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Autore: _WishingWell12    09/12/2010    8 recensioni
"Milioni di pensieri, di domande attraversarono la mente di entrambi, ma in quel momento nessuno voleva interrompere quel momento magico."
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Erano ormai due ore che erano appostati davanti a quel magazzino. Nessun movimento sospetto, nessuno che era entrato o uscito da quello squallido magazzino. Stavano continuando ad indagare sul caso più importante di tutti, quello che stava più a cuore alla Detective: l'omicidio di sua madre. E nuovamente non avevano fatto altro che attendere il nulla. La nuova pista non aveva portato a nulla.
In quelle due ore nessuno dei due aveva osato dire nulla, nemmeno Castle che solitamente durante gli appostamenti era contento come un bambino che a Natale ha appena ricevuto il regalo che tanto desiderava.
Si rendeva conto che non era il momento giusto per scherzare, per ridere, sapeva quanto fosse importante per Beckett questo momento, avrebbero potuto fare progressi, avrebbero potuto trovare dei nuovi indizi, delle nuove informazioni che avrebbero portato alla risoluzione di quel caso, che non era un caso qualunque.
Beckett era rimasta in silenzio per tutte le due ore. Rimase quasi stupita dal comportamento di Castle, non aveva tenuto il solito comportamento da bambino, si era comportato da adulto. Era sicura che sapesse quanto fosse importante per lei quel momento, in quasi tre anni era certa che avesse imparato a conoscerla meglio di qualsiasi altra persona, conosceva tutto di lei. Ma in quelle due ore non aveva fatto altro che pensare a sua madre, a quei pochi bei ricordi che aveva di lei e più pensava, più una strana sensazione cresceva dentro di lei.
Più i minuti e le ore passavano, più le lacrime affioravano. Ogni sua mossa le sembrava inutile. Tutta quell'attesa non faceva altro che aumentare la sua rabbia e la sua voglia di scappare, di sfogarsi in solitudine, come era solita fare da ormai molto tempo. E così fece: improvvisamente aprì la portiera, scese dalla macchina e si bloccò a qualche metro dalla vettura. Le lacrime iniziarono a scendere lungo il suo viso e pregò che Castle non la seguisse. Non voleva che la vedesse in quel momento di debolezza, no. Non voleva rivelare un altro nuovo lato di sé. Ma come avrebbe dovuto prevedere era sceso dalla macchina e ora era alle sue spalle.
Lei non si voltò, rimase immobile mentre le lacrime continuavano a rigarle il viso. Allora Castle le appoggiò delicatamente una mano sulla sua spalla, facendola sobbalzare per un istante. Fu allora che lei si voltò, mostrando quel suo nuovo lato di sé, che non aveva mai condiviso con nessuno, neanche con suo padre.
E quella dolcezza che traspariva dalle sue lacrime non fece altro che fargli venire voglia di abbracciarla. E così fu. Con un unico movimento incerto, ma deciso a portare a termine il suo scopo, la avvolse nelle sue braccia. Lei aveva appoggiato la testa sulla sua spalla e lui le accarezzava lentamente i capelli, senza dire niente.
Rimasero così per qualche istante, senza dire nulla. Poi Castle sussurò:”Vedrai che ce la faremo.”
E quella strana sensazione si riaccese in lei. Lo fissò e disse: “No, ormai anch'io ho perso le speranze...”.

E Castle ribattè: “Hai atteso così a lungo questo momento, hai speso la maggior parte della tua carriera su questo caso... Non puoi mollare proprio adesso.”
Castle, tu non puoi capire...”-iniziò-“Questa nuova pista è un altro buco nell'acqua. E non porterà a nulla. E...”
Era stanco di sentirla parlare così, non poteva mollare proprio adesso. Senza pensare alle conseguenze mise una mano sul suo fianco per attirarla a sé, mentre con l'altra le prese il viso per avvicinarla e appoggiò le labbra sulle sue. Lei non rispose subito al bacio, era rimasta immobile. Poi qualcosa in lei la sbloccò e le loro labbra si unirono per la prima volta. Fu un bacio dolce, semplice, ma che fece svanire quella strana sensazione di Beckett. Quando le labbra si staccarono rimasero come pietrificati, si erano persi l'uno nello sguardo dell'altra. Castle spostò un ciuffo di capelli che copriva gli occhi di Beckett e appoggiò la sua fronte sulla sua. Milioni di pensieri, di domande attraversarono la mente di entrambi, ma in quel momento nessuno voleva interrompere quel momento magico.
Fu qualcos'altro a rompere quella bellezza straordinaria. Un rumore che proveniva dal deposito. I due alzarono lo sguardo, si sorrisero e partirono in direzione dell'edificio.
Le domande avrebbero ottenuto una risposta, ma in un altro momento... tutto quello che importava adesso era seguire quella nuova pista.

 

 

Note dell'autrice: a coloro che stanno leggendo la mia ff chiedo perdono. So che dovrei continuare a scriverla, ma dopo aver visto la foto che ormai da una settimana si trova su Internet chi non avrebbe voglia di scrivere una one-shot sul momento che attendiamo ormai da molto tempo? Spero che vi piaccia... Naturalmente attendo le vostre recensioni!  

   
 
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