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Autore: Lalani    08/12/2010    8 recensioni
Momenti dark, momenti black, momenti oscuri, insomma...momenti ShikaTema!
Il Natale dei due protagonsti( ma non solo!) occasionalmente in vesti straordinarie!
Riusciranno ad organizzare il Natale più black della storia?? Intanto l'autrice vi augura un Merry Freaking Christmas!
Scritta per il calendario dell'avvento del Black Parade Forum...conquisteremo il mondo!!
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Temari | Coppie: Shikamaru/Temari
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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A Natale Siamo Tutti più Buoni...o forse No!

#Ambo


“Sai, credevo di aver toccato il fondo nel ’67 quando rimasi impigliata nei fili della corrente…”
“Ti decidi a firmare queste scartoffie??”
“…ma evidentemente, a causa tua, quest’anno devo ricredermi!”.
Babbo Natale sbuffò, e la sua barba divenne un’umida ragnatela nevosa. Neve nera, per la precisione, perché, esattamente sei minuti prima, la sua cara avversaria in ambito regali, la Befana, durante una delle sue prove di volo, era andata a sbattere contro la sua slitta, accuratamente parcheggiata da almeno due mesi in una radura quieta e limpida, dove le sue renne potessero scaricare la tensione prima del volo del 25 Dicembre. Progetto inutile, dato che ormai sembravano tutte sull’orlo di una crisi isterica o reduci da un potente elettroshock. E, per completare il disastro, ora la sua slitta (quella nuova, per la precisione, quella con navigatore satellitare incorporato e riscaldamento interno assicurato) era piena di carbone puzzolente.
“Bè, almeno quest’anno non è colpa mia!” sbuffò la Befana, attorcigliandosi un boccolo dorato tra le dita agili, con aria innocente e sparuta.
“Il tamponatore ha sempre torto, cara mia!” sbuffò Babbo Natale, troppo seccato per essere infuriato “E, per tua informazione, l’avevo parcheggiata qui proprio perché era lontana dalle tue rotte di volo! L’hai fatto apposta!”.
“Era un atterraggio di emergenza” sbuffò la Befana impassibile mentre azzannava una caramella al miele “E poi ammettilo, vecchio barbuto, che sei talmente morto di sonno da non essere nemmeno riuscito a mettere al coperto la tua slitta! D’altra parte, cosa mi dovevo aspettare da uno che si sveglia solo a Dicembre e poltrisce per tutto il resto dell’anno??”.
Babbo Natale non sapeva se andare in letargo prima del tempo o nascondere la testa nella neve, come stavano facendo le sue renne (stavolta la parcella del veterinario gli avrebbe procurato un infarto, poco ma sicuro).
Tanto era inutile spiegare a quella megera, arpia, demonio, tetton… tanto non avrebbe capito quanta energia richiedesse il Natale: insomma, bastava pensare che non si faceva la barba da due mesi…sempre per la solita solfa di mantenere la tradizione! Se non era un seccatura questa…
“Bene, Babbo, vediamo di risolvere la situazione a modo nostro…” mormorò la Befana con tono suadente, probabilmente irritata da un numero con eccessivi zeri apparsi sulla multa; alzò la gamba e la allacciò alle sue, mostrando dei reggicalze che sicuramente centravano ben poco con la tradizione. Diversi ciuffi dorati svicolarono sui suoi occhi da gatta, e Babbo Natale non poté che affogare in quel deserto di smeraldo.
“Sicuramente vorrai ricominciare le attività dello scorso Agosto…”


#Terno

“E guarda come hai ridotto la mia scopa! E questa non è neanche una scopa normale: è la Swiffer 2000, l’ultimo modello sul mercato!!”
Inutile dirlo: quest’anno probabilmente i festeggiamenti si sarebbero ridotti al minimo, dato che Capodanno sarebbe caduto presto in un coma irreversibile. Certo, non poteva aspettarsi altrimenti: sperimentare le nuove coreografie pirotecniche per la fine dell’anno e lasciare che i fuochi d’artificio piovessero proprio su di loro, fra tutte le lande desolate di quella zona, era una condanna a morte.
Il povero ragazzo, gioviale con i suoi capelli biondi e la sua tipica tuta arancione, ormai stava facendo la fine delle povere renne di Babbo Natale, impaurito ma soprattutto stizzito: perché li aveva interrotti proprio nel momento clou??
“Lo sai quanti cavalli può raggiungere?? E soprattutto lo sai quanto ci ho messo a collaudarla?? Razza di ameba arancione…”.
Babbo Natale gemette di nuovo, mentre rimirava il caro collega Capodanno, che con un ultimo disperato dattebayo precipitava in uno stato di semi incoscienza: lo scorso Agosto non gli era mai sembrato così lontano…
 
#Quaterna

“Allora, come primo direi una bella torta salata…”
“Stai scherzando?? Ci vogliono assolutamente i tortellini in brodo, è la tradizione!”.
“La Befana ha detto torta salata: non si discute!”.
A Babbo Natale sembrava di essere appena stato catapultato in un istituto psichiatrico, dove tre medici stessero decidendo sulla sua salute mentale, che stava rapidamente degenerando, almeno secondo due paia di occhi irati e fiammeggianti.
La Befana mordicchiò la penna, con un sorriso audace e suadente, come una perversa infermiera che stuzzicava un paziente sotto sedativi.
“Avanti, Babbo, questo è l’anno delle novità!”
“Parli come se mi fosse concesso scegliere” esclamò Babbo Natale con aria melodrammatica; e non era tanto lontano dalla verità.
A causa di alcune soffiate su una presunta “collaborazione-fin-troppo-ristretta” fra i due protagonisti delle feste natalizie (probabilmente fatte trapelare da quel cretino di Capodanno) i fratelli della Befana ormai presiedevano alla maggior parte delle loro riunioni.
Ed era estremamente snervante dover decidere il menù per il pranzo di Natale, a cui avrebbero partecipato tutte le feste dell’anno, quando era costantemente messo sotto torchio da Carnevale, che ancora non si era tolto le orecchie del suo precedente costume, e da Halloween, che sembrava sul punto di evocare tutto il suo esercito di zombie e scheletri.
“Per secondo…mmm…”.
“Sorellina, io proporrei degli involtini primavera! È vero, teoricamente sarebbero un antipasto ma…”.
“Voi siete matti” protestò debolmente Babbo Natale: quest’anno avrebbe perso la testa come le sue povere renne!
“Andiamo Babbo” sbottò Carnevale mentre Halloween lo trucidava con lo sguardo “l’oriente va di moda, è il futuro! E poi è leggero, adatto a tutti gli stomaci! Ha già tre voti a favore, vero?” aggiunse ilare all’indirizzo dei suoi fratelli.


#Cinquina

“Quattro” precisò la Befana con un sorriso grande come una fetta di melone “io valgo per due”.
Un tetro silenzio avvolse pian piano la cucina e la calorosa atmosfera natalizia sembrò scemare, togliendo colore agli addobbi, il profumo ai biscotti e aggiungendo un pallore terreo al volto di Babbo Natale.
In quegli attimi di panico, l’unica domanda distorta e sconnessa che regnava nella mente inebetita del Babbo era: possibile che l’Agosto scorso avesse commesso uno degli errori più madornali della sua vita?? L’anno prossimo in letargo fin da Gennaio!
Ma non ebbe tempo di pensare ad altro perché Halloween aveva cominciato ad emettere degli strani suoni lugubri che gli rammentavano terribilmente lo scricchiolio di una bara.
“Te la do io la tradizione, sudicio maniaco!” esplose Carnevale, mentre, finalmente, si toglieva le orecchie e incominciava a rincorrere Babbo Natale. Dopo un’oretta di inseguimenti, squartamenti, rivendicazioni, vendette, reclami, sedute spiritiche e padrini da nominare, la Befana aveva appena finito il menù di Natale, inserendo come dolce l’ananas; infine cinguettò con nonchalance.
“Io valgo per due perché Ferragosto, che doveva aiutarci con le decisioni, è in ritardo e mi ha chiesto di fare le sue veci”.


#Tombola

“Tombola!!”
“Hai barato, dannato vecchiaccio!!”.
Babbo Natale allungò le mani e abbracciò la vincita finale: monetine, zuccherini, liquirizie, un diamante, una piramide in miniatura, un bottone, una fetta di pizza mangiucchiata e cinquanta euro…ora poteva curare le sue povere renne, ancora un po’ intontite dalle esplosioni di Capodanno e dal volo sul globo la sera precedente.
“Cara Befana, ora posso andare in letargo tranquillamente… e riposarmi dopo il tiro mancino dell’altra volta!” esclamò allegro il Babbo, ammiccando a Carnevale e ad Halloween, che ostentavano sguardi ancora decisamente sospettosi.
Di fianco a loro, ecco tutte le altre feste dell’anno: Pasqua, vestita con un microscopico vestitino azzurro e un paio di orecchiette incastonate nella chioma bionda era abbarbicata su Ognissanti, lugubre e tetro, che guardava il vuoto con lo stesso sguardo che avrebbe avuto un uomo che aveva appena ucciso il proprio fratello; attaccata all’altro braccio c’era San Valentino, che si scostava i ciuffi rosa per ripetere a Ognissanti le sue diabetiche romanticherie. Il giorno del Ringraziamento stava trangugiando i residui dell’ananas, dell’Immacolata Concezione, pudica e tremolante, si notavano solo gli occhi perlacei e il St. Patrick Day, adornato con la sua immancabile tutina verde, era entusiasta delle ultime creazioni pirotecniche di Capodanno.
E poi, eccola lì. La sua collega, la sua nemesi, la sua fine e il suo inizio: con delle calze fin troppo trasparenti e degli occhi fin troppo spregiudicati che la rendevano sempre più accattivante, al diavolo la tradizione.
“In letargo” mormorò la Befana con un ghigno “come no: questa vittoria la pagherai, ad Agosto, caro Babbo…”.








E con questo mi sono giocata la poca fama che avevao guadagnato...so che dopo mesi di attesa attendevate qualcosa di intelligente…ebbene, non è cosìXD
Scritta per il calendario dell’avvento più Black dell’anno, con il prompt tombola!!spargete l’oscuro potere nel mondo…e visitate il nostro forum!

  
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