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Autore: ely91    02/12/2005    5 recensioni
Aria di Natale a Hogwarts... un anno come un'altro... o forse diverso per qualcuno... Quando i sentimenti che ti stringono il cuore polverizzano la tua felicità, anche il Natale non ha più senso...
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hermione Granger
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mancava meno di un mese all’arrivo del Natale

ARIA DI NATALE.

 

 

Mancava meno di un mese all’arrivo del Natale.

Non che contasse i giorni che lo separavano da quell’evento; non l’aveva mai fatto, perché raramente aveva qualcosa da festeggiare.

Negli ultimi anni lasciava che la sua mente si preparasse a quella festa con la consapevolezza di poter trascorrere una giornata in “famiglia”, con la sua nuova famiglia.

Ma quest’anno… quest’anno era tutto diverso.

C’erano tanti eventi a suggerirgli che non avrebbe trascorso “buone feste&felice anno nuovo”.

Era tutto così diverso, il tempo che non gli lasciava nemmeno un attimo… gli attimi gli scorrevano fra le dita col solo fine di scivolare via dalla sua presa…

Si sentiva così svuotato.

Avrebbe pagato per sentire ribollire la rabbia dentro di lui; per avere voglia di combattere, di contrastare, di urlare… invece era solo stanco.

Forse dormire gli avrebbe procurato sollievo. O forse no.

Difficile decidere se restare a completare un inutile tema di Pozioni, che se fosse stato completo di immagini e dimostrazioni pratiche non avrebbe comunque sfiorato la sufficienza, oppure fare l’ultimo sforzo di salire la rampa a chiocciola e di morire sul suo letto.

 

***

 

Nonostante avesse gli occhi chiusi e la testa poggiata sul morbido cuscino di piume d’oca, vedeva mille scintille agitarsi nell’aria e sentiva la cicatrice pulsare.

Pulsava, la sua cicatrice… un’anima a parte che conviveva con lui dal principio dei suoi giorni. Un marchio che la dà vinta al destino.

Chissà cosa voleva dire… ancora… e ancora… basta… il dolore si muoveva dentro di lui freneticamente… stringeva il cuore, lacerava l’anima e premeva per uscire dalla sua cicatrice.

Per quante sere aveva ripercorso quel tragitto… era l’ennesima volta che si sentiva uno straccio.

Ma ogni volta le goccioline di sudore che scendevano lente sul suo viso disegnando un breve percorso, gli parevano diverse. Più bagnate, più sofferenti, sempre più simili a lacrime… lacrime del suo cuore.

E sarebbe stato ancora Natale, fra poco. Sarebbe stato ancora il tempo dei regali dei suoi amici, di Hagrid, dei suoi ironici zii… sarebbe stato il tempo del cenone… del nuovo anno.

Ma lui non sentiva aria di Natale.

Lui sentiva un’aria diversa.

Ed era sicuro di non essere l’unico a sentirsi così. A tanti chilometri di distanza c’era qualcuno molto simile a lui… qualcuno a cui era rimasto un unico affetto, un’unica ragione di vita…

 

“Sirius dove sei adesso?” “Perché non sei vicino a me e mi abbracci?”

-Perché tu non sei mio padre.-

 

E mai Harry aveva pensato di cercare suo padre dentro di lui.

 

***

 

Scendeva lentamente, senza fretta, un fiocco candido e fragile… Accarezzava ogni tanto la superficie del vetro della grande finestra e poi scendeva giù, senza l’ansia di confondersi al suolo con l’altra neve…senza la forza di cercare di risalire in cielo.

Contro natura.

E tante persone cercavano in lui la forza, cercavano in lui il coraggio… ma lui non vendeva nulla di tutto questo… semmai lo comprava dal destino, e lo pagava a caro prezzo.

Sul suo letto c’erano sparsi i suoi vestiti, i suoi libri, la sua vita… eppure gli sembrava di essere tanto lontano dalla sua realtà terrena.

In nome della vita lui combatteva la morte… ma se avesse trovato morte in nome della vita, i suoi sforzi non sarebbero serviti a dimostrare nulla. Non poteva permettersi di sbagliare. Stavolta no.

E non aveva armi, non aveva fortuna, non aveva nulla. Aveva se stesso. Gli sarebbe bastato?

La domanda vagava nel suo cervello senza ottenere risposta. Ma non era una domanda nuova.

Fra poco sarebbe arrivato Natale. E lui avrebbe pregato, come ogni anno, affinché tutti sopravvivessero a qualcosa di indicibile e di imminente. Chissà se la sua preghiera sarebbe stata esaudita.

Chissà se la neve scendeva lieve anche sulle lapidi dei suoi genitori.

O se Sirius stesse seduto al tavolo della sua solitaria casa, a bere cercando di dimenticare l’indimenticabile…

Ma cosa importava, in fondo…?

Stava arrivando Natale…

 

 

 

NOTA DELL’ AUTRICE:

AVETE PRESENTE DA QNT TEMPO NN SCRIVO FIC SU HARRY POTTER? DA CIRCA UN ANNO… MI SONO SEMPRE DEDICATA ALLE ORIGINALI E DOPO AVERNE SCRITTO UNA BELLA CARRELLATA MI SONO DECISA A COMINCIARE A PUBBLICARLE.

MA OGGI POMERIGGIO LA VOGLIA DI SCIRVERE E’ STATA PIU’ FORTE DI ME…

CHE NE DITE? HO PERSO IL RITMO X QNT RIGUARDA LE FIC SU HP E QST RIFLESSIONE DI HARRY FA SCHIFO OPPURE POTETE EVITARMI IL LINCIAGGIO?

FATEMI SAPERE, NON AMO RMANERE CON I DUBBI.

ELY*.

  
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