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Autore: miss moonlight    07/12/2010    6 recensioni
E' una piccola lettera che Usagi scrive a Mamoru, dopo la sua morte.
Gli parla del suo dolore, quello che è costretta ad affrontare ogni giorno.
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Usagi/Bunny
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la fine
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"Mamoru, per l'ennesima volta sono qui a scriverti...
E' passata poco più di una settimana da quando ho saputo che la tua anima è volata in cielo. Non riesco ancora a crederci, non mi sembra vero.
Vorrei che fosse solo un brutto incubo, vorrei svegliarmi, ma la consapevolezza che ciò non avverrà mi toglie il fiato.
Mamoru, il tempo qui scorre, la vita va avanti.
Mi guardo intorno, vedo gente allegra che si prepara a festeggiare il natale, e io mi sento come una spettatrice vuota in attesa che la magia di questo periodo avvolga anche me.
Ma non sarà più così Mamoru.
Mi manchi. Eri un punto di riferimento per me, eri importante Mamoru.
Quante cose abbiamo condiviso insieme, quanti momenti belli ho vissuto con te accanto.
Ma il ricordo di quella notte resterà con me. Pregai tanto, finchè esausta non mi addormentai. Pregai il Signore, gli chiesi di lasciarti ancora qui con me.
E tu in quei momenti, in quel letto di ospedale soffrivi le pene dell'inferno.
Non mi hanno concesso di vederti, ma tutti mi dicono che è stato meglio così. Perchè così avrò per sempre il ricordo di te, allegro e felice, che mi prendi in giro, che mi rimproveri, che mi dimostri giorno per giorno il tuo affetto.
Sai Mamoru, tutti mi ripetono di essere forte, di farmi coraggio, che con il tempo tutto passa.
Sono grata a tutti per essermi accanto.
Ma cosa ne sanno Mamoru? Cosa sanno loro di cosa ho io nel cuore? Cosa ne sanno del dolore che cerco di nascondere o delle lacrime versate di nascosto?
Non sanno cosa ho provato quando quei medici incompetenti ti hanno ricoverato in un reparto sbagliato e hanno peggiorato la tua condizione fino a mettere in pericolo la tua vita. Non sanno cosa si prova a vivere nell' ansia dell'attesa di un miracolo per sei ore.
La notte mi addormento con le lacrime agli occhi, rivivendo i ricordi. Rivedo i tuoi occhi, chiari e belli. Inevitabilmente ti sogno, ma al mio risveglio il sogno appare confuso, non lo ricordo con chiarezza. Ciò che non dimentico però è la senzazione della tua presenza.
So che ci sei Mamoru!
So che mi sei accanto in ogni momento, anche ora.
Se metto una mano sul mio cuore lo sento battere. Vedi Mamoru, tu sei dentro ogni battito. Sarai per sempre li, nel mio cuore.
Avevo tanti sogni che avrei voluto raccontarti. Una parte di essi già li conoscevi, altri invece li hai conosciuti adesso che sei in cielo e che di me sai tutto.
So che da lassù mi vegli.
So che da lassù mi proteggi.
So che anche se ora non ti vedo più, se non sento la tua risata, se non posso abbracciarti, se non posso più perdermi nei tuoi occhi, mi sei accanto in ogni momento.
So che non mi lascerai, non lo hai mai fatto.
Purtroppo so anche che ora tocca a me la parte più difficile. Tocca a me ora superare il dolore ed andare avanti.
Un giorno sono certa che ti rincontrerò Mamoru, e saremo dinuovo insieme.
Mi stringerai ancora una volta la mano, e continuerai a prenderti cura di me.
Spero solo di avere anch'io un po' di quella forza che hai avuto tu nella tua vita, quella forza che ti ha sempre contraddistinto.
E ti prometto, Mamoru, che realizzerò tutti i miei sogni. Lo farò per te perchè mi hai sempre incoraggiata e sostenuta. Ed eri felice per me, quando vedevi che realizzavo ogni mio più piccolo desiderio.
Spero che in ogni caso tu sia fiero di me.
Ti voglio bene, e te ne vorrò per sempre.

Usagi  "

Anche quella volta, con cura piegò la lettera. Uscì di casa prendendo il mazzo di rose che aveva comprato quella mattina. L'aria fuori era fresca, tirava un leggero vento.
Il cimitero era quasi deserto, in fretta si diresse dove riposava in pace Mamoru.
Arrivata davanti alla sua lapide, guardò la sua foto. Era stata scattata un giorno al parco. Rideva, era felice. E così lo avrebbe ricordato per sempre.
Sistemò le rose, poi riprese in una mano la lettera che gli aveva scritto e nell'altra l'accendino. Non si preoccupò del fatto che poteva esserci gente a guardarla e a scambiarla per pazza. Faceva questo ogni volta che gli scriveva. Con un sopiro iniziò a bruciare un lato della lettera poi quando fu certa che la fiamma non si sarebbe spenta, la appoggiò a terra e guardò il poco fumo liberarsi nell'aria.
Forse era una sciocca, ma sapeva che Mamoru non avrebbe mai potuto leggere le sue lettere, perciò aveva deciso di bruciarle ogni volta. Le sue parole si sarebbero disperse come il fumo nell'aria, e sarebbero di sicuro arrivate a lui.

FINE

 

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Ciao a tutti, questa piccola storiella che ho scritto è nata dai sentimenti che in questo periodo sto provando. Purtroppo ho da poco perso una persona che nella mia vita era di fondamentale importanza, la mia cara nonna.

Mi ero seduta a cercare di scrivere il capitolo della mia storia "Un amore semplicemente...destinato!" ma venuta fuori questa lettera, perciò poi ho inventato la parte finale e l'ho trasformata in una piccola storia da condividere con voi, che mi state mandando messaggi davvero stupendi. Grazie di cuore, per me è di grande importanza!!!

Un bacio...

Debora.

   
 
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