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Autore: Psicosis86    02/12/2010    3 recensioni
L'Amicizia. Un sentimento che ha provato anche Severus Piton. Prima con la sua amata Lily. Poi verso Albus Silente,l'unico a riuscire a vedere dentro di lui quando lui non lo permetteva. Eppure Severus ha perso entrambi anche grazie alle sue azioni sconsiderate. Ora due soli amici gli rimangono...Nella mente di Severus riaffiorano i ricordi di come li ha conosciuti e mentre riscopre dentro di sè l'amicizia verso di loro,capisce allo stesso tempo quanto gli sia impossibile aiutarli.
Genere: Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Lucius Malfoy, Narcissa Malfoy, Severus Piton
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Caro amico,cara amica...

Questa fan fiction mi è ronzata in testa per tutto il pomeriggio e alla fine ho voluto passar la notte a scriverla perchè sentivo che ne valeva la pena. Esplora i sentimenti di Severus verso due sue vecchi amici dei tempi della scuola,Lucius e Narcissa Malfoy. Spero vi piaccia e che mi facciate sapere i vostri pareri.


Era seduto al suo posto lungo l'enorme tavolo da pranzo del Maniero Malfoy. Di fronte a lui i padroni di casa,in uno stato in cui non li aveva mai visti prima. Attorno a lui gli altri Mangiamorte pasteggiavano con gli avanzi della cucina masticando rumorosamente e a bocca aperta. Severus trattenne a stento un espressione di disgusto mentre il suo sguardo tornava ai Malfoy. Lucius,di solito così austero e sicuro di sè,sembrava invecchiato di dieci anni. La barba di solito sempre perfettamente rasata,cresceva incolta e ispida mentre delle profonde borse sembravano cresciute sui suoi occhi. Draco accanto a lui sembrava una sua copia più giovane. I suoi occhi sembravano sempre pronti a bagnarsi di lacrime ma soprattutto erano segnati da una paura costante. Evitava se poteva gli sguardi di chiunque tranne quello dei suoi genitori e il suo,quello del suo Professore di Pozioni,che comunque non riusciva a reggere per molto. Narcissa poi...non l'aveva mai vista in quello stato. Era sempre stata una bellissima donna oltre che una delle poche persone con cui aveva condiviso una sincera amicizia quando entrò nella cerchia dei Serpeverde che dopo aver lasciato Hogwarts divennero i temuti Mangiamorte delle schiere di Voldemort. In quel momento sembrava il fantasma di sè stessa,pallida più del solito e con i capelli incolti quando prima li teneva sempre particolarmente curati. Cercava sempre di non perdere di vista suo figlio,provando a tendergli ogni tanto la mano cercando la sua. L'unica della famiglia a non sembrare affatto provata era Bellatrix. La stolta sorella di Narcissa sedeva accanto a loro e sembrava parlar da sola sottovoce come recitando un mantra..

"Lode al Signore Oscuro,la vittoria è vicina...Lode al Signore Oscuro..la vittoria è vicina..."

Il suo totale servilismo nei confronti di Voldemort non mancava mai di disgustarlo,anche perchè a differenza del suo era sincero. Non vi era dietro alcuna paura di esser uccisa,o nessun tornaconto come avveniva per la maggior parte degli altri Mangiamorte. Severus distolse lo sguardo da Bellatrix mentre servendosi delle posate,a differenza del resto dei Mangiamorte che lo circondavano,cercava di saggiar la consistenza del cosciotto di pollo che si trovava sul suo piatto. Non aveva comunque appetito. Lo sguardo tornò ai tre fantasmi che un tempo erano i Malfoy. E una sola parola gli folgorò improvvisamente la mente.

Amicizia.

Una strana parola se associata a lui. O ai Malfoy. Eppure...lui aveva avuto degli amici. Aveva avuto la migliore amica che si potesse desiderare,Lily Evans. Colei per cui ora era lì seduto in quel tavolo a rischiare la vita perchè il suo insopportabile figlio alla fine adempisse al suo compito di Prescelto. Un amica che lui aveva amato,di cui si era innamorato e che poi aveva stupidamente perduto lasciandola nelle braccia di quell'insopportabile Potter. Un amica di cui aveva causato la morte e di questo non si sarebbe mai perdonato.

Aveva avuto anche un amico. Una persona con cui non si sarebbe mai aspettato di condividere un amicizia. L'unico che riuscisse a penetrare quella maschera che da tanto tempo lui portava,l'unico che lo avesse visto piangere e provare quei sentimenti che di solito tratteneva dentro di sè. E un giorno lui gli aveva chiesto di ucciderlo. Non preoccupandosi di cosa lui ne avrebbe pensato,non considerando che la sua vita sarebbe stata un buco ancora più nero senza qualcuno come lui con cui confidarsi quando ne aveva il bisogno. E così Albus Silente era morto per sua mano e questo gli aveva permesso di riguadagnarsi la fiducia di quella feccia che un tempo erano i suoi compagni e che lui disprezzava nel profondo. Era morto senza sapere il vuoto che aveva lasciato dentro di lui.

E ora si trovava a fissare i Malfoy. Erano stati loro a portarlo su questa via,loro a introdurlo nella cerchia di Voldemort. Loro a convincerlo a scegliere quella via che Lily gli aveva sconsigliato e che non fece che allontanarlo definitivamente da lei. Eppure un tempo erano stati amici. Un ricordo si fece largo nella sua mente...

Era il quarto anno e si trovava in giardino,con il naso su un libro di Pozioni,intento a studiare le nuove formule che gli erano state assegnate in attesa del prossimo compito in classe. Era sempre stato uno studente laborioso a differenza dei tanti perdigiorno nullafacenti che imperversavano per la scuola e che facevano fiero sfoggio della loro totale ignoranza. Lily era sicuramente impegnata perchè non si era fatta vedere per tutto il giorno. Ne era dispiaciuto ma aveva deciso di gettarsi sullo studio e non pensarci. Si sarebbero sicuramente visti più tardi. Fu allora che l'odioso Potter e Black comparvero,seguiti da quello sporco ratto codardo di Peter Minius.

"Accio Libro!"

Il libro volò dalle mani di Severus riversando tutti gli appunti che aveva infilato tra le pagine sul prato del cortile. Uno degli stolti tiri mancini di quel lurido idiota. Potter teneva in mano il libro mentre Black rideva accanto a lui. Minius a sua volta rideva di rimando come si addiceva a un pusillanime leccapiedi come lui.

"Il nostro Mocciosus è anche un gran studioso. Voi Serpeverde non dovreste esser impegnati a azzuffarvi per capire chi di voi ha il sangue più puro?"

Black lo guardò con disprezzo.

"Patetici. Tali e quali ai miei. Così altezzosi e capaci di giudicare le persone solo dalla loro discendenza. Peraltro Mocciosus non è neppure un Purosangue,eppure guarda tutti con l'aria di chi si crede un nobile,come se lo fosse."

Severus ringhiò letteralmente,digrignando i denti e alzandosi di botto,bacchetta alla mano.

"Restituiscimi immediatamente quel libro,Potter!"

James esplose in una risata sprezzante mentre Sirius Black improvvisamente spintonò Piton mandandolo a sbattere con la schiena contro l'albero. Peter Minius applaudì saltellando sul posto e squittendo come solo un lurido topo di fogna come lui sapeva fare. Nonostante il lancinante dolore alla schiena Piton tentò nuovamente di alzarsi ma Potter gli puntò la bacchetta contro.

"Incarceramus!"

Immediatamente delle corde comparvero da dietro la schiena di Piton legandolo stretto e immobilizzandolo. Cominciò ad agitarsi cercando di liberarsi mentre lacrime di rabbia uscivano dai suoi occhi. Potter e Black esplosero in una risata divertita.

"Guardalo,legato come un salame è molto più bello,che ne dici?"

Black si teneva la pancia per il troppo ridere mentre lasciava cadere a terra il libro di Pozioni che Potter gli aveva passato poco prima. Quel che restava degli appunti finì di spargersi al suolo.

"Sarebbe più divertente se potessimo appenderlo da qualche parte,altrimenti non sembrerà del tutto un salame..."

Potter sorrise beffardo.

"Oh a questo possiamo rimediare...."

Improvvisamente però dietro di loro una quinta voce,una voce maschile,esclamò un incantesimo.

"Diffindo!"

Le corde liberarono Severus Piton mentre Potter e Black si voltavano sorpresi e increduli che qualcuno avesse osato tanto. Minius si andò a rintanare immediatamente dietro le schiene dei due guardando da dietro Black per capire a sua volta chi potesse esser stato a sfidare i Malandrini. Dinanzi a loro stava un ragazzo dai lunghi capelli biondi e l'aria piuttosto nobile,che indossava i colori di Serpeverde e teneva in mano una bacchetta. Potter digrignò i denti,evidentemente riconoscendo l'intruso.

"Malfoy...E chi se lo aspettava? Ti credevo impegnato a lisciarti quei tuoi capelli da femminuccia o a farti fare la manicure..."

Anche Severus riconobbe la figura di Lucius Malfoy,uno degli studenti più in vista della casata di Serpeverde. Da tempo Piton aveva desiderato entrare a far parte della sua cerchia anche se Lily gli aveva sempre consigliato di diffidare di lui e dei suoi compari. Lucius non si scompose minimamente,rimanendo sul posto e assumendo un aria sprezzante.

"Le tue parole non sono nemmeno aria per me Potter. E' dunque questo il tanto decantato coraggio dei Grifondoro? Scorrazzare per la scuola commettendo pietosi atti da bulli e prendendosela con dei Serpeverde isolati? Non vi facevo così tristi..E tu Black...i tuoi devono esser veramente fieri di quanto tieni alto il nome della vostra famiglia. Sono convinto che avranno fatto i salti di gioia quando il Cappello Parlante ti ha relegato tra i sudici Grifondoro."

Black ringhiò verso Lucius,pronto a metter mano alla bacchetta...

"Chiudi il becco Malfoy o farò in modo che tu non possa più aprire quella lurida fogna che hai al posto della bocca.."

Potter bloccò però il suo compare,ponendosi dinanzi a lui e guardando Lucius fisso negli occhi.Malfoy sostenne lo sguardo del Grifondoro allargando le labbra in un sorrisetto divertito.

"Ora gira i tacchi e vedi di non comparirmi più davanti,Malfoy...Ho deciso di passarci sopra questa volta ma se ti intrometterai ancora non sarò così magnanimo. Ho sempre desiderato trovare un pretesto per chiuderti quella boccaccia da Serpeverde che ti ritrovi e tu me lo stai dando."

Malfoy guardò annoiato Potter grattandosi poi leggermente una guancia con la bacchetta.

"Ancora queste inutili parole..Credo sia giusto che tu ti riempia la bocca con qualcosa di più appropriato alla tua natura,Potter..Slugulus Eructo!!"

Lucius lanciò inavvertitamente l'incantesimo e il volto di Potter impallidì mentre una lumaca fuorisucì dalla sua bocca seguita subito dopo da altre due. Malfoy guardava disgustato Potter vomitare lumache sul prato. Sembrava quasi che si stesse strozzando mentre quei viscidi animaletti cadevano ininterrottamente sull'erba. Black furioso mise mano alla bacchetta pronto a lanciare a sua volta un incanto sul Serpeverde. Severus però era pronto.

"Expelliarmus!"

La bacchetta di Black volò via dalla sua mano e il Grifondoro rimase spaesato a guardare ora Malfoy,ora Piton,ora Potter che vomitava lumache inginocchiato a terra, tenendosi il petto. Minius sorpreso cercò a sua volta di metter mano alla bacchetta ma questa gli saltò maldestramente da una mano all'altra mentre tremava tutto. Lucius allora puntò nuovamente la bacchetta contro Black.

"E ora che tu prenda le sembianze del saltimbanco che sei,Black...Tarantallegra!!"

Le gambe del Malandrino cominciarono a muoversi irrefrenabilmente. Severus non potè trattenersi dal ridere di quella scena ridicola mentre Black cercava di tirar su Potter per portarlo in infermieria mentre le gambe lo costringevano a ballare e in questa maniera scuoteva inevitabilmente Potter che sputava lumache dappertutto. Minius rimase a bocca aperta trovandosi improvvisamente dinanzi Piton. Cercò di scappare ma Severus gli assestò un bel calcio sulle terga. Colpito,Minius cadde faccia riversa sopra un gruppo di viscide lumache vomitate poco prima da Potter,per poi rialzarsi e fuggire al seguito dei suoi due compari.

"Non molto elegante ma senz'altro efficace" disse Lucius commentando il calcio di Piton a Minius. Severus non rispose,raccogliendo invece gli appunti che quel gruppo di sottosviluppati gli aveva fatto cadere. Malfoy allora si avvicinò e gli tese la mano.

"Lucius Malfoy...e tu devi essere...Severus Piton."

Severus alzò lo sguardo da terra stringendo la mano di Malfoy e guardandolo stranito.

"Come conosci il mio nome?"

"Oh conosco tutti i nomi della Casata di Serpeverde...quelli che valga la pena conoscere almeno. Brillante studente,il primo della sua classe. Questo mi è stato detto di te. Si crede che avrai un roseo futuro,Piton. Quindi sei una persona che val la pena conoscere."

Piton si alzò da terra continuando però a guardare stranito Lucius.

"Chi sostiene che avrò un roseo futuro?"

Lucius alzò le spalle...

"Voci che girano. Di sicuro sei un soggetto alquanto interessante. Vieni da me se avrai ancora dei problemi con quel gruppo di idioti. Noi Serpeverde siamo sempre disposti a guardare le spalle ai nostri compagni di Casata. Non sia mai che un sudicio Grifondoro possa anche solo pensare di mettere in ridicolo un esponente della casata di Salazar. Inoltre..."

e con la bacchetta indicò gli appunti e il libro che Severus portava fra le braccia..

"...sei uno studente brillante ma non puoi passare tutto il tuo tempo sui libri. Sarei molto compiaciuto se tu volessi unirti alla mia cerchia di amici. Non è un onore che concedo a molti ma sono sicuro che troverai persone con cui parlare a un livello intellettuale all'altezza di quello che tu possiedi. Le persone che veramente val la pena di frequentare all'interno di Hogwarts."

Severus sembrava tentato dalle parole di Lucius. Non era una donna ma doveva ammettere che Malfoy emanava un certo charme che gli avrebbe permesso di farsi seguire da chiunque lo avesse ascoltato per cinque minuti. Le parole di Lily però gli tornarono alla mente. Severus si trovava totalmente in bilico. Alla fine decise di non prendere alcuna decisione al momento.

"Grazie dell'invito. Ci penserò e ti darò la mia risposta"

Lucius sembrò compiaciuto e non parve far caso al fatto che Piton non gli avesse risposto immediatamente con un si. Strinse nuovamente la mano al futuro Insegnante di Pozioni e gli fece un cenno elegante per prender congedo ma non prima di dirgli...

"Felice che tu la prenda in considerazione. Ora devo proprio andare...Spero di avere presto il piacere della tua compagnia. Ricordati,sei un membro della casata di Salazar e quei patetici Grifondoro non sono degni nemmeno di calpestare il nostro stesso terreno..."

Così sicuro di sè,così altezzoso,nobile e fiero. Qualsiasi ragazza di Serpeverde e anche qualcuna delle altre casate avrebbe fatto carte false anche solo per stare in una stanza a respirare la stessa aria di Lucius Malfoy. Severus contrappose quell'immagine di lui a come Lucius appariva ora. Un uomo sconfitto. L'ombra di sè stesso. Quella sua fierezza e nobiltà,con cui lo aveva convinto a seguirlo,veniva ora calpestata senza ritegno da colui di cui aveva sposato la causa. E se al tempo gli sembrò un uomo che poteva tutto ora Piton capiva che Lucius era invece impotente dinanzi a tutto quello che stava succedendo. Ciò lo colpì enormemente. Si voltò nuovamente,stavolta verso Narcissa. Anche su di lei aveva ricordi molto nitidi. Era successo tutto il quinto anno...dopo aver commesso l'errore più grande della sua vita. Severus cercava conforto e potè trovarlo solo fra i suoi simili,i Serpeverde. Aveva accettato l'offerta di Lucius,era entrato nella sua cerchia e aveva cominciato a interessarsi alle pratiche oscure come il resto della cerchia di amici di Malfoy. Quelle pratiche cominciarono ad affascinarlo enormemente e Severus vi si dedicava con crescente passione,guadagnandosi l'approvazione degli altri. Era questo che lui voleva,approvazione. Era un Mezzosangue eppure quella cerchia di Purosangue lo aveva accettato fra di loro,il minimo che poteva fare era giustificare la sua presenza lì. Ovviamente era in gran segreto che essi compivano i loro studi. Quell'anno Severus passò le sue vacanze al maniero Malfoy e Lucius mise a sua disposizione l'intera biblioteca del padre. Fu proprio il giorno di Natale che il biondo raggiunse Severus in biblioteca e chiese di potergli parlare.

"Amico mio,c'è qualcosa che mi affligge. Da tempo una schiera di insopportabili galline segue ogni mio passo,come ben saprai eppure per me non son mai state altro che un insostenibile fastidio. Avrei potuto certo accoglierne qualcuna nella mia schiera e tenerle accanto come sollazzo ma l'ho sempre trovata una cosa alquanto frivola. Ora però ho deciso di accogliere finalmente due membri di sesso femminile nella mia schiera. E mi accorgo che una di queste due persone non mi è affatto indifferente. La cosa che mi lascia sconcertato però è che lei non penda dalle mie labbra come fanno tutte le altre."

Severus lo guardò. Lucius,Lucius Malfoy,era in difficoltà con una donna. Immediatamente nella mente di Severus riaffiorò il ricordo dell'unica donna a cui lui poteva pensare. In tutto quel tempo aveva tentato in ogni modo di rimuovere il suo ricordo gettandosi nello studio. Malfoy interruppe subito il suo flusso di pensieri.

"Black. Una delle due sorelle Black. Narcissa Black."

A sentire quel nome Severus digrignò i denti rabbioso...

"Black?"

Lucius scosse la testa affrettandosi a spiegare...

"La parte nobile della famiglia. Quel pezzente di Sirius è la pecora nera dei Black. La sua famiglia è in realtà una delle più nobili tra i Serpeverde e le due cugine di quello stolto pidocchio sono il loro fiore all'occhiello. Eppure Narcissa non sembra nemmeno guardarmi. Sono quanto mai sconcertato da questo,dopotutto sono un ottimo partito.."

Severus lo guardò per qualche secondo...

"Lucius Malfoy innamorato?...."

Lucius si ritrasse immediatamente...

"Non dire sciocchezze,Piton. Piuttosto passami uno di quei libri. E' tempo di rimettersi a studiare..."

Severus obbedì e per il resto delle vacanze natalizie i due non tornarono più sull'argomento. Quando però tornarono a scuola per la ripresa delle lezioni,un giorno Severus ebbe modo di incontrare le due famose sorelle. Narcissa e Bellatrix avanzavano altezzose nella Sala Comune Serpeverde. Bellatrix dava la sensazione di essere non del tutto sana di mente. Ogni tanto compieva degli scatti innaturali per poi lanciare sguardi biechi attorno a sè. Narcissa invece continuava a camminare come impettita cercando di evitare gli sguardi di chiunque. Piton con la coda dell'occhio lanciò uno sguardo a Lucius. Stava parlando con altri due Serpeverde,discorsi su come fosse sconcertante che ai Babbani fosse permesso di accedere a Hogwarts,ma i suoi occhi volavano a Narcissa anche se cercava di non darlo a vedere. Improvvisamente però Severus si ritrovò davanti proprio l'oggetto degli sguardi di Lucius. Sorpreso indietreggiò mentre Narcissa a sua volta sorpresa dalla reazione del ragazzo gli tese la mano.

"Narcissa Black...e tu devi essere..Severus Piton. Sò che facciamo parte dello stesso...Circolo Privato...e non ho ancora avuto il piacere di fare la tua conoscenza".

Severus guardò la mano di Narcissa...e alla fine la strinse. Sentiva lo sguardo di Lucius su di sè ma Narcissa lo distolse immediatamente da quel pensiero.

"Ho saputo che hai davvero dei voti scolastici impressionanti. Devi essere l'orgoglio della Casata di Serpeverde..."

"Nessuno l'ha mai messa in questi termini..ma pochi in Serpeverde possono vantare una pagella come la mia,questo è sicuro" rispose Severus. Da quella risposta era partita una lunga chiacchierata. Severus aveva capito che nonostante apparisse austera e altezzosa,in realtà Narcissa era una persona davvero gradevole. Poteva essere...un amica? Una vera amica,da quando aveva perso Lily? La conversazione spaziò dalla scuola alla vita privata per poi passare alle frivolezze. Nonostante sapesse che Lucius lo guardava da lontano,Piton sentiva di poter essere naturale con Narcissa. I due alla fine lasciarono la Sala Comune e camminarono per i corridoi della scuola.

"Devo dire che trovo molto piacevole la tua compagnia,Severus. Ho sentito che oggi si terrà una delle periodiche gite a Hogsmeade. Ho deciso di uscire un pò dalla scuola,ti andrebbe di accompagnarmi?"

Severus aveva esitato ma alla fine aveva acconsentito. I due avevano passeggiato per il villaggio e poi erano andati ai Tre Manici di Scopa dove avevano ordinato due Burrobirra continuando a parlare. Narcissa aveva insistito per un tavolo appartato e Severus aveva capito perchè solo quando dopo aver finito la sua Burrobirra,lei si era sporta avvicinandosi imbarazzantemente a lui e gli aveva stampato un bacio sulle labbra. Sorpreso,Severus aveva rovesciato quel che restava della sua Burrobirra alzandosi di colpo.

"Io...io...non posso...."

Era dunque corso via di tutta fretta,uscendo dal pub e lasciando lì Narcissa,basita. L'aveva baciato. Nella mente di Severus mille pensieri avevano cominciato a vorticare. Nonostante ciò che era accaduto lui amava ancora Lily Evans. Eppure...eppure avrebbe potuto ricominciare forse..dimenticarla..no era impossibile. Non avrebbe mai potuto dimenticare Lily. E poi non poteva tradire l'amicizia di Lucius. Per il resto della giornata fu assalito da questi pensieri. Nei giorni seguenti si sorprese a guardare nella direzione di Narcissa,che però sembrava ignorarlo,offesa. Poi un giorno mentre stava studiando Pozioni in biblioteca sentì dei libri sbattere sopra il tavolo. Alzò lo sguardo e si trovò dinanzi proprio la ragazza che lo guardava con una faccia esasperata. Provò a parlare ma lei lo zittì con un gesto perentorio.

"Chiudi il becco. Nessuno mi ha mai detto No eppure tu hai osato tanto. Ho deciso però di perdonarti..ma sarai costretto a darmi ripetizioni di Pozioni. Sono molto poco ferrata. E non aspettarti nulla in cambio..."

Severus la guardò stranito ma poi fece un leggero sorriso. Quello era stato l'inizio della loro amicizia. Erano stati bei momenti. Momenti che nessuno conoscendolo come appariva ora,si sarebbe mai aspettato che lui avesse potuto vivere. Nessuno avrebbe potuto pensare che lui avesse avuto degli amici.

Si,i Malfoy erano suoi amici. Gli unici che gli rimanevano.

Amici per cui lui non poteva fare nulla. Avrebbe tradito tutto ciò per cui Silente era morto. Vederli ridotti alla stregua di una famiglia di spettri,schiavi bistrattati nella loro stessa casa violata,senza poter muovere un dito per salvarli da quella situazione era solo l'ennesima tortura che la vita gli riservava. Certo aveva salvato l'anima di loro figlio compiendo l'omicidio che gli era stato assegnato al suo posto...ma questo non li preservava dalle enormi umiliazioni di cui erano vittime. E cercare di sovrapporre i ricordi alle immagini di come Lucius e Narcissa erano divenuti a seguito di questa vessazione psicologica gli causava delle fitte al cuore. Improvvisamente i Mangiamorte si alzarono. Sembrava che il Signore Oscuro li stesse chiamando. Tutti tranne i Malfoy. Tutti tranne la famiglia di quel perdente di Lucius,colui che aveva osato fallire. Colui che nonostante avesse votato la vita a servire Voldemort ora era da lui trattato alla stregua di un verme indegno. I tre si strinsero in un angolo,Narcissa cercando l'abbraccio del figlio Draco. Bellatrix rimase seduta continuando a delirare. Tutti passando lanciavano occhiate ai Malfoy,qualcuno perfino schernendoli. Perfino Minus,quel lurido ratto. Severus ebbe un tremito. Lui era il responsabile della morte di Lily...quel viscido codardo. Tante volte era stato tentato di macchiarsi di nuovo le mani di sangue,del suo sangue...

Piton rimase indietro. Attese che tutti i Mangiamorte fossero usciti quindi alzatosi si incamminò verso la porta avvicinandosi ai Malfoy. Lo sguardo volò prima a Lucius. Lui ricambiò lo sguardo cercando di mantenersi dignitoso ma sembrando sull'orlo del crollo. Severus increspò le labbra in un leggero sorriso rivolto al suo vecchio amico. Quindi abbassò lo sguardo su Draco che sembrava implorare aiuto con gli occhi. Dunque infine guardò Narcissa. La sua vecchia amica ricambiò,con uno sguardo triste e lucido di lacrime che cercava sempre di trattenere a stento. Nulla..non poteva fare nulla per loro. Nulla. Allungò lentamente la mano carezzando leggermente la guancia di Narcissa. Questa,sorpresa,sgranò gli occhi,mentre le lacrime che aveva trattenuto alfine cominciarono a sgorgare. La donna improvvisamente si alzò cercando disperata l'abbraccio di Severus.

Lui però si ritirò... Narcissa lo guardò a bocca aperta,gli occhi ormai ricolmi di calde lacrime che le rigavano le guancie. Severus sapeva quanto avessero bisogno di lui,di sapere che almeno lui era con loro in quelle giornate buie. Ma...non poteva. Lo stava facendo per Silente. E per Lily. Non poteva.

Severus guardò per l'ultima volta con un velo di tristezza il suoi due vecchi amici e loro figlio accanto a loro.

Quindi si voltò e uscì dalla stanza chiudendo la porta dietro di sè. Voleva solo cancellare,cancellare dalla sua mente e dal suo cuore quei visi,convincersi che non poteva davvero far nulla per loro.

Ma sapeva che per farlo non sarebbe bastato semplicemente uscire e chiudere quella porta. Uscì all'aria aperta e chiuse gli occhi per un attimo...Quindi afferrò la bacchetta,fece un sospiro...e mentre era consapevole di aver sentito il suo cuore spezzarsi ancora una volta nella sua infernale vita,si smaterializzò come avevano già fatto gli altri Mangiamorte....
   
 
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