lì Klarissa.
- Magari è una donna tipo la Mc Granitt – aggiunse poi Christine con un sorrisetto – In tal caso, mi piacerebbe molto… -
- Solo perché tu sei la sua cocca! – intervenne Eris, facendole il verso.
- Da quanto ne sappiamo noi, si chiama Kris e ha un assistente di nome Rox! – dissero due voci accanto al gruppo.
I due gemelli Weasley li fissarono divertiti.
- Ciao Fred, ciao George! – sorrise Christine.
Essi fecero un cenno con la mano.
- Kris e Rox? – domandò Harry.
- Allora sono due uomini! – aggiunse Eris tutta eccitata – chissà come saranno! -
- Non li abbiamo visti! – disse Fred, scompigliandosi un po’ i capelli ramati -abbiamo solo sentito la Mc Granitt e Silente parlare, ma niente di che. -
- Beh , domani mattina lo scopriremo. – disse infine Hermione.
Tutti annuirono e continuarono a mangiare.
Alla fine della cena, l’ampia massa di studenti si recò con cautela nelle rispettive stanze: erano tutti morti di sonno e avevano davvero necessità di riposarsi.
Il gruppetto si stava avviando verso il dormitorio di Grifondoro quando, *SBAM!
Ron andò a sbattere contro qualcosa, cadendo maldestramente all’indietro; alzò appena gli occhi, incontrando un familiare bagliore verde menta che lo osservava curiosamente.
Il ragazzo non riuscì a proferire parola, mentre i suoi amici guardavano la scena praticamente imbambolati.
- Tutto a posto? – chiese la figura davanti a lui.
- I-Io…s-sì – farfugliò il rosso.
- Andiamo, ci stanno aspettando! - disse un’altra voce che spuntò all’improvviso e stavolta fu un bagliore blu mare ad invadere le pupille un po’ dilatate di Weasley.
- Arrivo…- la figura spostò di nuovo lo sguardo su Ron - Buona serata – sorrise,sparendo insieme all’altra, allo svoltare del corridoio.
- Ron, stai bene? -
Hermione gli tolse la polvere dalle maniche della maglietta.
- Ma chi erano? -
- Io non..non ne ho idea – tutti parvero confusi.
- Domani mattina ci pensiamo, ora andiamo a dormire sono stanca – sbadigliò Christine, stropicciandosi gli occhi.
I sei amici si recarono verso la sala comune rossa oro, troppo stanchi per pensare.
Avrebbero risolto il mistero il giorno dopo.

****

In un ufficio spazioso, ben ordinato e piuttosto illuminato da candele di ogni genere e misura, un gruppo di persone osservava incuriosito il preside di Hogwarts, il quale spostò lo sguardo da Fanny, la splendida fenice rossa che sempre pareva essere complice di ogni sua azione, ai professori.
- Dove sono? – domandò incuriosita la Professoressa Sprite, spostando gli occhietti neri dalla porta d’entrata a Silente.
- Arrivano. – sorrise Albus.
TOCTOC
Il preside guardò la sua collega e poi fece un cenno con la testa. - Avanti! -
La porta si aprì e due personaggi fecero la loro entrata, lasciando tutti quanti con il fiato sospeso.
Silente non smise di sorridere e guardando tutti attraverso i suoi occhiali a mezzaluna, disse:
- Lasciate che vi presenti la nuova professoressa di difesa contro le arti oscure, Kristal Banshee…e sua sorella, Roxanne. -
E solo dopo pochi istanti, tra il mormorio sorpreso dei vari docenti, si potè udire con chiarezza una frase, pronunciata con asprezza e davvero poco entusiasmo.
- Che cosa?! -

***

Speriamo con piacere che abbiate gradito questo capitoletto, il primo di una lunga serie xD
Per ora si tratta di capitoli un pò descrittivi ma si inzierà anche a ridere non preoccupatevi xD
A presto, CABARET del DIAVOLO.
  
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