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Autore: CUCCIOLA_83    28/11/2005    5 recensioni
Cosa succede nella mente di una persona sconvolta da una pozione di sua invenzione? quali pensieri quali forze lo posso spingere a fare qualcosa di orribile? Questa ff è scritta con una tecnica nuova per me, le ripetizioni sono volute per rimacare la pazzia che avanza. spero che vi possa piacere, per capirla meglio è bene leggere prima il diario dimenticato.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Severus Piton
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dolore, tanto dolore. Poi un fuoco si accende in me. Quella pozione simile a delle fiamme liquide scivola giù nella mia gola fino ad arrivare allo stomaco. Da lì si propaga fino al mio cervello. Ormai non sono più padrone del mio corpo, posso solo eseguire, come un burattino. No, non sto parlando della maledizione imperius o di qualche altro strumento del male creato chissà quanti secoli prima, questo è frutto della mia mente, del mio ingegno e forse, perché no, della mia pazzia.

Sento una rabbia in mensa propagarsi in ogni fibra del mio essere, come resistergli? No, non posso, o forse non voglio resistere all’odio, in fondo, l’odio ha sempre fatto parte della mia vita, ma quello che provo in questo momento è ben diverso da quello che avevo conosciuto fino a questo momento. È intenso, molto intenso, è fonte d’energia ma allo stesso tempo mi consuma velocemente.

Devo fare del male, devo colpire. Ma come? Quando? Chi?

Ogni sintomo di gioia e felicità mi causa atroci dolori, non sopporto le risate. Zitti! State zitti! Non capisco cosa mi succede, so solo che devo fare del male, uccide se necessario, devo, solo così il dolore cesserà.

****

Nessuno si è accorto di niente, nemmeno Silente, sono bravo ad ingannare non c’è che dire. Il dolore non è cessato, continua a consumarmi, sento che ogni giorno che passa s’impadronisce sempre di più della mia mente. Mi controlla, mi usa a suo piacere, sono lo schiavo dell’odio, del dolore. Perché non mi ribello? Perché non riprendo possesso della mia mente? Semplice, non voglio, mi sento bene così. La mia natura malvagia è la mia natura. Silente crede davvero che io sia cambiato? Lo credevo anche io, quella pozione mi ha rivelato per quello che sono davvero, devo essere fiero di me e delle mie doti di pozionista, il ministero mi aveva commissionato una pozione che rende invisibili? Io invece ho inventato una pozione che tira fuori il vero lato di una persona. No, non parlo del Veritaserum, questa è molto meglio, mi fa sentire finalmente me stesso.

Gli alunni mi odiano, perfetto, l’odio mi fa davvero sentire bene, il dolore che provano le altre persone mi da forza, devono soffrire tutti, così che io possa trarne piacere, un piacere infinito.

Nessuno si deve accorgere di questo cambiamento, non ancora, non adesso, è presto per rivelarmi.

****

Silente sospetta, lo sento, lo percepisco dal suo sguardo. Ha capito che sono di nuovo me stesso. Devo cercare di non farmi scoprire, è importante che Silente non sappia, non deve sapere, nessuno deve sapere.

Devo fare del male, uccidere gli animali nella foresta proibita non mi bastano, devo vede il terrore negli occhi di qualcuno. Voglio sentire la sua paura, così che mi possa nutrire di essa. Ho bisogno del profumo della paura, del terrore. Odio, l’odio mi pervade, e mi piace. È la mia fonte di vita, lo so, solo l’odio mi fa stare bene.

****

No! Non posso!! Devo resistere! Io non sono cattivo! Ho bisogno d’aiuto. Devo combattere questa cosa che mi sta succedendo, Silente ha sempre creduto in me, non lo posso deludere. Mi ha salvato da Azkaban, sarei morto se non fosse stato per lui.

Devo reagire! Non voglio fare del male a nessuno. Non devo e non posso.

No! Ci mancavano solo loro. Cosa ci fanno Remus e Tonks qui a Hogwarts? Sento che si sta rimpadronendo della mia mente. Tutta questa felicità mi fa male! È insopportabile, ho bisogno d’aiuto, basta!

****

Troppo amore, troppa felicità intorno a me. Devo fare qualcosa. Dolore, odio, paura, ecco di cosa ho bisogno.

Guardali lì tubano come due colombi. Il loro amore è nauseante. Mi causa atroci dolori, non li sopporto. L’amore che si respira qui a scuola mi uccide, lo sento. Solo l’odio, il dolore, la paura possono guarirmi, lo so. Ma nessuno deve scoprirlo. Devo agire nell’ombra.

Sono troppo furbo per loro. Nessuno sospetta.

Remus mi sbatte in faccia la sua felicità, lo so, si diverte a torturarmi. Continua pure lurido lupo mannaro. Ride bene chi ride ultimo, la tua felicità si trasformerà presto in pura disperazione, goditi il tempo che ti concedo con la tua piccioncina, presto molto presto la disperazione che ti causerò mi renderà invincibile.

Devo agire con cautela. Nessuno deve sapere. Nessuno lo saprà.

****

Devo agire. Devo farlo.

Silente sospetta, orami ne sono più che certo. Devo aspettare.

Amore, troppo amore in questa scuola. Devo fermarli o mi uccideranno. Devo uscire da questo ufficio, sto impazzendo con tutte queste smancerie.

Bravo Severus. Sei stato davvero bravo, la scusa della ronda notturna è stato un colpo di genio. Sono un genio. Finalmente libero. L’aria qui sembra più leggera è fresca. I corridoi di notte sono un toccasana per le mie membra consumate dallo schifosissimo amore che emanano quei due.

La loro camera. Sento il loro fetido sentimento anche qui fuori. Presto però sarà tutto finito. Sarò io l’autore della vostra fine.

Eccoli, guardali come sono schifosamente felici. Godetevi questi momenti.

No, non può essere. Devo parlare con Silente. Non può essere.

****

Non può essere vero. Devo agire prima che questa previsione si avveri. Non sono in grado di sopportarli qui a Hogwarts per un anno intero, o forse più. Silente ha capito. Ma io sono più furbo di lui, l’ho ingannato ne sono certo. Stupido vecchio non scoprirai mai la verità, almeno fino a quando non sarò io a rivelarla al mondo intero.

Devo porre fine a questa cosa prima che questa cosa ponga fine a me.

Ho bisogno di uccidere, di torturare. Devo provocare dolore. La foresta è il luogo ideale per saziare almeno in parte il mio bisogno. Ma serve qualcosa di più forte, molto più forte.

Escogitare un piano d’azione. Così che nessuno mi possa scoprire. Agire quando nessuno se lo aspetta. Sarò silenzioso come la notte, veloce come un fulmine, ma tremendo e inesorabile come solo la morte sa essere.

È deciso. Agirò. Presto, molto presto sarò libero. Solo uccidendo lo sarò di nuovo.

La mia vittima prescelta è ignara di tutto. Ma ben presto saprà, e quando saprà, sarà troppo tardi per fuggire.

Agire. Nessuno deve sapere. Nessun lo saprà fino a quando non sarà troppo tardi.

****

Che qualcuno fermi questa follia. La follia orami è entrata in me.

Aiuto ho bisogno d’aiuto. Ma nessuno può aiutarmi perché nessuno sa. Sento che la mia parte razionale è debole. Io sono debole.

Sto soccombendo all’inesorabile. La fine è vicina. La mia fine è vicina. La sua fine è vicina. E io non posso impedirlo.

Sono debole per impedire che accada.

È la fine. Lo so, lo sento. È la fine. È tutto finito.

****

È tutto pronto. I dettagli sono quasi sistemati. Presto potrò agire. Sento già il dolce profumo del vero terrore, della paura.

Finalmente potrò sfoderare tutta la mia potenza, tutto la forza che per mesi ho tenuto nascosta come un tesoro prezioso. Un tesoro tutto mio.

Nessuno sospetta, anche Silente sembra non sospettare. Sono libero di agire. Il momento giusto arriverà.

Devo sceglierlo con cura il momento giusto per far si che tutto sia perfetto. Voglio che tutto sia perfetto e tutto sarà perfetto. Nessuna sbavatura per compiere la mia opera.

****

L’ombra mi circonda. Sono pronto per agire. Il momento è perfetto, per la mia perfetta opera.

È stato facile terrorizzare quel sudicio elfo domestico, ma non è niente messo a confronto con quello che sta per accadere.

Uno spiraglio di luce entra dalla porta aperta. Ecco la mia ignara vittima. Si avvicina. Non sa che sono qui, non sa quello che le sta per accadere.

Mi muovo con il favore delle tenebre, mi avvicino a lei, la osservo. È tranquilla ma ancora per poco. Le sfioro i capelli. Ecco inizio a sentire un flebile tocco di paura. Nessuno entrerà qui fino a quando non avrò finito. Sei la mia vittima, la prescelta tu che hai scelto un lupo mannaro come compagno, peccato che non potrai vivere abbastanza a lungo per sapere cosa vuol dire vivere davvero con un essere come quello.

O sì ecco ora lo sento, il dolce profumo della paura, è una fragranza così intensa, rinfranca il mio spirito provato da troppo schifoso amore subito nei giorni passati.

Hai paura, e fai bene ad averne, supplicami, ti prego supplicami di lasciarti andare. Non puoi ribellarti, il terrore che provi ti paralizza, ogni tuo muscolo è completamente sucube del terrore. Le mie parole ti feriscono lo so, ti fanno male perché sai che in fondo ho ragione, il tuo compagno è uno sporco lupo mannaro, un essere ripugnante, un assassino.

Sì, insultami pure, non mi ferisci minimamente, sono immune alle tue parole. Hai coraggio devo ammetterlo, anche di fronte all’inevitabile riesci comunque ad avere una tua dignità.

La mia bacchetta è sempre più vicino al tuo viso, e poi giù vicino al cuore, lo stesso che tra poco finirà per sempre di battere.

Piangi pure, disperati. Tutto questo non fa che accrescere il mio piacere.

Dolore, disperazione, paura. Sento il vostro inebriante profumo invadere il mio corpo ora sono forte, davvero forte.

Ti finirò qui, su questo letto dove pensavi di passare tanti momenti eccitanti e piacevoli. È finita, esala l’ultimo respiro così la mia impresa sarà completa.

Un urlo.

****

Cosa mi è successo? Perché non riesco a muovermi? Ma certo, tu schifoso lupo mannaro, mi hai immobilizzato, ma non riuscirai a fermare la mia opera. Lo so vorresti uccidermi ma non ci riuscirai mai.

Sono troppo furbo per tutti voi.

Bene. Sento tanto odio nei miei confronti, questo mi rende felice, l’odio mi esalta mi rende forte, ma tu questo non lo puoi sapere. Nessuno lo sa, solo io conosco la fonte della mia forza.

Non mi avrete mai. Nessuno mi fermerà.

Odiami. Tutti mi devono odiare più mi odiano più sono forte. Vuoi uccidermi vero? Lo sento tutto questo mi eccita.

Ma che grand’uomo che sei non vuoi farti vedere dalla tua amata mentre ti sporchi le mani con il mio sangue. Stupido sentimentale.

Odio, dolore, disperazione, amo questi sentimenti.

Devo finire la mia opera voglio ancora sentire odio, dolore e disperazione voglio stordirmi ancora con i loro profumi. Devo uccidere.

Uccidimi se ne hai il coraggio, sento il tuo disprezzo ma tu non puoi immaginare il mio nei tuoi confronti. Devo, voglio ucciderti con le mie mani, voglio uccidervi tutti con le mie mani.

Cosa succede? No! Compassione! Veleno per me.

Vattene stupido vecchio lasciamo compire la mia impresa, questo babbeo non sa uccidere io sì, solo io sono in grado di uccidere, torturare e trarne un piacere immenso.

Smettila! Compassione, no! Basta!

Taci! Tu non sai niente di me, io sono crudele, la pozione è stata una benedizione per me. No! Non voglio guarire, non c’è niente da guarire!

Ma cosa..

Buio. Tanto buio in torno a me.

****

Dove sono? Non riconosco questo posto.

Silenzio, tanto silenzio nell’oscurità.

Sento delle voci, ma non vedo persone intorno a me. Mostratevi. Fatevi vedere in faccia, se ne avete il coraggio.

Lacci stringono le mie braccia e le mie gambe. Vigliacchi! Affrontatemi da veri maghi se ne avete il coraggio. Ma voi non avete coraggio, non quanto me, io sono invincibile.

Uccidere devo uccidere, così sarò libero.

Non potrete tenermi qui per sempre, riuscirò a liberarmi e allora vi ucciderò tutti. Tutti soccomberete alla mia potenza.

Chi siete? Cosa volete farmi bere? No non berrò mai i vostri intrugli.

Buio. Tanto buio intorno a me.

****

Cos’è successo? Non ricordo nulla. Ricordo solo tanto dolore e, tanta paura intorno a me. Occhi spaventati che mi fissano, e poi occhi carichi di odio. Una bacchetta che mira al mio cuore.

Tanta oscurità e tanto dio.

Delle persone a turno mi fanno bere strane pozioni senza spiegarmi il motivo. Non mi posso ribellare, i miei polsi e le mie caviglie sono legate.

Ma cos’ho fatto di così tremendo per meritarmi questo?

Cos’è successo?

****

Liberatemi! Vi ordino di liberarmi.

Quando sarò libero subirete le mi ire. Nessuno sopravviverà al mio passaggio. Saranno morti lente e dolorose così che io possa trarne maggiori benefici e piaceri.

È solo questione di giorni. Nessuno potrà fermarmi.

Ho bisogno di odio, terrore e dolore, qui non c’è traccia di odio, terrore e dolore. Devo nutrirmi per poter vivere.

La testa mi esplode, devo uccidere! Devo provocare dolore oppure morirò.

****

La mia testa! Qualcuno la faccia smettere di pulsare. Il dolore è insopportabile. Aiutatemi!

Nessuno mi spiega perché mi trovo in questo posto, nessuno mi spiega perché devo bere quella pozione.

Devo sapere cos’ho fatto. Sono sicuro di aver fatto qualcosa di terribile ma non riesco a ricordare cosa.

Prima l’oscurità mi avvolgeva, poi uno spiraglio di luce. Capelli lunghi e rosa, una mano li sfiora. La mia mano. La porta è sbarrata, gli occhi sono sempre più terrorizzati, si allontanano da me ma senza riuscirci. Sono completamente schiavo di una forza immensa che controlla ogni mio gesto.

Ora ricordo. Sono stato io. Io ho provocato tanto dolore, tanta disperazione.

Come ho potuto? Io non sono così. Non sono così!

Voglio morire, solo così potrò espiare le mie colpe. Non c’è altra soluzione.

Basta non voglio più bere quella pozione. Voglio solo morire.

****

Non ho più la forza di fare niente. Sono un peso morto buttato su un letto.

Quello che ho tentato di fare è mostruoso. Come ho potuto fare una cosa del genere? Silente aveva fiducia in me e io l’ho tradito così. Non merito di vivere qui.

Non merito di vivere e basta.

Spero che la morte mi raggiunga. Ho deluso tutti, soprattutto me stesso. Io non sono così o almeno lo credevo.

Sono un essere orribile. Credevo d’aver chiuso per sempre con quella vita e invece ci sono ricaduto.

Non merito di vivere.

Buio.

****

Una pozione. Tutto questo a causa di una stupida pozione inventata da me, oltretutto per errore.

No, non può essere stato tutto a causa di una pozione.

Alla base di tutto c’è sicuramente dell’altro. Il rancore e l’odio che sentivo erano reali. Troppo reali.

Ne sono certo, alla base di tutto c’è il rancore verso Remus.

Visita inaspettata. Ma cosa ci fa lei qui? Dopo tutto quello che le ho fatto è qui davanti a me.

Non ho il coraggio di guardarla negli occhi. Sento ancora il suo disprezzo. Probabilmente non le passerà mai, e la capisco. Se io non riesco a perdonarmi perché dovrebbe farlo lei?

Merito il suo disprezzo e quello di tutti gli altri.

No, non mi devi compatire. Ti prego non mi compatire così, dovresti odiarmi, colpirmi, uccidermi per quello che stavo per farti.

Devo andarmene da questa scuola. Devo andare lontano, molto lontano da qui.

Solo così potrò lasciarmi tutto alle spalle.

Fine

   
 
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