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Autore: Per_Aspera_Ad_Astra    04/12/2010    4 recensioni
Nella vita sono cosi perfetti da sembrare statue greche...ma...vi siete mai chiesti di come saranno nella realta?
Genere: Comico, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jared Leto, Shannon Leto
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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THE REAL LIFE OF FABOLOUS LETO (BROS)

Siamo Per_Aspera_Ad_Astra  e vale_echelon_4ever, rispettivamente Mary e Vale ( che mi sta dicendo di scusarsi per il suo nome, perchè no sapeva cosa scriverci xD). Abbiamo creato questa FF in un momento di delirio puro pensando come fosse davvero la vita dei LetoBros nella realtà. 
Avete presente: sono sempre perfetti, palestrati, puliti e scintillanti...ma nella vita privata come sono? Ecco. Qui sotto trovete la risposta!
Enjoy It!
Per_Aspera_Ad_Astra e vale_echelon_4ever







Era mattina presto, troppo presto per svegliarsi e dire di essere riposati al tal punto di affrontare una dura giornata. Infatti come ripeto, era troppo presto per svegliarsi, perché AVEVO troppo sonno, e ripeto per l’ennesima volta PRESTO!
Ma come ogni santissimo giorno della mia vita, perché non so cosa ho fatto di male per meritarmi tutto questo, dovevo svegliarmi prima che mio fratello morisse soffocato.
Si, è vero non me lo ricordate anche voi, sono già stufo della mia vita da BABY-SITTER a un ragazzo ( si certo ragazzo) che ha 38 anni; ma si sa poi si hanno i sensi di colpa, e bla..bla, la bara che costa più della mia casa, è meglio svegliarsi che far succedere un uragano!
Appoggio i miei piedi freddi sul parquet, che diventa un ghiaccio la mattina presto, ma non posso fare storie, mio fratello sta per morire (certo però io mi ritrovo con i calli sotto i piedi, ma questo non lo diciamo); cerco di far funzionare il mio cervello, non riesco neanche a sentirmi le gambe (ecco lo sapevo, io sono vecchio ma nessuno si preoccupa per me. Jared qui, Jared lì…io sono solo quelli di riserva. Vi odio -.-), vabbè, vi dicevo che, riesco finalmente ad alzarmi e quando faccio il primo passo, la bellissima asse di ferro del letto mi si ficca dentro lo stinco (ormai ci sono abituato, avrò più lividi che pelle) e un urlo (ovviamente soffocato, altrimenti sveglio la principessa) mi secca la gola, facendola diventare il deserto del Sahara.
Mi trascino zoppicando con la gamba ferita ( si, sono tragico è_è), e mi dirigo verso il lungo corridoio buio che non accennava ad illuminarsi neanche se ci fosse stata la luce divina; quindi tutti i pericoli erano lì ad aspettarmi: un filo pendente, una presa messa male, il pavimento bagnato, il muro che si confonde con l’oscurità, stavano lì zitti ad aspettare il mio urlo epocale…ma io sono duro e non l’avrei data vinta!
Mi incamminai verso la selva oscura ( che la diritta via era smarrita!), intento a riuscire a non fracassarmi altro (ovviamente già avevo fracassato qualche altra cosa, che non era lo stinco), quando un suono a me MOLTO noto si faceva sempre più vicino. Lo sentivo dietro di me, facendomi provocare lunghi brividi dietro la schiena (non è un film d’orrore tranquilli, ma attenti è dietro di voi!); avete presente quando state per cadere dalle scale e la scampate per un pelo? Ecco quel brutto brivido freddo che comincia a scivolare dalla testa fino ad arrivare al collo, e ti senti cosi impotente che hai paura anche di girarti dietro; ma vi ricordo che io sono il marito di James Bonde ( oh cristo! Io non sono Jared!).
Il rumore si faceva sempre più forte, un grugnito di un orco si espandeva per tutto quello che rimaneva del piccolo tratto, che mi separava dal corridoio alla stanza degli incubi ( si perché sembrava la scena dell’esorcista). Mi immaginavo già lui che attaccato alla parete girava senza sosta la testa e sputava verde..mentre mi diceva frasi all’incontrario ( oddio che incubo!), già lo sopportavo ogni giorno poi vederlo anche in questo stato sarebbe stata la fine dei miei giorni.
Arrivai in camera di mio fratello e la visione che mi si presentò davanti era quanto di meno civile si possa vedere: Jared era steso in obliquo sul letto con una gamba buttata sulla spalliera, le mani stese per tutta la loro lunghezza e lasciate a peso morto che cascassero dal letto, ma una cosa mi colpì, oltre al “fantastico” pigiama (di pile ovviamente!) con la fantasia ad orsetti morbidi e coccolosi e una cuffia da notte con il pompon azzurro, una bolla che partiva dalla narice e si ingrandiva e si rimpiccioliva al suo respiro (ma…che schifo!), il suo modo di russare provocava delle vibrazioni cosi forti che i vetri si muovevano in contemporanea (non sto esagerando), se avessi avuto a mia disposizione un sismografo avrei potuto far vedere che nella scala Richter esiste anche il magnitudo 12.
Non sapevo come svegliarlo ma la prima cosa che feci fu prendere un fazzoletto e scoppiarli quella obbrobriosa cosa che gli usciva dal corpo (ecco perché dicono che è sempre prefetto, dovrebbero vederlo a casa). Indietreggiai quando scoppiai quell’essere che aveva attaccato mio fratello, tante piccole molecole (di non so cosa, e non lo voglio sapere) si sparsero nella stanza, imbrattando di germi il letto.
I suoi occhi si aprirono facendo vedere quelle iridi di ghiaccio, che erano praticamente rosse… perché… ( non lo so il perché…lasciamo perdere) si dischiusero e cercando di capire chi fosse quella ombra che copriva tutto ( l’ombra ero io come sempre.. -.-) e tutto quello che riuscì a dire fu:
- Eh?- dischiudendo poco la bocca per fa si che il fiato che aveva messo in moto, procurasse un suono deciso.
-Buongiorno Principessa! -.- - cercai di sdrammatizzare quello che era accaduto
-eh?- ripeté di nuovo lo stesso suono (ovviamente guardando il vuoto) forse non accorgendosi che lo aveva già pronunciato
- Jared è tardi, devi alzarti! Dobbiamo andare in studio- dissi frettolosamente per non far si che la vena del collo che mi pulsava violentemente, non scatenasse un inferno
- Da…da…- richiuse gli occhi rigirandosi dalla parte opposta, ricominciando a “ronfare” come prima
- Ok! Non vuoi alzarti?- -mmh!- ribatté convinto - Non c’è problema!- e mi allontanai dalla stanza, lasciando Jared ( o almeno quello che restava di lui) in uno stato comatoso.
Ma cosa vi ho detto prima? Io non perdo mai!
Lasciando che sospirasse l’ultimo mugolio, con i resti dell’ultimo mondiale vinto dagli Stati Uniti, riuscì a far prendere un principio di’infarto al “perfettissimo” Jared Joseph Leto (che brutto sapere che ha il mio stesso cognome)
*PEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE*
Si alzò affannando per lo spavento, e i suoi occhi (diventati sottilissimi, come fessure) mi guardarono con un accenno di istinto omicida, si girò piano, facendo scrocchiare le sue ossa le collo e della spina dorsale. Un’aura oscura si espandeva dietro di lui, e i cori angelici mi facevano capire che ero PROSSIMO A MORIRE
-Che cosa hai fatto, o misero uomo?- mi disse con una voce alla Shwarznegger
- Ora dimmi obiettivamente: sei mai tornato lucido cosi velocemente?- chiesi con fare da quiz serale (alla Carlo Conti)
Mi guardò di nuovo aprendo gli occhi e (dopo che ovviamente quell’aura oscura fosse sparita) mi sorrise con una faccia da ebete, e con una mossa da felino si buttò di nuovo tra le coperte sbattendo violentemente la testa alla testiera del letto, provocando un rumore cosi sordo, che mi fece pensare davvero che dentro la testa mio fratello non ci fosse nulla.
*TONF*
- Ahhhh! Fottuta spalliera!...*rooonf*- disse dibattendosi con il grande bernoccolo che si era procurato poco prima
-Va bene, va tutto bene Shannon..calmati! Com’è che dicevano quelle stronzate di Yoga?..Ah! Si, inspirare e espirare- mi ripetei senza contare che adesso la vena sul collo era diventata un tantino grande, potevo quasi andare a prenderci il the.
-Shannoooooon! Se parli non riesco a dormire! Sai..io ho bisogno di caaaalma, di..*ronf*- mi rimproverò dal profondo del letto
-Adesso mi hai stancato, brutto nano, brutto pelato, brutto ciccione di un fratello!- cominciai ad urlare scoprendolo dalle coperte e facendolo restare al freddo polare della sua stanza
-Ma dai Shanny!- mi disse con gli occhi ancora chiusi – non prenderti cosi in giro, anche se sei vecchio non ci fa nulla! Io ti voglio bene comunque!- cominciò a parlarmi e aprendo gli occhi si resse a me con una mano – sai, anche se le donne non ti vogliono più perché sei : pelato, scorbutico, arrabbiato, mono - espressivo, depresso, grasso, pelato..lo già detto?- disse grattandosi la sua chioma bionda e mettendosi in piedi
- Ja – Ja – Ja – red - dissi intanto che la mia vena ormai era esplosa
-Io ti voglio comunque bene, perché anche se ti ripeto che sei: pelato, scorbutico…- mi disse ma io gli tappai la bocca con una delle mie facce “mono – espressive” ( ma non è vero!)
- ok, ok, scusa!- abbassando gli occhi e sgattaiolando verso il bagno e chiudendo la porta a chiave
- Jareeeeeed! Dai! Mi sono svegliato prima io! Esci da qui dentro!- sbattei i pugni contro la porta..ma l’unica cosa che sentì dall’altra parte fu: *ROOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOONF*
  
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