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Autore: past_zonk    06/12/2010    5 recensioni
"Fuori s’inizia a sentire il rumore della pioggia che precipita dal cielo. La finestra semiaperta lascia che un soffio si vento gelido penetri nella stanza spoglia. Matt rabbrividisce, Dominic non s’accorge quasi di quell’alito puro. Nulla ha senso."
Genere: Drammatico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Dominic Howard, Matthew Bellamy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Breathe.
 
Tracce di Morgan, here.
I Muse non m’appartengono.
 
 
E’ quasi Natale, la gente ha voglia d’acquistare, fino allo spasmo. Una leggera pioggerella, mai sinuosa quanto quella londinese, invade New York. La città si dipinge di luci, si veste di flanella. Nelle case la luce si fa artificiale. Il comignolo di qualche casa sbuffa e i nasi diventano rossi.
Mai rossi quanto quelli inglesi;
Le radio parlano. (Mai quanto quelle inglesi; o forse sì, forse di più.)
L’America sembra la falsa culla della libertà.
Matt Bellamy non ama particolarmente quel paese. Perché…è falso dai tetti cesellati ai tombini putridi. Come l’intero mondo, direte ora voi. No. Di più.
L’America è posticcia, costruita. Non è spontanea.
Le penne inglesi scrivono meglio anche se tutte prodotte in Cina.
I waffles sono troppo dolci a New York (La ‘Y’ sarebbe allungata, se Matt la dovesse scrivere, ora.).
La vita è troppo dolce a New York; ti rimpinzano di false verità condite con zucchero a volo, ti lasciano sguazzare nell’ignoranza. La CIA opera, intanto.
“Moriremo tutti per questi cazzo di americani.”
Gli esistenzialisti russi sciano.
Parlano in modo sguaiato, gli abitanti del continente libero. Matt cammina, fiancheggiando il corso gremito di capelli e negozi.
Al primo “pub”, o ciò che ne sembra l’ombra, entra. (Differenza termica altissima; mani tremanti.).
Al tavolo di legno rossastro, sdrucciolato dipinto forse, si potrebbero sedere attorno 6 persone. Matt lo occupa da solo. (Ordina una guinness).
Mentre la sorseggia un mucchio di capelli d’un biondo indefinito (mica quella gradazione bionda inglese), gli si piazzano di fronte. Sono ciocche di base nere, schiarite poi in una tinta di cattivo gusto. Americana. (Forse dozzinale).
“Sarà una fan.”.
La suddetta si siede proprio al suo tavolo da sei.
Ha degli occhiali da mosca che le coprono il viso. Matt si chiede perché non s’è coperta le orecchie sproporzionate coi capelli scoloriti.
//Pensiero veloce//
Dominic Howard, aveva i capelli arancioni scambiati, eppure era bello. Gli leggevi sulle tempie la stanchezza. Era troppo tempo prima.
-Mmm…ora mi trovano, quelli.- (Scava di continuo nella borsa di stoffa a chiazze, molto vintage.)
-Chi diavolo sei?.-
Quell’ammasso di sciarpe lo guarda (o sembra farlo, dato gli occhiali.) d’improvviso. Come se non l’avesse neanche lontanamente notato.
-Sono Kate Hudson e se mi fotografano con questa faccia sono cazzi; dovresti saperlo tu, che ti fai cogliere a limonare col tuo amichetto, Matt. -
 
Tom Kirk aveva mutato il modo di guardare Dom. Tutti l’avevano fatto. Mentre Matt era codardamente scappato chissà dove con chissà quale aereo e chissà quale pensiero in quella chioma nera. Dominic Howard mangiava del cheesecake e dialogava (forse) con Tom, che sembrava una suora che prova a farti convertire alla religione Orto-cristo-buddaica.
Insomma, uno di quei giorni odiosi, in cui ti chiedi il perché di tutta quell’odiosa inerzia.
-Non è cambiato nulla; i fan vi amano, alcuni sono persino contenti dell’accidentale outing.-
-Non è un outing.-
(Tom fece finta di non sentire.)
-Allora! Il tour inizierà fra un mese, Siamo in Australia.- Tom rifiutò un tè.
-Ok…m’annoio.-
-Come ok? E come t’annoi? Non hai progetti?.-
-M’annoio solo a pensarci. A quello ci pensa Matt, datemi solo una grancassa vi prego.-
-Bene! Vedo che sei molto positivo. E Matt?.-
-Boh!-
-Come “boh” !? Dov’è? Non te l’ha detto?.-
-No, Tom. –
-Avete litigato? Vuoi qualche consiglio?.-
(Odiare il perbenismo come mai prima di quel momento.)
-Non sono un’adolescente. E poi dovresti chiedermi quando, io e Matt, abbiamo mai fatto pace. –
-Quando?.-
-Semplice: mai.-
-Wow…-
-Non recitare la parte di Chris…Fai il manager cazzuto. Ti riesce meglio.-
 
Continuiamo a respirare.
Inspira ( pulviscolo che pizzica il tuo naso.).
Soffia forte l’aria fuori dai tuoi polmoni (finché fa male, respira.)
Kate ha un bell’appartamento. Si vede che non l’ha arredato lei. La moquette color sabbia e le pareti perfettamente bianche (quasi spaventose) fanno sembrare l’ambiente caraibico. Il sole filtra attraverso le finestre, districandosi in raggi di luce che illuminano solo ciò che amano. (il volto di Kate non è illuminato. Quello di Matt per metà.).
Il tutto è abbastanza piacevole.
L’aria fresca, frizzantina, il sole d’inverno che illumina gli odori. La pioggia incrostata ancora sulle strade profuma di buono. Il gelo sembra sciogliersi.
Matt dimentica tutte le sensazioni che lo intrecciano ai giorni precedenti (hotel;parcheggi;giornali;vasche). Annebbiarsi la mente fra quella luce non è difficile. Mimetizzarsi in un po’ di normalità, offuscare il proprio riflesso in uno specchio appannato (passeggiare con un gelato con Kate affianco, fino al suo appartamento.)
-Map of your head.-
Sorridere. ( Si mostra il dentino sporgente.)
Intrecciare i capelli di Kate.
-Map of your head.-
Darle un bacio sulla guancia e ringraziarla.
                                                                     (La conosci da circa 5 giorni, 3 ore, 15 minuti e 25 secondi.)
Scendere senza ascensore.
                                              (Speri in qualche paparazzo.)
 
 
 
 
Salve, sono tornata con questo capitolo molto (molto molto molto molto) corto e, non so. Non mi piace assai. (come sempre, direte…a chi vuoi rompere, direte. Ebbè.)
Passo a ringraziarvi, o miei angeli.
(Ringrazio Steve Vai & Alessia N e F. Arianna M and so many people.)
Lady Of The Flowers: Grazie. Grazie. Grazie. Grazie. Grazie. Nient’altro. (L)
N i s h e: Io credo seriamente d’amarti. E credo sia irrilevante dirti quanto il tuo giudizio sia per me importante. Mi sono ritrovata a scrivere anche solo per te, certe volte. I adore you. (LL)
_DyingAtheist: Solo sesso, tante parole ma poca realtà, poco amore. Esattamente ciò che rimprovero a me stessa; Baustelle? Aria! <3 Grazie immensamente.
idiotofsuburbia: Ma figurati, puoi anche perdere tutte le recensioni di questo mondo, ma sarai sempre un tesoro *-* <3 Tnx!
SoberDH: Tu! Io ti conosco, compaesana (nevvero?) e sono ONORATA di piacerti. Davvero, la tua recensione m’ha fatto sentire…mmm…importante! *inchino*
Grazie infinite, carissima!.
Deathnotegintama: Sei fra le mie preferite; ergo, è un onore saper che tu apprezzi ciò che scrivo. Inoltre, sei una persona che stimo molto. Oooooh, cara. GRAZIE.
Arrivederci e cheeeers!
Ah, quasi dimenticavo, HAPPY B-DAY MIMMOOOOO ( Dom;) <3
   
 
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