113. Luci intermittenti

- C'è qualcosa che non va – affermò Lorelai, tirando su i capelli e piegando la testa leggermente di lato. Osservava la facciata della casa, stringendo ogni tanto gli occhi per concentrarsi meglio. Luke seguiva i suoi movimenti e i suoi occhi che si muovevano su e giù, a destra e a sinistra, senza che potessero trovare pace.

- Cosa, di preciso? - si decise finalmente a chiederle, inclinando la testa verso di lei. Lorelai, tuttavia, non lo degnava di uno sguardo e continuava a guardare davanti a sé, lasciando oscillare la testa. La pazienza di Luke cominciava a scarseggiare, ma lei non sembrava accorgersene.

Restarono così, in quella surreale situazione per un paio – o forse qualcuno di più, pensava Luke – di minuti. Lorelai era totalmente, perdutamente assorta nei suoi ragionamenti, probabilmente anche molto lontani dal problema principale e Luke non poteva far altro che aspettare. E aspettare. E ancora aspettare, fin quando lei non si fosse svegliata da quella specie di trance e fosse tornata alla realtà, magari esclamando allegramente: - Voglio un caffè! - . D'altronde, mai interrompere una Lorelai Gilmore intenta a pensare, avrebbe potuto rinfacciarvi di averle fatto perdere, sul filo del rasoio, la soluzione del secolo.

Dunque Luke continuava a osservare l'espressione buffa di sua moglie, che ora aveva incrociato le braccia e sembrava volesse urlare al mondo di essere impegnata in un affare molto, molto importante.

Improvvisamente, nel bel mezzo del nulla, la trance sembrò essere finita e Lorelai schioccò le dita della mano destra sorridendo beata. Si voltò verso Luke, che la guardava sempre più stordito, e sfoderò il suo sorriso migliore.
- Le voglio intermittenti – disse gongolante.
- Ehm... mmm... cos... cosa, di preciso? - mise insieme Luke, con un'espressione attonita e curiosa, avvicinando l'orecchio al viso di Lorelai, quasi volesse cercare di sentir meglio.
- Le luci! - esclamò Lorelai, alzando il sopracciglio e guardando il marito stupita. Come se lui non fosse stato capace di capire la cosa più ovvia del mondo.
-Le... le luci – ripeté Luke, in un tono a metà tra il rassegnato e l'interrogativo. Lorelai indicò i fili di luci colorate che incorniciavano le finestre e la porta d'ingresso, illuminando le decorazioni natalizie con cui aveva voluto tappezzare la facciata della casa.
- Vuoi le luci intermittenti. - concluse infine Luke, mettendo insieme i pezzi sgangherati del discorso di Lorelai.
- Eeesatto! - esclamò lei, battendo le mani. - Voglio che siano intermittenti, come quelle della discoteca, capisci? Quelle che si riflettono nella grossa palla al centro della sala e da lì inondano tutto il resto e ti fanno stare lì, intontito, a dire “Wow!” e nient'altro perché cosa puoi mai dire di sensato quando ti ritrovi in un posto in cui in un momento vedi chi hai accanto, l'attimo dopo invece no e quello dopo invece sì e subito dopo già non riconosci più chi hai vicino e... -.

Luke lasciò che Lorelai, che nel frattempo aveva cominciato a dimenarsi in perfetto stile da discoteca, continuasse a tessere la trama di quell'argomentazione, destinata a durare all'infinito, se lui non fosse intervenuto al più presto. Fu così che Luke si avvicinò alla presa delle luci e, con un tocco preciso e veloce, spostò l'unico bottone presente verso sinistra, proprio sotto la scritta “INTERMITTENZA”. E fu allora che Lorelai terminò la sua danza sfrenata e, con l'espressione festante di un bambino che ha appena scartato il suo regalo migliore, cominciò nuovamente a battere le mani e a saltellare.

- Ora è perfetto! - urlò a Luke, mentre tornava a ballare al ritmo di una musica che canticchiava allegramente.
 

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Dato che siamo in periodo natalizio, ecco una fic a tema ^^ Spero vi piaccia, come sempre i commenti sono molto graditi!