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Autore: yukina_chan    30/11/2005    0 recensioni
7 ragazze, un unico destino. Glorioso, maledetto, infelice destino... Segnate dalla loro nascita, con la missione di proteggere l'umanità. Tutti le ammirano. Tutti le amano. Tutti le odiano. Ma dalla tragica uccisione di una di loro, la più giovane e la più potente, le SexyBabies scompaiono senza lasciare traccia... **Anni più tardi, un inquietante messaggio telepatico cambierà per sempre il loro destino... Il loro... e quello di qualcun altro...** Alcuni l'hanno definita la mia migliore fanfiction. Io la ritengo tra tutte quella più autenticamente mia. Da un'idea di quest'estate a -mi auguro- i vostri cuori.
Genere: Romantico, Commedia, Azione, Mistero, Introspettivo, Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Anna Kyoyama, Elisa, Faust VIII, Hao Asakura, Holi Girl Jeanne the Iron Maiden, Jun Tao, Lee Pyron, Lyserg Diethel, Pirica, Ren Tao, Ryu, Tamao Tamamura, Trio Hanagumi, Yoh Asakura
Note: Alternate Universe (AU), OOC | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 12-Return To Live

Capitolo 12-Return To Live

Stava lì, di fronte a loro, con gli occhi chiusi e una luce intensa a circondarla. I 3 si guardarono a lungo, a bocca spalancata, non credendo ancora in ciò che stavano guardando. –Jeanne…- mormorò Yoh, allungando una mano verso quella piccola gabbia sospesa nel buio dell’aria. Un solo suo tocco, e il lucchetto si spezzò in un istante, facendo cadere progressivamente a pezzi la prigione. I ragazzi si allontanarono di colpo, quasi spaventati da quell’attimo improvviso, e videro pian piano le sbarre di ferro lucento sbriciolarsi e svanire nel nulla, lasciando la ragazzina sospesa, ad occhi ancora chiusi. –Cos’è successo?- esclamò HoroHoro. Un altro istante, e le piccole palpebre della giovane Jeanne si aprirono sprigionando una nuova, intensa, energia lucente. HoroHoro, Yoh e Pyron si dovettero coprire gli occhi con le braccia per evitare di rimanere accecati da tanto bagliore. –Oh, maledizione!!- esclamò il Kyonshi, mentre Yoh diceva –Dobbiamo tirarla giù! Che facciamo?!-

-Questa luce è inguardabile! Propongo un piano B!- intervenne HoroHoro. Pyron si guardò attorno, confuso da tanta energia lucente a suo contatto. Quando, in un istante, un dolce suono gli entra nell’orecchio lieve. Una vocina di cristallo, un leggero tocco sulla sua spalla… Il Kyonshi si volta per tentare di capire cosa gli stia succedendo, mentre un’onirica sensazione di immobile e di sogno lo pervade. D’un tratto, la luce non è più così accecante, e tra gli spiragli due piccole e brillanti iridi color petali di rosa lo fissano, malinconici, mentre una bocca di rosa si piega in un lieve sorriso. Totalmente scombussolato, Pyron volse lo sguardo vicino a sé, vedendo i due amici bloccati, immobili, come galleggianti nello spazio, e volgendo nuovamente lo sguardo alla ragazzina ode la sua angelica voce finalmente parlare –Lee Pyron… Quanto desideravo conoscerti…- Pyron fa un’espressione totalmente confusa, e Jeanne inizia a ridacchiare gentilmente –Beh, sei tu il Kyonshi che ha accompagnato la mia amica Jun in tutte le sue recenti avventure, giusto?- Pyron annuì incredulo, non capendo ancora cosa stesse succedendo a lui e ai suoi due amici –Ma… Cosa stai facendo? Hai bloccato il tempo?- domandò verso Jeanne, la quale rispose con tutta calma –Oh, no, non posso certo fare anche questo. Non sopravvalutarmi, non sono tanto forte!­- aveva una voce timida e aggraziata, e Pyron ne fu subito tremendamente affascinato –Sto semplicemente inviandoti un messaggio telepatico visivo, in questo modo per te è come se il tempo si fosse fermato, mentre il tuo corpo è ancora lì, nella realtà, insieme ai tuoi amici… - Pyron abbassò lo sguardo, domandando –Perché fai questo? Yoh e HoroHoro vorrebbero tanto averti di nuovo con loro, erano tuoi amici. Mentre io, sono come un estraneo…- Jeanne fece un sorrisino di intenerimento, e avvicinandosi al Kyonshi affermò –Perché in questo momento mi trovo ancora nella seconda fase del mio liberamento; solo un cuore realmente ricco di sofferenza mi poteva distogliere dalla mia gabbia lucente, mentre dallo stato in cui mi trovo solo un cuoro realmente felice nell’anima può farlo. Poco fa, è stato il tuo cuore a rendermi la mia parziale libertà… E ora sento che dovrai essere tu a donarmela completamente!- Il Kyonshi guardò a lungo quella figura, per poi scuotere la testa e affermare –No… Io non posso farlo. Il mio cuore è malato di tristezza, non posso esserti d’aiuto se cerchi felicità…- La ragazzina fece un’espressione più cupa e preoccupata. Volse lo sguardo ai due ragazzi bloccati ancora a proteggersi dalla sua luce. Jeanne sospirò, avvicinandosi a loro e abbracciandoli piano, commossa –Oh, miei cari amici… Quanto ho pensato a voi in questi lunghi e interminabili anni… Ma finchè la mia prigionia non cessa, mi sarà impossibile guardarvi di nuovo negli occhi, toccarvi, parlarvi, volervi bene… Yoh, HoroHoro, quanto mi siete mancati- stava piangendo. Pyron osservò la scena pieno di pietà e commozione. Come poteva aiutare quella ragazzina così piena di tristezza? Le si avvicinò, posando una mano sulla sua spalla Lei sorrise, dicendo –Oh, Pyron, devi scusarmi. Ma devi sapere che insieme alle altre ragazze loro sono stati i miei più grandi amici fin da piccolissimi. Ricordo distintamente numerosi attimi insieme a loro, ma molti altri sono andati dispersi… Il potere di Hao può fare anche questo…- si morse un labbro. –Ogni attimo che passa, perdo ricordi della mia infanzia, e solo liberandomi potrei riappropriarmene. Ma non posso infonderti la felicità, come non posso infonderla nei miei due cari amici… Oddio, come sono infelice- La bambina si accasciò a terra coprendosi il volto con le mani. Il Kyonshi sentì gli occhi arrossarsi. D’un tratto gli tornò alla mente il primo ricordo della sua morte. Il volto di quella ragazza a lui così preziosa. Fin dal primo momento capì che era lei il suo motivo di esistenza. Non avrebbe per nulla al mondo rinunciato a quel ricordo. Poi ripensò alla sua vita terrena, e tutti i volti delle persone che aveva ucciso senza pietà. No, non ci riusciva. Come poteva trovare un attimo della sua memoria che lo rendesse davvero felice?

Le SexyBabies erano ferite gravemente, a terra, insanguinate e sconfitte di fronte al potere dell’invincibile Cantastorie. –Allora… Cominnciamo a conoscerci meglio. Che ne dite, accetterete di essere mie mogli per l’eternità?- disse lui calmo. Pilica alzò il viso da terra con un’espressione totalmente schifata in volto –Preferisco rimanere a vivere nello schifo di mondo che ci ritroviamo, grazie tanto per la proposta, comunque- Hao si rattristò in viso a quelle parole, e con il suo potere sollevò da terra le 6 ragazze avvicinandole a sé. –Mi ferisci, piccola. Cosa c’è che vi tiene così attaccate a quel pianeta corrotto e maligno più che a me? Non lo vedete anche voi che è tempo di ricominciare?- Mathild intervenne con un labbro sanguinante –E a tutte le persone innocenti che ammazzerai non hai pensato?- Hao fece spallucce –Non se ne accorgeranno nemmeno. Durerà un attimo, e il mondo di Hao e delle SB comincerà, sostituendosi al precedente- Kanna sputò, sibilando –Voglio dirti una cosa, Hao. Sul fatto che il nostro pianeta sia pieno di difetti sono stata d’accordo con te fin dal primo momento… Ma ho imparato una cosa in queste ultime ore…- Il Cantastorie la osservò compiaciuta –Dimmi, avanti, lo sai che ogni cosa riguardante te mi interessa…- Kanna fece una smorfia, riprendendo la frase –Il mondo non sarà mai perfetto. Non può esistere male senza bene, come non può esistere bene senza male. Anche se riuscirai nel tuo intento, tra millenni e millenni, il tuo mondo farà la stessa fine della Terra, perché le cose perfette sono insopportabilmente effimere e superficiali! Il tuo è un sogno infantile che non porterà a nulla!- Hao fece un’espressione triste –Mi ferisci, così, mia amata…- Marion si alzò di colpo esclamando furiosa –Basta con le carinerie, Hao!! Io ti odio per quello che hai fatto a tutte noi SexyBabies, ma più di ogni altra cosa ti odio per questa tua straordinaria capacità di far sentire gli altri inferiori, squallidi, indegni; vi instauri la più profonda delle loro paure, e riesci inevitabilmente e continuamente a far desiderare alle persone che hanno a che fare con te di persona di morire!!-

-Se mai il mondo potrà diventare migliore, potrà cominciare privando te della tua crudele esistenza…- sibilò Anna. Il Cantastorie assunse un’aria stavolta davvero sconvolta, e allo stesso tempo cupa e inquietante. –Voi… Le mie Sexybabies… Creature nate dalla mia stessa fantasia e cresciute dal mio potere, accolte con amore e con una via d’uscita verso la sopravvivenza in un mondo migliore, mi parlate in un modo simile… Stupide e irriconoscenti… Puttanelle ingrate, meritate di soffrire pene indicibili per il resto dei vostri giorni!!!- Gli occhi del giovane si fecero di fuoco, uno strano spirito alle sue spalle comparve sprizzando potere di fiamma da ogni zona dell’astratto corpo. Le ragazze si ritrarrono con espressioni terrorizzate in viso per l’enormità e la potenza sprigionata da quel demone. In un lampo, l’intera stanza viene impossessata dal fuoco del Cantastorie, mentre le SB sentirono il bruciore di quell’energia penetrar loro fin dentro l’anima. Di sicuro una delle cose più fisicamente dolorose che avessero mai provato. –Da questo momento la mia vita è legata alla vostra, i nostri destini uniti e la vostra volontà nelle mie mani! La legge del Libero Arbitrio non vale ormai più! Cadete sotto il mio supplizio e ubbidite a ogni mio ordine, SexyBabies! Da questo esatto istante, VOI … SIETE … MIE!!!!!!!!!!!!!!-

Quella innocente e a suo modo bellissima ragazzina galleggiava nella sfera acquatica di controllo del Cantastorie, una piccola bolla consistente contenente liquido sonnifero. Le piccole bollicine azzurre e verde smeraldo nuotavano in quell’universo di energia, raggiungendo la rosea pelle della giovane Tamao. Nuda, inerme, raggomitolata su sé stessa e sotto completo controllo del terribile Hao. I piccoli occhietti solitamente vispi e curiosi sul mondo ora erano chiusi, smarriti, persi in chissà quale sogno o incubo. Ren fissava quella minuta figura e la sua mente non poteva fare a meno di esitare, così come il suo corpo. Avrebbe dovuto già prendere la ragazza e portarla dal Padrone da un po’, ma qualcosa dentro di sé gliel’aveva impedito. Maledetta coscienza…

Osservò a lungo il corpicino del successore di Jeanne, come a volerne scoprire tutta l’energia. Quell’energia di luce tanto grande quanto fatale. E così tanto desiderata dal Cantastorie. Ren strinse il manico della sua ascia mordendosi violentemente un labbro. Perché, perché la sua memoria era tornata alla discoteca di Marion, quando si ritrovarono tutti nella Stanza delle Tentazioni? Davanti a lui era comparsa proprio lei, la piccola Tamao, senza che lui ne avesse mai preso coscienza. Coscienza del fatto che desiderava quella ragazzina più di chiunque altro… Curioso tutto ciò. Non aveva mai provato nulla di simile per nessuno. Non aveva nemmeno percepito di provare un simile sentimento per ‘una come Tamao’, era successo, così, all’improvviso. Probabilmente nemmeno lui se ne era mai accorto. E poi perché? Perché amare proprio quella ragazzina? Si conoscevano a malapena, era goffa e sbadata, e chiunque avrebbe detto che non avevano nulla in comune. E in fondo anche lui si convinceva sempre più, fissando le giovani e ancora immature curve della ragazza, che il suo desiderio verso Tamao non era un desiderio carnale, ma piuttosto un desiderio dell’anima. Quell’intensa sensazione di purezza che gli invocava, quel viso così ingenuo… e quell’energia. Tutto alla fine riportava all’enorme, invincibile energia della ragazza. Era quella che infondeva intorno a lei quel senso di desiderio, quell’amore profondo, quel…Oh, caspita, nemmeno Ren sapeva più come definirlo! Era troppo orgoglioso per ammettere a sé stesso di essere caduto vittima anch’egli di quell’incantesimo, ma non poteva farne a meno. Gli occhi freddi si posarono nuovamente sulla di lei figura. Una mano s’allungò alla sottile superficie della bolla, e allora il ragazzo potè percepire nuovamente quel calore, quella gioia, quell’intensa voglia di vivere che gli aveva sempre ispirato quella ragazzina. Il vero problema era che lui era sempre stato solo. Perché aveva voluto esserlo. Ma non voleva più nascondersi dietro alla glaciale corazza dell’orgoglio, perché altrimenti avrebbe vissuto per il resto della sua esistenza in un mondo rinnovato ma vuoto, inutile, perché lui sarebbe rimasto solo comunque. Senza Tamao, ora che anche la sorella era sotto il potere del nemico, Ren sarebbe rimasto solo…

-Cosa diavolo sto facendo?- si ripetè mettendosi una mano sulla fronte sudata, capendo in un millesimo di secondo ciò che doveva fare. Aprì gli occhi di scatto, luminosi di energia, e con l’ascia ruppe la sfera liberandone la prigioniera lucente. L’acqua cadde spargendosi per tutto il resto della sala, mentre il corpicino di Tamao venne afferrato al volo dal ragazzo, che arrossì al contatto di quella pelle calda e liscia. E allo stesso tempo sentì di nuovo quell’energia, quella voglia di vivere, quella grinta impadronirsi dei suoi istinti. Prese il mantello che portava con sé e vi avvolse la piccola Tamao, ancora addormentata, guardandosi poi attorno per teletrasportarsi nel luogo in cui si trovavano i poveri Yoh, HoroHoro e Pyron, accecati ancora dalla potente Jeanne. Il messaggio telepatico della ragazza non era ancora cessato, e Pyron potè ammirare nel di lei volto un improvviso barlume di intensa felicità. –Oddio…- mormorò carica di emozione. Il suo corpo si illuminò. –Lo senti anche tu?- Pyron si guardò attorno –Cosa?- Jeanne chiuse gli occhi, mentre il suo messaggio terminava e la sua liberazione si completava –Un cuore felice…- Pyron l’osservò tornare alla realtà, mentre l’accecante luce da lei prodotta terminò d’improvviso. Yoh e HoroHoro si ritrovarono a terra, Pyron si voltò verso il ragazzo appena giunto con in braccio il potente successore. –Ren?- mormorò, con un misto di rabbia e incredulità. Jeanne camminò lentamente dietro di lui, avvicinandosi al ragazzo e sorridendo nella sua direzione. Intanto gli altri due erano a bocca salancata nel rivedere finalmente sul serio la loro vecchia amica. –Un cuore intensamente colpito dall’energia della luce, la voglia di vivere, la grinta e il desiderio di amare… Ren, tu sei riuscito a liberarmi… E sei anche riuscito a liberare il mio successore…- Yoh e HoroHoro si alzarono in piedi esclamando –No! Stai attenta, Jeanne, lui è un traditore!- Jeanne fece loro cenno di tacere, continuando tranquilla –Ma soprattutto, sei riuscito a salvare te stesso… La tua incertezza e la tua paura si sono finalmente dissolte, e questo grazie all’enorme potere di questa ragazza…- Jeanne sorrise nella direzione di Tamao, accarezzandole il volto con una mano. Un attimo dopo, le piccole palpebre dela giovane si riaprirono lentamente. –Dove sono?- mormorò impaurita. Jeanne sussurrò con dolcezza –Shh… Non aver paura, Tamao. Io sono Jeanne… Avrai sentito parlare di me, vero?- tamao fece un balzo, esclamando –Jeanne?! Oddio, non è possibile! Sei davvero tu?!- Quando si accorse della situazione in cui si trovava, si strinse imbarazzata nel mantello di Ren, che tentò di distogliere lo sguardo. La SexyBaby della luce rise nel dire –Invece sono proprio io, giovane amica mia. Ed è stato grazie a te che mi sono liberata dalla prigione che mi vincolava…- Tamao rimase a bocca aperta, probabilmente non aveva capito bene la situazione, ma poi Ren la riappoggiò a terra affermando –Se non volete avere più a che fare con me vi capisco… La mia parte l’ho fatta, e francamente se il mondo rimarrà così com’è o se muterà per me non fa molta differenza… Perlomeno la mia anima si è riappacificata con me stesso, e d’ora in poi non dovrò più fuggire- si fermò un attimo, e gli tremava la voce nel dire –Dite perfavore a Jun ciò che ho fatto e ditele che… Che le voglio bene…- disse infine voltandosi di spalle, quasi vergognandosi della sua stessa affermazione. Yoh e HoroHoro si gardarono, e con un sorrisino complice si avvicinarono all’amico –Pensi davvero di potertela squagliare ora che viene il bello?- affermò uno. –Che tu ci creda o no, vecchia pellaccia, abbiamo ancora bisogno di te- aggiunse l’altro. Ren spalancò gli occhi incredulo. –Ma io… Io ero dalla parte di Hao! Io l’ho aiutato nel suo scopo, se non fosse stato per Tamao ora l’avrei già riportata a lui e il mondo probabilmente sarebbe distrutto, e…- I due lo interruppero esclamando –Ehi, andiamo, non ce lo ricordare, potremmo anche cambiare idea!- Pyron sorrise, e avvicinandosi a Ren gli poggiò una mano sulla spalla –Coraggio, Ren. Non vorresti forse che Jun vedesse con i suoi occhi la nobiltà del tuo animo?- Ren abbassò gli occhi. Annuì impercettibilmente, e a quel punto Jeanne trasalì –Oh no… Avverto chiaramente la potenza di Hao… Ho paura che si sia impossessato ormai dei corpi e della volontà delle SexyBabies- Gli altri si guardarono –Non c’è nulla che possiamo fare?- domandò ansioso Yoh. Lighty riflettè a lungo, finchè non sussultò mormorando come a non voler osare pronunciare una proposta simile –Beh… Forse un modo ci sarebbe anche se…Oh, no, è troppo pericoloso!- Il gruppo la guardò in ansia, finchè Yoh esclamò –Ormai nulla è più pericoloso di ciò che potrebbe sucedere al mondo e ai suoi abitanti, Jeanne!- Lighty li guardò facendo un gran sospiro, finchè non disse –E va bene. Da sola non ci sono mai riuscita, ma… Forse con il potere di Tamao funzionerà- Tamao la guardò sorpresa, e balbettò –Ma che significa? Quale mio potere? Io sono una semplice ragazzina delle pulizie in un umile locale d’autostrada…- Jeanne la fissò seria –Ora non più, mia piccola Tamao. Tu sei il mio successore…-

La ragazzina per poco non svenne.

Qualche minuto dopo, il gruppo era giunto alla Leggendaria Sala del Racconto. Enorme, gigantesca, la più grande stanza che vi possiate immaginare, al centro della quale era situato un libro fatto di energia. Una penna astratta scriveva priva di una mano che la muovesse, un vero e proprio libro che si scriveva da solo. La storia del mondo. Intanto Jeanne e gli altri avevano spiegato in sintesi la faccenda a Tamao. –Ma è terribile!- aveva esclamato lei. –Lo so. E’ per questo che dobbiamo utilizzare la nostra energia di luce per modificare il racconto di Hao. Una storia che va avanti da troppo tempo ormai- Tamao abbassò lo sguardo, mormorando –Non ho mai usato prima d’ora i miei poteri in modo volontario, non so se…- Yoh si avvicinò a lei abbracciandola. Tamao rimase colpita e senza parole. –Hai salvato la vita al nostro amico Faust, ricordi? E anche quella di Ren. Sono sicuro che ce la puoi fare, mia piccola Tamao, e noi saremo qui ad aiutarti- Tamao sentì gli occhi arrossarsi. Strinse il ragazzo a sé sentendo chiaramente di arrossire. Anche HoroHoro, Pyron, Ren e Jeanne si unirono a loro. –Avanti, allora. Al mio 3…- esclamò Jeanne.

-Uno! …

… Due!…

…TRE!!!-

Tutti e 6 concentrarono ogni goccia della propria energia sulla penna del libro, ma in quel momento un’energia più forte della loro irruppe nella stanza. Era Hao. E dietro di lui, c’erano le 6 SexyBabies sopraffatte dal suo potere. –Ragazze!- gridò Jeanne. –A-ah! Colti in flagrante!- disse trionfante il Cantastorie. Allontanò il gruppetto dal libro con un solo gesto della mano. –Che hai fatto ad Anna e alle altre, maledetto?!- urlò Yoh pieno di rabbia. –Oh… Loro adesso mi adorano… Sono sotto il mio incantesimo, e finchè io avrò vita anche loro l’avranno…- Tamao guardò i corpi delle sue care amiche ora strusciati sul loro nuovo Padrone, con gli occhi inespressivi, i volti vuoti. Sentì un profondo senso d’angoscia. –No… Non è possibile…- mormorò. Il terreno cominciò a tremare –E’ giunto il momento di porre la parola fine a questa storia!!- esclamò Hao. Allungò una mano in direzione di Tamao, attirando verso di sé tutta la sua energia. La ragazzina iniziò a urlare. –Nooo!!! Ribellati, ti prego, la tua energia di luce è superiore alla sua! Distruggilo!!- urlarono gli altri disperati. Tamao cominciò a piangere –No, non posso farlo! Morirebbero anche le SexyBabies, e io non posso permetterlo!!-

-AHAHAHAHAH!! Come sempre la bontà non porta a nulla! Sul mio nuovo mondo regneranno solo giusti ideali di devozione e di ubbidienza, così che i miei poteri e quelli delle mie SB non potranno mai essere sopraffatti!! AH! Addio!!!- Tamao strinse i denti, con le lacrime che le rigavano il volto. Tutto il mondo intorno a lei tremava, sbatteva, girava, in un attimo ogni esperienza passata le riaffiorò alla mente, tutti i volti delle persone conosciute, tutte le battaglie vinte, e le voci delle sue amiche che le parlavano –Non pensare a noi, Tamao, salva questa Terra!-

-Ma… Ma io non posso… Non ci riesco!-

-Fallo per noi, Tamao, non abbiamo paura della morte, sarebbe molto peggio doverla dar vinta ad Hao-

-Saremo sempre con te, amica mia… Sempre…-

Era la voce di Anna che aveva parlato per ultima. E le loro sagome erano lì, nella mente di Tamao, luminose e sorridenti. Sorrise, allungando una mano verso di loro. –Ragazze… Addio…-

-Addio, Tamao. Dì tu a Jeanne e a tutti gli altri che li amiamo con tutte noi stesse. Dì loro addio da parte nostra, LightyTwo…-

Tamao sentì il cuore sussultare nell’ascoltare quelle parole, e quell’ultimo soprannome. Lei una delle SexyBabies. La più forte. Non poteva deludere il gruppo. Chiuse gli occhi, e urlando con quanta energia aveva dentro, sprigionò ogni goccia del potere della sua anima, concentrandolo sul Cantastorie. Non poteva finire tutto così. Non poteva!

La luce aveva iniziato a possederla. Era diventata tutta lei luce. –Cosa?!- esclamò Hao. Tutta la potenza che Tamao aveva tenuto dentro fino ad allora esplose. L’energia vitale di tutto un pianeta, l’essenza divina, tutto si impossessò del corpo del Cantastorie che con un urlo straziante si ritrovò a sparire in un abisso di luce, insieme alla sua dimensione parallela e ale sue folli ambizioni. Era appena finita una vera e propria guerra. Ma non una guerra comune, era La Guerra. E al suo termine, il silenzio si impossessò del nulla.

**

Quando riaprii gli occhi, mi ritrovai su un umido prato bagnato dalla fresca rugiada. Ero scombussolata, l’energia da me utilizzata mi aveva reso folle d’ira. E adesso la mia forza, lo sentivo, era di gran lunga diminuita. Mi alzai, guardandomi intorno. C’erano vicino a me anche Jeanne, Yoh, HoroHoro, Ren e Pyron, e il sole baciava le nostre pelli. Ci guardammo per un po’, finchè non mormorai –Beh, il mondo è salvo…- Ancora silenzio. Solo il vento spezzava quel triste attimo di riflessione. Tutti stavamo pensando la stessa identica cosa. –Ragazze… Anna, Jun…- aveva mormorato Jeanne, muovendo una mano verso un punto lì vicino come a voler raggiungere i corpi delle SB distesi, ormai privi di vita. Tutti corremmo in loro direzione scuotendole disperati, ma ormai non c’era più nulla da fare. –Era quello che volevano…- sussurrai, piangendo ancora. Yoh stringeva il corpo di Anna piangendo disperatamente, HoroHoro accarezzava il volto della sorellina Pilica, Pyron abbracciò Jun mentre Ren le teneva una mano piangendo silenziosamente; Jeanne stringeva Marion, Mathild e Kanna senza smettere di singhiozzare. D’un tratto, sentii che c’era solo una cosa da fare, ed era la cosa giusta. Mi alzai in piedi. –Fatevi da parte, voglio provarci…- tutti mi guardarono stupiti. –Tamao… Se lo fai il tuo potere si esaurirà completamente, tornerai una ragazzina comune. Non era questo il volere di Anna e co…- mormorò HoroHoro. Ma io scossi la testa –Non mi importa. Queste ragazze sono molto più forti di tutto il mio potere. Se il prezzo per salvarle è rinunciarvi, non mi importa…- Mi avvicinai a loro, mentre gli altri si staccavano dolcemente. Mi concentrai, stavolta non potevo di certo fallire. Era la mia utlima possibilità di dimostrarmi che valevo qualcosa. Vai, Tamao, sii finalmente fiera di ciò che fai…

E iin un lampo, tutte le energie che mi avrebbero permesso di cambiare totalmente la mia vita, scomparvero. Si rigettarono però nei corpi delle 6 ragazze, che per l’esplosione di gioia di tutti gli altri riaprirono lentamente gli occhi, riprendendo conoscenza. –Uuuurraaaaa!!!!!!!- gridarono tutti abbracciandosi. Anche le ragazze sembravano sorprese e piene di gioia, e appena videro Jeanne le saltarono letteralmente addosso. –Oddio, Jeanne, quanto ci sei mancata!!- gridarono. Jun abbracciò Ren –Sorella, io…- mormorò lui. Ma Kyonshi’s Wife non lo lasciò finire, piangendo dalla gioia e con uno smagliante sorriso in volto –Dimentica, Ren, fratello mio. Ti scongiuro, dimentica tutto!- Pyron li osservò malinconico, a sguardo basso. Subito dopo, Jun si voltò verso di lui facendogli un sorrisino, e per lo sbalordimento più totale del Kyonshi la ragazza gli balzò addosso baciandolo passionalmente. Tutti applaudirono, mentre Pilica balzava in braccio al fratello urlando di felicità. Io me ne stetti a guardare, sorridendo e piangendo allo stesso tempo, non so se di felicità o tristezza. Finchè tutti si voltarono verso di me. Anna mi prese una mano, dicendo –Tamao. Hai rinunciato al potere più grande di tutti per salvarci. Il tuo nobile cuore è anche più forte di tale potenza proprio per questo- Mi sorrisero, io smisi di piangere, ma era solo perché avevo consumato tutte le lacrime. –Sei grande Tamao!- gridò Pilica. Tutti mi saltarono letteralmente addosso abbracciandomi, e io mi sentii la ragazza più felice del mondo. Anche senza il potere di luce, sì. Diedi un bacio velato sulla guancia a Ren, che arrossì visibilmente facendo l’aria del finto offeso, mentre tutti urlavano un –Uuuuh!- collettivo. Ma sì, in fondo credo di non essere cambiata affatto dalla Tamao che ero prima a quella che ero adesso. Le capacità erano le stesse, l’energia dello spirito invariata. Potere di luce o no, io rimanevo Tamao, solo Tamao. E la grande lezione che mi infuse quest’avventura fu proprio questa: finalmente, avevo acquistato fiducia in me stessa.

Alzai gli occhi al cielo. Il mondo e la vita non mi erano mai parsi così belli.

  
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