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Autore: d r e e m    09/12/2010    3 recensioni
Non volevo abbandonarla proprio ora,
la sua fune che stringeva la sua vita alla mia avrebbe retto ancora per un po’:
era d’acciaio proprio come lei!
Mi sarebbe mancata più di quanto immaginassi.

SasuSaku (Ino POV)
Genere: Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ino Yamanaka, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha | Coppie: Sasuke/Sakura
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Per qualsiasi attacco omicida e qualsiasi chiarimento per favore leggete in fondo!

Più del Quarzo e del Diamante

Non ebbi altra scelta che restarla a guardare.
Poco importava che avesse i capelli sporchi di fango e un orribile vestito a fiori, lei era mia amica e mi si torceva il cuore a vederla in quel letto d’ospedale.
Posai la mano sul vetro freddo che mi separava da lei, da quella che ormai consideravo come una sorella, un pugno di petali di ciliegio e rose sparse che con la stessa forza di un uragano tramortiva la mia anima scuotendola più di un terremoto.

Era della stessa consistenza del quarzo rosa, così tremendamente trasparente, così debolmente scheggiabile. Il suo petto malato si alzava a ritmi regolari mentre le palpebre serrate impedivano alle due giade incastonate al posto degli occhi di vedere il mondo esterno.

Era della stessa sostanza di un ruscello, le sue mani erano fresche e limpide, il suo corpo era la mappa di un mare ancora non solcato da alcun marinaio.
I polsi malati stavano inermi adagiati sulle lenzuola come il cuore pesante, malato, stava rinchiuso tra due punti di sutura.

Era della stessa irruenza di un vulcano, le sue parole erano lava bollente che ustionava, la sua voce era un marchio a fuoco che ormai da troppo tempo il mio corpo aveva cicatrizzato.
Le sue labbra ribelli, malate, stavano chiuse non producendo alcun suono e le orecchie, una volta attente al minimo bisbiglio, erano come vele mai spiegate.

Ed era proprio lì tra due costole che dormiva lei, assopita nei suoi sogni di bambina.
Giocava tra un polmone e l’altro mozzandomi il respiro a ogni suo sorriso, si divertiva a rincorrere il mio cuore mentre batteva, galoppando veloce, correva lungo il mio stomaco acchiappando farfalle.
Era fatta così lei: era un rovo di rose che era nato nell’incavo del mio cuore.
Ma lei era semplicemente mia, nessuno me l’avrebbe strappata dalle braccia.

Serrai le mani in un pugno finché le nocche non divennero bianche.
Sentivo la rabbia montarmi dentro mentre le lacrime continuavano a scivolare via dagli occhi.
“Dai andiamo via, Ino” mi sussurrò Shikamaru all’orecchio mentre tentava di intrecciare la sua mano alla mia chiusa a pugno.
Non volevo abbandonarla proprio ora, la sua fune che stringeva la sua vita alla mia avrebbe retto ancora per un po’: era d’acciaio proprio come lei!

Eppure le mie gambe si mossero, la mia mano si allontanò dal vetro e così pian piano io mi allontanai da lei che mi era sempre stata accanto.
Mi sarebbe mancata più di quanto immaginassi.
E provavo un dolore pazzesco al solo pensiero della sua assenza.
Mi sentii catturare da due occhi neri e lì fui sul punto di morire.

Stava ritto appoggiato alla parete nuda dell’ospedale, con il cuore in tasca, con i denti stretti.
Uchiha Sasuke non sarebbe mai stato in grado di capire il dolore eppure lo stava provando nel modo peggiore possibile: la morte.
Mi staccai dalle braccia di Shikamaru e mi avvicinai all’uomo dallo sguardo furente.
“Perché non me lo hai detto?” fu l’unica cosa che disse prima di crollare sul freddo pavimento.
M’inginocchiai senza proferire alcuna parola: sentivo tutti i muscoli del mio corpo irrigidirsi al contatto con il freddo.
“Rispondimi Yamanaka prima che ti stacchi la testa a morsi”.
Il dolore si tramutava in rabbia, le lacrime in parole: era duro e freddo più del diamante.
Niente era mai riuscito a scalfire l’animo nero e malvagio di Sasuke eppure si stava spezzando, struggendo, incrinando, rompendo.
“Vaffanculo, Uchiha, sta zitto” intrecciai la sua mano alla mia e scontrai la mia fronte alla sua: era buffo quanto la nostra vicinanza mi facesse rivoltare lo stomaco anche allora.
Era solo questione di minuti, manciate di secondi eppure il tempo faceva un male del cazzo.

E poi la sentii: timida la corda si sfilò dal mio cuore, leggera si ruppe ed io sprofondai nell’immensa consapevolezza della fine.
Mi sentii appoggiare una mano su una spalla e sollevai il viso fino a scontrarlo con il suo.
Le sue iridi scure divennero opache, il suo viso pallido divenne cereo, la sua mano stritolò la mia: Uchiha Sasuke era stato distrutto.

Non ebbi altra scelta che stringerlo a me e piangere insieme a lui: le sarebbe mancata più di quanto fosse pensabile, forse sarebbe mancata più a lui che a me.
Le mie grida sovrastavano il dolore ma non lo cancellavano, cercai di aggrapparmi di più per non farmi trascinare nell’oblio che inquieto mi aspettava.
Lo sentivo eppur lei c’era.

Chi l’avrebbe mai detto che il duro e debole diamante per risplendere avrebbe avuto bisogno dell’inutile bellissimo quarzo?
Ma loro erano forti, più del quarzo e del diamante.
Fu così che il tenero quarzo riuscì a far battere il suo nuovo cuore di diamante che aveva iniziato un po’ ad amare.

♥.♥.

NdA// Ecco si lo so lo so voi aspettate il capitolo di Darker Than Black…beh per adesso godetevi queste mie follie sasusakuose (o.O?). A dire il vero ho già pronto il nuovo capitolo di Happily Ever After questione di minuti e pubblico anche quello, per la storia SasuSaku ho qualche problemino con Sasuke ma si risolverà in fretta ve lo garantisco. Per adesso popolo Black non posso far altro che deliziarvi (sempre se vi piacciano) con queste mie one-shot non proprio allegre ma cariche del senso di bisogno incondizionato di Sasuke nei confronti di Sakura. All’inizio l’avevo immaginata come una semplice shot fra Sakura e Ino poi mi è giunta l’ispirazione black e così ho continuato creando forse un Sasuke un po’ OOC. Per chi non l’avesse capito Sakura è malata di cuore e per un momento di intuisce che lei sia morta, ma dopo il suo cuore ribatte più forte di prima sia perché sente in se il “cuore” di Sasuke che glielo ha donato sia perché dopo un intervento riesce a sopravvivere. Come avete potuto notare il cuore ha un duplice significato. Colei che narra è Ino e Shikamaru non c’entra niente, lui è solo compagno di squadra, non intercorre nessuna relazione amorosa fra i due sia chiaro! Bene con questo concludo =) Le recensioni sono ben accette.
dreem

   
 
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