Storie originali > Introspettivo
Ricorda la storia  |      
Autore: audreyny    06/12/2010    5 recensioni
Una lettera per Natale scritta da chi a Babbo Natale crede davvero, con un dolceamaro finale a sorpresa...
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
IL MONDO DEI GRANDI
 
Mancano ancora trentadue giorni a Natale, ma io, per non farmi trovare impreparata, ho già scritto la mia lettera per i regali. In fondo mi sono comportata abbastanza bene e credo di meritare qualche piccolo premio.

Mamma mi dice sempre che non devo esagerare a chiedere e così ho limitato la lista a tre cose soltanto: il libro della Piccola Principessa, il gioco di Harry Potter per la mia Nintendo Wi e un paio di muffole rosa di pelo con i pon pon . È stato difficilissimo decidere perché avevo davvero tanti desideri, ma la mamma mi ha fatto sentire in colpa e così alla fine ho deciso di non chiedere anche il gioco di Twilight, anche se mi è costato tantissimo scegliere tra i due. Tutto sommato, però, io credo che Babbo Natale sappia che desidero tantissimo anche quello, perché lui sa tutto e magari chissà, mi farà una bella sorpresa. In fondo il giorno subito dopo Natale, il 26 dicembre, è anche il mio compleanno, quindi posso sempre sperare in una considerazione speciale da parte sua.

L’altro giorno la mamma è venuta a trovarmi portandomi un nuovo DVD di Lady Oscar, che è il mio cartone animato preferito in assoluto, ed ha passato tutto il pomeriggio con me. Mamma non vive con noi e sinceramente non ho mai capito perché, ma tutti dicono che per me è meglio così e che in fondo posso vederla quando voglio. Il che è vero, perché lei mi viene a trovare quasi tutti i giorni, anche se è molto impegnata col lavoro. Lei lavora in un ospedale molto grande e fa un lavoro importante e quindi lo capisco che non può passare tutto il suo tempo con me. Me lo ha spiegato molte volte e anche se mi costa un po’ fatica credo di averlo accettato. Però quasi ogni volta che viene mi porta un piccolo regalo e mi racconta storie incredibili e poi prima di andare via mi stringe fortissimo che quasi non respiro più e mi dice che mi vuole bene. Anche io le voglio un mondo di bene e tutti i disegni che faccio sono per lei.

Comunque, quando l’altro giorno mi ha portato Lady Oscar a me è sembrata un po’ scontenta perché non rideva come al solito e allora le ho chiesto se era triste per il cartone, che è veramente una storia molto, ma molto lacrimosa. Ma lei mi ha detto di no, che non era triste per il cartone (anche se io l’avrei capito se fosse stato per quello, perché a me quel cartone lì mi rende tristissima, con quei due che muoiono subito dopo aver scoperto che si amano, ma forse mamma non voleva che io me ne accorgessi), ma che mi doveva parlare di una cosa molto importante. Poi si è fatta seria e ha iniziato il suo solito discorso che ormai sono grande e che devo capire una volta per tutte che Babbo Natale non esiste e che sono lei e mio papà a comprarmi i regali di Natale tutti gli anni e anche quelli del compleanno. Allora, proprio in quel momento, ho capito tutta quella tristezza che aveva negli occhi, perché non è la prima volta che mi fa questo discorso del mio ingresso del mondo dei grandi, come lo chiama lei, e tutte le volte poi finisce male, che litighiamo o che lei si arrabbia. Ho cercato di rimanere molto calma e molto seria, per non farla innervosire, ma non ho potuto fare a meno di scuotere forte la testa e di pensare che come al solito è lei che non capisce.

Il fatto è che io lo so che Babbo Natale esiste per davvero.

Quello che non capisco è perché lei tutte le volte cerchi di convincermi che non è vero. Forse ha paura che io pensi che lui è cattivo, perché porta più regali a me che alla mia compagna di banco, ma la verità è che la mia compagna di banco è insopportabile e secondo me persino Babbo Natale se ne deve essere reso conto.
Certo, lo so benissimo che tutti quelli che si mascherano da Babbo Natale che si vedono per le strade in questi giorni non sono veri, che fanno solo finta, ma so anche che lui, quello vero, esiste.

Vive in un paese con un nome buffissimo che non mi ricordo, ma l’ho visto su internet e una volta i vicini di casa di mia mamma, ci sono andati e mi hanno mandato una cartolina con il francobollo e il timbro di Santa Claus e tutto il resto. Ci sarei voluta andare tantissimo anche io coi vicini di casa, ma papà e mamma non hanno voluto proprio saperne. È un peccato, perché se li avessi convinti, non solo finalmente avrebbero smesso con questa storia che lui non esiste, che è già un po’ di anni che va avanti, ma avrei anche potuto finalmente parlare con lui (che parla tutte le lingue del mondo e quindi di sicuro anche l’italiano) e fargli un sacco di domande.  Per esempio chiedergli che cosa fa per tutti gli altri mesi dell’anno in cui non consegna i regali, oppure risolvere quel famoso problema della consegna in una notte in tutto il mondo.  Oppure se è vero che parla con le renne e se mi faceva vedere i folletti che lo aiutano nei regali. Li ho visti un sacco di volte nei film (il mio preferito in assoluto è Miracolo sulla 34° strada, mi fa sempre piangere, soprattutto alla fine, quando la protagonista riesce a convincere la madre che Babbo Natale esiste: mi fa piangere perché io so già che non ci riuscirò mai!). E poi gli avrei anche chiesto se per favore poteva fare in modo che tornassi a vivere con la mia famiglia perché qui proprio non ci voglio più stare. Cioè, non è che ci stia male, ma la mamma preferirei vederla tutti i giorni, come gli altri della mia classe, e non solo quando lei riesce a venirmi a trovare.

Comunque non c’è stato verso, in quel posto col nome strano non ci siamo andati, e mamma continua con questa storia che lui non esiste e che devo smetterla, alla mia età, di credere ancora a queste cose.

Mia sorella ha smesso di crederci da una vita, ma lei è diversa da me, tutto un altro carattere, e sinceramente secondo me non ci ha proprio mai creduto.  Per Natale non scrive più la lettera, si limita a dare ai miei genitori una lista dei regali che vuole, lista che di solito è molto più lunga della mia e poi non scrive nemmeno cose tipo buoni propositi per l’anno nuovo oppure promesse di comportarsi meglio con me in futuro. E sì che ce ne sarebbe bisogno, che si comportasse un po’ meglio! L’ultima volta che l’ho vista ha passato tutto il tempo a scrivere messaggini su quello stupido telefonino, invece di giocare con me a Città, Cose, Animali, Colori e Nomi e quando ho provato a rubarglielo si è messa a strillare come un’aquila. Aveva paura che leggessi i messaggi del suo fidanzato, figuriamoci! Come se me ne importasse qualcosa di quello stupido che ha sempre i jeans che sembra che gli cadano dal sedere e che la sbaciucchia con quella lingua bavosa! Una volta l’ho detto a mia sorella, che il suo fidanzato sembra una lumaca bavosa, e si è arrabbiata moltissimo. Mi ha urlato che a me nessuno mi guarderà mai perché sono una deficiente che per giunta crede ancora a Babbo Natale alla mia età e insomma, io l’ho morsicata e sono dovuti intervenire a separarci perché ce le stavamo dando di santa ragione. Da allora non sono più tanto contenta di vederla e lei neppure, almeno mi sembra, ma forse passerà.

In fondo tra poco è Natale e poi è il mio compleanno, che è un’altra festa che mi fa impazzire dalla gioia. Ogni anno ci ritroviamo tutti insieme e tutti sono lì apposta per me e io mi sento al centro del mondo ed è bellissimo perché stare al centro dell’attenzione mi piace molto.

Quest’anno, poi, compio degli anni speciali e la mamma mi ha già detto che si farà una grandissima festa, con tutti i miei amici, che non sono poi molti, a dire il vero, e con tutta la famiglia e una torta enorme col cioccolato, al mia preferita e i palloncini colorati che adoro.

Speriamo che ci sia anche la neve, così dopo la torta potremo uscire in giardino a giocare o fare un pupazzo. In realtà non si potrebbe né fare a palle di neve, né fare pupazzi in giardino, ma sono sicura che qui alla Casa, per una volta faranno una eccezione.

Dopo tutto, quest’anno compio 18 anni e la mamma dice che per me inizia davvero la vita nel mondo degli adulti.

In effetti, sono una delle pazienti più grandi, qui dentro.


   
 
Leggi le 5 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Introspettivo / Vai alla pagina dell'autore: audreyny