E' così bello.
Così perfetto.
E' la mia ossessione.

In realtà non so da quando è iniziata questa cosa. Sicuramente non dal debutto.
In quel periodo a malapena riuscivo a chiudere occhio la notte, al pensiero di non essere più solo nella più totale oscurità.
La notte mi dava quell'intimità che non riuscivo ad avere di giorno.
Prima che gli SHINee prendessero improvvisamente vita, vivevo con la mia famiglia in un quartiere poco lontano dalla SM. Passavo le giornate tra i compiti e gli allenamenti per il canto e la danza e non avevo mai tempo per pensare a me. Così, mi ritrovavo di notte, rigirandomi nel letto, a pensare, a giocare con facebook come facevano tutti i ragazzi normali, a ascoltare musica con le cuffie.
Anche dopo, quando seppi che sarei diventato parte del gruppo, pensavo che in fin dei conti non sarebbe mai cambiato niente, che avrei potuto continuare normalmente la mia vita, senza intralci di nessun tipo. Invece mi ero sbagliato di grosso.
Un 'intralcio c'era stato, che non avevo minimamente calcolato.
Quell'intralcio così meraviglioso, aveva un nome che, da lì in avanti avrei sempre pronunciato anche nei miei sogni.

- Kibum! -

- mh? -

JongHyun entrò in camera come un tornado impazzito, sentendo le urla quasi isteriche di Taemin, che lo avevano praticamente spinto fuori dalla doccia mattutina.
Kibum era ancora a letto, con le coperte che gli coprivano parte del volto. Aveva gli occhi molto assonnati e chiedevano solo di poter rimanere a letto altri cinque minuti.

- che succede?! - domandò

- Key sta male!!! - si precipitò Taemin esasperato

- c-credo di avere l'influenza.. - sospirò il malato tossendo rumorosamente

- si, ma ha solo qualche linea...può benissimo alzarsi... - sbottò MinHo da dietro l'angolo

- sei stressante Hyung... - esclamò Kibum

JongHyun fece un sospiro di sollievo. Per fortuna non era nulla di grave.

- se sta male, sta male... - cominciò Onew un po’ preoccupato - penso che sia meglio non farlo venire... -

- ma abbiamo la registrazione dello show! - disse JongHyun - come facciamo? -

- se posso dire la mia...è meglio lasciarlo a casa!! potrebbe peggiorare o peggio...potrebbe contagiarci tutti!!! - disse il piccolo maknae

- ehehe, ti piacerebbe...coff coff... - sghignazzò Kibum

- io propongo di andare ad avvertire la SM...penseranno a tutto loro... - disse JongHyun

- e chi sta con il morto? domandò - MinHo

Taemin, alla domanda indietreggiò di qualche passo. MinHo non si mosse neppure.
Onew invece pareva preoccupato, anche più di prima.
Era il leader, e sapeva che alla fin fine sarebbe toccato a lui decidere sul da farsi.

- Jong, rimani tu? - propose infine

- EH?! io?! -

- LUI??!! - esclamarono TaeMin e MinHo quasi all'unisono

- noi tre andiamo alla SM mentre tu rimani qui con Kibum... - spiegò il leader

- ma Hyung è una noia... - brontolò il malato

- grazie tante eh... - sospirò JongHyun che già si preparava per andare alla forca - uff è va bene.. - disse infine

- favoloso! saremo di ritorno tra un paio d'ore! - esclamò MinHo sorridendo radioso

- per ogni cosa..chiamateci! - si raccomandò Onew

- eheheh, divertitevi mi raccomando! - rise Taemin andando via

JongHyun aveva sentito bene quelle parole, ma non le comprese al volo.
Ben presto, rimasero soli in quella stanza, quando sentirono il cigolio della porta d'ingresso che, in seguito, sbatté con non particolare violenza.
Kibum era ancora nascosto sotto il piumone caldo. Tossiva leggermente, a senza darlo a vedere. il compagno si era seduto ai piedi del letto, incerto sul da farsi.

- e così sarei una noia, Mr. Allegria?! – brontolò fingendosi offeso

- m-mi dispiace Hyung... - sospirò - se vuoi puoi andare... -

JongHyun, che di certo non aveva l'aria di essere contento della situazione, si voltò verso l'amico e si sentì in colpa come non mai.

- ma no, non devi scusarti... - esclamò - e non vado da nessuna parte, con te in questo stato! -

- coff...coff...grazie... - si limitò a sospirare

JongHyun gli si avvicinò delicatamente

- intanto...perché non respiri un po’? morirai lì dentro... - esclamò, abbassandogli le coperte e togliendole dal volto, quel poco che bastava.

Si accorse che stava sudando. E molto anche. Senza pensarci, gli posò una mano sulla fronte. Non appena la mise, ebbe un sussulto di disappunto. Kibum scottava. La febbre doveva essergli salita in quel lasso di tempo. continuava a tossire, ma JongHyun non sapeva cosa fare in quel momento.

- scusa Hyung...posso un po’ d'acqua? - domandò Kibum

- ...certo! -

notò che sopra il comodino c'era una bottiglietta mezza usata, con un bicchiere.Allungò un braccio e li prese entrambi, per poi offrire il bicchiere mezzo pieno al compagno. Kibum sorrise lievemente.
Bevve molto lentamente, aiutato da JongHyun che gli teneva il bicchiere. Sembrava di avere a che far con un bambino.
Il suo bambino.
Non era il massimo della situazione, però tutto sommato, era felice di essere lì, solo con lui.

- ...perché te ne resti lì? - domandò all'improvviso il malato

- perché non voglio ammalarmi...altrimenti si che saremmo nei guai... - spiegò JongHyun, anche se gli sembrava praticamente ovvio

- eheheh...c-certo che siamo proprio sfortunati... - sospirò a bassa voce, coprendosi la bocca con la coperta - per una volta che possiamo stare tranquilli... -

- non pensarci, dai! - esclamò JongHyun - pensa piuttosto a rimetterti in forze... -

- tsk..tanto....la fase critica tra poco passa... - esclamò

- la fase critica?! - domandò il ragazzo voltandosi verso il malato

Kibum non rispose, si limitò dapprima a fissarlo, per poi distogliere lo sguardo ributtandosi sotto le coperte, come se fosse stato in imbarazzo.
JongHyun si alzò quasi di scatto, facendolo un po’ spaventare.

- vuoi forse dire che stavi già male?! - domandò sconcertato

- ... -

- Kibum, rispondi!! -

- ...b-beh...era da qualche giorno che avevo un po’ di febbre... -

- avresti dovuto dirlo!! avresti dovuto parlarne con me!! - sbottò il giovane arrabbiato

- senti, senti, mica sei mai madre... - sbottò Kibum

- non è questo il punto... - sospirò

Perché Kibum non capiva? perché, costantemente faceva sempre di testa sua? non si curava mai di ciò che pensava lui, di come si preoccupasse per ogni cosa che lo riguardasse.
Nonostante la sua disponibilità in tutto, Kibum non si fidava ancora di lui.

- non volevo pesare sul gruppo! - ammise Kibum ad un certo punto

- beh, perché?! adesso non ci stai forse dando un fastidio?! - sbottò senza pensarci

- ... -

- siamo un gruppo, Kibum! un gruppo! devi ficcartelo bene in testa! se tu stai male, se anche uno di noi ha qualche problema, deve parlarne! non peggiorare la situazione! -

- si lo so... - sospirò il ragazzo

- sei proprio un’idiota… -

- …lo so… -

- sei uno stupido… -

- lo so... -

- …così ottuso… - 

- …l-lo so anche questo… -

- e.. – continuò imperterrito JongHyun - …sei anche troppo ma troppo meraviglioso… -

- …! -

Kibum alzò lo sguardo appena, quando vide JongHyun avvicinarsi a lui, lentamente. Subito gli venne naturale indietreggiare ma non poteva e ne aveva la forza per farlo.


Sapevo che era sbagliato. Sapevo che stava male e che non avrei dovuto approfittarne.
Eppure, ogni volta che lo guardavo, ogni volta mi arrabbiavo per causa sua, non potevo farne a meno. Era la mia droga. Era la mia ossessione.


- H-Hyung, sei incredibile… - sospirò Kibum - …sto male dai… -

- … -

Ogni volta, JongHyun sembrava non ascoltarlo nemmeno. Neanche in quel momento, pareva riuscire a sentirlo.
Kibum per lui era tutto. Gli si era posato dolcemente sopra, avvicinandosi senza timore al viso dell’amico, visibilmente rosso in volto. Non riusciva a capire se si trattava della febbre o dell’imbarazzo.
Ma era così vicino, che il cuore sembrava scoppiargli da quanto palpitava. Senza lacuna traccia di vergogna o altro, JongHyun gli baciò la fronte delicatamente.
Kibum d’istinto chiuse gli occhi, incerto su cosa avrebbe fatto in seguito. Gli veniva da tossire, ma si trattenne più volte, perché nonostante lui non lo volesse propriamente, sentiva che l’eccitazione era già molta.
JongHyun, continuò a dargli alcuni bacetti sul collo. Si sentiva in paradiso, e anche Kibum provava lo stesso sentimento, lo sapeva molto bene. Gli sfilò dalle mani la coperta, mettendola in disparte.
Il corpo caldo di Kibum lo faceva eccitare a tal punto che stava cominciando ad avere caldo. Prima che il malto potesse dire qualsiasi cosa, l’amico lo baciò con trasporto, bloccandone ogni movimento. La testa di Kibum si perdette nell’oblio più assoluto. O nel più sperduto paradiso.
Rispose al bacio con molta voga, più di quanta ne avesse prevista JongHyun.
Tuttavia, Kibum sembrava stancarsi quasi subito, a causa della febbre.
Si abbracciarono e jongHyun aveva già cominciato a sbottonargli la maglia del pigiama.

- H-Hyung…sei…fai…tanto la mammina gentile ma…sei un mostro… - sbottò Kibum ansimando

JongHyun sorrise

- è che tu….tu mi fai questo effetto… - ammise

Vide il suo torace che si alzava e abbassava piuttosto velocemente.
Si strusciò un po’ contro di lui, provocandogli un piacere quasi immediato. J
ongHyun sapeva che a Kibum piaceva quando faceva così.

- …h…ho caldo… - sospirò

- anche io… -

JongHyun sapeva bene che non poteva resistere. Percepiva che Kibum si stava stufando e che voleva altro. Qualcos’altro. Era tutto così perfetto in quel momento. Ogni cosa, sembrava essere avvenuta per forza, quel giorno. Anche il fatto stesso che Kibum stesse male aveva contribuito a farli stare insieme, anche se per poco.
Kibum sorrideva. Era davvero felice, nonostante si sentisse male. JongHyun lo stava abbracciando, era coccolato tra le sue forti braccia e pensava che avrebbe potuto sopportare ogni cosa, anche le pene dell’inferno pur di rimanere così per sempre.
Volevano solo rimanere insieme, da soli, ancora un po’.



- JONGHYUN! KIBUUUUM???? -

In quel mentre, sentirono la porta dell’ingresso che si aprì di colpo.
JongHyun si spaventò a tal punto che perse l’equilibrio e rotolò per terra, lungo disteso e sbattendo il gomito sul comodino accanto.

- H-Hyung?!! Tutto bene?! – domandò Kibum preoccupato

- c-cavolooooo!!!!! – esclamò JongHyun dolorante

Il malato cercò di rimettersi a posto in quattro e qua trotto, abbottonandosi il pigiama. Poi, non poté fare a meno di ridere, vista la situazione.

- e che ti ridi tu?? Mi sono fatto malissimo! - brontolò il ragazzo alzandosi barcollando

In quel mentre, Onew apparve alla porta.

- oh, siete qui! - esclamò

- e dove volevi che fossimo?!… - sbottò JongHyun ricomponendosi – avete fatto presto eh?! -

- già! Tra poco arriva il manager, ci deve parlare… - spiegò il leader

– Kibum, come stai? - domandò

- …m-meglio! – rispose svelto cercando di nascondere l’imbarazzo

- Jong, vieni un secondo in cucina… - disse infine scomparendo così com’era arrivato

JongHyun aveva ancora la bocca spalancata quando sentì Taemin ridacchiare in corridoio, seguito da MinHo.
Chissà, magari sapevano di aver interrotto qualcosa?. Il ragazzo, diede un’occhiata a Kibum, che si era ributtato nel letto tranquillo, sorridendo.

- ma un attimo di pace… - sbottò JongHyun

- dai, sarà per un'altra volta! – rise l’amico

- ma hai una minima idea di quanto dovremo aspettare prima che tu ti ammali di nuovo?! -

- cosa?! -

- sei più docile… - sghignazzò JongHyun – ed io mi diverto di più ehehe! -

- Kim JongHyun, sei un brutto depravato!!!! -

Kibum, prese fra le mani il proprio cuscino, stringendolo come se fosse stato la testa di qualcuno.

- non farai mica l’offeso adesso?! – disse JongHyun

- sparisci dalla mai vista!!!! -

- oh dai, stavo scerzand… -

- FUORIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII!!!!!! -


Quel cuscino, colpì JongHyun in piena faccia.