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Autore: Piccola Lyo e Piccola Flare    01/12/2005    6 recensioni
Ho deciso di cambiare quella già scritta e metterci questa versione, veramente questa l'avevo scritta prima comunque io preferisco questa e voi?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Genzo Wakabayashi/Benji, Hikaru Matsuyama/Philip Callaghan, Jun Misugi/Julian Ross, Karl Heinz Schneider, Sanae Nakazawa/Patty Gatsby, Tsubasa Ozora/Holly, Yayoi Aoba/Amy, Yoshiko Fujisawa/Jenny
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Non so come mi sia venuta l'ispirazione per questa fic, che tra l'altro si preannuncia lunghissima e che non so quanto mi ci vorrà a finirla

Non so come mi sia venuta l'ispirazione per questa fic, che tra l'altro si preannuncia lunghissima e che non so quanto mi ci vorrà a finirla...So solo che me la sono sentita nascere e crescere dentro,e che man mano che scrivevo mi ritrovavo a vivere in prima persona i pensieri dei vari personaggi. Spero che vi piaccia...lo so che ne ho aperte un mucchio ma non potevo continuare senza poter esprime tutto quello che provo in questa fic.

Grazie a tutti e buona lettura!!                                                                    -Lyoko-

 

Remember the lovely snow

-Capitolo 1: Partenze e ricordi-

 

Fujisawa,23 dicembre

 Primo giorno di vacanza dopo l’anno scolastico.

Una ragazza infila l'ultima maglia nella propria valigia, e la richiudo. Fuori dalla finestra il sole non si vede ancora, la luna è circondata da numerose stelle che appaiano come dei semplici puntini.

Dallo scaffale cade e rotola sul pavimento un pallone da calcio.

La ragazza lo osserva,e per un istante ripercorse con la memoria gli ultimi anni della sua vita, e ripensa a quanto quel piccolo,insignificante pallone abbia avuto tanta importanza per lei.

E' soltanto un oggetto,ma che è arrivata prima ad amare e poi ad odiare con tutte le sue forze, per poi ogni volta che lo vede, provare solo un senso di nostalgia profonda.

 

Si alza dal pavimento e si avvicina allo specchio.

Ed ecco la sua immagine, una ragazza dai capelli scuri, lisci, lucenti... I grandi occhi neri,una maglia bianca e rossa, non certo di quelle enormi che metteva una volta, e i jeans... Da quanto tempo non metteva dei "veri" jeans? Di quelli elasticizzati? Di quelli che non sono 3 taglie in più?

Era ovvio che non era più la Patty di un tempo, e la “nuova Patty”, le piaceva di più.

 

- Cosa devo fare con Oliver? Innanzitutto, non posso permettere di essere ferita... Giusto? Sono stata ferita a sufficienza...- pensò tra se Patricia Aston.

Il giorno dopo avrebbe rivisto Oliver Atton, Holly, e non solo avrebbe passato, con lui ben quindici giorni!

- Ma cosa ci ha portato a questo?- Si chiese ancora una volta Patty.

- Vorrei avere la risposta, ma non ce l'ho. Non ho neanche il tempo, per pensarci. So soltanto, che se non lo farò ora, non potrò più farlo. Dovrei parlare a  Oliver, O almeno provarci. Ma dirgli cosa? Non ne ho idea!-

 

Patty guardò l'orologio: era ora di uscire e prendere l’aereo!

Si portò dietro la valigia e salì in macchina.

 

Tokyo.

 

Il cielo era incredibilmente limpido, quel mattino gelido.

Fuori dal finestrino della macchina che la stava portando al aeroporto era buio.

 

Le luci dei lampioni le illuminavano il volto, mentre i suoi occhi scuri era distratti, immersi, nei più profondi pensieri.

 

Lei era sempre stata fragile, ma per lui si faceva forza.

Spesso rimaneva a guardarlo mentre lui dormiva tranquillo vicino a lei in quel letto d’ospedale, e in cambio non aveva mai ottenuto, nulla. Ma lei non lo faceva per ottenere qualcosa in cambio, no lei lo faceva per amore.

 

Era passato un sacco di tempo da quella volta, ora si sentiva strana.

 Dopo tutto quello che aveva passato tornava alla vita… Allora perché sentiva quel peso sul cuore? Perché quando tutto sembrava sorriderle lei , che aveva sempre un sorriso per tutti , non riusciva a mostrarsi felice, a … Non lo sapeva neppure lei: cosa doveva fare? Cosa si aspettava da Julian? E soprattutto , perché si sentiva così?

 

Di certo era felice di rincontrare le sue vecchie amiche, ma il fatto di passare il tempo con Julian non la rendeva felice come una volta, ora era tutto cambiato, tutto…

 

Tra lei e Julian le cose non erano più le stesse da quando comparve Alice.

Cosa ci poteva fare? Aveva accettato la scelta di Julian, ma se doveva essere sincera, non era così, aveva solo pensato di allontanarsi per lasciare spazio a Alice.

Ma Julian, lui non aveva fatto più nulla, ma aveva lasciato che Kris entrasse tra loro, e tutto era cambiato.

 

 E ora l’idea di tornare a occuparsi di Julian la spaventava tantissimo, aveva paura di non riuscire a occuparsi di lui come una volta. Aveva paura che tra loro non ci fosse più dialogo…aveva solo paura.

 

Aereo

Appena salite sul aereo. Patty e Amy iniziarono una conversione, che per loro non era affatto facile.

-Dev'essere durissimo per te-,commentò tristemente Patty.

-Mi sento...una nullità capisci?Come se non contassi più niente!-sbottò Amy

-Hai provato a parlargli?-

- No, ogni volta c’è sempre Kris o Alice che sono sempre in mezzo!-

- Già, pensavo che Kris sarebbe venuto anche lui…-

- Hum, no ha preferito rimanere in Giappone!-

- Alison, ci rimarrà male!-

Amy annui.

 

Milano .

Amily Hilton, Jennifer Woods, Patricia Aston e Alison Snowy, erano amiche d’infanzia erano cresciute insieme a Fujisawa, ma poi Amy, Jenny e Alison si erano trasferite, Amy era finita nella capitale, Jenny prima ad Hokkaido e poi a Parigi e Ally prima a Londra e poi ad Amburgo.

 

Da allora, si erano viste in varie occasioni, ma queste era speciali, infatti da li a poco sarebbe stato Natole dopo cinque giorni scadeva, quel triste anniversario.

Anche se era difficile, Alison, aveva deciso di tornare nella sua villetta in Inghilterra, e viste le circostanze aveva deciso che era ora di affrontare il paese.

Erano passati due anni, dall’ultima volta che era stata in Inghilterra, quel ritorno era pesante per lei. Ma i doveva farlo, doveva farlo per Maggie.

Avrebbe voluto tornarci con lei, ma poi era successo l’inevitabile e poi apparve Dawn.

 

Dawn ora aveva un anno e quella piccola e dolce bambina ora dormiva nella stanza accanto.

 

- Sarebbe tutto più facile, se due anni fa, non avessi chiuso i ponti con Benji…Comunque è tutta colpa sua! Sei lui non avesse…Basta! Io mi piango sempre addosso, ma questa volta no! Questa volta voglio subire le conseguenze dei miei fatti, senza versare nemmeno, una lacrima! Questa volta voglio ricominciare da zero!-

 

Erano passati due anni da quando aveva visto Benji per l’ultima volta, e il fatto di rivederlo così di punto in bianco non l’aiutava di certo a dormire, sonni tranquilli.

 

Improvvisamente si ricordò che a forza  di pensare al passato, non aveva fatto ancora le valigie.

Si alzò lentamente, per non fare troppo rumore, che avrebbe potuto svegliare la piccola, usci dalla stanza, e prima di dirigersi in soffitta passò per la stanza che una volta era di sua sorella.

 

Nel lettino dormiva quieta Dawn, la sua aurora.

Le accarezzò dolcemente la testa e poi uscì lentamente.

 

Parigi

 Philip, l’unica parola nella mente di Jenny....

Lo avrebbe incontrato da lì a poche ore.

Cosa gli avrebbe detto?

Non lo sapeva. Non sapeva neppure cosa avesse fatto in questi due anni!

Da quando era tornata a Parigi, non lo aveva più ne viste ne sentito.

Però in quella occasione lei aveva sentito parlare di una certa Greta e Amy quando le telefonava, non le dava belle notizie.

 

Quando era tornata in Giappone due anni non voleva più tornare e Parigi, ma poi fu costretta.

Fu costretta dal fatto che Philip non era lì ad Hokkaido, era andato in vacanza con Greta, la cosa la deluse molto, troppo.

Ma ora voleva solo vederlo e chiedergli spiegazioni.

Voleva sapere chi era Greta per lui, chi era LEI per lui.

 

Forse non aveva il diritto di farsi queste domande, ma tuttavia gli anni che avevano passato insieme li legavano.

 

Da quando era arrivata in Francia e aveva lasciato Philip, aveva iniziato a dipingere.

Veramente lo sapeva già fare, ma aveva smesso per un po’.

Dipingeva quando era triste, solitamente, ma con Philip non era mai triste e così aveva smesso.

 

Il giorno prima però aveva dipinto ed era felice.

Forse era perché era felice di poter finalmente rivedere Philip e tutti gli altri.

 

Anche se visto l’occasione non c’era da star felici.

 

 

 

+++++++++++

Ok finalmente, la versione ufficiale è finita, almeno per questo capito!

Mi scuso, con chi ha letto la versione precedente, e di cui non ne è soddisfatto, bhe non lo sono nemmeno io!

Mi scuso, anche se questa versione non è il massimo, ma io ho dato del mio meglio!

Mi scuso anche se non ho messo l’ora, ma non volevo dire sciocchezze e quindi, lascio a voi i calcoli, pensate, che dovranno essere tutte a Londra per le 8.30 e fate i conti!!!!

Bacioni Lyoko

P.S.: lo so che le mie note iniziali sono uguali a prima, ma mi piacevano, e non avevo voglia di cambiarle!!!

  
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