Una percezione strana. Chi sei tu? Il pixel bruciato nello screen indaco della morte. Overdrive orgasmico ti ribolle nelle vene, è sangue che fiotta nello stomaco e un cranio spaccato una cognizione sfatta un mucchio di carne geme tra le tue mani. Chi sono io? Poi un sospiro e la polvere precipita. Un urlo ti graffia le ossa e spezza i tendini. Una magia morbida olocausto sotto le armi del caso.