Libri > Twilight
Segui la storia  |      
Autore: valentina_black_cullen    10/12/2010    3 recensioni
-Non piangere, ti prego. Lo so che hai paura-
Mi abbracciò forte. -Ti amerò anche da lassù Bella e ti guarderò continuare la tua vita senza di me-
-Ti sbagli- mormorai e gli diedi un leggero bacio sulle labbra. -Perchè io sarò affianco a te, anche lì-
Genere: Drammatico, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jacob Black | Coppie: Bella/Edward
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

PROLOGO - LACRIME 

Spensi la sveglia con rabbia e scesa dal letto, andai a guardare in che condizioni si trovava il mio viso. Sorrisi amara quando mi guardai:
Gli occhi erano arrossati dal pianto e il mio sguardo era spento, opaco.
--Guarda come mi hai ridotta-- mormorai a me stessa, come se lui potesse sentirmi.
Mi ero sempre giurata di non piangere per un ragazzo, mai. Eppure lui, con quel sorriso da falso angelo mi aveva ingannata.
Che stupida che ero stata, che ingenua. Mi ero persa nei suoi occhi che credevo appartenessero a me e invece loro guardavano lei... un'altra.
Lei che si era definita una mia grande amica, lei che ci teneva alla nostra amicizia. Ma non era così, non era mai stato così.
Chissà quanti baci si erano rubati alle mie spalle, quante carezze non raccontate.
La vibrazione del mio cellulare, mi salvò non facendomi ricadere di nuovo nel baratro del pianto.
"Non essere triste, ti prego. Piuttosto, pensa che oggi vedrai tanti bei ragazzi e magari lì in mezzo si nasconderà il tuo principe
azzurro"
Sorrisi e alzai gli occhi al cielo quando lessi quel messaggio, era Angela la mia migliore amica.
Avrei voluto risponderle che per me esistevano solo dei rospi bastardi, ma non volevo che si rattristasse per me.
--Allora, pronta per il primo giorno di scuola?-- domandò mia madre, facendo capolino in camera mia.
--Sì-- mentii.
Mi fece un sorriso tirato e andò via. Anche lei sapeva tutto, mi aveva sentito piangere quella notte, mentre mordevo un cuscino per non urlare.
Entrai in bagno e mi feci una bella doccia fredda, come se l'acqua che scivolava sul mio corpo potesse togliere il dolore che avevo dentro. Ero solo una stupida ragazzina di diciassette che aveva creduto nell'amore, ma l'amore non esisteva e mai più sarei ricaduta nella stessa trappola. Nessun ragazzo avrebbe ostacolato la mia vita, non avrei mai permesso a nessuno di prendere il mio cuore.
Io, che nella mia ingenuità lo avevo offerto a lui, che non aveva avuto esitazioni a prenderlo e calpestarlo.
Così dopo essermi lavata, mi infilai i miei jeans preferiti e una semplice maglietta nera. Asciugai i capelli con il phon e li pettinai.
Andai in cucina con la mia cartella pronta per andare a scuola.
--Già vai via? Non hai fatto neanche colazione. Metti sotto i denti qualcosa-- disse mia madre, infranta.
Mi dispiaceva dirle che avevo lo stomaco chiuso, così assaggiai un po' di latte e le sorrisi debolmente.
--Figlia mia, non puoi stare così. Sei giovane e carina, chissà quanti bei ragazzi troverai--
--I maschi possono morire tutti-- dissi stizzita.
--Tanto quando incontrerai l'uomo della tua vita te ne renderai conto--
--Sì, ok. Io vado, ci vediamo-- e scappai via.
Appena uscita da casa il vento freddo mi colpì, ma non ci badai. Entrai in macchina, mi misi le cuffiette dell'Ipod alle orecchie e mi isolai dal mondo. Quel mondo che ormai non era più bello come prima.
Lui, il mio ex migliore amico era stato per me sempre qualcosa di più.
Quante volte gli avevo detto che ero pazza di lui, ma lui non sentiva... preferiva ascoltare le parole di Jessica. Che stupido, forse non sapeva che lei amava collezionare ragazzi così per gioco, usarli un po' e poi gettarli via.
Messi i pensieri da parte, scesi dal mio pick-up e mi diressi da Angela che mi aspettava con sguardo triste all'angelo del parcheggio della scuola.
--Buongiorno-- dissi abbracciandola forte.
Mi guardò dolce. --Non ti chiedo come stai, dimmi solo se sei più serena--
--Sì-- risposi e nello stesso momento la vidi.
Lei, abbassò lo sguardo e andò via. Sapeva che aveva sbagliato.
--Allora sei pronta a ritornare a studiare?-- mi chiese Angela, accorgendosi della mia tensione.
--E' meglio che andiamo-- sussurrai, sentendo la campanella suonare.
Andai in segreteria e presi l'orario delle mie lezioni.
--Io a prima ora ho fisica, tu?-- domando la mia amica, rimasta in silenzio fino a quel momento.
--Inglese-- mormorai. --Ci vediamo dopo allora, okay?--
Lei annuì e andò via. Facevo schifo come amica, facevo schifo come persona. Forse era per quello che Jacob non mi aveva mai considerata più di una amica.
Entrata in aula non rivolsi la parola a nessuno, mi misi seduta ad un banco vuoto ed incominciai a leggere il nuovo libro in attesa del professore, finchè non sentii qualcuno al mio fianco:
--Scusa, questo posto è occupato?-- disse una voce maschile che non conoscevo.
--No, prego-- mormorai e alzato lo sguardo, vidi il viso del mio interlocutore.
Sorrisi guardandolo. Aveva i capelli ramati tutti in disordine, e dei bellissimi occhi verdi nascosti dietro un paio di occhiali.
--Mi presento, io sono Edward Masen-- disse e mi porse la mano.
--Piacere io sono Isabella Swan, ma per gli amici Bella--
--Okay Isabella-- mormorò e poi rise. --Scherzo, l'ho detto solo per rompere il ghiaccio--
In quel momento dimenticai la tristezza.
Grazie Edward.
 

  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Twilight / Vai alla pagina dell'autore: valentina_black_cullen