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Autore: xmalikazzitua    08/12/2010    2 recensioni
Il Natale è così allegro e spensierato, soprattutto quando si fa' l'albero...con tutti quegli addobbi colorati...
Ma nella famiglia di Giulia tutto questo è quasi impossibile...
Il padre,ancora un bambino con la testa fra le nuvole;
La madre, saggia, ma a volte rompiballe;
Il fratello maggiorenne, idiota, e che fa un sacco di versi.
Nella sua famiglia incasinata neppure riuscire a fare un alberello è cosa facile...
Fic piena di parolacce e piuttosto demenziale xD Se siete sensibili,o facilmente irritabili vi sconsiglio di leggere!!!
Genere: Comico, Commedia, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Eccomi qua con una one-shot demenziale sul Natale (sono in vena di fare le rime).
Mi sono un po’ ispirata ad oggi, che ho fatto l’albero. Sicuramente non piacerà a nessuno questa fic, non lo metto in dubbio, ma se avete pietà di me recensite pure xD
Parla di una famigliola formata da quattro persone anormali, intente a fare un bellissimo alberello…buona, anzi…cattiva lettura!!!xP

W L’albero Di Natale…E Le Balle SUE Che Attaccheremo

Ecco…come ogni anno, c’è quell’idiota seduto per terra a prendere le prime parti dell’albero, cercando di costruire la base. Canticchia canzoni di Natale senza senso, a volte aggiungendoci delle parolacce perché non riesce ad attaccare un pezzo.
Toh, siamo già a un bel punto. Strano che non ha messo su delle musiche natalizie.
E’ arrivato anche quell’altro, mio fratello, ancora in pigiama, che seduto per terra prendendomi per il culo è intento a raccogliere dei rami dell’albero.
Mia madre protesta, dicendo che l’albero, essendo stato in cantina per un anno, è pieno di polvere e terra, e mio fratello se ne frega totalmente.
Continua a canticchiare delle musichette per prendermi per il culo… quel bastardo.
Mio padre se n’è andato, ma ora è ritornato, uscendo dalla porta di casa, e prendendo gli addobbi.
Se mi mettessi anch’io a fare l’albero, penso che non riuscirei a combinare niente.
Le luci, le luci, chissà dove le ha ficcate mio padre.
E continuano a cantare…oh, si rivolge a me porgendomi degli adesivi, e inciampando nei rami di plastica.
Riccardo prende per il culo mio padre che canta, mentre di mia madre neppure l’ombra.
-La sala sarà più spaziosa di questa?
-Si
-No
-Ma la mettiamo con questa stessa esposizione?
-No, prenderemo un altro albero da 2 m e 50
-E, sai perché…perché suo fratello è ricco con una casa grande e può permetterselo! Malato
-Ma sto scherzando!
-…con la pelle di daino rossa, non è capace a fare un cazzo!
-Ahahahahahahahahah!
Che bello, io sto qui a scrivere mentre loro litigano.(mamma, papà e fratello)
Che paaaaaaaalle sti due, che si credono due architetti dell’albero.
Riky va’ a vedere i messaggi, mentre mio papà in posizione “stai attento che mollo” attacca altri pezzi del nostro amato albero.
Stare ad ascoltarli è una vera noia.
Forse se vado ad aiutarli è meglio…ma chi c’ha voglia?
-Le H…le H…
???????Starà parlando di qualche pezzo dell’albero.
-Mettiamo un filo solo di luce o due?
-Ma sei tu il regista dell’alberello! Cosa lo chiedi a me?
-Eh…le campanelle…
-Mettine una
-No, mettine due, come tutti gli anni…
Oh no!!! Ha intenzione di mettere la musica…si è accorto che mancava … si salvi chi può!!!
-Vedo che te sei bravissimo…
-…
-H!!! H!!!!
Ancora con ste H?
-Che colore è?
-Blu?
-Verdi?
-H, H…
Ancora che canta…
-La cuti non ci sta dando una mano, che cazzo
Si rivolge a me, mentre commenti molto ironici di mia madre arrivano dall’altra stanza.
Ora mi butto su di lui.
-Ti piace stare in silenzio?- mia madre non lo tollera.
-H? No, è F
-Mamma…ma vai a spolverare il tuo culo…
- Ma vai tu, che lo lavi ogni tanto
-No, ieri l’ho lavato
-OHHHHHHH, incredibile! Ha sbagliato!
-La G…ah-ah-ah
Canta canzoni in inglese con parole inventate da lui…
-Adesso lo fanno loro no? Adesso me ne vado e preparo la tavola.
Non si capisce niente, ma mia madre continua ad “infierire” con battute contro mio padre.
Ah, è sceso…forse a prendere le luci.
-IL-MI-GLIO-RE
-Ma dov’è andato? Plende fleddo!
-Ahahahah
Che male al collo…auch.
Silenzio finalmente.
Anzi, no.
-CO-CO-CO-CO-CO…-le prese per il culo di mio fratello non hanno limiti.
-E piove…tanto per cambiareeeeeeee…-canticchia mia mamma.
Riky zitto zitto monta l’albero mentre io scrivo.
Ecco di ritorno mio padre con tanto di luci con dei campanelli di plastica.
-Dopo la G c’è la F…F, D, G…
-Hmmm…
Che freddo…awwww…
L’albero sembra un’idiota senza vestiti, con un’antenna rossa in testa, e qualche fiocchetto per essere un fighetto(rima!!!!)
-IL- BI-LI-O-RE…ohuohu
Biliore…l’adoro questa battutina di mio fratello.
………L’albero inizia a vestirsi. Poveretto, chissà che freddo.
Riky ha pestato una luce. Che bravo. Mio padre s’è incazzato e sbuffa, e il colpevole ride divertito.
-Cosa c’è da ridere? Non so io…
-Niente…ihihih…
Ecco il vero lato di mio padre: stronzo ed emerito coglione. Appena uno di noi fa qualcosa di sbagliato s’incazza.
E vabbè…mio madre non dice niente, mio fratello continua ad aprire i rami e ad attaccarli.
Robbbbbbbbberto cerca di sistemare le luci.
-Le robe degli altri non si tengono così tanto! Quando li ridai all’Enzo?
-Uhhhhhhhh…
-Di tempo ne hai…fai 5 ore alla X-Box…
Le luci non vanno più…olè!
-Cazzo, non funzionano…forse si devono scaldare…
-Hai messo su l’acqua?
-Ma non fai il risotto?
-Ma sei malato?
-Urla, urla!
-Mi prende il culo…
-Genio Fagnano…si è rotto il meccanismo.
-Ha tirato fuori il bumerang da non so quanto tempo…adesso glielo ficco nel culo.
Fa partire il carillon, mentre mia mamma non si risparmia con prese per il culo.
-Magari sarebbero funzionate lo stesso…-dice mio padre con una nota di tristezza.
-Ma qua c’è il ricambio!
De che?
-Eh, queste vedi che funzionano?
Il carillon di Natale ha già rotto le palle.
-I ricambi…qui non ce li ha…no…dobbiamo buttarle, peccato Mo…dopo tanti anni. Magari si scaldano. Ma non credo proprio.
Adesso piango!!!Ahahahahahahah!
Dlin, dlin, dlin…quel cazzo di carillon.
L’albero prende forma! Yehhhh!
-I Babbi Natale li ho lasciati giù perché hanno rotto il cazzo.
-Ahahahahah!
-Forse sono da buttare…
-No!!!
-Ma tanto li portavo su e finivano nello scatolone(dei miei vecchi giocattoli)
-Ahahahahaha!!!!
Entra in scena mia madre:
-Hai messo su l’acqua?
-Non rispondo neanche.
-Beh, allora non mangi…
-Ahahahaha!
-Lampeeeeeggia qui!
-Eh, bene.
Mio fratello corre a guardare i messaggi( da noi non c’è campo),mentre il Fagnano maneggia con qualcosa…ancora le luci.
Il carillon a mò se zittito. Evvai!
Silenzio…mio padre sospira a volte( si affatica anche da seduto)
Però, niente male…non vedo l’ora di comprare qualche bel videogioco.
Si rivolge a me:
-Ma hai finito di fare la cagata?
Che cazzo dice, questa è arte! Perciò non rispondo, altrimenti gli avrei tirato un calcio in culo.
Gli urli di mio fratello idiota arrivano dalla camera. Eccolo di ritorno.
-Cos’è che fai?
-Niente, sto mettendo a posto le luci…
-Auahauauhau…
Mio padre stacca le luci morte, poi si mette a fissare gli addobbi. Non so cosa stia facendo, ma raccoglie qualcosa di plastica.
-Tu non fai niente?
-No!
-Perché?
-E che cazzo…
-Attacco le bocce…
-Seeeeee, così finiamo domani.
-E’ arrivata la piccolina!!!Ihihihih!!!
E altre cazzate.
Toh! L’albero è finito, mancano solo gli addobbi.
Mio padre gli arrotola addosso le luci…quelle vive.
Mio fratello è sparito, mentre mio padre nella sua posizione da “attento che mollo” è intento a sistemare le luci birichine.
-Ohhh, Sssignorre Mio.
-Oh! E’ già stanco!
-Ahahahaha!
-Chiama l’ambulanza!
Non ce la fa, non ce la fa! Col maglione grigio, i cammelli e le scritte Peru senza accento.
Questo è mio padre.
Oh, che schifo! E’ piegato, e io ho il suo culo in faccia…che depressione.
Le luci? Quasi sistemate. Ora è il turno delle bisce pelose colorate.
Inizia ad arrotolarle. Ma dov’è mio fratello?
-E’ già scattato il calorifero? No…
Il boa rosso s’è impossessato del povero albero vestito.
Quella punta rossa in testa non gli dona affatto. Sembra un idiota.
Per di più è storta.
Una biscia più piccola ma sempre rossa l’ha divorato sulla cima.
Ne tira fuori altre quel Fagnano.
Bisce rosse alla riscossa! Tutte avvolte per benino sull’albero di casa mia.
Chiude lo scatolone dell’albero e lo mette fuori casa(appartamento, eh!)
Chissà cosa diranno quelli davanti a noi.
-Mo!!!!
-Eh?
-Allora?
Mo è mio fratello…così lo chiama mio padre…tsk.
-Mo?!
-Adesso!- risponde piuttosto scocciato dalla nostra camera.
Sento rumori di campanelli…quel coso che mette fuori dalla porta ogni anno!!!Tutto dorato e col vischio.
Chissà se mettere anche le pigne dorate…boh!
Ha già messo la mia boccia rossa che avevo comprato alle elementari.
Ne appende altre.
Massìììììì, adesso le vado ad appendere anch’io. Mio fratello non torna.
Dopo vi farò il resoconto di tutto, O-K?
Mio fratello è tornato invece.
-Metti le palle rosse.
-FAI ANCHE QUALCOSA, EH?!
-Ma ne ho già messe due!!!
-Ohhhhh, che bravo.
E canta ancora. Bah, lasciamo perdere. A dopo.
***************************
Dopo qualche minuto rieccomi di ritorno! Mi ero già rotta i coglioni, non so se rendo l’idea…
Insomma, tra parolacce, insulti e prese per il culo, finora l’albero è pieno di bocce colorate.
-Le bocce grandi sotto, e mettete solo quelle rosse!
Praticamente le noci sopra e le angurie alla base.
Ma noi abbiamo fatto di testa nostra.
-Vai a mettere su l’acqua!!!...voi, che pasta volete?
-Mmmm…i tubi!!! I tubi…
-Non lisci, vero?
-Si, vero.
Mio padre andò a mettere su l’acqua, poi ritornò dicendo:
-I rigatoni?
-Si, quelli.
Appoggiai la scatola delle palle sul divano, e il Migliore mi sgridò:

-Noooo, che sono sporche!
Io, seccamente:
-Guarda che le hai messe anche tu!
-Se, se, certo!
-Ma è vero!
- No!
-Se tu non l’avessi fatto, io non ti avrei imitato!
Ritornò in cucina, mentre io, mio fratello e mia mamma ridevano prendendo per il culo il Migliore.
Passò il tempo…
-Ma cos’è sta puzza? Chi ha mollato?
-Io no!
-Riky??Sei stato tu?
-………si
-Ma che schifo! Stammi alla larga.
Adesso scrivo quello che è successo ora.
-Le pigne…ci sono le pigne…
E te pareva…
-Le avevo prese un anno nel bosco e…
Mio fratello rispose:
-Se…se…
Le luci si accendono in modo strano…
-Come mai si accendono ad intermittenza?
-Perché sono da sole…
-E non puoi fare niente?
-Mica sono lì a soffiare!!!
-Auhhhhhh!
Che fame. Che freddo. Che palle.
Quelli sotto di noi urlano:
-Ma Luca, basta urlare, insomma!!!
Che bravi.
Iniziano a parlare di quello che facciamo noi, che urliamo facendoci sentire sempre da tutti.
-Soprattutto alla sera!
-E quando tu dici vaffanculo bastardo?
-Il MI-GLIO-RE!
Uaaaaaaaaah…tutto troppo noioso.
-E’ cotta!!!! Vieni!
-Si…adesso.
-Ma non ti disturbare…perbacco.

-Allora, facciamo così…(parole non decifrabili)…ma vaffanculo!
La punta storta non la SISTEMA NESSUNO! Se ci arrivassero magari…
-Qui, qui, dove c’è il coso blu…è li che devi schiacciare.
-No, non c’è più niente.
Mia madre e mio padre sono in bagno a fare qualcosa…con la lavatrice…penso…no?
Il Biliore ritorna in cucina, viene in sala, prende un sacchetto di plastica in mano e raccoglie qualcosa.
Lo butta fuori (maddai!) e va’ in cuccccccina a girare la pasta.
-Ma non ha scopato?(o.O)
-Eh, no…
-Dove hai messo la scopa? (ahhhhhhhhh)
-Lì, no?
-Ce ne sono due qua!
-Ma non sai qual è?
-Ad altezza di tappo…
-Che?...The King!!!
-Ucciuch!(…lasciamo perdere)
-Perde i peli(?????) ogni anno…una volta mi hanno regalato un albero che ho dovuto regalare perché troppo grande…che perdeva i…
Eccetera. Una storia troppo lunga su un albero enorme che avevano dato a mio padre, e che poi gli hanno “fregato”, in un certo senso.
-Ma neanche una bottiglia di vino mi ha portato, mortacci sua!
-Ahahahahaha!
-Quell’albero lì sarà costato 50 euro e più…
Manca poco e mangerò finalmente la carbonara coi tubi.
L’albero con la punta storta è quasi pronto. Anzi, è finito.
Mio padre si appresta ad uscire fuori e ad appendere il coso dorato col vischio. Gli cade.
-Mannaggia Giuda…porco…
Lo riprende e lo riappende con lo scotch. Ma bravo scemo.
Ora ogni volta che ritornerò vedrò quella roba dorata con le more…d’oro.
Richiude la porta e se ne va’ da mio fratello, ordinandogli di togliersi il pigiama.
-E’ pronto! Sono le due meno venti…
Finalmente si mangia.
-Ti ricordi la tua statuina dell’asilo, Cuti?
Non rispondo. E’ finito l’albero anche quest’anno.
-E vai a cagare…sei troppo impegnata, eh?
-Vai a cambiarti!- ordina pure mia madre a mio fratello.
Il Migliore si dirige verso la cucina, e si mette a guardare la tv.
La mamma riempie il mio piatto…e così via.
Che bello, tutto finito…l’albero è pronto.
Le balle di mio padre non le ho attaccate. Oh, non pensate male, per balle intendo bugie. Quante ne dice…mia mamma gli ha detto che dovrebbe confessarsi.
-Vieni, che è pronto!- urla mia padre con la bocca piena.
La sigla di Beautiful…oh no…sta per incominciare! Oddio.
Beh, vado, continuano a chiamarmi…per mangiare.
L’albero è più piccolo degli altri anni perché io sono cresciuta! Evviva.
Lampeggia con le sue luci colorate…con la punta storta…
Mio padre è incazzato perché non vado…forse è meglio SE VADA.
-Allora???!!!
Ok…ok……DOH!

Fine…forse xD

  
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