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Autore: FLPP    01/12/2010    0 recensioni
Fino a poco fa, erano capitoli di un'altra raccolta... adesso, diventano una raccolta a sé perché non mi piacciono nell'insieme di quella storia precisa, così penso sia meglio farne una a sé... buona lettura
Genere: Storico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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La prima cosa che Ku Gaoxin vide quella mattina, fu il lento sorgere del sole ad oriente che illuminava man mano il tempio dalle pareti dorate e poi le risaie in lontanza. Quella mattina, il precettore lo avrebbe portato nella sala del trono, a conoscere suo nonno Huang Di, una giornata che attendeva da molto tempo.

Huang Di era stato il primo imperatore a sconfiggere Chi You, inventore delle armi in metallo durante una battaglia propiziata dalla nebbia che aveva tenuto nascosto l’arrivo dell’esercito dell’Imperatore Giallo al suo nemico e nella quale era stato possibile orientarsi grazie ad uno strumento che indicava sempre la direzione del nord in ogni situazione.

L’arrivo del precettore, fece trasalire Ku, che non attendeva così improvvisamente l’eunuco della tribù degli Huaxia, prima che un sorriso apparisse improvvisamente sul suo volto dirigendosi verso il solo amico che avesse dentro quel palazzo troppo grande per un ragazzo di 10 anni.

“Oggi è il grande giorno, maestro” si limitò tuttavia a dire, prima di sorridere appena osservando l’inchino che gli veniva rivolto prima ancora che giungesse la risposta, troppo ragazzo forse per capire in pieno che se così non fosse stato, difficilmente il precettore avrebbe visto la fine di quel giorno.

“Così pare, Ku Gaoxin… oggi conoscerai l’uomo di cui un giorno dovrai ereditare l’impero e l’arte del comando, entrambe cose difficili da sopportare per uomini ben più anziani di lui. L’uomo che ha destinato me al tuo insegnamento - fu la risposta che venne finalmente pronunciata, prima di muoversi lentamente in direzione della porta che venne subito aperta da una coppia di eunuchi che non mostravano il proprio volto, mentre le guardie imperiali marciavano lentamente in tutto il lungo corridoio – sai che tuo nonno, è stato il primo ad usare la bussola in battaglia? E che ha creato questo utilissimo congegno, per poter mostrare sempre lo stesso lato delle sue statue sui carri durante i viaggi.” Venne piano piano aggiunto, continuando così la lezione anche durante questi momenti di movimento altrimenti silenzioso, prima di uscire allo scoperto ed apparire così la meraviglia del giardino curatissimo del palazzo imperiale, curato personalmente da altri eunuchi.

Un palazzo enorme, per una potenza ancora maggiore che aveva sconfitto grandi popoli in battaglie memorabili, pensieri enormi che schiacciavano il ragazzo durante questi opprimente silenzio.

“Maestro, ma se mio nonno ha fatto tutte queste grandi cose… perché gli altri bambini, non possono studiare insieme a me? Perché tutti noi dobbiamo studiare separati? Il sapere, è per tutti…” e non seguì altro a quella dichiarazione improvvisa, perché il precettore aumentò la sua andatura, così da arrivare prima al portone ed evitare una così difficile domanda, che presupponeva una risposta difficilmente spiegabile a chi era così piccolo e così ingenuo.

Arrivati davanti alla porta della sala del trono, altri eunuchi che non mostravano il proprio volto aprirono lentamente i portoni, mentre i soldati di scorta con i lunghi mantelli stavano immobili ad osservare davanti a loro in silenzio, senza notare apparentemente il ragazzo che entrava ma impedendo al precettore di entrare all’interno della sala. “Mi raccomando Ku Gaoxin, rispetta sempre la tua etichetta e ricordati che hai davanti la persona più importante e potente del mondo. Rispettalo sempre, provane stima ed ammirazione e non fare domande sconvenienti, ma rispondi a tutte quelle che ti farà. Così, avrai più possibilità di essere il suo erede. Cadi sette volte, rialzati otto.” Dopodiché, lo Huaxia si allontanò lentamente in direzione dei propri alloggi, fermandosi di tanto in tanto a controllare alle sue spalle quella sala, alla ricerca con lo sguardo di quel ragazzo cui voleva bene.

Ku Gaoxin, rimase qualche attimo immobile, passando dalla calda luce del sole al buio opprimente della sala del trono, prima di abituarsi all’oscurità che lo attanagliava lasciandoli addosso una sensazione di vecchiaia che lo prendeva, oltre che di mitico inaspettato.

“Vieni avanti, nipote… fatti vedere” furono le parole che uscirono improvvisamente dal trono, dove una figura anziana ed attenta osservava attentamente quel ragazzo, come se ne volesse scrutare ogni singolo pensiero ed ogni angolo recondito della mente. “Sì, Imperatore Giallo” fu la risposta improvvisa e quanto più possibile serena, mentre osservava attentamente quel trono sentendolo suo già in quel momento.

E quelli occhi, che avevano visto grandi battaglie e grandi vittorie, iniziarono ad osservare in ogni sua parte il volto del ragazzo, cercado sempre più di leggere i pensieri quasi. Era facile, in quel momento, capire perché Huang Di venisse ritenuto una divinità capace di grandi cose, oltre che un eroe per tutti i sudditi.

“Ku Gaoxin, tu sai chi sono io, vero? E sai quello che ho fatto e quello che ho inventato in passato, per ottenere i miei scopi?” lasciando poi il silenzio pesante dopo quelle poche frasi, in attesa di avere una risposta dal ragazzo che iniziò lentamente a meditare, attendendo il permesso di sedersi che arrivò poco dopo, permettendogli così di inginocchiarsi compostamente, prima di rispondere finalmente così “Tu sei Huang Di, Imperatore Giallo e signore delle tribù degli Huaxia e degli Hmong, colui che è riuscito a vincere le battaglie con il favore degli dei ed avendo modo di usare le armi moderne di battaglia, colui che ha sconfitto il mostro Bai Ze e che per primo ha mostrato sempre lo stesso volto della sua statua, indipendentemente da come il carro che la trasportava fosse curvato.” Tutto d’un fiato improvvisamente, lasciando poi che il silenzio tornasse per alcuni attimi nella sala, mentre il volto del vecchio imperatore veniva improvvisamente diviso da un sorriso che si formava lentamente sul volto.

“Noto con piacere che il tuo precettore, ti ha insegnato bene Ku Gaoxin… esatto, io sono tutto quello che hai detto e sono anche tuo nonno, non lo dimenticare mai. Ho voluto incontrarti quest’oggi, perché tutti i miei consiglieri insistono affinché io scelga il mio erede sul trono del nostro impero. Tu, sei di tutti i miei nipoti, quello che maggiormente mi assomiglia e che maggiormente ama come me, la cultura pur non sopportando che altri possano contendere il nostro primato. E, per questo motivo, io ho intenzione di scegliere te come mio successore – venne annunciato improvvisamente, seguito dall’ingresso nella sala di alcune guardie imperiali che iniziarono ad osservare attentamente il prossimo imperatore – a te, io lascio in eredità quello che da solo, ho saputo costruire e l’obiettivo di aumentarlo e migliorarlo dove ho sbagliato.”

Il silenzio che ne seguì, durò per molti minuti probabilmente, poiché il ragazzo divenuto futuro imperatore non era certamente capace di capire quello che gli era appena accaduto, mentre il saggio che sedeva sul trono all’epoca, attendeva una replica qualunque alle sue parole con pazienza che da un uomo con il suo potere, nessuno si sarebbe mai potuto attendere. Quando finalmente giunse la risposta, il silenzio era quasi palpabile ormai per tutti i presenti.

“Accetto, Imperatore Giallo. Prometto che sarò all’altezza della tua eredità e che migliorerò in tutto quello che potrò – inchinandosi poi lentamente dopo queste parole dette con serietà che nessuno si sarebbe atteso da quel ragazzo – ed adesso, chiedo quale è il tuo primo ordine per me, Imperatore Giallo.”

L’incontrò, ebbe termine poco dopo. Dopo alcuni mesi, Huang Di morì seduto sul suo trono, come avrebbe sempre voluto e Ku Gaoxin divenne così imperatore. Ricordò sempre le richieste di suo nonno, istituendo per primo le scuole cinesi e favorendo la diffusione della cultura. In onore del nonno, fece redigere il Bai Ze Tu, un libro illustrato nel quale erano contenuti tutti i mostri dell’Impero Cinese e sotto il suo Regno, la pace regnò sovrana per molto tempo.


Come ho scritto nell’introduzione, erano capitoli della raccolta “Parlando nel buio” che adesso, diventano capitoli di questa nuova raccolta per restituire interesse all’altra ritenendo io per primo questi racconti inferiori agli altri. Buona lettura

  
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