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Autore: Giada_96    10/12/2010    3 recensioni
Breve one-shot, flashback della notte in cui qualcosa scattò in loro.
" < Non posso prometterti che andrà tutto bene. > fece un sospiro < Però, farò di tutto per proteggerti, anche se dovesse costarmi la vita. Te lo giuro. > Ron si rese conto che quelle parole avrebbero avuto un certo impatto, ma dopotutto, già sapeva di essersi innamorato, e se davvero stavano andando incontro alla morte, tanto valeva non avere rimpianti. "
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Ron/Hermione
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
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h/r Hermione si morse violentemente il labbro. Era sola.
Poteva fingere di ignorare il problema, ma ora la sentiva sempre di più. E poi, ora che Ron se n'era andato, la solitudine era diventata un fardello, era penetrata nelle sue ossa e la sentiva bruciare, lasciandole addosso una sensazione di freddo e brividi. Mescolata alla paura poi, che aveva su di lei circa lo stesso effetto... Era una ragazza forte, si, ne aveva superate tante, ma le occhiaie e le serate fredde e scomode le ricordavano che il tempo di svago ad Hogwarts era ufficialmente terminato.  E ora che non avevano una pista da seguire, le sue certezze vacillavano.
Da sempre era abituata a contare su se stessa, a utilizzare il suo intelletto e la sua conoscenza per salvarsi se c'erano complicazioni e per analizzare le situazioni, e il ciò la aiutava ogni giorno della sua vita, tenendola occupata, facendola sentire più sicura di quanto in verità era. Ma da un po' non era più così... Da un po' si sentiva fragile, avrebbe voluto che arrivasse qualcuno e le cancellasse la memoria, spesso avrebbe desiderato che il peso di quella missione gravasse su qualcun'altro rispetto a lei. Le mancava l'affetto dei suoi genitori, le mancava la protezione di Hogwarts, le mancava qualcuno per lei. E' strano perché, non aveva mai pensato chi potrebbe essere questa persona, eppure da quando Ron se n'è andato, si sentiva sempre peggio, quasi mancasse una parte di lei. Dopotutto, nonostante qualche battuta di poco gusto, lui la consolava sempre, fra le sue braccia si sentiva al sicuro, anche per qualche istante, ma adorava quella sensazione che la avvolgeva, che le faceva pensare che Ron era lì per lei, e sarebbe morto per salvarla. Sapeva benissimo che era strano pensare alla morte di qualcuno come segno d'affetto, ma si rendeva conto che morire era il gesto che, nei suoi pensieri e nelle sue fantasie, le faceva pensare all'amore. Due opposti, travolgenti...
Le mancava tantissimo Ron, e dopotutto, anche se non l'ha mai veramente ammesso, qualcosa prova per lui. La faceva sentire al sicuro, e questo era tutto ciò di cui aveva bisogno, soprattutto con la guerra alle porte e Voldemort alle calcagna.

< Hermione, sei sveglia? > sussurrò Ron per non svegliare l'amico. Si girò d'un fianco e osservò Hermione, stesa, intenta a fissare il soffitto.
< Si, da un pezzo... Grimmauld Place mi mette i brividi... >
< Non ti preoccupare, ci siamo noi o almeno... per ora io.. > si ricredette Ron sentendo Harry russare rumorosamente. La ragazza emise un risolino, mentre Ron si lodava da solo in mente per essere riuscito a farla ridere.
< La verità è che, anche se non sembra, ho paura. L'idea che potremmo non uscirne vivi, mi terrorizza. Cosa ne sarà di noi? > la ragazza assunse un'espressione preoccupata, sentiva già le lacrime radunarsi sull'orlo dei suoi occhi. Ora che si sentiva più vicina alla morte che mai, rimpianse di non aver passato più tempo con i suoi genitori, di non essersi concessa più svago, persino di non aver letto libri che si era promessa di leggere entro la fine dell'anno. Non si era mai sentita più sola ed in ansia di com'era.
< So che è un momento difficile, e per quanto vorrei non posso prometterti che andrà tutto bene. > fece un sospiro < Però, farò di tutto per proteggerti, anche se dovesse costarmi la vita. Te lo giuro. > Ron si rese conto che quelle parole avrebbero avuto un certo impatto, ma dopotutto, già sapeva di essersi innamorato, e se davvero stavano andando incontro alla morte, tanto valeva non avere rimpianti.
In risposta, la ragazza prese la sua mano e la strinse forte. < Grazie Ronald, vuol dire tanto per me. > Riuscì poi, lentamente, a lasciarsi cadere nel sonno, di conseguenza la stretta si sciolse, anche se i due ragazzi erano più uniti che mai.


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Salve! Mi chiamo Giada, ed è da un po' che volevo scrivere questa storia. Spero vi piaccia, in caso contrario vedrò se cancellarla, ma spero vivamente di non doverlo fare..:)
Ringrazio tutti quelli che recensiranno, perché avrei bisogno di opinioni su come migliorare, se vi va e siete disposti. Si accettano di buon grado anche critiche costruttive! ^.^
Grazie anche ai lettori silenziosi..
  
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