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Autore: Akane    10/12/2010    1 recensioni
"Facevi sesso quando hai fatto questa?"
Chester si interroga sui vocalizzi che fa in questa canzone e tanto per cambiare tormenta un po' Mike!
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Hybrid Theory'
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TITOLO: The little things give you away
AUTORE: Akane
SERIE: RPF - cantanti (continuo ad espandere il mio dominio!)
GENERE: generale
TIPO: one shot, slash
RATING: verde
PAIRING: Chester e Mike dei Linkin Park.
DISCLAMAIRS: i personaggi non sono miei ma realmente esistenti e quindi di loro stessi. Io non racconto la realtà ma solo la mia fantasia che non fa male a nessuno!
NOTE: In realtà non c’è ancora nessuna coppia, qua, ma si parla di qualcuno che piace a qualcun altro, ammetto che la fic finisce sul più bello ma è perché l’avevo concepita così, troncata per un seguito che andrà di certo scritto.
Specifico che in realtà la canzone ‘The little things give you away’ non è stata fatta da Mike ma da Chester (anche se di solito le fanno insieme), ma prima di rendermene conto avevo già immaginato la scena e l’avevo scritta di getto in dieci minuti. Così alla fine rimane così. E per la precisione il testo non è niente di sconcio, tantomeno lascia intendere una notte di sesso, solo che per come Chester la canta sembra che ogni tanto abbia degli orgasmi ma non di quelli violenti ed urlati che ha normalmente nelle altre canzoni (tipo A place for my head), bensì di quelli davvero sensuali! Ascoltatela se non l’avete presente… merita!
Ok, visto che l’introduzione sta venendo più lunga della fic, mi fermo qua con la promessa che ci sarà di certo un seguito. E anche più di uno, visto quanto sti due mi piacciono sia singolarmente che insieme!
Buona lettura e grazie a chi vorrà dirmi la sua.
Baci Akane

THE LITTLE THINGS GIVE YOU AWAY

- Facevi sesso quando hai fatto questa? -
Chiese Chester a Mike a bruciapelo dopo aver ascoltato la registrazione appena conclusa con successo.
Leggendola e studiandola l’aveva capito subito, poi facendola ne aveva avuto la conferma.
Ora, riascoltandola, non poteva che esprimere quest’idea.
Mike lo fissò alzando un sopracciglio. Era serio, mica ironico!
- Perché? - Non era sicuro del motivo per cui lo diceva, in fondo lui sapeva bene a cosa aveva pensato componendo ‘The little things give you away‘, ma Chester no!
- Sembrava un orgasmo! Due che scopano, insomma! Non il testo ma tutti quei vocalizzi che mi hai fatto fare così pornografici! -
- Non erano pornografici! - Si difese subito Mike nascondendo un imbarazzo nell’essere stato beccato.
Chester forse non aveva il senso della delicatezza nel dire quel che pensava, ma magari poteva cogliere la vergogna negli altri. Bè, anche se la coglieva non gliene poteva certo importare qualcosa!
- Dai, mentre li facevo pensavo al sesso! Ed ora che li ho ascoltati è proprio questo che sembra! Gemiti, lamenti di piacere che crescono finché non vengo in un tale godimento! - Lui aveva un modo molto colorito e diretto nel dire le cose, spesso calcava la mano di proposito ma non sempre dicendo parolacce ed insulti. A volte era semplicemente uno da doppi sensi sconci. O anche senza doppi sensi. Intendeva direttamente ‘quello’!
Mike lo spintonò in difficoltà. Di solito era lui quello che ironizzava facendolo arrabbiare di proposito, ma ora che era come stato colto in fallo e che lo scopriva a quel modo, era complicato rimanere impassibili!
- Sei il solito esagerato… solo per il modo di cantare più sommesso del solito, lamentoso e crescente, non significa che sembri preda di un orgasmo! -
Chester alzò le sopracciglia carico di malizia:
- Ah no? Io pensavo alla mia migliore scopata, mentre li facevo! - Il discorso sarebbe potuto andare avanti all’infinito se a Mike non sarebbe arrossito anche il collo. Non era un tipo pudico nemmeno nella punta dei capelli, però essere colto in fallo proprio da lui non era una passeggiata.
Pregò che il suo egocentrismo gli impedisse di capirlo ancora meglio e che l’ottusità facesse il resto.
- Gran bella scopata, complimenti! - Disse allora spontaneo senza pensarci, lieto che per lo meno fossero soli in quel momento.
Chester rise spontaneo, quindi lo colpì con un pugno leggero amichevole e ringraziò per il complimento, poi però tornò alla carica seriamente intenzionato a sapere a cosa diavolo aveva pensato quando aveva concepito quella canzone!
- Allora, a cosa cazzo pensavi? -
Mike alzò esasperato gli occhi al cielo senza spiegarsi come mai ci tenesse tanto a sapere un particolare così inutile!
Di solito non glielo chiedeva mai, capiva subito al volo e non lo stuzzicava.
Bè, anche ora l’aveva capito subito, se era per quello, solo che lo stava tormentando troppo e non ne capiva il motivo!
- A quello che sembra! - Alla fine non ce la fece più, sapeva quanto insistente poteva essere quel ragazzo quando si metteva d’impegno.
Chester si drizzò stupito e attento, si accese di luce propria e malizioso più che mai lo vide mentre cercava di sgusciare abilmente fuori dalla sala registrazione dove erano rimasti a, tanto per cambiare, discutere.
- Cioè scopavi? - Lo chiese con voce acuta e con la paura che potesse mettere i manifesti, Mike tornò indietro e gli andò davanti con le mani ai fianchi, lo fissò esasperato e deciso lo liquidò:
- Pensavo a qualcuno che scopava! - Non era solitamente quello il suo linguaggio ma Chester glielo sapeva tirare fuori. Il giovane alzò scettico le sopracciglia di nuovo, lo fissò stranito e senza parole e quando Mike stava di nuovo per uscire speranzoso di averlo messo a tacere, tornò alla carica. Lui doveva capire. Era importante.
- Questa non è chiara! -
Mike sbuffò. Di solito aveva una pazienza infinita, specie con lui, ma ora era davvero stressante. Aveva voglia di fargli mangiare il microfono!
- E perché, sentiamo! - Fece senza girarsi.
Chester si spostò piazzandosi davanti, quindi concentrato si spiegò convinto di avere ragione e deciso a mettere luce su questo punto.
- Tu quando componi e pensi ad una canzone, ti immagini come verrà fatta, quindi ti figuri mentalmente già le tue parti e le mie. Se per questa ci sono tanti miei vocalizzi da orgasmo, vuol dire che immaginavi me mentre scopavo! Non è un ragionamento sensato? - Volle assicurarsi che effettivamente lo fosse, vedendo Mike fare delle facce strane e credendo di aver preso una cantonata.
Eppure era certo di aver ragione.
Di norma non si impegnava tanto per spiegarsi o per capire qualcosa, se ci riusciva subito e con poche parole, bene, altrimenti mandava tutti a ‘fanculo senza pensarci.
Lì Mike si morse il labbro di nuovo in difficoltà e mentre l’esasperazione di prima scemava, sul suo viso tornava quell’imbarazzo di chi era stato colto in fallo.
Chester lo capì al volo e si scambiarono degli sguardi molto intensi. Tanto uno stupito quanto l’altro spaesato ed imbarazzato.
Colpito e affondato.
“Ma doveva essere così acuto proprio ora?” si chiese Mike mentre nel panico più totale non sapeva cosa fare.
Non era un idiota, di solito. Non era per niente timido od insicuro, anzi.
Era così sicuro che sapeva perfettamente che Chez non ricambiava quella cosa che provava lui, qualunque nome avesse.
Però se doveva scrivere qualcosa di seducente, pensava a come l’avrebbe cantata lui e gli veniva subito in un attimo ed in modo preciso.
Questo gli aveva fatto capire che non era solo amicizia quella che provava per il cantante.
Chester parve finalmente capire quello che Mike si era dato tanta pena per tenere per sé con un certo successo e come se cadesse dalle nuvole non disse niente, lo guardò e basta senza sapere cosa pensare e fare.
Fu allora che Mike approfittò per andarsene svelto, lasciandolo lì in questo equivoco che ormai non era più tale.
Ma senza dirlo chiaramente poteva esserci la speranza che l’altro pensasse di essersi sbagliato e facesse finta di niente…
Poi si fermò una volta trovato rifugio in bagno e si guardò allo specchio carico di un’agitazione che non aveva mai posseduto.
Sì, parlava di Chester… era ovvio che l’avrebbe tormentato fino alla fine dei suoi giorni per farglielo dire chiaramente.
E solo per puro ego!
Quell’idiota… doveva perdere la testa proprio per lui?
Naturalmente non trovò la risposta!

FINE
   
 
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