"Ehi sorellona! E' pronto in tavola! Scendi a pranzo!"
"Un'attimo!" urlò una ragazza bionda, sdraiata sul letto a pancia in sù.
"Katieeeeeeeee!" strillò una donna, molto spazientita.
"Arrivooooo!" la bionda scese di corsa le scale.
"Allora, hai finito di leggere il libro? Voglio leggerlo anch'io!"
La ragazza aveva iniziato la lettura del settimo volume di Harry Potter la sera prima, una sera di fine giugno, dopo che gli ultimi invitati al suo compleanno degli 11 anni erano andati via, e la mattina l'aveva già concluso.
"Sì Camilla, te l'ho messo in camera tua. E non rompere!" disse la maggiore.
Katie e Camilla Johnson non sembravano affatto sorelle. La prima era alta, aveva i capelli biondi, la carnagione molto chiara e gli occhi castani, grandi e sognanti. La più piccola invece, di 9 anni, aveva la pelle olivastra come la cugina di suo padre, i capelli rosso fiammante ed era molto mingherlina.
"Ma alla fine muore tu-sai-chi vero?" chiese la piccola
"Ovvio! Harry Potter è il più forte. Io vorrei tanto essere una grifondoro!"
"Ma no! Io voglio essere una corvonero! Luna è troppo simpatica!"
La madre si lasciò scappare una risata, ma il padre guardava la figlia maggiore preoccupato.
Intanto, fuori dalla finestra, fuori dalla portata uditiva, qualcun'altro stava appresso alla casa, sghignazzando.
Quando si riprese, la figura notò che gli si era avvicinato un vecchio soriano striminzito.
"Che combinazione! Anche lei qui, professoressa McGranitt?"
Il gatto sparì, lasciando al suo posto un'anziana signora sulla settantina, dall'aria severa, che portava i capelli raccolti in uno chignon alto, un paio di occhiali e una veste verde scura, intonata al cappello.
"E come potevo non esserci, caro Potter?"
"Ha già recapitato la lettera?"
"No, lo farò tra qualche giorno. Ma se la immagina? Sarà così euforica il giorno in cui metterà piede ad Hogwarts... Ape frizzola?" domandò la donna cambiando completamente discorso.
"Grazie." accettò.
Harry Potter ebbe il netto dubbio che sull'ufficio del preside fosse stato fatto un incantesimo che invogliava alle api frizzole.
"Certo" disse Harry masticando. "che Kingsley ha avuto davvero un'ottima idea a far pubblicare le mie avventure nelle librerie babbane. Ai ragazzi mancava un po' di cultura."
"Già, e poi anche i Nati Babbani, come Katie, possono arrivare al castello già informati sulle basi della storia del mondo della magia."
"Un'infarinatura per poter saltare le lezioni di Ruf?" scherzò l'auror.
"Signor Potter!" esclamò indignata la professoressa, per poi mettersi a ridere anche lei.


~

Congratulazioni!
Siamo lieti di comunicarle che lei è stata accettata alla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts.
Le è stata consegnata in allegato la lista di materiale che le servirà per il suo primo anno.
La aspettiamo con molto piacere.
Cordialmente,
la preside,
Minerva McGranitt

"Mammaaaaaaa! Mi è appena arrivata una lettera di... Hogwarts!" strillò la bionda.


~


"Katie Johnson!" esclamò la voce dell'insegnante che in una mano reggeva la pergamena, nell'altra il vecchio cappello rattoppato..
Katie fece qualche passo in direzione dello sgabello, e vi si sedette mentre il cappello parlante le veniva poggiato in testa.
"GRIFONDORO!" urlò questo eccitato.
Grida e applausi si levarono dal tavolo rosso-oro.
Sì, Katie si sarebbe sentita a casa, si sarebbe trovata nella casa del suo eroe.
Volse un'occhiata al tavolo degli insegnanti. C'era la McGranitt, c'era Ruf, c'era... c'era anche Hagrid, custode delle chiavi e dei luoghi ad Hogwarts.
Guardò il soffitto incantato. Sì, era tutto come se l'era sempre immaginato.

Angolino Autrice :D
Beh, vi piace? Io la trovo passabile, per cui ho deciso di pubblicarla. Ora tocca a voi dirmi cosa ne pensate! Mi aspetto tante recensioni!!!! :D