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Autore: nihil no kami    09/12/2010    9 recensioni
Una storia ispirata dal racconto "The Story of Original Characters" di GrossGirl18 pubblicato su Fanfiction.net, di cui ho adottato la struttura base. Ognuno può recensire e proporre un personaggio originale che poi prenderà parte alla storia, iniziando il proprio cammino nel mondo dei pokémon! Anche chi non partecipa potrà comunque recensire e dare consigli sullo sviluppo della trama. Buon divertimento!
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Anime
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L'inizio di questo nostro viaggio insieme! Ho intenzione di pubblicare una mappa della nuova regione in cui è ambientata questa storia, ma volevo lasciare a voi la scelta del suo nome. Sappiate che è un isola dal paesaggio molto vario, un vulcano spento toreggia al centro della piccola macchia di terra, mentre le città sono costruite quasi interamente nella parte occidentale (ad eccezione di una piccola città portuale situata dal lato opposto) lasciando la parte orientale praticamente disabidata.

Quest'area è famosa per i tre microclimi in essa presenti, nella parte nord vi è una zona desertica, al sud della quale si estende una lussureggiante foresta. A fare da spartiacque tra le sue zone vi è l'attrazione turistica principale dell'isola, il deserto di vetro, una distesa di vetro riflettente frutto dell'alto calore a cui fù esposta una parte del deserto molto tempo fa, probabilmente a causa di un eruzione del vulcano. Spero di piaccia come ambientazione!

Come mia abitudine quando devo trattare delle vite di diversi personaggi (vedasi Pokéworld's Invaders) sono solito trattare in ogni capitolo solo alcuni personaggi, tornando su quelli precedenti in modo quasi ciclico.

Tenterò di far interagire i vostri personaggi fra di loro il più possibile, ma gradirei molto che mi diate delle idee non solo sullo svolgersi della trama, ma anche sull'ambientazione e gli avvenimenti importanti. Micki 131 ha "proposto" che il suo personaggio sia un capopalestra. C'è qualcun'altro che vorrebbe seguire il suo esempio?

Un ultima cosa, dato che alla fine ho deciso di fare il mio Oc donna (se vi interessa il perché lo capirete più avanti) servono più partecipanti di sesso maschile. Non serve che l'autore lo sia, basta creare un personaggio che corrisponda ad un ragazzo, altrimenti gli shipping si vanno a far fo........

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I rumori di un combattimento tra pokémon eccheggiavano nella foresta.

In una piccola radura si stavano confrontando due allenatori e i loro fidati compagni, desiderosi di dimostrare all'altro chi dei due fosse il migliore.

Due pokémon si stavano osservando in mezzo al sottobosco, gli occhi fissi uno sull'altro, pronti a cogliere qualsiasi segno di una mossa del proprio avversario.

-Piplup! Usa bolla!- Urlò l'allenatrice al suo pokémon. La ragazza aveva lunghi capelli di un castano chiaro che le arrivavano alle spalle, cingendo il suo viso dai tratti morbidi e graziosi, le sottili labbra color carne ricurve in una smorfia di sforzo, ma mentre il suo aspetto lascierebbe pensare ad una comune ragazza di quindici anni il suo sguardo rivelava un animo turbato da sentimenti di dolore e rancore, due cristalli dello stesso colore della terra intrisi di un odio ed una determinazione unici nel loro genere.

Il suo vestiario era quello di una persona che non badava molto al proprio aspetto, una t-shirt color rosso sangue lasciava intravedere in parte le sue curve, mentre i jeans corti erano rotti e strappati, segno di una vita all'adiaccio. Ai piedi portava dei semplici sandali, poco adatti alla vita di un allenatore, ma lei non era il tipo da badare a simili dettagli.

Il piccolo pinguino obbedì e dalla sua bocca iniziarono a fuoriuscire una serie di bolle blu dai riflessi turchesi che andarono a scontrarsi contro il suo avversario, un piccolo Charmender. Il pokémon di fuoco era stremato dalla lunga lotta e non resistette all'impatto, cadendo a terra incosciente.

-CHARMENDER ! NOOO!- Gridò il suo propietario, un ragazzino di 12 anni, correndo verso la creatura che giaceva con il volto immerso nel fogliame.

-Qualcosa mi dice che ho vinto io- La voce della ragazza intrisa di un chiaro tono sbeffeggiatorio. Il ragazzo estrasse dalla tasca alcuni spiccioli e li porse alla vincitrice come premio -Tieni, è tutto quello che ho- Miriam prese i soldi con espressione disgustata, come se le facesse schifo toccare qualcosa che era stato nelle mani di un altra persona.

Lei li detestava tutti.

Piplup stava cercando di sollevare il rivale sconfitto per assicurarsi che stesse bene, ma quando la lucertola di fuoco aprì gli occhi non fece in tempo ad esprimere la propria felicità che venne richiamato dalla proprietaria con un -Non è tempo di fare nuovi amici- e si allontanò con lei.

Il giovane allenatore non riusciva a capire come una creatura così generosa potesse essere il compagno di viaggio di una simile zoc**la, ma non poteva essere a conoscenza di quel che il pokémon d'acqua sapeva della propria padrona.

Una volta volta che si erano allontanati Miriam decise di sedersi sopra un tronco caduto a bere un po' d'acqua.

Dopo aver appoggiato il proprio fondoschiena dolorante sulla corteccia umida dell'albero morto la ragazza aprì il piccolo zainetto che si portava appresso e tirò fuori una bottiglietta di liquido cristallino, proprio quello che le serviva in quel momento. Nel compiere quel gesto però lo zaino scivolò giù dalla sua presa e sparse tutto il proprio contenuto per terra.

Che disastro pensò tra sé e sé mentre raccoglieva gli oggetti sparsi sul suolo, il suo fido compagno accorso ad aiutarla. La ragazza cercava di rimuovere quanti più oggetti possibili dal contatto con il terreno insalubre del sottobosco, ma il suo affannò terminò quando giunse ad un oggetto particolare, un portafoto dalla cornice argentata.

Miriam rimase un attimo a guardare quella foto ingiallita su cui vi erano impressionati i volti di due genitori e la loro bambina, sembravano molto felici e i loro volti erano illuminati da un sorriso che sembrava non dover finire mai.

Ma quei tempi erano finiti ormai.

Ripose la fotografia nella borsa assieme alle altre cose, una lacrima scese lungo il suo viso. Piplup si avvicinò a lei tirandole l'estremità dei jeans. Quando lei si voltò vedendo il volto preoccupato del suo piccolo amico si vergognò un po' dell'essersi lasciata sopraffarre così facilmente dai ricordi.

-Non ti preoccupare, va tutto bene- gli disse cercando di abbozzare un sorriso mentre lo prendeva in braccio, stringendolo forte contro di sé, il volto velato dal rossore del pianto.

Il pokémon pinguino non poté fare altro che appoggiare la propria testa sulla spalla dell'allenatrice e stringerle il collo con le proprie pinne, sapendo che ogni piccolo gesto d'affetto l'avrebbe fatta sentire meglio.

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Angela e Alex erano appena scesi dalla nave che avevano già iniziato a litigare. Questa volta su quale bevanda fosse migliore da consumare a colazione.

-Io ti dico che il tè è meglio!-Esclamò la ragazza dai lunghi capelli castano scuro e gli occhi color ametista.

-Niente è meglio di una buona tazza di caffé appena svegli!- Rispose la zazzera color terra, gli occhi emeraldini rivolti verso quelli dell'amica.

-Non capisci proprio niente!-

-Parli te che stavi per salire sulla nave sbagliata!-

-Non è vero! Mi aveva confuso la scritta sulla stiva!-

-Era un peschereccio! Come hai fatto a sbagliarti?-

I due pokémon che si muovevano al loro fianco, il Bratini femmina della ragazza ed il Bagon maschio del ragazzo, tenevano lo sguardo basso per non incrociare quello dei curiosi intenti ad osservare la futile lite tra i loro propietari.

-Ok, hai vinto tu, ma ora stai zitta!- Disse il ragazzo con l'aria di chi si stava per sparare un colpo in testa.

-Ahah! Vittoria!- Fù la reazione dell'amica, sempre pronta a dimostrare di aver ragione e testarda sino all'osso. Forse era per questo che il suo Bagon le era tanto affezzionato, erano entrambi due teste dure, pensò il ragazzo tra sé e sé.

I ragazzi iniziarono a guardarsi attorno, erano appena giunti alla città di Azumare, famosa per essere l'unica nella parte orientale dell'isola e per le proprie acque cristalline, immuni dall'inquinamento che viene sofferto da quelle vicine alle metropoli.

-Che vuoi fare adesso?- Chiese la ragazza co un espressione annoiata, l'effetto della vittoria ormai completamente svanito.

-Non vuoi riposarti un po'? Prendiamo una stanza d'albergo e domani partiamo per sfidare le palestre, ok?- La ragazza aspettò che finisse di parlare per poi controbattere scioccata:

-E VORRESTI DORMIRE CON ME! PERVERTITO!-Quando ebbe finito tutta la gente aveva il proprio sguardo su di loro, facendo letteralmente fondere Alex dall'imbarazzo.

-NON ERA QUELLO CHE INTENDEVO! PRENDIAMO DUE CAMERE SEPARATE!- Urlò lui in risposta all'aggressione verbale.

Lei lo guardò con i suoi occhi violacei per un istante, il loro sguardo perfettamente allineato. Alex era perso nei suoi occhi, avrebbe potuto rimanere a guardarli tutto il giorno. Era sempre rimasto incantato dalla bellezza del suo sguardo. Poi un gesto lo scosse.

La ragazza stava reggendo il proprio seno, una terza abbondante e palpeggiandolo vistosamente davanti a tutti esclamò:

-Non riusciresti mai a stare lontano da queste!-

Bagon si sentì sollevare in aria e venir lanciato con gran forza contro qualcosa di duro. Solo in seguito si accorse di essere entrato in collisione con la testa di Angela, che giaceva agonizzante a terra, il volto di Alex rosso di rabbia e forse anche qualcos'altro mentre il ragazzo stava ansimando vistosamente per lo sforzo.

La ragazza si portò una mano alla fronte e alla sensazione del sangue caldo che le colava dalla ferita iniziò ad urlare. Tutti accorsero a vedere cosa fosse successo, quando il ragazzo si avvicinò e reggendola sulle spalle la aiutò ad alzarsi.

-Non ti preoccupare, la tua testa è così dura che Bagon si sarà fatto più male di te- le disse per tranquillizzarla.

Lei con un sorrisetto stampato in faccia gli tirò un pugno dalla forza degna del gigaimpatto di uno Slaking proprio sul naso, facendolo sanguinare.

-Non ti preoccupare, sono sicura che il mio pugno si è fatto più male- e dicendo così si diressero verso un centro pokémon, ignari degli occhi puntati contro di loro, due ragazzi con il volto sporco di sangue, mentre i loro pokémon erano rimasti indietro, Dratini al fianco di Bagon, ancora steso a terra per l'impatto.

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Lo so, è molto breve, ma prima volevo vedere cosa ne pensate. Se non vi va bene come ho dipinto il carattere di qualche personaggio o come ho gestito la storia lamentatevi pure, è questo il bello delle storie in cui è richiesta la partecipazione del "pubblico" e sono sicuro che come prova generale questo primo capitolo vada benissimo.

Commentate numerosi e soprattutto datemi dei consigli non solo per i personaggi, mi raccomando!

  
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