«Jason, senti... io non
sono sicura che... »
«Non ti preoccupare,
Zucchero, ho tutto sotto controllo, devi solo stare tranquilla... »
«Però, insomma, è la prima
volta che... e si mi facesse male? »
«Non ti farà tanto male,
vedrai. Tu rilassati e al resto penserò io, ok? »
«Farà male, farà male, lo
so che sarà così... lo dicono tutti... »
«Se continui a ripetere
così, lo farà davvero. Se metti i muscoli in tensione, opporranno resistenza»
«Ma non ce la faccio! Non
credo che sia una buona idea, sul serio, non...»
«Andrà tutto bene. Ti fidi
di me, no? »
«No, non sei tu il
problema, ma... davvero, so che può
sembrare strano alla mia età, ma non l'ho mai, mai, mai fatto... »
«Shirley... senti, io
comincio, non si può continuare così tutta la giornata... »
«Oddio, no, mi fa male
anche solo a vederlo, rimettilo a posto!»
«Chiudi gli occhi»
«No, se lo faccio si
suppone che io debba affrontarlo. Però è talmente imbarazzante... mi metterò a
piangere come una bambina, non voglio»
«Sei carina, quando ti
metti a piangere, se questo può confortarti»
«Voglio morire. Si può
sapere come mi è venuto in mente di dire di sì a questa cosa? »
«Perché mi ami da morire,
ovvio»
«No, probabilmente avevo
bevuto»
«Ok, perditi pure nei tuoi
dubbi esistenziali, dicono che sia meglio pensare a qualcos'altro quando... »
«AHI! »
«Visto, è stato un attimo»
«No, seriamente, fa male!
Non ce la faccio, tiralo fuori, ti prego...! »
«Per quanto tu sia carina
con quei lucciconi agli occhi, sono costretto a rifiutare. Avanti, ancora poco
e sarà tutto finito, fidati»
«Jason, non hai
assolutamente idea di quanto fa male, per... per favore... »
«Sì, sì, ancora un
secondo... e... ecco... qua» concluse il ragazzo, prendendo un batuffolo di cotone
disinfettato e premendolo sul minuscolo buco che si era venuto a creare
sull'avambraccio di Shirley.
Lei mise il broncio, gli
occhi e le guance ancora umidi «Razza di bugiardo e traditore, ha fatto male da
morire»
«Solo perché ti sei agitata»
l'ammonì Jason, porgendole un fazzoletto. Poi le schioccò un bacio sulla
fronte. «Ma forse non saresti la mia Zucchero, se non facessi tutte queste
storie per un semplice prelievo di sangue».