Il sogno di Ren, I pensieri di Nana.
 
 
“… piuttosto, devo prendere la roba!”
“Tutti così, voi tossici …”
Affermò desolato, con la voce soffocata dalla morbidezza del cuscino.
“Non ti permettere mai più, lo sai che mi riferisco alla pillola! Sai che casino se me la scordo!”
Gli urlai io, voltandomi per guardalo in volto il più duramente possibile.
 “Tu fai sempre quello che se ne frega, ma che facciamo se ci scappa un bambino?!”
 
Sapendo che un bambino avrebbe cambiato il nostro destino.
Sapendo che un bambino ti avrebbe fatto rimanere al mio fianco.
Sapendo che un bambino ti avrebbe impedito di morire.
Il bambino, l’avrei fatto nascere immediatamente.
 
Fuori, la neve scendeva violenta, e il vento faceva fremere gli infissi delle finestre.
“Lo facciamo nascere e lo cresciamo, no? Invece di andare alle superiori mi sono messo a lavorare, quindi ho un sacco di soldi da parte.”
Il suo tono era sincero. Tuttavia, allora credevo mi stesse semplicemente prendendo in giro.
Anche per Ren doveva essere lo stesso. Anche per Ren la musica era tutta la sua vita.
“Un moccioso o due li posso tenere tranquillamente.”
 
Sì, Ren ne sarebbe stato capace.
Ren aveva vissuto tutta la sua vita da solo.
Ren aveva imparato a suonare la chitarra da solo.
Ren aveva debuttato nella band che avrebbe cambiato il corso della sua vita da solo.
 
“Tu sarai anche tranquillo ma io no.”
Affermai, noncurante che ciò avrebbe potuto cambiare tutto.
“Adesso voglio fare concerti, non bambini.”
 
Eppure, continuo sempre di più a pentirmi di quello che ti dissi.
Ma al momento, non sapevo cosa stava per accaderci.
Non sapevo che ci saremmo divisi.
Perché nonostante ci saremmo rincontrati in futuro,
sapevo che non sarebbe stato più lo stesso.
Non saremmo più stati quei due innamorati in quell’appartamento,
con quell’unica vecchia vasca, abbastanza piccola per tenerci uniti.
 
“Nana, io vado a vivere a Tokyo.”
Disse semplicemente, con la testa sul mio seno.
Non riuscii ad interpretare il suo tono.
Era così freddo.
Così vuoto.
Tutto divenne buio per un secondo.
Come se io non potessi fare nulla per cambiare la sua scelta.
Perché, voleva abbandonarmi?
 
“Sentiti libera di vivere come preferisci.”
 
 
Note dell’autrice.
Saaalve! Qui è sempre Ecchan!
Sto rispolverando qualche mia fan fiction vecchia,ed eccone qui la più decente una di Nana!
Quando lessi quel dannato capitolo. Quel dannato fumetto n.41. Crepai. Nel vero senso della parola!
Ren, sapete, lui è sempre stato il mio mito. Il mio personaggio di riferimento di ogni manga.
Nel senso, che paragonavo tutti i personaggi a lui, che era la perfezione. Piano piano, è arrivato a essere il mio riferimento anche nella mia vita reale. Cioè, è sempre stato il simbolo dell’uomo perfetto. Pensate che lo conosco dalla quarta elementare (uhm, quindi contando che io ora sono in secondo liceo, sono sette anni!) e sin da quando l’ho conosciuto, provavo questo curioso sentimento di completa ammirazione verso di lui.
Ora che è morto nel manga, non so, mi ha distrutto! Può essere strano, ma è così.
Arriveranno infatti molte fan fiction su di lui, avviso!
Beh, spero vi piaccia! Sono tutte depresse le mie One Shot, diamine! Il fatto è che, come ho detto in un’altra nota, mi innamoro sempre dei personaggi che fanno una brutta fine! ;_;
Chu!