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Autore: Mizar    01/12/2010    7 recensioni
Disperazione, rabbia, rivalsa, perchè fa male vivere nell'ombra...
Raccolta di drabbles scritta per il contest "titolo unico -seconda edizione"
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bartemius Crouch junior, Percy Weasley, Regulus Black
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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DISCLAIMER: Harry Potter e tutti i personaggi della saga sono di proprietà di JK Rowling e di chiunque ne possieda i diritti. Questa storia non ha alcun fine di lucro, né intende infrangere alcuna legge su diritti di pubblicazione e copyright.



Nella tua ombra



A mio padre
Bartemius Crouch junior



Invecchierai senza cambiare mai,
perdonerai a tutti ma non a me
Ti aspetterai, come tuo solito, che dia sempre il meglio e non ti
parrà mai abbastanza ciò che riesco a fare.
Diventerai ancora più potente e vederti sarà quasi impossibile.
Sentirò la tua mancanza, ma tu non ti ricorderai neppure che esisto.
Asciugherò le mie lacrime e ti dimenticherò.
Perché adesso ho trovato un altro padre.
Solo per lui sarò forte e perfetto, perché lui mi ha accettato.
Quando ci rincontreremo sarò invincibile e tu debole.
Piangi, padre, perché il giorno in cui finalmente ti ucciderò è molto vicino.



Addio
Regulus Black



Sbatti il portone giurando che non tornerai mai più.
Nel silenzio attonito che segue, si stempera la mia amarezza.
Fa maledettamente male sapere di non essere all’altezza del tuo amore.
Io sono sangue del tuo sangue, ma mi hai barattato con quello
squallido Babbanofilo di Potter.
La rabbia monta.
Ti odio Sirius, perché tu sarai libero, mentre io pagherò i tuoi
colpi di testa.
Avrò una catena in più a stritolarmi il cuore e dovrò asservirmi,
ancora una volta, al nostro cognome.
Sarò solo su questa strada buia mentre tu, che mi hai sempre promesso
protezione, ti dimenticherai di me.



Sette meno uno
Percy Weasley



“Capelli rossi e vestiti di seconda mano, è un Weasley!”
“Troppi figli per un solo stipendio”.
“Se penso che lei era una Black…”
Ti odio, padre.
Odio quei bisbigli al nostro passaggio.
Odio le economie a cui ci condanni.
Odio i tuoi occhi stanchi e tuoi capelli sempre più radi.
Odio le tue vecchie giacche di tweed lise sui gomiti e quei maglioni
stinti che indossi ogni giorno.
Non voglio somigliarti.
Anche se i miei lineamenti riflettono i tuoi, come in uno specchio
del tempo, non accetterò il destino a cui ci hai costretti.
Sarò diverso e te lo dimostrerò.

   
 
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