Ti scriverei di me sotto le palpebre e le tue occhiaie
sarebbero balconi pieni di crisantemi.
Prendimi quando hai voglia, tranquillo che farņ indigestione della tua lingua,
ti mangerņ tutto, giusto nel tempo per fumare una briciola di sole,
ti laverņ quel sorriso sporco di merda con la cenere e i miei umori.
Ti faccio ammirare il mio vivaio organico, quello segreto,
quello di cuore e punti di sutura, cicatrici sulle braccia che disegnano
tanti pesci rossi e falene luminose.
E se sei bello,oh, se sei meraviglioso come un coltello sulla gola, dai questa emozione.
Vomitami addosso parole d'amore. Con violenza.